Dante e Petrarca ne hanno declamato la bellezza nei loro versi e lo hanno definito come il Bel Paese. Noi che ci viviamo, spesso lo sottovalutiamo e lo conosciamo poco! Parlo della nostra Bella Italia e del grande Patrimonio che in essa è racchiuso e che ha portato l’UNESCO, nel corso degli anni, a riconoscere ben 59 siti quali Patrimoni Mondiale dell’Umanità!
Un’occasione per scrivere e parlare non solo di quali sono i 59 siti Patrimonio Unesco in Italia, ma anche per esprimere alcune riflessioni intorno al grande valore aggiunto dei beni artistici e culturali, materiali, immateriali, naturali e della creatività del nostro Paese!
Senza tralasciare la grande importanza che il binomio cultura e turismo ha da sempre nell’economia italiana e quanto di tutto ciò sia importante tenerne conto oggi, in fase di ripartenza dopo la pandemia da Coronavirus.
Una grande opportunità che risiede nello stesso carattere trasversale della bellezza e della cultura italiana, una ricchezza da tutelare, valorizzare e trasformare in uno splendido Grande Viaggio!
Pronti a fare insieme questo Gran Tour fra i Patrimoni UNESCO dell’Italia?
Seguitemi!
Viaggio fra i 59 siti Patrimonio UNESCO in Italia
le cose da sapere riguardo a questo strumento!
“La bellezza salverà il mondo“ diceva il Principe Myskin nel romanzo di Dostoevskij. E noi italiani, quale rapporto abbiamo con la bellezza del nostro Paese e i beni di valore universale che esso racchiude?
Non è una domanda retorica, anzi, mi piacerebbe che potesse diventare una riflessione in comune!
Forse siamo così abituati a vivere in questo Paese, che viaggiamo cercando la bellezza all’estero, in un “altrove” che ci alletta con qualcosa di esotico, di diverso.
Eppure, in passato, i giovani dell’aristocrazia britannica nell’intraprendere il loro percorso nella società, non mancavano di visitare l’Italia nel corso del Grand Tour in Europa.
Strano popolo noi italiani!
E lo dico sorridendo quando penso che spesso si sente dire: “vado all’estero, tanto l’Italia la girerò quando sarò anziano/a”!
Siamo consapevoli che, se il turismo genera economia, è più che giusto che dobbiamo essere noi italiani a sostenere il turismo italiano.
Ora più che mai, dopo la pandemia, è più forte e sentito il bisogno di conoscere e scoprire la nostra Italia, di innamorarci di quella ricchezza che nasce dalle testimonianze storiche a dai paesaggi, veri gioielli che dal passato ci parlano al presente, guardando al futuro!
Cosa è l’UNESCO? Da cosa nasce questa organizzazione?
Prendendo spunto dalla lista dei siti Patrimonio UNESCO italiani riconosciuti (non solo i monumenti, ovviamente) eccomi a creare una lista di altrettanti “spunti di viaggio” dedicati a tutti voi!
Tutto questo tenendo conto che nel tempo, il concetto di bene, patrimonio e cultura, si sono evoluti e che la stessa organizzazione, ha nel pay off della sua mission: “L’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo, rientrano tra le missioni principali dell’UNESCO.”
Tre meravigliosi esempi di siti Patrimonio UNESCO in Italia, culturali e naturali. Nell’ordine, Castel Del Monte in Puglia, i panorami delle Dolomiti in Val di Braies e l’Isola di Murano, nella Laguna di Venezia
BREVE SCHEDA DI APPROFONDIMENTO SULL’UNESCO L’UNESCO è stata fondata a Parigi 4 novembre 1946, a ridosso della fine della seconda guerra mondiale. Il suo acronimo sta ad indicare l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, ed è una costola dell’O.N.U., agendo come agenzia internazionale specializzata nella “tutela del patrimonio culturale esistente, nella promozione dell’educazione, delle scienze e della cultura”. L’Unesco è articolato in una Assemblea generale, un Consiglio esecutivo e la Segreteria, ed uno fra i fini è quello di preservare, valorizzare e tutelare i Beni contenuti nella World Heritage List, cioè la lista dei patrimoni dell’umanità, sulla base di contenuti e i criteri stabiliti nella Convenzione sul patrimonio mondiale, adottata nel 1972. Senza entrare nei tecnicismi del suo funzionamento e di tutte le procedure, occorre ricordare che l’Italia è entrata a farne parte dal 1947, mentre nel 1978 ha sottoscritto la “Convenzione UNESCO per i Beni dell’Umanità”. Sito italiano del Ministero per i Beni Culturali ed il Turismo, collegato all’UNESCO |
Va comunque sottolineato che nel tempo il concetto stesso di “bene culturale” si è trasformato, arricchendosi di sfumature e connotazioni più ampie rispetto al paesaggio e all’ambiente che “lo ospita”, creando una matrice di interazione inscindibile fra le varie componenti.
In altre parole, sono diventate di uso comune le terminologie di “valori trasversali”, “beni ambientali”, “beni paesaggistici”, “beni ambientali”, “cultura ambientale e dell’ambiente”, “ambiente naturale”, “patrimonio naturale” e così via dicendo.
L’UNESCO, tenuto conto di tutto ciò, ha affiancato alla lista dei siti che rappresentano un capolavoro del genio creativo dell’uomo, le Liste/Programmi che seguono.
Siti UNESCO e Patrimoni dell’Umanità in Italia
Elementi del patrimonio culturale ed immateriale
Il Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, per come inteso dall’UNESCO, sono tutte quelle: ”pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze, saperi – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati ad essi – che le comunità, i gruppi e, in alcuni casi, gli individui riconoscono come facenti parte del loro patrimonio culturale.”
Alle comunità servono ai fini identitari sia del territorio che delle tradizioni intangibili, spesso vengono tramandate oralmente.
Per l’Italia sono stati riconosciuti 12 elementi del Patrimonio, di cui 6 sono elementi transnazionali, appartenendo a più nazioni. Questo è l’elenco:
- Opera dei Pupi siciliani;
- Canto a tenore sardo;
- Saper fare liutario di Cremona;
- Dieta mediterranea, elemento “transnazionale” (comprendente oltre all’Italia anche Cipro, Croazia, Grecia, Marocco, Spagna e Portogallo);
- Feste delle Grandi Macchine a Spalla (La Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Faradda dei Candelieri di Sassari, il trasporto della Macchina di Santa Rosa a Viterbo);
- Vite ad alberello di Pantelleria;
- La Falconeria (comprendente oltre all’Italia anche Emirati Arabi, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Kazakhistan, Repubblica di Corea, Mongolia, Marocco, Pakistan, Portogallo, Qatar Arabia saudita, Spagna, Repubblica Araba Siriana);
- L’Arte del “pizzaiolo” napoletano;
- L’Arte dei muretti a secco (comprendente, oltre all’Italia, Croazia, Cipro, Francia, Slovenia, Spagna e Svizzera);
- Perdonanza Celestiniana;
- Alpinismo (comprendente Italia, Francia e Svizzera);
- Transumanza (comprendente Italia, Austria e Grecia).

Processione della Varia di Palmi del 2013 -Fa parte delle Grandi Macchine a Spalla, riconosciute dall’UNESCO quale Patrimonio Immateriale dell’Umanità
Siti Patrimoni UNESCO e Patrimoni naturali in Italia, collegati al Programma: “L’uomo e la biosfera, Man and the Biosphere – MAB“.
Il Network mondiale delle Riserve della Biosfera comprende ad oggi 701 Riserve della Biosfera (incluse 21 transfrontaliere), ubicate in 124 Paesi. In Italia ce ne sono 19, di cui di seguito vi riporto l’elenco.
- Circeo (Lazio) 1977
- Collemeluccio-Montedimezzo (Molise) 1977
- Miramare (Friuli Venezia Giulia) 1979
- Cilento e Vallo di Diano (Campania) 1997
- Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro (Campania) 1997
- Ticino, Val Grande Verbano (Lombardia/Piemonte)
- Arcipelago Toscano (Toscana) 2003
- Selve costiere di Toscana (Toscana) 2004
- Monviso (Piemonte) 2013
- Sila (Calabria) 2014
- Appennino Tosco-Emiliano (Toscana – Emilia) 2015
- Alpi Ledrensi e Judicaria (Trentino-Alto Adige) 2015
- Delta del Po (Emilia Romagna – Veneto) 2015
- Collina Po (Piemonte) 2016
- Tepilora, Rio Posada e Montalbo (Sardegna) 2017
- Valle Camonica-Alto Sebino (2018)
- Monte Peglia (2018)
- Po Grande (2019)
- Alpi Giulie (2019)
La rete Globale UNESCO dei Geoparchi – L’Italia ha 9 Geoparchi Mondiali dell’UNESCO:
- Rocca di Cerere (dal 2008)
- Madonie (dal 2004)
- Beigua (dal 2005)
- Adamello Brenta (dal 2008)
- Cilento, Vallo di Diano e Alburni (dal 2010)
- Parco minerario toscano (dal 2010)
- Alpi Apuane (dal 2011)
- Sesia-Val Grande (dal 2013)
- Pollino (dal 2015)
La Rete delle Città Creative dell’Unesco – Attualmente in Italia le città creative sono: Bologna (musica), Fabriano (artigianato e arte popolare), Roma (cinema), Parma (gastronomia), Torino (design), Milano (letteratura), Pesaro (musica), Carrara (artigianato e arte popolare), Alba (gastronomia), Biella (artigianato)
Bergamo (gastronomia).
Siti UNESCO e Patrimoni dell’Umanità in Italia – Il Registro delle Memorie del Mondo
In questo programma dell’Unesco, sono iscritti 8 beni italiani, che sono:
- La Biblioteca Malatestiana di Cesena;
- La Collezione della Biblioteca Corviniana (transnazionale con Austria, Belgio, Francia, Germania, Ungheria);
- L’Archivio Storico Diocesano di Lucca;
- L’Archivio storico dell’Istituto LUCE;
- Il Codex Purpureus Rossaniensis, a Rossano, in Calabria
- La Collezione dei calendari lunari di Barbanera;
- L’Opera di Bernardino de Sahagún.
Il Programma delle Cattedre UNESCO – Si tratta di un partenariato tra l’UNESCO e una rete di università o di istituti di ricerca, che fanno rete per condividere le conoscenze e il lavoro di collaborazione.
L’Italia partecipa a questo programma con ben 30 cattedre e da qui potete accedere alla piattaforma on-line.
L’UNESCO Global Network of Learning Cities – La rete Unesco delle comunità e di città di apprendimento – Città italiane nel network sono Torino, Fermo e Palermo.
La Mappa con la localizzazione dei siti UNESCO in Italia
I 59 siti Patrimonio UNESCO in Italia
Regione per Regione!
Prendete questa lista e trasformatela nel vostro spunto di viaggio personale dal quale ripartire per scoprire le bellezze che la nostra Italia sa offrire a piene mani!
Uno spunto (58 spunti per la precisione, visto che è questo il numero dei siti UNESCO italiani, al 2021. QUI trovate la mappa dei siti geolocalizzati.), perché noi tutti sappiamo che la bellezza, nel Bel Paese, è dietro ogni angolo, nei luoghi più sconosciuti, non solo in questi luoghi universalmente riconosciuti!
Ma anche questo è un punto da cui partire!
Abruzzo
Faggete Vetuste dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (2017), per l’Abruzzo, le Faggete del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Basilicata
I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera (1993)
Le Faggete Vetuste dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (2017) – Per la Basilicata il bene protetto è la Foresta di Cozzo Ferriero nel Parco Nazionale del Pollino (anche sul versante calabrese)
Campania
Centro storico di Napoli (1995)
Palazzo Reale di Caserta (1997), insieme con l’acquedotto Carolino e il complesso di San Leucio.
Zone archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (1997)
Costiera Amalfitana (1997)
I Longobardi in Italia (2011), per il complesso monumentale di Santa Sofia con il Museo del Sannio (Benevento)
Emilia Romagna
Ferrara città del Rinascimento e il delta del Po (1995)
I 62 chilometri dei portici di Bologna (anno 2021) – un unicum dal punto di vista architettonico e sociale
I Monumenti paleocristiani di Ravenna (1996)
Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande di Modena (1997)
Faggete Vetuste dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (2017) – Bene transnazionale – La Foresta di Sasso Fratino
Friuli – Venezia Giulia
Zona archeologica e basilica patriarcale di Aquileia (1997)
Dolomiti (2009) – Appartiene a più Regioni del Nord Italia
Longobardi in Italia (2011) – A Cividale del Friuli: L’area della Gastaldaga col Tempietto longobardo e la Chiesa di San Giovanni, oltre al complesso episcopale del patriarca Callisto con il Duomo di Santa Maria Assunta, il Palazzo Pretorio e il Museo archeologico nazionale.
Siti palafitticoli dell’arco alpino (2011) per Palù di Livenza – Santissima (Polcenigo)
Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo (2017). Bene transnazionale: La Fortezza di Palmanova.
Lazio
Centro storico di Roma con le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la Basilica di San Paolo fuori le mura (1980)
Villa Adriana (Tivoli) (1998)
Villa d’Este (Tivoli) (2001)
Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia (2004)
Faggete Vetuste dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (2017) con la Faggeta depressa di Monte Raschio (Oriolo Romano) e la Faggeta di Monte Cimino.
Liguria
Portovenere, le Cinqueterre e le Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) (1994)
Genova: le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli (2006)
Lombardia
Incisioni rupestri della Val Camonica (1979)
Chiesa e convento domenicano di Santa Maria delle Grazie con “L’ultima cena” di Leonardo (Milano) (1980)
Crespi d’Adda (1995)
Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia (2003), per il Sacro Monte del Rosario (Varese) e il Sacro Monte della Beata Vergine del Soccorso (Ossuccio).
Monte San Giorgio (2003)
Mantova e Sabbioneta (2008)
Ferrovie retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (2008)
I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (2011):
- In particolare a Brescia è inserita l’“Area monumentale del Foro romano e del complesso monastico longobardo di San Salvatore – Santa Giulia”, di cui vi ho scritto nell’articolo dedicato;
- Foro romano di Brescia con il Palazzo Maggi Gambara;
- Parco archeologico di Castelseprio con la Torre di Torba;
- Chiesa di Santa Maria foris portas (Castelserpio).
Siti palafitticoli dell’arco alpino (2011): Lavagnone (Desenzano del Garda), San Sivino, Gabbiano (Manerba del Garda), Lucone (Polpenazze del Garda), Lugana Vecchia (Sirmione), Lagazzi del Vho (Piadena), Bande – Corte Carpani (Cavriana), Castellaro Lagusello (Monzambano), Isolino Virginia-Camilla-Isola di San Biagio (Biandronno), Bodio centrale o delle Monete (Bodio Lomnago), Palafitta del Sabbione (Cadrezzate con Osmate).
Bergamo – Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo – (2017). Splendida la testimonianza delle sue mura venete a Città Alta!
Marche
Centro storico di Urbino (1998)
Molise – Nessun sito presente
Piemonte
Residenze Sabaude a Torino e dintorni (1997):
- Zona di comando
- Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja (Torino);
- Palazzo Carignano (Torino);
- Palazzina di caccia di Stupinigi (Nichelino);
- Castello della Mandria (Venaria Reale);
- Castello del Valentino (Torino);
- Villa della Regina (Torino);
- Castello di Moncalieri (Moncalieri);
- Reggia di Venaria Reale (Venaria Reale);
- Castello di Rivoli (Rivoli);
- Castello ducale di Agliè (Agliè);
- Castello Reale di Racconigi (Racconigi);
- Castello di Pollenzo (Bra);
- Castello di Govone (Govone);
- Reggia di Valcasotto (Garessio).
Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia (2003):
- Sacro Monte o “Nuova Gerusalemme” (Varallo);
- Sacro Monte di San Francesco (Orta San Giulio);
- Sacro Monte di Santa Maria Assunta (Serralunga di Crea);
- Sacro Monte della Beata Vergine di Oropa (Biella);
- Sacro Monte di Belmonte (Valperga);
- Sacro Monte della Santissima Trinità (Ghiffa);
- Sacro Monte Calvario (Domodossola).
Siti palafitticoli dell’arco alpino (2011):Emissario (Azeglio, Viverone) e Mercurago (Arona).
Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato (2014)
Ivrea. Città industriale del XX secolo (2018)
Puglia
Castel del Monte (1996)
Trulli di Alberobello (1996)
Longobardi in Italia: i luoghi del potere (2011): santuario di San Michele Arcangelo (Monte Sant’Angelo).
Faggete Vetuste dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (2017), per la Riserva naturale Foresta Umbra
Sardegna
Su Nuraxi di Barumini (1997)
Sicilia
Villa romana del Casale a Piazza Armerina (1997)
Valle dei templi – Area archeologica di Agrigento (1997)
Isole Eolie (2000)
Città tardo barocche della Val di Noto (2002): Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli.
Siracusa e la Necropoli rupestre di Pantalica (2005)
Monte Etna (2013)
Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cafalù e Monreale (2015)

Viaggio fra i Siti Patrimonio UNESCO in Italia – L’Arno visto dalla Galleria degli Uffizi
Toscana
Centro storico di Firenze (1982) – Dal 2021 il perimetro già riconosciuto, è stato ampliato con l’inclusione dell’Abbazia di San Miniato, la Chiesa di San Salvatore al Monte, le Rampe, il Piazzale Michelangelo, il Giardino delle Rose e quello dell’Iris,
Piazza dei Miracoli (Pisa) (1987)
Centro storico di San Gimignano (1990)
Centro storico di Siena (1995)
Centro storico di Pienza (1996)
Val d’Orcia (2004)
Ville medicee e giardini in Toscana (2013):
- Villa di Cafaggiolo (Barberino di Mugello);
- Villa del Trebbio (Scarperia e San Piero);
- Villa di Careggi (Firenze);
- Villa medicea di Fiesole (Fiesole);
- Villa di Poggio a Caiano (Poggio a Caiano);
- Villa di Castello (Firenze);
- Villa La Petraia (Firenze);
- Giardino di Boboli (Firenze);
- Villa di Cerreto Guidi (Cerreto Guidi);
- Palazzo di Seravezza (Seravezza);
- Villa di Poggio Imperiale (Firenze);
- Giardino di Pratolino (Vaglia);
- Villa La Magia (Quarrata);
- Villa di Artimino (Carmignano).
Montecatini Terme è nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco – gruppo transnazionale de Le Grandi Terme d’Europa – dal 24 Luglio 2021. Le motivazioni addotte dalla Commissione UNESCO è che le Grandi Terme d’Europa sono un’eccezionale testimonianza del fenomeno termale europeo, che ha trovato la sua massima espressione intorno dal 1700 agli anni ’30. L’elenco comprende undici località termali situate in sette paesi: Baden bei Wien (Austria); Spa (Belgio); Karlovy Vary, Františkovy Lázne e Mariánské Lázne (Rep. Ceca); Vichy (Francia); Male Ems, Baden-Baden e Bad Kissingen (Germania); Montecatini Terme (Italia); Bath (Gran Bretagna).
Faggete Vetuste dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (2017) con la Foresta di Sasso Fratino
Trentino – Alto Adige
Dolomiti (2009)
Siti palafitticoli dell’arco alpino (2011), con Molina di Ledro (Ledro) e il Biotopo Fiavé (Fiavé).
Umbria
Assisi: la basilica di San Francesco e altri luoghi francescani (2000)
Longobardi in Italia: i luoghi del potere (2011) – Chiesa di San Salvatore (Spoleto) e Tempietto del Clitunno (Campello sul Clitunno).
Valle d’Aosta
Nessun sito presente
Veneto
Venezia e la sua laguna (1987)
Città di Vicenza e le ville palladiane del veneto (1994)
Orto botanico di Padova (1997)
Città di Verona (2000)
Dolomiti (2009)
Siti palafitticoli dell’arco alpino (2011), con i siti palafitticoli di Belvedere (Peschiera del Garda), del Frassino (Peschiera del Garda), Tombola (Cerea) e Laghetto della Costa (Arquà Petrarca).
Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo (2017), con fortezza di Peschiera,
Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (2019)
“Padova, città degli Affreschi” – “Padova Urbs picta”, di cui ben otto siti si trovano proprio a Padova (e cioè l’intero ciclo pittorico Trecentesco nella Cappella degli Scrovegni a Padova, nella Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo agli Eremitani, nel Palazzo della Ragione, nella Cappella della Reggia Carrarese, nel Battistero della Cattedrale, nella Basilica e Convento del Santo, nell’Oratorio di San Giorgio e nell’Oratorio di San Michele (24 luglio 2021)

Viaggio fra i Siti Patrimonio UNESCO in Italia – Giudizio Universale di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padov
I papabili futuri Siti Patrimonio UNESCO
in Italia, già in “lista d’attesa”!
Potrei iniziare questa parte dell’articolo dicendo “uno su mille ce la fa”, senza tema di sbagliarmi!
Ed in effetti qui voglio darvi qualche altro spunto per viaggiare nella nostra bella Italia, anche e a prescindere dal titolo di sito UNESCO!
Al 31 Gennaio 2019 risultavano iscritti quali candidati alla Tentative List dell’Unesco, 41 splendidi beni italiani (qui potete leggerne l’elenco puntuale), alcuni in lista di attesa da decenni!
In questa lista brillano molti “nomi noti” alla cultura e al turismo mondiale, come la via Francigena in Italia, il Salento ed il Barocco Leccese, Taormina e l’Isola Bella, la Cattolica di Stilo ed i complessi Basiliani-Bizantini in Calabria (posso dire che faccio il tifo da una vita, oltre ad averci scritto su un lunghissimo articolo?), Orvieto, ma anche il Parco Nazionale della Sila – Gran bosco d’Italia, il Lago Maggiore ed il Lago d’Orta, il Sulcis Iglesiente e cosi via dicendo!
Il vero problema è il fatto che la Commissione Nazionale UNESCO, può sottoporre alla sede centrale solo due candidature ogni anno, fra i siti ricompresi nella “Tentative List”!
Con tutte le pressioni e le battaglie a vari livelli che ne conseguono, per poter entrare fra i prescelti.
Ci sono mille spunti per riscoprire la nostra Italia, non credete anche voi?
Se poi alla totalità dei 59 siti Patrimonio UNESCO riconosciuti in Italia, uniamo i 3.882 musei e le raccolte di collezioni pubbliche e private – statali e non statali – i 630 monumenti, le 327 aree archeologiche e i 69 ecomusei (dati ISTAT 2018), le 85.000 chiese soggette a tutela, le 40.000 dimore storiche censite, i 46.025 beni architettonici vincolati, i 34.000 luoghi di spettacolo, possiamo renderci conto di quanto tutto questo sia importante per la valorizzazione e il rilancio del Turismo italiano e del Beni Culturali, anche a livello occupazionale!
Elementi (turismo ed occupazione) in crisi profonda in questo periodo, sui quali ciascuno di noi deve riflettere per quanto di sua competenza, da viaggiatore, da operatore del settore, o da decisore.
Questo mio Viaggio fra i Patrimoni UNESCO in Italia, vuole essere lo stimolo per prendere coscienza del grande “museo a cielo aperto”, che è il nostro Paese!
Dobbiamo acquisire la consapevolezza che ora più che mai, in fase di riapertura, ciascuno dovrà fare la propria parte per valorizzare a tutto tondo i pilastri fondamentali del “Brand Italia”, attraverso il sostegno alla cultura, al turismo e al Made in Italy!
Iniziando a scegliere di viaggiare nella bellezza della nostra Italia! Non è nazionalismo, ma credo che il nostro domani si giochi sin da subito da questi elementi!
Vi aspetto per sapere cosa ne pensate di ciò che ho scritto, sui 59 siti Patrimonio UNESCO in Italia!
E se volete continuare in vostro Viaggio fra le bellezze del nostro Bel Paese, perchè non scoprirei Borghi più Belli d’Italia?
Al prossimo Spunto di Viaggio by Mimì
(Articolo aggiornato il 19 Marzo 2022)
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[…] longobardo di San Salvatore – Santa Giulia, inseriti nel 2011 dall’UNESCO, nella lista mondiale dei patrimoni dell’Umanità, all’interno del sito seriale definito “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere […]
[…] è l’unica Chiesa della città ad aver ottenuto nel 2012, un riconoscimento da parte dell’UNESCO come Testimone di Cultura e di Pace, luogo di comunità, ricco di arte e storia, che ricorda anche […]
[…] di Rossano, con il suo magnifico Museo Diocesano e del Codex Purpureus Rossanensis (iscritto nelle liste UNESCO, alla sezione “Registro delle Memorie del Mondo”) e le sue mille spettacolari antiche […]
[…] Rossanensis conservato nel Museo Diocesano e del Codex, riconosciuto dall’UNESCO quale Patrimonio dell’Umanità ed inserito nel “Registro delle Memorie del […]
L’Italia è la patria della bellezza! Non ce ne rendiamo conto ma siamo attorniati da bellezza, splendore, unicità: pensiamo alle regge, ai Sacri Monti, ma anche alla recentissima ammissione della Cappella degli Scrovegni di Giotto di Padova fra questi patrimoni inestimabili! Certo è che dobbiamo prendercene cura, ora più che mai!
Hai ragione, l’Italia è uno stato tra i più belli in Europa, pieno di tesori e di spettacoli naturali. Girarla è uno privilegio ed esserci nati è una vera benedizione. Purtroppo ha un solo grande difetto: è carissima! Per vedere i nostri tesori e godere delle meraviglie di casa nostra, dobbiamo mettere mano ai risparmi! Ma ne vale sempre la pena.
Spero che almeno questa estate i prezzi di strutture ed alberghi non schizzino alle stelle!
Purtroppo hai perfettamente ragione: l’Italia è una destinazione carissima!
Ma 58 gioelli UNESCO e la bellezza dei nostri piccoli Borghi, la rendono un Museo a cielo aperto! Che vale sempre la pena di visitare!
Alcuni ho avuto il piacere di viverli addirittura (sono napoletana!) Mentre altri li ho visitati ed ammirati! In estate, durante un on the road tutto italiano, avrò la fortuna di arricchire il mio bagaglio di viaggio con altri siti appartenenti all’Unesco!
Che bello Margherita! Uno splendido programma di viaggio il tuo!
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