L’idea di un itinerario in 12 tappe per scoprire cosa vedere e fare a Reggio Calabria e dintorni, racchiude un pò l’essenza di una serie di spunti di viaggio su questa città e la sua Provincia, tesi a fornirvi uno stimolo per approfondire la conoscenza di questa parte della Calabria.
Già solo riuscire a vedere questi 12 luoghi, presuppone l’idea di una visita non da turista mordi e fuggi, ma la permanenza almeno per un week end lungo e forse più in zona!
Il mio è quindi, un invito a scoprire e conoscere, partendo da Reggio Calabria, tutte quelle meraviglie che la terra calabrese sa donare a piene mani agli amanti della natura, della cultura, dell’eno-gastronomia, delle tradizioni legati all’ospitalità e del buon vivere.
Sono certa che dopo il primo incontro, non potrete assolutamente più fare a meno di tornare!
Lasciatevi ispirare …
12 luoghi da non perdere nella città della Fata Morgana –
Cosa vedere a Reggio Calabria e dintorni!
Benvenuti a Reggio Calabria cari amici Viaggiatori!
Siete nel cuore di un Mediterraneo che qui vi accoglie con il calore di una terra ospitale, con la ricchezza delle sue antiche testimonianze storiche, con la bellezza di una Natura ed i suoi paesaggi, che sanno mozzare il fiato!
E’ la mia città e giocando in casa, in questo articolo vi suggerisco cosa vedere a Reggio Calabria e dintorni in 12 tappe da non perdere!
Cosa vedere a Reggio Calabria e dintorni
1. Il Lungomare Italo Falcomatà
E’ senza dubbio il primo appuntamento di ogni visitatore con la città di Reggio Calabria, ma anche un luogo di svago per una serena passeggiata o per trascorrere le ore serali degustando un aperitivo, un gelato o cenare, (soprattutto in primavera e in Estate) immergendosi nella vera “movida reggina”!
La bellezza di questo chilometro (e più) è oramai divenuto leggendario. La vista che da qui si può ammirare sullo Stretto di Messina, sulla dirimpettaia Sicilia e sull’Etna immersi nel verde di un vero giardino tropicale, lascia a bocca aperta anche chi qui è di casa!
Ma questo scorcio cittadino vi darà anche modo di conoscere un po’ meglio la storia di Reggio Calabria poiché su quelle che familiarmente i reggini definiscono le tre “Vie Marine”, c’è la possibilità di ammirare edifici, piazzette, monumenti, sculture e scavi archeologici, che conferiscono al Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria un aspetto di gradevole passeggiata nella storia.
Soffermatevi ad ammirare le tre splendide sculture dell’artista Paola Epifani, in arte Rabarama, Trans-lettera, Labirintite e Co-stell-azione, che danno le spalle alla splendida Villa Genoese Zerbi in stile neo-liberty come altri edifici ricostruiti/ristrutturati dopo il tremendo terremoto del 1908.
Le tre sculture, con i loro simboli e significati, arricchiscono di colori e preziosità il Lungomare.
Da opere d’arte a “Opera”, la nuova installazione dell’archistar e artista Enrico Tresoldi sul Lungomare di Reggio Calabria!
Sempre sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, non perdete di ammirare gli scavi archeologici delle Mura Greche e delle Terme romane (gli approfondimenti di dettaglio li potete trovare nel mio articolo dedicato), l’Arena sullo Stretto con lo splendido Mausoleo dedicato alla dea Atena combattente e il Monumento ai caduti di tutte le guerre.
Una grande tentazione vi sarà data poi dalle degustazioni dell’arte gelatiera offerta da Cesare, il piccolo ma rinomato chiosco di colore verde i cui gelati artigianali sono tra i migliori in Italia, o gli ottimi e consistenti Apericena di Sottozero e/o della Caffetteria Matteotti.
Se invece volete fare una cena con vista, scegliendo fra una buona pizza o una specialità d’autore, il mio consiglio è quello di prenotare un tavolo al “Piro Piro”: sono certa che rimarrete soddisfatti!
Cosa vedere a Reggio Calabria e dintorni
2. Il Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria: La
Magna Grecia di casa.
Ubicato non distante dal lungomare Falcomatà, il “Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria”, è sicuramente il luogo di Reggio Calabria più conosciuto in Italia ed all’estero, noto per conservare al suo interno le due statue scultoree dei “Bronzi di Riace”. Nel visitarlo vi renderete però conto voi stessi che molti altri reperti archeologici esposti al suo interno, meritano altrettanta ammirazione e stupore.
L’allestimento museale che oggi potete ammirare all’interno di Palazzo Piacentini, è frutto di una radicale azione di ristrutturazione, conclusasi con la sua riapertura al pubblico il 30 aprile del 2016.
L’esposizione museale si articola su 4 livelli, “organizzati in Isole tematiche e “condivisi” ad ogni visitatore con l’ausilio di una multimedialità interattiva fra le più avanzate, disponibile anche per i portatori di handicap (è disponibile un sistema specifico per i sordi in lingua LIS ad esempio, che è valso al Museo Nazionale della Magna Grecia a Reggio Calabria, il titolo di “Museo Sostenibile”) e sistemi interattivi ludico-didattici dedicati ai visitatori più piccoli”.
Fra le meraviglie che qui potrete ammirare, oltre ai celebri e celebrati “Bronzi di Riace”, vi ricordo la copia dell’incisione rupestre del Bos Taurus Primigenius ritrovato nella Grotta del Romito a Papasidero, le statue dei Dioscuri, le pinakes, i corredi funerari provenienti dalle necropoli di Gioia Tauro (Metauros) e di Locri Epizephiri, il Kouros di Reggio Calabria e la “Testa del Filosofo”, rinvenuto nelle acque di “Porticello”di Villa San Giovanni ”.
Il Museo Nazionale della Magna Grecia, è una delle mete obbligate per chi ama la cultura e una tappa assolutamente imperdibile per chi visita Reggio Calabria!
Prendetevi il tempo di visitarlo e “gustarlo” con calma …
A proposito: potrebbe anche interessarti approfondire cosa vedere al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Lo trovi qui sotto nei suoi dettagli
Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria: cosa vedere
Informazioni utili aggiornate per visitare il
Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – MArRC
Assolutamente da vedere il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è aperto tutti i giorni della settimana, ad esclusione del lunedì, con orario no-stop, dalle ore 9.00 ore 20.00, con ultimo ingresso previsto alle ore 19.30.
I Biglietti di ingresso possono essere acquistati direttamente in loco oppure online. Dal 25 giugno al 15 dicembre 2023 sarà applicata la maggiorazione di 1 euro rispetto a quanto sotto indicato, quale contributo straordinario ai paesi colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna.
Costi del Biglietto:
- Intero € 8.00
- Intero nella giornata di mercoledì € 6.00
- Ridotto per i visitatori dai 18 ai 25 anni secondo normativa di legge € 2.00
- Gratuito secondo normativa di legge per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea di età inferiore a 18 anni.
- Ingresso gratuito per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea di età inferiore a 18 anni.
- Ingresso libero consentito in occasione di particolari eventi, sia in ambito nazionale che locale, resi noti attraverso il sito web del MiBACT.
Visite per diversamente abili
- Costi Visita con Audioguida di tre ore;
- In biglietteria è disponibile il servizio di Video guida Lis per non udenti per la visita guidata alle collezioni del Museo;
- Visita con Audioguida di tre ore per ciechi ed ipovedenti.
Indirizzo e Contatti Utili
- Ubicazione – Piazza De Nava, 26 – Reggio di Calabria
- Recapito telefonico Informazioni: +39 06 399 676 00 (Biglietteria)
- Prenotazioni e informazioni biglietteria: info@coopculture.it
- Sito web ufficiale
Cosa vedere a Reggio Calabria
3. La Pinacoteca Civica
Per ribadire che nella città dello Stretto non ci sono solo i Bronzi di Riace ovvero, che non c’è solo il Museo Nazionale della Magna Grecia, vi invito a non perdere la piccola ma significativa esposizione rappresentata dalla Pinacoteca Civica di Reggio Calabria.
Facile da raggiungere dal Lungomare Falcomatà, la sede di questa esposizione si trova nei saloni di un’ala del Teatro Francesco Cilea e il suo ingresso è posto sul Corso Garibaldi, altra via importante per gli abitanti e la movida della città.
Nella Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, è possibile ammirare alcune splendide collezioni pittoriche e scultoree, di proprietà privata e del Comune, realizzate fra il XV e il XX secolo da importanti artisti locali e/o meridionali in genere. Fra tutte le opere esposte, spiccano le due tavolette lignee dipinte da Antonello da Messina raffiguranti “San Girolamo Penitente” e “La visita dei Tre Angeli ad Abramo”, la copia della statua del Laocoonte realizzata da Bernini, (l’originale, realizzata dallo stesso Bernini, si trova nei Musei Vaticani a Roma), la splendida tela che ritrae “Il Ritorno del Figliol Prodigo” di Mattia Preti, la “Stabat Mater – Donna in preghiera” di Francesco Raffaele, lo schizzo realizzato a china su cartoncino da Renato Guttuso, che ritrae il “Pescatore Scillese” e molte alte opere ancora!
Oltre alle opere d’arte racchiuse in questi ambienti, è la medesima struttura ad essere anche una bella e gradevole scoperta per i visitatori, con la luce che riesce a permeare al suo interno, brillano gli stucchi dorati su pareti e soffitti, mentre sui lampadari in Murano dei saloni si formano mille arcobaleni!
Anche queste emozioni fanno parte di quella Calabria che non ti aspetti e che invece c’è! Tanta bellezza, ma anche tanta arte, moderna e antica! Proprio per questo ho inserito la città della Fata Morgana fra le 17 Città d’arte italiane che meritano di essere visitate!
Cosa vedere a Reggio Calabria
4. Il Duomo – Basilica Cattedrale Metropolitana
di Maria Santissima Assunta in Cielo
La Basilica Cattedrale di Reggio Calabria, (chiesa-madre dell’Archidiocesi di Reggio Calabria e Bova), merita sicuramente una visita sia per il fatto di essere uno dei più grandi edifici religiosi della Calabria, sia perchè si trova nel cuore del centro storico della città, davanti a quella Piazza Duomo sul Corso Garibaldi, usuale ritrovo per gli abitanti della città.
Anche se un tempo in questa zona esistevano parecchi templi pagani, le origini di questo edificio di culto vengono fatte risalire al periodo normanno, intorno all’ XI secolo dopo Cristo.
Come per molti altri edifici storici e non di questa città, quello che vedete è frutto della ricostruzione successiva ai due catastrofici terremoti del 1783 e del 1908, che danneggiarono irreparabilmente anche questa struttura.
Successivamente al terremoto del 1908 il Duomo è stato ricostruito, su progetto di Padre Carmelo Angiolini, in uno stile architettonico che reinterpretando lo stile romanico e quello gotico in chiave liberty, gli ha conferito luce e solennità.
Dal 1978 con Bolla Pontificia la cattedrale è stata riconosciuta come Basilica Minore.
La splendida facciata è arricchita nella sua parte centrale da una finestra trifora sormontata da un rosone, mentre sulle scalinate di accesso svettano le statue di S. Paolo e di S. Stefano di Nicea, realizzate dallo scultore Francesco Jerace.
Tre pregiati portali in bronzo fanno accedere al suo interno, costruito in stile romanico con pianta a tre navate suddivise da due file di alte colonne in marmo, vivaci vetrate policrome, sormontato da uno splendido soffitto a capriate con cassettoni vivacemente decorati. Percorrendo la navata centrale si giunge al presbiterio delimitato da una parete poligonale, con ai lati le cappelle dedicate a San Paolo e a S. Maria Assunta.
Nella navata di destra si trova, protetto in una teca di vetro, lo spezzone di un tronco di colonna che la tradizione e le leggende vogliono legate al Prodigio della colonna ardente di San Paolo. Fra storia e leggenda si narra che San Paolo, cercando di convertire il popolo reggino, chiese di essere ascoltato “almeno” il tempo di una candela poggiata su di una colonna. Terminata la vita della candela però, la fiamma continuò ad ardere nella colonna.
Fra le testimonianze artistiche di grande pregio conservate all’interno della Basilica Cattedrale, sono da citare il Pergamo realizzato da Francesco Jerace e la stupenda ed imperdibile Cappella del Santissimo Sacramento risalente al 1539, uno dei pochi esempi di esempi di Barocco in Calabria meridionale, riconosciuta quale Monumento Nazionale.
Le pareti della Cappella del Santissimo Sacramento sono decorate con intarsi a mosaico fiorentino, realizzati con marmi e smalti veneziani, mentre otto nicchie racchiudono altrettante statue di santi in marmo bianco.
L’altare presenta ai lati quattro colonne in porfido nero con venature gialle e al centro un pregevole dipinto in olio su tela di Domenico Maroli (anno 1665), dove viene rappresentato il “Sacrificio di Melchisedeck”.
Cosa vedere e fare a Reggio Calabria
5. Festività della Madonna della Consolazione
nel Duomo di Reggio Calabria.
Ogni anno nella città di Fata Morgana si svolgono le manifestazioni religiose legate alla devozione popolare reggina per S. Maria Madre della Consolazione, Patrona e Protettrice della città dello Stretto. In questa occasione (il secondo sabato del mese di Settembre), la Sacra Effige della Madonna della Consolazione (si tratta di un dipinto del 1547 di Nicolò Andrea Capriolo), viene trasportata in solenne processione dalla Basilica dell’Eremo sino alla Basilica Cattedrale, su di una imponente “Vara” realizzata in lamina d’argento sbalzato su anima in legno, sorretta a spalla dai “portatori della Vara”.
I festeggiamenti religiosi e civili durano sino al martedì successivo e tutta la città vi partecipa! Se siete a Reggio Calabria nel periodo della Festa della Madonna della Consolazione, non potete assolutamente mancare di presenziare almeno a qualcuno dei vari Eventi che si svolgono!
La città si trasforma radicalmente e le più antiche tradizioni popolari reggine vengono “messe in atto” in quei 4 giorni di Feste!
In giro per la città potrete ammirare l’artigianato esposto nelle “bancarelle”, gustare lo “street food calabrese” (attenti alle dosi di pepenoncino però!) nei banchetti trasformati in cucine, assistere a concerti, manifestazioni teatrali, gare e molto altro ancora!
Dulcis in fundo, allo scoccare della mezzanotte del martedi, al termine della processione per le vie della città dell’effige della Madonna della Consolazione, nelle acque antistanti la rada del Lungomare Falcomatà, potrete assistere ad uno splendido e lungo spettacolo di fuochi pirotecnici.
Cosa vedere a Reggio Calabria
6. Il Museo Diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino”
Ubicato in prossimità della Cattedrale, il Museo Diocesano “Monsignor Aurelio Sorrentino”, si trova al pianterreno di quello che rimane del settecentesco Palazzo Arcivescovile.
L’istituzione di questo percorso museale fu fortemente voluto da Monsignor Giovanni Ferro che lo istituì nel 1957, ma solo nell’ottobre del 2010 l’edificio, ristrutturato e perfettamente approntato per la specifica tipologia di esposizione venne inaugurato al pubblico.
Al suo interno è possibile ammirare la memoria storica e gli splendidi esempi del patrimonio artistico-culturale provenienti dalle Arcidiocesi di Reggio e Bova, un patrimonio che ci aiuta a comprendere il rapporto fra fede, arte e tradizioni in questa parte della Calabria .
Nella mappa che sotto vi riporto, trovate il percorso espositivo e la suddivisione delle aree tematiche di questa esposizione museale.
Il Museo Diocesano di Reggio Calabria racchiude il Tesoro delle Cattedrali, suppellettili e vesti liturgiche, insegne vescovili, arazzi, dipinti, statue, reliquiari ed altre splendide opere d’arte commissionate da prelati e confraternite reggine.
Tra le opere di pregevole fattura che qui potete ammirare, una menzione particolare va alla Resurrezione di Lazzaro del pittore napoletano Francesco De Mura, al calice con patena in argento dorato e smalti appartenuto al cardinale Luigi Tripepi, al settecentesco Reliquiario a braccio di San Giovanni Theriste, al Crocifisso in avorio, l’Ostensorio raggiato di Francesco Jerace, al Bacolo pastorale dell’arcivescovo Antonio De Ricci in argento, opera della scuola napoletana, alll’arazzo di scuola siciliana appartenente alla confraternita dell’Immacolata.
Mappa del Museo Diocesano di Reggio Calabria (fonte: sito web ufficiale del museo)
Cosa vedere a Reggio Calabria
7. Il Castello Aragonese
Il Castello Aragonese è un altro dei simboli di Reggio Calabria, insieme ai celebri Bronzi di Riace! La sua ubicazione rappresenta in un certo qual modo il centro stesso della città, con la splendida Piazza omonima che lo contorna.
Benchè questa struttura sia denominata “Aragonese”, le prime mura fortilizie della città esistevano già nell’epoca calcidese, mentre il castello vero e proprio venne costruito dai Bizantini fra il 536 ed il 549 d.C.
E’ però con i Normanni prima e con gli Angioini e gli Aragonesi poi, che la struttura del castello viene ampliata nel tempo adattandola a dimora e successivamente, a centro difensivo con l’aggiunta di due torri merlate e un fossato.
Sotto gli Aragonesi il Castello si trasforma da semplice rifugio dorato della corte in una struttura e nodo difensivo strategico, finalizzato a proteggere la città ma anche il resto della Calabria dalle invasioni dei turchi intercettati nello Stretto di Messina!
Nel tempo il magnifico maniero ha subito le diverse vicende storiche e gli eventi naturali, non ultimo il terremoto del 1908, ed il crollo di una parte del castello sul versante nord-ovest, avvenuta nel 1986.
Da allora la parte del Castello Aragonese rimasto in piedi è stato sottoposto ad una “intensa cura” di restauro conservativo e di adeguamento strutturale, con la finalità di trasformare le sale interne esistenti in spazi espositivi fruibili al pubblico.
Dal 2015 questa magnifica struttura è nuovamente accessibile alle visite del pubblico (l’accesso è gratuito, ad esclusione dei periodi di realizzazione di esposizioni o Mostre), nonchè agli Eventi che qui vengono organizzati.
Se visitate il castello Aragonese e salite ad ammirare il panorama dall’alto delle sue torri cilindriche, vi renderete direttamente conto del perchè questo Forte/Castello fosse così importante! Da lassù lo sguarda spazia su un ampio orizzonte a trecentosessanta gradi, fra mare, cielo, montagne e mille emozioni!
Non perdetevelo per nessuna ragione al mondo! Costo del biglietto: 2 Euro
Cosa vedere a Reggio Calabria
8. Il Museo del Bergamotto
Questo Museo è stato allestito nel 2008, grazie all’impegno del professor Vittorio Caminiti nel voler creare un polo museale che permettesse di conoscere e tramandare le storie, le tecniche e gli utilizzi che, intorno a questo Agrume, si sono sviluppati nel corso dei secoli.
Una cultivar preziosa quella del citrus Bergamia Risso, un agrume che nasce e cresce in quel ristretto fazzoletto di terra fra coste e colline dell’estremo sud della Calabria.
Potete scoprire il Museo del Bergamotto a Reggio Calabria, ma anche i dettagli di cosa potrete vedere al suo interno, nell’articolo di approfondimento dedicato.
Da giugno a settembre, il Museo resterà aperto alle visite tutti i giorni della settimana, previa prenotazione, dalle ore 9.00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 20.00
Orari di apertura nel resto dell’anno previa prenotazione
- Dal lunedì alla domenica – Dalle ore 9.00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19.00
Visitare il Museo del Bergamotto a Reggio Calabria: il principe degli agrumi si racconta
Cosa vedere a Reggio Calabria
9. Palazzo della Cultura Pasquino Crupi
Il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi,”, si trova un pò defilato rispetto al centro storico della città di Reggio Calabria, ma è uno dei luoghi da non perdere in questa città!
In passato questo Palazzo ha ospitato il Brefotrofio della città, ma dal 2016 ospita 123 dipinti di diversa epoca confiscati alla mafia e restituiti alla fruizione del pubblico. Un luogo iconico, se così si può dire, che proprio per questo motivo merita di essere visitato da turisti e viaggiatori!
Fra gli altri autori che sono esposti nella Sala intitolata a “Mattia Preti” potrete ammirare quadri di Ligabue, di De Chirico, di Salvator Dalì, di Bonalumi, di Carrà, di Campigli, di Tozzi, di Migneco e tanti altri!
Oltre alla collezione delle opere d’arte confiscate alla mafia, al Palazzo della Cultura avrete modo di poter ammirare le opere della Collezione Calarco, che ricomprende opere di Bava, Fabon e Marino, ma anche opere di altri quotati artisti calabresi, fra le quali due opere di Nick Spatari, l’artista che ha creato il Mu.Sa.Ba, il Parco Museo di Santa Barbara a Mammola.
Al pianterreno del Palazzo della Cultura, vi invito a visitare anche il Piccolo Museo San Paolo, che custodisce alcune preziose icone, oltre a dei dipinti attribuiti ad Antonello da Messina, Guido Reni, Lorenzo Lotto e un bozzetto attribuito a Raffaello, raffigurante Mosè.
Giorni e orari di apertura
- Lunedì: chiuso
- Martedì: 8,30-14,30
- Mercoledì: 8,30-14,30/15,00-18,00
- Giovedì: 8,30-14,30
- Venerdì: 8,30-14,30/15,00-18,00
- Sabato e domenica: 8,30-14,30
- L’ultimo ingresso è consentito fino a mezz’ora prima della chiusura.
Costo dei Biglietti per i visitatori con età compresa fra i 19 e i 64 anni: € 2,00
Dove si trova il Palazzo della Cultura a Reggio Calabria e come arrivare all’esposizione museale partendo dal Lungomare di Reggio Calabria
Cosa vedere a Reggio Calabria e dintorni
10 e 11 . Scilla e Chianalea di Scilla
A pochi chilometri dal centro di Reggio Calabria (QUI trovate come arrivarci!), eccovi una delle perle di questa provincia che non dovete mancare di visitare: il Borgo di Scilla e la sua amena frazione di Chianalea di Scilla!
Come già ho avuto modo di dirvi scrivendo di queste due splendide località, ogni volta che ritorno nella mia città, non mi sottraggo al richiamo del fascino esercitato da Chianalea di Scilla, Borgo fra i più Belli d’Italia o dalla magica attrazione esercitata dalla vista del mare e della rupe di Scilla con lo splendido Castello dei Ruffo di Calabria dal Belvedere di Piazza San Rocco!
E che dire poi della vista sullo Stretto di Messina con la dirimpettaia Sicilia, o quella sull’isola di Stromboli fumante, o le magiche visioni sul sottostante Borgo di Chianalea e sulla Costa Viola?
Sembra quasi che queste due magnifici luoghi sulla costa Tirrenica della provincia di Reggio Calabria, una volta ammirati, esercitino per l’eternità la loro suggestione ed il fascino misterioso! Accadde un tempo anche ad Ulisse in fondo!
Ed è quasi inevitabile immaginare di sentire ancora il canto ammaliatore delle Sirene, i miti e le leggende di Scilla e Cariddi cantate da Omero, Virgilio e Dante Alighieri!
La visita a Scilla e Chianalea di Scilla è un’emozione a 360° in un luogo in cui la Natura, la Cultura, la tradizionale Ospitalità e le leggende del territorio, sono capaci di trasformare ogni Viaggio e ogni Vacanza in Calabria, in una esperienza magica ed indimenticabile!
Cosa vedere a Reggio Calabria e dintorni
12. Il Borgo di Pentedattilo, ovvero,
la rinascita di un Borgo abbandonato e
dell’Area Grecanica
Dulcis in fundo e non certo fra gli ultimi, eccovi un altro luogo che saprà incantarvi: il borgo abbandonato di Pentedattilo, ubicato sul versante jonico reggino non lontano dalla città della Fata Morgana!
Il paese di Pentedattilo deve il nome alla spettacolare rupe che lo incornicia, protendendo le cinque dita (dal greco Pentadaktylos – cinque dita) di una misteriosa mano verso il cielo.
Anche questo per me è un luogo del cuore e nel cuore: nei suoi dintorni (a Masella) vi è nato il mio nonno materno e spessissimo da piccola, ho giocato fra le viuzze abbandonate di questo magico Borgo!
Si, dico magico non a caso: provate a chiudere gli occhi e non pensare che siamo in Calabria!
Questi colori e queste forme, non vi ricordano un pò le formazione rocciose della Cappadocia o di Cipro?
Siamo fra il Mare Jonio e l’Aspromonte, nel cuore di uno dei gioielli dell‘area grecanica, ai piedi della rupe del Monte Calvario, in un luogo in cui la bellezza naturalistica e del paesaggio ispirano grandi emozioni, mentre le antiche radici di appartenenza di Pentedattilo all’isola culturale ellenofona, fanno ben comprendere il ruolo che la storia e la cultura magno-greca qui hanno esercitato!
Questo piccolo borgo, oggi all’apparenza abbandonato ha una antica Storia.
Fondato dai Calcidesi intorno al 640 a.C., divenne un importante centro commerciale e militare sotto la dominazione romana per la sua posizione geografica.
A seguito del distruttivo terremoto nel 1783 e dei successivi eventi naturali e storici, il paese man mano venne abbandonato dai suoi abitanti. Oggi, la straordinaria bellezza di questi luoghi unita all’intraprendenza di molti giovani e dell’associazionismo locale (leggasi Associazione Pro-Pentedattilo e tutte quelle attività che ne sono conseguite), sta portando alla RINASCITA e valorizzazione di questi luoghi, in ottica di sostenibilità ambientale ed inclusione sociale!
Il piccolo Borgo ha ripreso vita grazie all’apertura di piccole botteghe artigiane ricavate in case locali ristrutturate, all’apertura del Museo delle Tradizioni Popolari – il MuTrap – dove si possono scoprire oggetti caratteristici della vita rurale dei luoghi, al Piccolo Museo-Negozio del Bergamotto di Pentedattilo (il Bergamia di Pentedattilo), che racchiude alcuni antichi strumenti utilizzati per estrarre la pregiata essenza del Bergamotto, ma vende anche degli ottimi prodotti naturali che come base utilizzano il bergamotto ed i suoi derivati.
Alcune abitazioni abbandonate poi, sono state recuperate e trasformate in alloggi collegati ad una rete di ospitalità diffusa, che ogni anno richiama sempre più appassionati del genere.
Da non mancare poi, una visita alla Chiesa della Candelora, alla Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, per riuscire a carpire tracce di storia del Borgo che fu.
Da non dimenticare poi di fare una visita agli antichi ruderi al castello e alla Casa degli Alberti, per sentire le leggende e le storie intorno alla Strage degli Alberti, una storia tragico-sentimentale risalente al 1686 che ha fornito l’ispirazione ad alcune opere letterarie e cinematografiche.
Narrano le leggende che il fantasma del marchese Lorenzo Alberti ancora si aggiri fra la rupe e il Borgo chiedendo vendetta: chissà che non riusciate a vederlo anche voi!
Eventi da non perdere a Pentedattilo.
Se visitate Pentedattilo nel periodo estivo, non tralasciate di assistere a due importanti Eventi Internazionali che qui si svolgono:
Il Pentedattilo Film Festival – Il Festival Internazionale di cortometraggi;
Il Paleariza – Il Festival etno-culturale-musicale dell’area grecanica calabrese, una rassegna di grande importanza, riconosciuta dal 2011 dal Ministero del Turismo quale Patrimonio d’Italia.
Ora forse è più chiaro perchè Pentidattilo, non potete proprio perdervelo, fra un trekking in zona e un pò di relax sulla vicina spiaggia di Annà di Melito Porto Salvo!
E’ questa la Calabria che non ti aspetti di trovare ma esiste! Una terra ricca di miti, leggende, storie popolari, di una bellezza selvaggia, di grande ospitalità, ricca di valori e saperi antichi!
Un fascino che ha colpito anche antichi Viaggiatori di un tempo come Edward Lear!
“La visione è così magica che compensa di ogni fatica sopportata per raggiungerla: selvagge e aride guglie di pietra lanciate nell’aria, nettamente delineate in forma di una gigantesca mano contro il cielo.”
– Edward Lear in Diario di un viaggio a piedi, 1847 –
Perchè andare a Pentedattilo e cosa vedere nel borgo-fantasma che rinasce
Cosa vedere a Reggio Calabria e dintorni:
Non solo 12 luoghi da visitare e da non
perdere assolutamente!
Ebbene si, sono arrivata all’ultimo dei 12 luoghi imperdibili da visitare a Reggio Calabria e nei dintorni più prossimi!
Di cose da vedere e da fare, però, ve ne sarebbero davvero molte altre!
Prendete allora queste elenco in modo molto dinamico, e sbizzarrite la vostra fantasia nello scoprire le altre località!
Di alcune località che richiedono una giornata e forse più per essere visitate, vi ho già scritto nel dettaglio nella sezione Calabria di spunti di viaggio, ma rimane fermo il mio impegno a scrivervi nel dettaglio di molti altri luoghi, meritevoli di essere conosciuti, apprezzati e valorizzati!
Se quello che ho scritto in questo articolo su Cosa vedere a Reggio Calabria e nei suoi dintorni vi è piaciuto e se credete sia utile nell’organizzazione delle vostre prossime gite/ferie/vacanze/viaggio, non esitate a condividerlo!
Se poi ti interessa approfondire quali sono le 10 spiagge più belle di Reggio Calabria e provincia, con particolare riferimento alla Costa Viola, sei nel Blog giusto!
Stessa cosa se vuoi conoscere quali sono, a mio parere le 5 spiagge più belle sulla Costa ionica di Reggio Calabria! Magari poi, da qui potrai fare un salto alle 7 Isole Eolie e scoprire cosa vedere.
Se invece volete ricevere ulteriori approfondimenti sull’argomento, scrivete pure di seguito nei commenti: risponderò alle vostre domande! Da ultimo, potete anche leggere di 6 luoghi da vedere in Calabria, o scoprire i motivi e i perchè visitare la Calabria in ogni stagione
Al prossimo Spunto di Viaggio by Mimì!
Visto che siete qui, potresti anche essere interessato a leggere del Bergamotto, un argomento strettamente correlato alle esperienze da fare se sei in visita in questa città, visitando per l’appunto il Museo del Bergamotto di Reggio Calabria!
Il Bergamotto di Reggio Calabria: storia e pregi di un Agrume unico!
Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria: cosa vedere
Visitare Villa Romana di Casignana: Perchè andare e cosa vedere nel sito archeologico
Le 10 spiagge più belle a Reggio Calabria e provincia: la Costa Viola e cosa vedere
Perchè visitare la Calabria in ogni stagione: motivi e consigli per un Viaggio autentico
14 comments
[…] borgo di Calabria abbandonato, ve ne avevo già fatto cenno in un precedente articolo scrivendo dei “10 luoghi da non perdere a Reggio Calabria e nei suoi dintorni”: credo però utile dettagliare i motivi del perchè vi invito ad andare a Pentedattilo, oltre a […]
Thanks my dear friend
Buongiorno carissimi!
Sono felice di stare contribuendo a farvi scoprire la Calabria! E’ una Regione davvero meravigliosa e merita di essere visitata e scoperta al meglio!
Per quanto riguarda il fenomeno della Fata Morgana, vi spiego brevemente:
E’ un fenomeno ottico che si verifica nello Stretto di Messina, in particolari condizioni climatiche. Le particelle di acqua sospese, fanno sì che diventino una lente d’ingrandimento. Quando ciò si verifica, gli oggetti e le persone vengono ingrandite e così da Reggio Calabria è possibile vedere le auto e le persone nella dirimpettaia città di Messina, come se fossero a pochi metri!
Una bellissima sensazione, credetemi!
Un caro abbraccio!
Mimì
Ho voluto leggere questo articolo per sapere cosa mi sono persa durante la mia visita a Reggio Calabria della scorsa estate. Sinceramente non avevo tutto il tempo per visitare tutto i luoghi in elenco ma sono super triste di essere passata a fine agosto e di essermi persa per pochi giorni “Opera”. E’ un’installazione molto interessante e bella per quello che ho letto e visto nella foto. Inoltre avrei molto apprezzato una visita al museo del bergamotto…perché è un frutto che conosco poco ma che mi piace molto!
Ciao Claudia! Ti ho seguita durante il tuo viaggio in Calabria, nella mia città!
Reggio Calabria è una città molto sottovalutata, ma merita una o più visite! Anche nei suoi dintorni ci sono molte cose da vedere!
Visitare il Museo del Bergamotto oppure ammirare le installazioni di Enrico Tresoldi, sara un motivo per tornarci!
Alla prossima allora!Ti aspetto
Ti aspetto!
Bellissimo racconto, ho letto tutto con piacere. Sicuramente quando verrò in Calabria, l’unica regione d’Italia che non ho mai visitato, mi fermerò a Reggio Calabria. Voglio farti solo un piccolo appunto: l’originale del Laocoonte ai musei vaticani non è del Bernini ma è una copia marmorea romana di un originale greco in bronzo del 150 a.C. circa.
Ciao Daniele! Ti ringrazio infinitamente per la precisazione! A volte nel prendere appunti, si sbaglia! Chiedo venia! Ti aspetto in Calabria allora!
Ciao! Mi sono imbattuta nel tuo articolo facendo ricerche sulle origini di Gianni Versace. Sono stata a Reggio Calabria lo scorso anno e da siciliana mi sono innamorata di questa città. Purtroppo per mancanza di tempo e per il forte caldo non ho avuto modo di vedere il Castello Aragonese ed altri luoghi da te descritti. Che peccato! Spero di poter tornare presto. Ma in questa splendida città non c’è nessun luogo o evento dedicato a Gianni Versace? Ho sentito delle riprese del film in città!
Dai, spero che presto riuscirai a visitare a fondo Reggio Calabria! Merita …
Per quanto riguarda la figura dello stilista Gianni Versace non ci sono, ancora, luoghi a lui dedicati. Spero che in futuro si faccia qualcosa al riguardo!
Buongiorno, abito in Belgio e sono calabrese di origine. Vorrei visitare la provincia di Reggio e il suo sito da indicazioni interessanti.
Sono sorpresa di leggere che Pentedattilo sia “cosi” animato” adesso perchè ho appena visto un documentario di ARTE (canale TV) su Pentedattilo dove solo Rossella e Maka abitano. E il documentario è di 2023.
Andro’ senz’altro a leggere gli altri articoli. Grazie mille!
Non ci abitano molte persone, ma ci sono alcune attività che hanno preso piede, durante il giorno. Se ha bisogno di altre informazioni sulla provincia di Reggio Calabria. chieda pure. Sono a sua completa disposizione
[…] pesi, permettendoti di esplorare liberamente e di goderti al meglio le attività preferite. Potrai scoprire Reggio Calabria visitando ogni tipo di museo, passeggiando nella città antica, noleggiando uno scooter per […]
Bellissima la Calabria
Sono davvero felice ti piaccia! La Calabria é una regione unica