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Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: luoghi imperdibili da visitare nella Città Andalusa

La Guida completa per scoprire cosa vedere e fare a Cordoba in 3 o più giorni, tra i luoghi da non perdere nella città andalusa delle tre culture: informazioni sull'itinerario, dove mangiare e dormire, mappe e utilità.

by Mimì
Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: visitare l'Alcazar dei Re Cristiani (Alcazar de Los Reyes Cristianos) Città andalusa

Cuore e centro dell’Andalusia più bella ed autentica, l’affascinante Città di Cordoba merita di essere visitata e scoperta con calma. Con il suo centro storico, riconosciuto nel 1984 dall’UNESCO quale Patrimonio dell’Umanità, la grande multiculturalità che trabocca da ogni sua via, monumento e Palazzo e i suoi patios fioriti, Cordoba non è una città da “mordi e fuggi”. In questo articolo vi condividerò i mille perché soggiornare più giorni in questa splendida città, le informazioni su cosa vedere e fare a Cordoba in 3 giorni, le attrazioni e i luoghi imperdibili da visitare, ma anche tante curiosità e indicazioni su come arrivare sin qui, mappe scaricabili, dove dormire e cosa mangiare nell’antica capitale dell’Al-Andalus.

Perché Cordoba non è solo la spettacolare Moschea-Cattedrale della Mezquita.

 

 

Cosa vedere a Cordoba: I doppi archi della "foresta di colonne" nella Mezquita-Cattedrale

Cosa vedere a Cordoba: I doppi archi della “foresta di colonne” nella Mezquita-Cattedrale

 


Perchè Visitare Cordoba

 

Ubicata splendidamente ai piedi della Sierra Morena, lungo le rive del fiume Guadalquivir –, un tempo chiamato anche fiume Betis, Cordoba è una città che cattura i sensi e coinvolge tutti i suoi visitatori con emozioni a 360 gradi. “La Ciudad de las Tres Culturas” così viene anche chiamata Cordoba, è però anche una città moderna, in cui molti giovani vi giungono al seguito del progetto Erasmus, animando le vie e le serate della Plaza Tendillas e dintorni, tra Tapas e taverne.

Una città inebriante come il profumo dei fiori d’arancio e prorompente della pienezza e della potenza della luce andalusa. Una città in cui sono tornata (con Peter e stampella stavolta), a distanza di vent’anni e che mi ha conquistata definitivamente. Seguitemi per scoprire il perché, iniziando dalla sua Storia.

 

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: gli splendidi giardini e fontane all'Alcazar de los Reyes Cristianos

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: gli splendidi giardini e fontane all’Alcazar de los Reyes Cristianos

 


Visitare Cordoba: Quattro passi nella sua storia.

 

Per apprezzare appieno ciò che Cordoba offre oggi, è essenziale conoscere un pò anche la sua storia. La regione fu abitata fin dalla preistoria, come dimostrano i ritrovamenti esposti nel Museo Archeologico locale,  mentre le popolazioni fenicie furono tra le prime a stabilirsi in questa zona della Spagna.

 

Reperti nel Museo Archeologico di Cordoba: Statua di leone in calare risalente al IV secolo a, C.

Cosa vedere a Cordoba: Reperti nel Museo Archeologico

Statua di Leone risalente al IV secolo a.C. proveniente da Nueva Carteya

L’atto di fondazione della Corduba romana, invece, risale al 171 a.C., per mano del generale Marco Claudio Marcelo. Sotto la dominazione romana, Corduba iniziò a prosperare e ad assumere una posizione di grande prestigio, a livello culturale e politico. Una città in fermento anche dal punto di vista culturale, che diede i natali a personaggi come il filosofo Seneca e il poeta Marco Anneo Lucano.

La sua struttura urbanistica ed architettonica ricalcava l’urbe romana. Racchiusa fra poderose mura di cinta, al suo interno non mancavano, ponti, templi, il teatro e i fori. Una città dell’Impero Romano ricca e importante, riconosciuta nel 27 a.C. capitale della provincia romana Betica, dall’imperatore Augusto.

Con l’indebolimento e la frammentazione dell’impero romano, anche Cordoba si indebolì. Dal 572 Cordoba cadde sotto il dominio dei Visigoti, che vi rimasero per circa 2 secoli.

 

Cosa vedere a Cordoba: Le mura esterne e la torre campanaria della Cattedrale-Mezquita

Cosa vedere a Cordoba: Le mura esterne e la torre campanaria della Cattedrale-Mezquita

 

Ma è il periodo storico successivo, quello che va dal 711 al 1236, a dare un’impronta unica ed inimitabile a questa città. Truppe islamiche guidate da Mugit al-Rumi, luogotenente di Tariq ibn Ziyad, provenienti dal nord Africa, conquistarono la Cordoba visigota, che venne ribattezzata con il nome de la “Qurtuba” e posta alle dipendenze del Califfato di Damasco (Siria).

Cordoba man mano, riconquistò un ruolo di primo piano, ponendosi come riferimento politico e culturale dello stato arabo in terra ispanica di al-Andalus. Nella città, nonostante le diversità, convivevano musulmani, ebrei e cristiani. Un modello che portò alla definizione di Qurtuba come “Città delle Tre Culture”.

Molte opere strategiche per la città, come il ponte e le mura, vennero risistemate. Nel 785 venne costruita la fortezza Alcazar e si diede inizio alla realizzazione della Grande Moschea. Cordoba divenne così una città magnifica e monumentale.

 

Cosa vedere a Madinat al-Zahra (Medina Azahara) a Cordoba: Panorama dalla prima terrazza sul sito

Cosa vedere a Madinat al-Zahra (Medina Azahara) a Cordoba: Panorama dalla prima terrazza sul sito

 

Nel 929 Cordoba divenne Califfato con l’emiro Abd al-Rahman III al suo vertice. È il periodo in cui sorse anche la città di Madinat al-Zahra, ma che segnò anche l’inizio di un indebolimento del regno califfale. Fu questa situazione, unita alle aspre lotte fra fazioni, ad aprire alla conquista della città, avvenuta nel 1236, da parte delle truppe del re castigliano Ferdinando III il Santo.

Come in altre città, dopo l’ingresso delle truppe cristiane, Cordova fu svuotata della sua popolazione musulmana e rioccupata da coloni provenienti da Castiglia e Leon, che ricevettero la terra ridistribuita. Il resto della storia di Cordoba, la si può apprezzare e “vivere” direttamente attraverso la visita ai suoi monumenti e attrazioni. Vi va di farlo con me da qui? Seguitemi …

Cosa vedere e fare a Cordoba; Ponte romano a Cordoba con vista sulla Cattedrale Mezquita al tramonto

Cosa vedere e fare a Cordoba; Passeggiata sul Ponte romano a Cordoba con vista sulla Cattedrale Mezquita

 

I 4 Siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO a Cordoba.

Per vedere la vera rinascita di Cordoba e del suo immenso patrimonio culturale, occorrerà attendere il XX secolo, con i riconoscimenti multipli, da parte dell’UNESCO, dei suoi beni. Perché sono ben 4 i beni tutelati dal titolo di patrimonio dell’Umanità.

  1. La Mezquita: la Moschea-Cattedrale di Cordoba – E il primo riconoscimento UNESCO (risale al 1984) alla città di Cordoba.
  2. Centro storico di Cordova – Con il riconoscimento del 1994, l’UNESCO estende il titolo di Patrimonio Mondiale a tutto il centro storico cordobese.
  3. I cortili interni di Cordova e il Festival – Patrimonio immateriale dell’Umanità UNESCO, dal 2012. Con questo riconoscimento viene premiata una tradizione valoriale, legata ai luoghi e alle persone che si prendono cura dei patios, dei fiori e del festival, rendendoli fruibili al pubblico.
  4. Medina Azahara (Madinat Al-Zahra) – I resti della città califfale, riconosciuta nel 2018 quale Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

 

Visitare Cordoba: i cortili interni fioriti e il Festival, Patrimonio immateriale dell'Umanità UNESCO

Visitare Cordoba: i cortili interni fioriti e il Festival, Patrimonio immateriale dell’Umanità UNESCO

 


Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: 

Visitare la Moschea-Cattedrale (la Mezquita)

 

Maestose architetture, simbolismi religiosi di due grandi religioni – la musulmana e la cristiana, una storia millenaria intrigante, in cui lo stile arabo e quello dell’occidente cristiano coesistono in unico spazio: tutto questo e molto altro ancora è la Mezquita di Cordoba.

 

La foresta di Colonne nella Cattedrale-Mezquita: icona della Città delle Tre Culture e Patrimonio UNESCO imperdibile

La foresta di Colonne nella Cattedrale-Mezquita: icona della Città delle Tre Culture e Patrimonio UNESCO imperdibile

 

La prima volta che ci sono entrata mi ha così tanto emozionata da farmi commuovere. La seconda volta, mi ha quasi ancor più emozionata della prima e, avendo più tempo a disposizione, ho cercato di “carpire” tutta la bellezza che sta dietro quella che, a ragione, è stata definita “la foresta di colonne”. Perché la grande moschea-cattedrale di Cordova racchiude in sé il fascino dell’unicità. In tutti i sensi. Non andate di fretta nel visitarla quindi.

Il luogo che visiterete è stato, nel VI sec. d.C. la sede della Basilica visigota di San Vincenzo. Con l’arrivo dei mussulmani, Abd al-Rhaman I acquistò il diritto a fruire di una parte di questi spazi, dedicandoli al culto islamico. Fu il periodo in cui lo spazio religioso venne condiviso fra i due culti.

 

La Mezquita a Cordoba: Particolari della doppia arcata nella moschea originaria

Cosa vedere a Cordoba: La Mezquita

Particolari della doppia arcata nella moschea originaria

 

La moschea vera e propria sorge successivamente, con l’aumentare della popolazione islamica. La sua edificazione, voluta da Abd al-Rahman I nel 786, prende il posto di diversi edifici, non solo quello della basilica visigota dedicata a San Vincenzo.

La prima moschea era più piccola di quella che oggi possiamo vedere. Nel tempo, la Mezquita subì ben 4 ampliamenti sotto il califfato cordobese.  La struttura iniziale era formata da uno spazio chiuso in stile basilicale, con undici navate perpendicolari al muro della Qibla, un cortile aperto verso settentrione, lo sahn e i muri perimetrali esterni coronati da merlature triangolari dentate. Le colonne e i capitelli utilizzati, provenivano da un precedente utilizzo in epoca romana e visigota.

 

Visitare Cordoba: La Cattedrale Mezquita e la foresta di colonne

Visitare Cordoba:  La Cattedrale Mezquita con la foresta di colonne

 

A questa prima struttura segue, nel periodo compreso fra il 833 e il 848 dC il primo ampliamento, voluto da Abd al-Rahman II, dettato da un ulteriore aumento della popolazione musulmana. Vennero così realizzate otto nuove navate ed ampliato il cortile delle abluzioni esterno.

Dal punto di vista stilistico, venne mantenuta nel tempo la struttura delle navate, costituita da un ingegnoso modulo di doppie arcate sovrapposte. Questo permetteva di innalzare l’altezza dell’edificio, ma anche renderlo strutturalmente più stabile, analogamente a quanto fatto nella grande moschea di Damasco dal califfato omayyade.

 

 Particolari architettonici nelle arcate del secondo ampliamento nella Mezquita a Cordoba

Cosa vedere a Cordoba: Particolari architettonici del secondo ampliamento nella Mezquita

secondo ampliamento della Mezquita a Cordoba: Particolari delle arcate

Visitare Cordoba: Arabeschi architettonici nel secondo ampliamento della Mezquita

 

Si viene così a formare quella meravigliosa e scenografica area interna formata da una selva di colonne su cui poggiano le arcate su due livelli, costituite da archi a ferro di cavallo costituiti da cunei di pietra bianca alternati a mattoni rossi.

Nel corso della visita alla Mezquita, vi saranno raccontati particolari e curiosità, fra le quali il fatto che il muro della qibla non fosse orientato verso la Mecca. Un errore dei geografi del tempo, a quanto pare. Comprensibile.

 

La Mezquita di Cordoba: Particolari della Maqsurah, della cupola e del Mihrab

La Mezquita di Cordoba: Particolari della Maqsurah, della cupola e del Mihrab

 

La Grande Moschea di Cordova venne quindi ampliata altre volte, nel  IX, X e l’ XI° secolo, aggiungendo navate, colonne, un nuovo minareto, rinnovando la Maqsurah e la Qibla, realizzando un preziosissimo Mihrab ed espandendo il cortile degli aranci.

 

La Mezquita di Cordoba: Lo splendido Mihrab

La Mezquita di Cordoba: Lo splendido Mihrab

 

Difficile non scrivere e descrivere minuziosamente questi luoghi, raccontandone le emozioni! Per comprendere appieno la struttura della Moschea-Cattedrale, occorre prima dare qualche cenno storico al passaggio da moschea a cattedrale di questo magnifico edificio, patrimonio UNESCO.

Facciamo ancora un salto indietro nel tempo e, più precisamente, fermiamoci nel 1236, anno della “Reconquista” della città da parte delle truppe cristiane del re castigliano Ferdinando III°. Forse colpito dalla bellezza della Mezquita, il re decise di non distruggerla, ordinando però la costruzione di 14 parrocchie fernandine a Cordoba.

 

Cupola ovale ed arcate nella struttura a crociera tardo-gotica della Cattedrale di Cordoba

Cupola ovale ed arcate nella struttura a crociera tardo-gotica della Cattedrale di Cordoba

 

Tenete a mente questo fatto, perché nell’itinerario di visita a Cordoba, fra le cose da vedere, potrete anche inserire in tour delle chiese fernandine. Per coloro che hanno già acquistato il biglietto di ingresso alla Mezquita, il tour è gratuito. Per tutti gli altri ha un costo di 5 Euro.

Ma torniamo a noi e alla Mezquita che viene convertita in chiesa cristiana. Solo nel 1523, il vescovo di Cordoba Igo Manriqueone, ottenne dall’imperatore Carlo V il permesso di costruire la Cattedrale intitolata all’Immacolata Concezione di Maria Santissima, all’interno della Moschea. Nel mezzo.

 

La Pala dell'Altare Maggiore ed il Tabernacolo nella Cattedrale di Cordoba

La Pala dell’Altare Maggiore ed il Tabernacolo nella Cattedrale di Cordoba

 

Vennero così realizzati un impianto basilicale con una grande navata gotica, la Capilla Mayor, curata dalla famiglia di architetti Hernán Ruiz, con  l’altare maggiore commissionato ad Alonso Matías e le diverse cappelle laterali.

All’interno della Cappella Reale si trova la “Cappella del Tesoro” che custodisce, fra le altre cose, i Porta pace del Marchese di Comares e una scultura in argento, realizzata tra il 1680 ed il 1710 da anonimo italiano.

 

Ostensorio di Arfe nella Cappella di Santa Teresa della Moschea-Cattedrale di Córdoba.

Ostensorio di Arfe nella Cappella di Santa Teresa della Moschea-Cattedrale di Córdoba.


Focus: Il Mihrab nella Mezquita di Cordoba.

Il mihrab identifica la nicchia sacra aperta sul muro della qibla, per indicare la direzione della preghiera verso la Mecca.” – Definizione presa da wikipedia.

 

Particolari del mihrab della Mezquita di Cordoba

Cosa vedere a Cordoba: Particolari del mihrab della Mezquita

 

Nella moschea di Cordova, questo spazio è anche quello più elegantemente decorato e carico di simbolismi. Non uno spazio ristretto, ma una sorta di “moschea nella moschea”, con pianta ottagonale ed una cupola a conchiglia, anticipato dalla presenza della maqsura con le tre cupole.

Voluto da al-Hakam, il mihrab della Mezquita di Cordoba, appare come uno spazio monumentale, ricoperto all’esterno da fregi con motivi floreali, marmi pregiati e pareti mosaicate.

 

Particolari delle iscrizioni all'ingresso del mihrab della Mezquita

Particolari delle iscrizioni all’ingresso del mihrab della Mezquita

 

Alcune testimonianze storiche raccontano che davanti al mihrab della Mezquita di Cordoba, i muezzin erano soliti recarsi a pregare prima di chiamare i fedeli in preghiera. Inoltre, da questo luogo si originava una piccola processione. Il tesoro trasportato all’interno della Moschea per la preghiera era una copia del Corano contenente al suo interno, come sacra reliquia, quattro fogli del Corano di proprietà di Othman, assassinato mentre leggeva quel testo sacro. Delle gocce del suo sangue avrebbero macchiato alcune pagine, successivamente inserite nella copia conservata a Cordova.

 

Il Patio de los Naranjos e il Campanile della Cattedrale-Mezquita a Cordoba

 

Il cortile è un elemento fondamentale in tutte le moschee. Al suo interno è posizionata la fontana per le abluzioni rituali. Nel caso del Patio degli Aranci a Cordoba, il cortile interno venne completato da Abd al-Rhaman  con le arcate che ospitavano gran parte delle attività quotidiane.

 

La grande Moschea di Cordoba, infatti, oltre ad essere un luogo per pregare, aveva nel cortile il nostro equivalente della piazza pubblica, un luogo in cui potersi incontrare, parlare e passare il tempo.

Quella torre campanaria che oggi noi possiamo vedere dal cortile, altro non è che il minareto trasformato in campanile da Hernan Ruiz III, con l’aggiunta del corpo campanario vero e proprio.

Altro elemento presente nel cortile di tutte le moschee è la fontana. Anche la Mezquita l’aveva ed era davvero grandiosa, alimentata da una cisterna con una capacità di 600.000 litri, realizzata da Almanzor.

 

Se non lo avete fatto al momento dell’ingresso, fate un gito intorno alle mura che cingono la Mezquita ed ammirate le sue splendide porte. Fra le più belle non perdetevi:

  • La Porta del Perdono;
  • La Porta di Santa Caterina;
  • La Porta delle Palme;
  • La Porta dello Spirito Santo;
  • La Porta dei Decani, la più antica.

I numeri e le dimensioni della Mezquita di Cordoba

  • 180 m di lunghezza per 130 m di larghezza. L’interno, diviso da 19 navate longitudinali e 36 trasversali, è una foresta di 856 colonne sormontate da capitelli in stili diversi.
  • 1 Campanile alto 54 metri.

 

Muri e porte esterne della Cattedrale-Mezquita a Cordoba

Cosa vedere a Cordoba: Muri e porte esterne della Cattedrale-Mezquita

 

 

Informazioni utili per visitare la Mezquita a Cordoba

Il biglietto per l’ingresso alla Mezquita lo potrete acquistare direttamente online, dal sito ufficiale della Mezquita, oppure in loco. Fate attenzione sul web, perchè esistono dei siti simili a quello che sopra vi ho lincato, ma non sono quelli riconosciuti.

 

La splendida cupola centrale della Maqsura nella Mezquita a Cordoba

Visitare Cordoba: La splendida cupola centrale della Maqsura nella Mezquita

 

L’alternativa sarebbe quella di prenotare la visita con una guida abilitata. E’ ciò che noi abbiamo fatto, utilizzando il grande ventaglio di possibilità offerte da GetyourGuide. La scelta si è rilevata vincente, e la preparatissima guida di “Artencordoba” per oltre 1 ora e mezza, ci ha guidati alla scoperta dei  mille segreti della Mezquita.

Il Bonus extra di questa scelta, è stato poter rimanere all’interno della Moschea-Cattedrale dopo la conclusione della visita guidata. Ci siamo goduti con calma i dettagli di questo gioiello, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

Se prenotate direttamente dal botteghino presso la Mezquita o online, dal loro sito web, i costi sono i seguenti:

  • Adulti – 13,00 €
  • Persone over 65 – 10,00 €
  • Bambini con età inferiore a 10 anni – Gratuito
  • Bambini con età fra i 10 e i 14 anni -7,00 €
  • Portatori di handicap al 100% e accompagnatore: gratuito.

Il biglietto include l’ingresso alla Grande Moschea di Cordoba e l’audioguida. Se volete salire anche sulla Torre Campanaria dovrete acquistare il relativo biglietto, che ha un costo di 3 euro.

 

Cosa vedere a Cordoba: La porta dello Spirito Santo nella cattedrale Mezquita

Cosa vedere a Cordoba: La porta dello Spirito Santo nella cattedrale Mezquita

Orari di ingresso alla Mezquita

Dal 1 marzo al 31 ottobre

  • Dal lunedì al sabato: dalle 10:00 alle 19:00.
    Domenica e festivi: dalle 8:30 alle 11,30 e dalle 15 alle 19:00.
    Ultimo accesso mezz’ora prima della chiusura.

Dal 1 novembre – Febbraio

  • Dal lunedì al sabato: dalle 10 alle 18:00.
  • Domenica e festivi: dalle 8:30 alle 11:30 e dalle 15 alle 19:00.

 


 

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: 

Visitare lAlcázar de los Reyes Cristianos

 

L’Alcázar de los Reyes Cristianos è uno dei monumenti di Cordoba riconosciuti dall’UNESCO quali Patrimonio dell’Umanità. Per noi viaggiatori, è sicuramente uno dei luoghi imperdibili da vedere a Cordoba.

Il grande Palazzo-Fortezza ha subito, nel tempo, diversi mutamenti d’uso, di proprietà e stilistiche.

 

Le mura esterne dell'Alcazar dei Re Cristiani

Visitare Cordoba: Le mura esterne dell’Alcazar dei Re Cristiani

 

Prima fortezza dei Visigoti, poi palazzo califfale con giardini e bagni, successivamente residenza dei re cristiani, oltre che quartier generale durante l’assedio di Granada. Nei secoli, assunse anche la funzione di sede del Tribunale dell’Inquisizione e prigione.

In questo Alcazar:

  • Nacque l’Infanta di Spagna Maria, futura regina del Portogallo;
  • Fu tenuto prigioniero Muhammad XII, noto anche con il nome di Boabdil, ultimo sultano della nasride Granada;
  • Nel 1486 Cristoforo Colombo illustrò nell’alcazar ai Re Cattolici il progetto della sua spedizione in quella che poi avrebbe preso il nome di America.
Zona di accesso al museo dell'Alcazar del Los Reyes Cristianos

Cosa vedere a Cordoba: Zona di accesso al museo dell’Alcazar del Los Reyes Cristianos

 

Ciò che oggi possiamo vedere è una costruzione che, pur mantenendo lo stile mudejar caro ad Alfonso X e ad Alfonso XI, venne fortificato con la costruzione di 4 torri angolari: la torre de Los Leones , l’Homenaje, la Torre de laa Inquisición e Las Palomas.

Le parti visitabili dell’Alcazar dei Re Cattolici sono essenzialmente tre:

  • Le Sale che ospitano il Museo;
  • La Torre Homenaje;
  • I Giardini dell’Alcázar.

 

 La Sala dell'esposizione dei Mosaici nell'Alcazar de Los Reyes Cristianos

Visitare Cordoba: La Sala dell’esposizione dei Mosaici nell’Alcazar de Los Reyes Cristianos

 Il Mosaico di Galatea e Polifemo nella Sala dei Mosaici dell'Alcazar de Los Reyes Cristianos

Visitare Cordoba: Il Mosaico di Galatea e Polifemo nella Sala dei Mosaici dell’Alcazar de Los Reyes Cristianos

 

All’interno della Sala dei Mosaici sono esposti i reperti archeologici di epoca romana, rinvenuti nel 1959 in un ricco palazzo romano sotto quella che oggi, prende il nome di Plaza de la Corredera. Splendido il Mosaico do Polifemo e Galatea, ma di altrettanto pregio è il sarcofago romano del III secolo d.C., ritrovato nella Huerta de San Rafael nel 1958. Sul frontale del sarcofago spicca un altorilievo che raffigura l’allegoria del passaggio del defunto verso l’aldilà, attraverso la porta dell’Ade socchiusa.

 

Panorama sui Giardini dalla Torre Homenaje

Visitare Cordoba: Panorama sui Giardini dalla Torre Homenaje

Panorama sulla Mezquita dalla Torre Homenaje

Panorama sulla Mezquita dalla Torre Homenaje


Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: 

Visitare i Giardini dell’Alcazar dei Re Cristiani.

Non si può lasciare l’Alcazar dei re Cristiani senza aver esplorato i suoi splendidi Giardini. Prima dei Giardini, qui c’erano “le Huertas del Alcázar”, un’ampia area coltivata “ad orti”, irrigati da un complesso sistema di canali, vasche e condotte irrigue, che attingevano le acque dal vicino fiume Guadalquivir.

 

Cosa vedere a Cordoba: Piscine e fontane nei Giardini dell'Alcazar dei Re Cristiani

Cosa vedere a Cordoba in 3 Giorni: Piscine e fontane nei Giardini dell’Alcazar dei Re Cristiani

 

La configurazione dei Giardini che oggi possiamo ammirare, è frutto della risistemazione operata nel XX secolo. I Giardini si articolano in su tre diversi terrazzamenti, suddivisi fra Giardino Superiore, Giardino di Mezzo, Giardino Inferiore, Paseo de los Reyes e Patio Morisco.

Si prova un grande senso di benessere camminando fra viali di palme, cipressi, aranci e limoni che costeggiano piscine, fontane, canali e scalinate impreziosite da statue.

 

Cosa vedere a Cordoba: La Terrazza superiore nei Giardini dell'Alcazar dei Re Cristiani

Cosa vedere a Cordoba: La Terrazza superiore nei Giardini dell’Alcazar dei Re Cristiani

 

Nei Giardini dell’Alcazar si comprende al meglio l’importanza e l’utilizzo delle acque da parte degli arabi. Le vasche presenti nei giardini, avevano non solo una funzione estetica, ma erano utilizzate anche per l’irrigazione e l’allevamento dei pesci.

Splendide le statue che rievocano tutti i re che sono passati dall’Alcazar dei Re Cristiani. Ancora più interessante il gruppo statuario che rappresenta l’incontro dei sovrani spagnoli, Isabella e Fernando, con Cristoforo Colombo prima del Viaggio verso le Indie.

 

Gruppo statuario dell'incontro di Colombo con la regina Isabella e il re Ferdinando II: nei giardini dell'Alcázar de los Reyes Cristianos

Gruppo statuario dell’incontro di Colombo con la regina Isabella e il re Ferdinando II: nei giardini dell’Alcázar de los Reyes Cristianos

 

Costi del Biglietti di ingresso al solo Alcazar dei Re Cristiani:

  • Adulti: € 4,91
  • Ridotto: € 2,66
  • Ingresso gratuito per i ragazzi con età inferiore ai 14 anni, disabili con invalidità pari o superiore al 33% e un accompagnatore, residenti.

Orari di Ingresso:

  • Dal 15 giugno al 15 settembre aperto dal martedì alla domenica dalle ore 8.15 alle ore 14.45. Chiuso nella giornata di lunedì

Dal 16 settembre al 14 giugno:

  • Da martedì a venerdì dalle 8.15 alle 20
  • Sabato dalle 9.30 alle 18
  • Domenica e festivi dalle 8.15 alle 14.45
  • L’ultimo accesso alle Torre dell’Alcazar è 1 ora prima della chiusura.

 

Il bellissimo sarcofago romano nelle sale espositive dell'Alcazar de Los Reyes Cristianos

Il bellissimo sarcofago romano nelle sale espositive dell’Alcazar de Los Reyes Cristianos

Costi del Biglietti di ingresso all’ Alcázar De Los Reyes Christianos e alle Terme Califfali:

  • Adulti online: 5,81 € al botteghino d’ingresso 6 €
  • Ridotto: € 3,11
  • Ingresso gratuito per i ragazzi con età inferiore ai 14 anni, disabili con invalidità pari o superiore al 33% e un accompagnatore, residenti.

Costo del Biglietto combinato Musei di Cordoba:

Biglietto combinato comprendente la visita all’Alcázar dei Re Cristiani, ai bagni Califfali, al Museo della Corrida, al Museo Julio Romeroe e al Centro Fosforito Flamenco.

  • Ingresso generale online: 11,21 €
  • Ridotto: € 5,81
  • Ingresso gratuito per i ragazzi con età inferiore ai 14 anni, disabili con invalidità pari o superiore al 33% e un accompagnatore, residenti.

Per gli orari di ingresso di ciascuna di queste attrazioni, fate sempre riferimento ai siti ufficiali dei diversi monumenti:

Contatti:

 


 

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: 

Visitare i Bagni Califfali.

 

I bagni califfali di Cordoba furono costruiti nel periodo omayyade, sotto il califfato di Alhakem II. La loro funzione era dunque quella di terme del Palazzo del Califfato e il califfo, li utilizzava sia nell’ambito familiare che come area di incontro politico.

 

La Sala di Ingresso/museo nei Bagni Califfali a Cordoba

Visitare Cordoba: La Sala di Ingresso/museo nei Bagni Califfali

Ovviamente, in questo complesso esisteva anche la parte popolare, differenziata fra uomini e donne.

Nel corso della visita di ciò che rimane dell’antico splendore dei bagni califfali cordobesi, vi renderete conto di quanto le terme e gli hammam fossero importanti nella capitale di Al-Andalus.

La riscoperta di queste antiche terme risale al 1691, ma solo nel 1903, durante alcuni lavori di rifacimento dell’area, venne iniziato un lavoro certosino di recupero, studio e restauro. Si deve giungere però al 1961 per la dichiarazione di Bene di Interesse Culturale dei Bagni Califfali.

Da quel momento, venne avviato un lento processo di restituzione del sito alle visite dei turisti, con la creazione di un vero e proprio museo, che ha aperto i battenti nel 2006. Un Museo all’interno del quale viene anche spiegata e contestualizzata l’importanza delle terme nella realtà islamica.

L’importanza di questi Bagni, nonostante gran parte di essi siano stati oggetti di importanti restauri è che furono utilizzati anche dopo il crollo del califfato.

Ai bagni si accede attraverso una comoda rampa che discende sino alla reception del Museo (Sala 1). Da qui si procede alla visita delle restanti 7 sale visitabili.

Nella prima e seconda Sala verrete introdotti, attraverso pannelli didattici, supporti multimediali e modellini, alla storia della città andalusa e alla nascita dei Bagni Califfali. Da qui, potrete visitare le successive sale, che schematicamente sono:

  • Sala III: Il bagno andaluso;
  • Sala IV: Il bagno califfale;
  • Sala V: Il giardino andaluso:
  • Sala VI: Il bagno taifa:
  • Sala VII: Il bagno almohade;
  • Sala VIII: Caldaia, forno e servizio.

 

Una delle Sale nei Bagni Califfali a Cordoba

Visitare Cordoba: Una delle Sale nei Bagni Califfali

Orari per la visita ai Bagni Califfali.
Orario invernale (dal 16 settembre al 14 giugno):

  • Dal martedì al venerdì –  8:15 – 20:00;
  • Sabato – 9:30 – 18:00;
  • Domenica e festivi- dalle 8:15 alle 14:45.

Orario estivo (dal 15 giugno al 15 settembre) 

  • Da martedì a domenica – 8:15– 14:45;
  • Festivi – 8:15 – 14:45
  • Lunedì i centri rimarranno chiusi.
  • L’ultimo accesso al museo avverrà mezz’ora prima della chiusura. 

Costi della visita ai Baños del Alcázar Califal:

Come arrivare a piedi dall’Alcazar dei Re Cristiani ai Bagni califfali di Cordoba – Tempo di percorrenza a piedi 3 minuti.

 

 


Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: 

Passeggiare sul Ponte Romano e visitare

la Torre di Calahorra con il suo Museo.

 

Se c’è un luogo iconico a Cordoba, questo è sicuramente il Ponte Romano Di una bellezza straordinaria, da più di due millenni guada il fiume Guadalquivir con i suoi 247 metri di lunghezza per 9 di larghezza, i 16 archi che lo sostengono e le due torri poste alle estremità, la Torre di Calahorra e la Puerta del Puente. Impossibile non passarci su più volte, a piedi, magari in orari diversi della giornata, per coglier le diverse sfumature paesaggistiche che da qui si possono ammirare.

 

Cosa vedere e fare a Cordoba in 3 giorni: Ammirare il tramonto sul ponte romano e il fiume Guadalquivir

Cosa vedere e fare a Cordoba in 3 giorni: Ammirare il tramonto sul ponte romano e il fiume Guadalquivir

 

Senza perdersi il momento magico dell’imbrunire, quando la vista sul centro storico di Cordoba diventa unico. Lo Skyline della città, con la sua Mezquita, si riflette su di un fiume che riverbera i colori del tramonto lasciando letteralmente senza fiato. Prendetevi del tempo. Per passeggiarci su, ma anche per visitare le due torri e fare la conoscenza di quella parte del centro storico che si snoda alle spalle del ponte.

Un ponte storico, realizzato dai romani nel I secolo a.C. per collegare le due rive della città e che, almeno così si suppone, facesse parte di quel tratto di via Augusta, che collegava Roma con Cadice.

 

 La Torre di Calahorra all'imbrunire, alla fine del ponte romano a Cordoba

Visitare Cordoba: La Torre di Calahorra all’imbrunire

 

Quello che oggi possiamo ammirare, però, mantiene solo il tracciato e alcune volte del ponte originale, perchè la struttura venne rimaneggiata nel tempo. Nel periodo del Califfato vennero realizzate, a scopo difensivo, la Torre di Calahorra e quella che poi sarebbe divenuta la Puerta del Puente, risistemata come arco trionfale nel 1772, dall’architetto Hernán Ruiz II.

Considerato Bene d’interesse Culturale dal 1931, dal 2004 il ponte è adibito al solo al transito pedonale.

Poco prima di raggiungere il Ponte soffermatevi davanti all’alta colonna dedicata al “Trionfo di San Rafael”. La sua realizzazione, risalente al XVII secolo, è una sorta di ex voto da parte della città all’Arcangelo San Raffale, al termine di una devastante epidemia di peste.

 

Visita a Cordoba: La colonna del "Trionfo di San Rafael"

Visitare Cordoba: La colonna dedicata al “Trionfo di San Rafael”

Alle sue spalle, in via Corregidor Luis de la Cerda, potrete dare uno sguardo ad una parte delle mura della Mezquita, che qui ospitano la Capilla de Santa Teresa e quella di San Esteban e San Bartolomé.

Ma è tempo di dare uno sguardo in prima persona alla rinascimentale Puerta del Puente. E’ possibile accedere al suo interno per visitare le esposizioni che vengono allestite, ma anche salire sino al belvedere della Puerta. L’attrazione è visitabile ogni giorno dalle ore 10:00 alle 14:00. I costi del biglietto di ingresso è di 1€ per gli adulti, gratuito per i minori di 5 anni.

La prima cosa che vi colpirà nell’attraversare il ponte romano, è la natura che lo contorna. Nonostante si sia nel centro di una città, vi farà piacere sapere che, tra il ponte romano e il ponte di San Raffaele, è stata creata una piccola riserva naturalistica nota come Sotos de la Albolafia.

 

Visitare Cordoba: La riserva naturalistica di Sotos de la Albolafia sul Guadalquivir, vicina al Ponte Romano

Visitare Cordoba: La riserva naturalistica di Sotos de la Albolafia sul Guadalquivir, vicina al Ponte Romano

 

Sulla destra, noterete il cosiddetto Mulino dell’Albolafia, una noria di origine islamica nata per trasportare l’acqua del Guadalquivir in un acquedotto.

Sui suoi 247 metri di lunghezza ospita la statua dell’Arcangelo San Raffaele e la Cappelletta dedicata a San Acisclo e Santa Vittoria, i santi patroni della città.

Al termine dell’attraversamento del ponte, ecco la splendida Torre-fortezza della Calahorra che, dal 1931 è stata dichiarata  Monumento Storico Artistico di Spagna.

Di origine araba, la Torre  venne modificata nel 1369 da Enrico II di Trastamara, re di Castiglia e León dal 1369 al 1379.

Il Mulino dell'Albolafia sul Fiume Guadalquivir

Visitare Cordoba: Il Mulino dell’Albolafia sul Fiume Guadalquivir

La Torre Calahorra e il Museo vivente di Al-Andalus

La Torre di Calahorra è visitabile al suo interno. E´ anche possibile salire sulla terrazza-belvedere, per ammirare il Guadalquivir e lo skyline del centro storico di Cordoba. Al suo interno, la visita si snoda fra le 8 sale del Museo Vivente di al-Andalus, gestito dalla Fondazione Paradigma Córdoba per la Coesistenza. che qui ha sede.

Perché, non dimentichiamocelo, Cordoba è anche la città delle tre culture e simbolo di coesistenza!

Informazioni utili per visitare la Torre de la Calahorra e il Museo Vivente di al-Andalus.

Orari di visita mese per mese:

  • Ottobre, marzo, aprile e maggio: dalle ore 10:00 alle ore 19:00.
  • Novembre, dicembre, gennaio e febbraio: dalle 10:00 alle 18:00.
  • Nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre: dalle ore 10:00 alle 14:00 e dalle ore 16:30 alle 20:30.

Costi del biglietto – Il costo di ingresso include la salita in terrazza e l’audioguida per la visita, disponibile anche in lingua italiana.

  • Adulti intero € 4,50
  • Ridotto € 3,00

Contatti:


Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni:

Visitare il Palacio de Viana

 

Il Palacio De Viana, chiamato inizialmente anche Palacio de las Rejas de Don Gome, con i suoi 12 patii e le splendide sale interne, è uno dei palazzi nobiliari più belli di questa città. Uno dei luoghi imperdibili da visitare a Cordoba!

 

Luoghi imperdibili da vedere a Cordoba: I nuovi giardini nel Palazzo di Viana

Luoghi imperdibili da vedere a Cordoba: I nuovi giardini nel Palazzo di Viana

 

Il palazzo prende il nome degli ultimi proprietari che qui vi hanno vissuto, i Marchesi di Viana.

L’antica dimora, costruita nel XIV secolo ed abitata dal 1425 al 1980 da ben 18 famiglie nobiliari, conserva al suo interno gli arredi, le collezioni di dipinti, gli arazzi e gli oggetti originali dell’epoca, testimonianza di una cultura aristocratica che, dal 1981 ha ricevuto il titolo di Monumento Storico-Artistico Nazionale.

Vale la pena restare qualche giorno in più in questa città, ancora non presa d’assalto dal turismo di massa, per scoprire questi veri angoli di paradiso. Un quadro di vita della Cordoba di un tempo che colpisce i sensi a 360 gradi.

 

Angoli da uno dei 12 patii del Palazzo di Viana a Cordoba fra fiori e piante

Cosa vedere a Cordoba: Angoli da uno dei 12 patii del Palazzo di Viana fra fiori e piante

Perchè visitare tutto il Palacio de Viana a Cordoba

Visitare i 12 patii vi farà comprendere al meglio la cultura dei patios cordovesi, anche al di fuori dal periodo del Festival. L’unicità di ciascuno di questi cortili renderà ancora più chiare le motivazioni che hanno portato l’UNESCO a riconoscere, nella cultura tradizionale e nella cura di questi ambienti esterni, il mix interculturale proprio di Cordoba.

Visitare gli ambienti interni del Palacio de Viana vi darà l’opportunità di poter ammirare una delle più preziose collezioni private di Cordoba, gestita oggi dalla fondazione della Caja Provincial de Córdoba (attuale Cajasur). Di grande valore la collezione di arazzi fiamminghi, la fornitissima biblioteca con più di 6.000 volumi, le raffinate ceramiche, i dipinti e le opere di Goya che qui potrete ammirare. Senza dimenticare la raffinata eleganza dei mobili, dei tappeti, dei lampadari e dei soffitti.

 

Arazzo sulla scalinata di ingresso al piano nobile del Palacio de Viana a Cordoba

Visitare Cordoba: Arazzo sulla scalinata di ingresso al piano nobile del Palacio de Viana

Informazioni utili per visitare il Palacio de Viana a Cordoba

La visita al Palacio de Viana può essere modulata a seconda del tempo che avete a disposizione e dell’interesse nei confronti di queste attrazioni.

È infatti possibile scegliere fra:

  • Visitare l’intero complesso (12 cortili, area istituzionale al piano terra e visita guidata all’interno del Palazzo)– Per questa tipologia di visita mettete in conto circa due ore e mezza o tre ore;
  • Visitare i 12 cortili e l’area istituzionale al piano terra – Mettete in conto circa un’ora e mezza;
  • Visitare solo l’interno del Palazzo, con circa 40’minuti di visita guidata in lingua spagnola/inglese.

Per farvene un’idea concreta, vi lascio il link alla mappa in pdf del Palazzo.

 

Giardini e Patios nel Palacio de Viana, un Festival che continua tutto L'anno a Cordoba

Luoghi imperdibili da visitare a Cordoba: Giardini e Patios nel Palacio de Viana, un Festival che continua tutto L’anno

Orari di visita al Palacio De Viana

Prima di effettuare la visita, controllate sempre gli orari e le giornate di apertura del Palazzo sul sito ufficiale.

Gli orari di apertura nel 2024 sono i seguenti:

  • La Settimana della Fiera (dal 20 al 26 maggio) il palazzo rimane aperto dalle 10:00 alle 14:00 (Chiuso il 20 Maggio);
  • Mesi da gennaio ad aprile e da settembre a dicembre – Dalle 10:00 alle 19:00, dal martedì al sabato. Domenica dalle 10:00 alle 15:00;
  • Mese di Maggio – Dalle 10:00 alle 19:00, dal martedì al sabato.
    1° maggio. Aperto dalle 10:00 alle 19:00
    Dal 2 al 12 maggio (Festival dei Patios) – Dal lunedì al sabato, aperto dalle 10:00 alle 20:00. – Domenica dalle 10:00 alle 15:00
  • Mese di Giugno – Orari di apertura dalle 10:00 alle 19:00, dal martedì al sabato. Domenica dalle 10:00 alle 15:00
  • Mesi di luglio e agosto: dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 15:00.

Nota Importante: Nelle sale interne oggetto della visita guidata è proibito scattare foto.

 

Costi delle diverse tipologie di visita al Palacio de Viana a Cordoba:

  • Visita ai 12 patii e all’area istituzionale (piano terra): Adulti 8€;
  • Visita combinata dei 12 cortili e dell’area istituzionale + visita guidata all’interno del Palazzo: Adulti € 12;
  • Visita guidata all’interno del Palazzo (40′ in spagnolo con traduzione scritta in inglese e francese): Adulti €8.

Contatti:

 


 

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni:

Visitare il Museo Archeologico

ed Etnologico di Cordoba (MAECO).

 

Lontano dai consueti itinerari turistici di massa, il Museo Archeologico ed Etnologico di Cordoba offre una panoramica storica completa dell’antica città andalusa. Il Museo è ubicato nel centro storico di Cordoba, fra Plaza de Ieronimo Paez e la Calle Marqueses del Villar.  Una zona luminosissima, silenziosa e romantica, che invita alla sosta.

 

Ingresso al Museo Archeologico ed Etnologico di Cordoba

Ingresso al Museo Archeologico ed Etnologico di Cordoba

 

La sede espositiva si suddivide fra il rinascimentale Palazzo dei Páez de Castillejo, sua prima sede dal 1965, e una struttura museale moderna, edificata grazie al contributo della Comunità Europea, inaugurata nel gennaio 2011, posta a fianco. All’interno del complesso museale sono racchiusi interessanti reperti archeologici che vanno dalla preistoria al Medioevo di Cordoba, passando per la fase romana, visigota, islamica, mudejar, gotica e rinascimentale. Pensate che all’interno del Museo è stato inglobato ciò che rimane del sito archeologico del Teatro Romano di Corduba.

 

I resti del teatro romano all'interno del Museo Archeologico di Cordoba

Cosa vedere a Cordoba: I resti del teatro romano all’interno del Museo Archeologico di Cordoba

 

Il Museo Archeologico ed Etnografico e l’attiguo Palazzo dei Páez de Castillejo sono visitabili in circa 1 ora e trenta, due ore. Sarà tempo speso bene: vi darà modo di comprendere meglio l’intreccio di storia e culture che si dipanano in questo territorio attraverso i millenni.

Il “museo moderno” si articola su tre livelli e altrettanti “blocchi storiografici“:

  • Cordoba e il suo territorio;
  • Córdoba, potere e centralità;
  • Vivere a Cordoba.
Collezione numismatica del Museo Archeologico di Cordoba: monete del Tesoro di Los Almadenes.

Visitare Cordoba – Collezione numismatica del Museo Archeologico: monete del Tesoro di Los Almadenes.

 

Il museo espone collezioni che spaziano dalla Preistoria al Medioevo, includendo oggetti di notevole importanza storica e di raffinata fattura artistica.

Vale la pena soffermarsi a vedere i vasi a campana della Rambla, la splendida scultura in pietra calcarea del Leone iberico di Nueva Carteya, la scultura di Afrodite accovacciata, il Ritratto di Druso, i magnifici tessuti proveniente dalla Cappella di San Bartolomé e la collezione numismatica, con il Tesoro di Los Almadenes.

 

Perfettamente musealizzato al piano seminterrato, troverete i resti di alcuni elementi dell’Antico Teatro Romano di Córdoba, edificato nel I sec. ed abbandonato nel IV secolo.  Lo si può osservare con calma, da una passerella realizzata sui sito archeologico che permette l’accesso anche alle persone disabili.

Terminata la visita al Museo, non scappate via: con il medesimo biglietto potete visitare l’attiguo, Palazzo della famiglia Páez de Castillejo.  Nei suoi tre cortili sono stati collocati, fra giardini, fontane e scalinate, alcuni reperti della Corduba romana.

 

Visitare Cordoba: Ingresso al Palazzo dei Páez sull'omonima piazza

Visitare Cordoba: Ingresso al Palazzo dei Páez sull’omonima piazza

 

Informazioni utili per visitare il Museo Archeologico ed Etnologico di Cordoba

Il Museo Archeologico di Cordoba è aperto tutti i giorni della settimana, ad esclusione del lunedì, dalle ore 09:00 alle ore 15:00. Il Museo è visitabile gratuitamente per i cittadini UE, mentre tutti gli altri visitatori dovranno pagare un biglietto di ingresso di 1.50 €.

 


 

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni:

Visitare e vivere il Quartiere Ebraico,

la Juderia de Cordoba

 

Quando si pensa all’Andalusia, vengono subito in mente le immagini di case imbiancate, di vicoli stretti e acciottolati, ingentiliti da cortili, giardini, tanti colori e illuminate dalla luce andalusa. Andaluso è lo stile predominante del centro storico della città di Cordoba.

È di Cordoba invece, l’unicità di essere la magnifica città delle tre culture.

Luoghi imperdibili da visitare: Vicoli e case nella Juderia de Cordoba, il Quartiere Ebraico

Luoghi imperdibili da visitare: Vicoli e case nella Juderia de Cordoba, il Quartiere Ebraico

 

Visitando la Juderia de Cordoba, il Quartiere Ebraico di Córdoba, tutte queste sensazioni riescono a fare breccia nel cuore di ciascun visitatore. Pervaso di storia e cultura, ogni vicolo di questo quartiere intriga ed affascina come pochi.

Dal punto di vista urbanistico, il quartiere ebraico si connota con due strade trasversali centrali e tanti altri vicoli che si intersecano. L’ingresso a questa parte della città di Cordoba, lo possiamo porre in coincidenza con la Puerta de Almodóvar, una costruzione araba nota anche come Porta della Noce (Bad al Chawz) e Porta degli Ebrei (Bad al – Yahud). Il quartiere, si estende poi sino alla Cattedrale Mezquita, alla via Rey Heredia e alle ben conservate mura medievali occidentali.

 

L'ingresso alla Juderia de Cordoba attraverso la Porta di Almodovar

L’ingresso alla Juderia de Cordoba attraverso la Porta di Almodovar

Mura medievali occidentali di Cordoba nei pressi della Porta di Almodovar

Mura medievali occidentali di Cordoba nei pressi della Porta di Almodovar

 

Quello che in molti non sanno però, è che la Juderia di Cordoba fa parte della Rete dei Quartieri Ebraici di Spagna e prende parte a molte iniziative turistiche collegate. Fra questi, merita una menzione il Festival Internazionale di Musica Sefardita, che si svolge presso l’Orto Botanico di Cordova. Si tratta di una serie di eventi ed appuntamenti di grande levatura che quest’anno, dall’11 al 15 settembre, allieteranno turisti, viaggiatori e amanti della musica.

Cordoba poi, è una delle tappe dei “Cammini di Sefarad in Spagna. Se fate attenzione, girando per il Quartiere Ebraico di Cordoba, troverete in Calle Judíos, una mattonella con un simbolo in ottone: è il simbolo dell’appartenenza al Cammino!

 

Mattonella identificativa dei “Cammini di Sefarad" nel quartiere Ebraico di Cordoba,

Mattonella identificativa dei “Cammini di Sefarad” nel quartiere Ebraico di Cordoba,

Da tenere a mente, se aveste voglia di approfondire questo aspetto affascinante e ricco di suggestioni della Spagna.

Tornando al nostro giro di scoperta della Judeira di Cordoba, il mio invito è di “perdervi” per i suoi vicoli e viuzze: vi accorgerete che nulla era stato lasciato al caso. Gli stretti vicoletti erano funzionali a “creare ombra” fra le case e a fornire una buona areazione anche duranti le estati più torride.

I verdi e fioriti cortili delle case, davano sollievo dal caldo e, allo stesso tempo, rappresentavano un “biglietto di benvenuto” al visitatore. Ieri come oggi, nulla è cambiato, o quasi, visto che sono molti i negozietti, i caffè e gli alberghetti che troverete in questi vicoli. Basta però spostarsi dalle vie principali, per ritrovare le atmosfere rarefatte e serene! Quasi fosse un viaggio nel tempo.

 

Visitare Cordoba: Calli, vicoli e patios fioriti nella Judeira cordobese

Visitare Cordoba: Calli, vicoli e patios fioriti nella Judeira cordobese

 

Itinerario tipo nella Judeira di Cordoba

La via principale, in questo quartiere, è sicuramente Calle Judíos, perpendicolare alla Puerta de Almodóvar. Su questa via potrete trovare e visitare la Casa Andalusí, la Sinagoga di Cordoba e la Casa de Sefarad, chiamata anche Casa della Memoria.

 

Ingresso a Casa Andalusí a Cordoba

Cosa vedere a Cordoba: Ingresso a Casa Andalusí

 

Proseguendo, arriverete a Plaza de Tiberíades, con la statua in bronzo del dottore-filosofo Maimonide, alla sede della Facoltà di Filosofia e Lettere dell’Università di Cordoba – l’antico Hospital del Cardenal Salazar con la Cappella in stile mudéjar di San Bartolomé e alla Piazza del Maimonide.

Il Museo Taurino si trova nella Casa de las Bulas, prospicente Plaza Maimonides.

 

Ristorantini e piazzette nel Quartiere ebraico di Cordoba

Ristorantini e piazzette nel Quartiere ebraico di Cordoba

 

Dovete anche saper che la Judeira di Cordoba, insieme al vicino quartiere di San Basilio (zona dell’Alcazar Viejo) e al Palazzo de Viana, sono i luoghi per eccellenza di chi ha voglia di visitare i patii fioriti della città. Non potrebbe essere altrimenti, vista la presenza, all’incrocio con via Velázquez Bosco della spettacolare Calleja de las Flore, il vicolo dei Fiori.

Dopo avervi lasciato le tracce di un itinerario in questa parte della città, cercherò di fornirvi le informazioni utili per sapere cosa vedere nella Juderia a Cordoba. Iniziando con il monumento più significativo del Quartiere Ebraico: la Sinagoga.

 


 

Luoghi imperdibili da vedere nel

Quartiere Ebraico a Cordoba: La Sinagoga

 

La Sinagoga di Cordova è ubicata in Calle Judíos 20. Si tratta dell’edificio sacro ebraico più antico della Spagna risale al XIV secolo – ed anche l’unico esistente in Andalusia.

Luoghi imperdibili a Cordoba: Interni della piccola Sinagoga in Calle Judíos

Luoghi imperdibili a Cordoba: Interni della piccola Sinagoga in Calle Judíos

 

Agli interni della Sinagoga si accede per mezzo di un piccolo patio, comunicante con la sala della preghiera. La sala in questione è piccolina, ma le decorazioni riprendono lo stile tipico dell’arte mudéjar e si trovano anche le iscrizioni di alcuni salmi.

La sua presenza è la testimonianza diretta, a livello storico, del dialogo interculturale e della coesistenza degli ebrei, dei cristiani e dei musulmani. Se ci fate caso, nell’arco di circa 500 metri, oltre a questa sinagoga, troverete un tempio romano, una moschea e una cattedrale. A buon intenditor …

Orari di visita alla Sinagoga di Cordoba

  • Dal 16 giugno al 15 settembre:  Dal martedì alla domenica, dalle ore 9:00 alle 15.00;
  • Dal 16 settembre al 15 giugno: Dal martedì al sabato, dalle ore 9:00 alle 21.00;
  • Domenica e festivi: dalle ore 9:00 alle 15:00.

Ubicazione su mappa

 


 

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni:

Visitare il Quartiere di San Basilio.

Un quartiere affascinante di Cordoba, noto anche luogo dell’Alcazar Viejo e cuore dei Patios Cordobeses.

 

Passeggiata nel Quartiere di San Basilio, cuore dei Patios Cordobeses.

Passeggiata nel Quartiere di San Basilio, cuore dei Patios Cordobeses.

 

Poco distante dal quartiere ebraico, venne pensato urbanisticamente alla fine del XIII secolo, dopo la riconquista di Cordoba da parte delle truppe spagnole. Il nome di San Basilio poi, discende dal santo cui era dedicata la locale parrocchia. Le strade qui sono lineari e, ai lati, si stagliano basse casette a due piani, con patii e/o cortili centrali.

La tradizione dei patios è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Fra gli elementi monumentali che contraddistinguono questo tipico “Barrio”, vanno annoverati la Puerta de Sevilla, la Torre Balem e l’Arco della Caballerizas Reales.

Vi consiglio di girarlo di giorno ma anche di notte o all’imbrunire, per apprezzarlo al meglio.

Il Quartiere di San Basilio e le mura del Vecchio Alcazar cordova

Visitare Cordoba: Il Quartiere di San Basilio e le mura del Vecchio Alcazar

 

Magari soffermandovi a cenare in uno dei ristorantini (con patios, ovviamente!) che qui troverete. Noi abbiamo fatto così e potrete leggere la nostra esperienza al “Ristorante Puerta Sevilla” più sotto, nel paragrafo dedicato a “Dove mangiare a Cordoba”.

E’ in questo Quartiere che troverete anche la sede ufficiale  dell’Associazione degli Amici di Los Patios Cordobeses, oltre, ovviamente, ai patii più belli di Cordoba, impreziositi da fiori, piante e vasi coloratissimi.

  • Il Barrio di San Basilio è molto frequentato durante l’annuale Festival dei cortili di Cordoba (Fiesta de los Patios), nella prima quindicina del mese di maggio. Ricordate che è possibile visitare questi splendidi cortili anche nel resto dell’anno, magari chiedendo l’accesso ad uno di essi direttamente ai proprietari, oppure prenotando online un tour guidato.

Da non perdere la possibilità di ammirare la scultura “El abuelo con el niño” – il Nonno e il bambino – ubicata in Pl. de Manuel Garrido Moreno.

 

 

Cosa vedere a Cordoba: scultura "El abuelo con el niño" - il Nonno e il bambino

Cosa vedere a Cordoba: scultura “El abuelo con el niño” – il Nonno e il bambino

 

 


 

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni:

Ammirare il Vicolo dei Fiori  –  La Calleja de las Flores.

 

Il Vicolo dei Fiori (in spagnolo Calleja de las flores) altro è che uno dei vicoli più fotografati di Cordoba. Si trova nel quartiere ebraico, alle spalle della Moschea-Cattedrale di Cordova. Per arrivarci, dalla Mezquita, prendete la via Velasquez Bosco e da lì proseguite, svoltando sulla destra nella Calles.

Il Vicolo dei Fiori (in spagnolo Calleja de las Flores): Io e Peter

Luoghi imperdibili da visitare a Cordoba: Il Vicolo dei Fiori (in spagnolo Calleja de las Flores)

Il vicoletto è leggermente in salita e termina in una bella piazzetta a forma ottagonale con una fontana, ideale per sostare. La particolarità di questo vicoletto è quello di:

  • avere le pareti bianche delle basse casette;
  • i balconcini decorati con una miriade di vasi coloratissimi di piante e fiori;
  • una vista stupenda sul campanile della Moschea-Cattedrale.

L’effetto cannocchiale sul campanile della Mezquita, è reso ancora più interessante dalla presenza di una coppia di archi semicircolari e ribassati fra le case, realizzati dall’architetto Víctor Escribano Ucelay.

 


 

 

Visitare Cordoba: Cosa altro vedere nella Judeira di Cordoba

Da Plaza de Tiberíades ai Musei della zona

 

Sono due i luoghi di Cordoba legati alla figura del filosofo, matematico e scienziato ebreo Maimonide. Un personaggio importante della comunità ebraica locale, nato nel 1135 a Cordova e oggi sepolto a Tiberiade, Israele.

Un grande e poliedrico pensatore Moshe ben Maimon. Di lui vanno ricordate soprattutto la Mishneh Torah, una sorta di trattato-codifica delle leggi ebraiche e la “Guida dei perplessi”, ma anche l’essere stato medico stimato alla corte del sultano musulmano Saladino.

 

Piazza Tiberiade e la statua dedicata al Maimonide (Moshe ben Maimon)

Visitare Cordoba: Piazza Tiberiade e la statua dedicata al Maimonide (Moshe ben Maimon)

A Piazza Tiberiade potrete vedere una statua che la città di Cordoba ha dedicato all’illustre personaggio. Si dice che toccargli la barba o le pantofole pace e saggezza. Provare non nuoce.

Il Museo Taurino di Cordoba.

A pochi passi da questa piazza si trova la piazza Mamoinide, sulla quale si affaccia la cinquecentesca Casa de las Bulas de la Santa Cruzada, oggi trasformata in Museo Taurino di Cordoba.

Al suo interno, potrete meglio comprendere il rapporto fra gli abitanti di questa città con i tori e con i toreri di Cordova, come Manolete, o El Cordobés. Le sette sale percorrono la storia della tauromachia in città. Per conoscere meglio questo animale, il museo dedica una sala alla tradizione dell’allevamento del toro a Cordova

Orario:

  • Dal 15 giugno al 15 settembre
  • Da martedì a domenica: dalle 8:15 alle 14:45.
  • Dal 16 settembre al 14 de giugno
  • Da martedì a venerdì: dalle 8:15 alle 20:00.
  • Sabato: dalle 9:30 alle 18:00.
  • Domenica e festivi: dalle 8:15 alle 14:45.

Prezzo

  • Biglietto: 4€.
  • Studenti: 2€.
  • Minori di 13 anni, studenti e over 65: ingresso gratuito.


Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: I suoi Luoghi segreti.

La Cuesta del Bailio, Plaza de Capuchinos e Cristo de los Faroles

 

Visitare Cordoba: Panoramica sulla Cuesta del Bailío (la scalinata del Bailío)

Visitare Cordoba: Panoramica sulla Cuesta del Bailío (la scalinata del Bailío)

 

Complice l’ubicazione dell’hotel in cui abbiamo soggiornato a Cordoba, ubicato nella centrale calle Alfaros, abbiamo avuto modo di “scoprire” un affascinante angolo della città.

Impossibile non restare affascinati dalla Cuesta del Bailío (la scalinata del Bailío), con le belle facciate rinascimentali dell’omonima casa, o dalla vicina Piazza dei Cappuccini, con l’iconico Cristo de los Faroles (Cristo delle Lanterne).

Un angolo tranquillo di Cordoba dove, sino al 1711, si trovava il Portillo de Corbacho, la porta di accesso che collegava la Medina della Città (la parte alta) con l’Axerquía, la zona rurale posta in basso.

 

Cuesta del Bailío a Cordoba: quadro in ceramica della Vergine Addolorata

Cuesta del Bailío a Cordoba: quadro in ceramica della Vergine Addolorata

 

Una salita di 32 gradini impreziositi dagli enchinadi cordovani, che procede fra i muri bianchi delle case adornati di splendide bouganville. La scalinata si apre come una quinta scenografica, sul fondo, su di una bella fontana in granito neobarocca e, ancora più dietro, sulla facciata rinascimentale del Cinquecentesco Palazzo del Bailio. Un Palazzo appartenente al nobile Pedro Núñez de Herrera, Gran Bailío de Lora, che oggi custodisce l’eredità della Biblioteca Vivente di al-Andalus.

 

Un colpo d’occhio di grande appeal, impreziosito da nove crocifissi lignei sui muri, ad indicare forse un’antica Via Crucis, oltre ad un quadro in ceramica della Vergine Addolorata, al quale gli abitanti di Cordova sono molto devoti.

 

Visitare Cordoba: Facciate su Plaza de Capuchinos

Visitare Cordoba: Facciate su Plaza de Capuchinos

 

Ciò che oggi possiamo vedere si deve al restauro e al recupero dell’area attuato, tra il 1943 e il 1944, dall’architetto Víctor Escribano Ucelay.

Lasciando alle spalle la Cuesta del Bailio, imboccate lo stretto vicoletto alla vostra destra, per accedere all’altrettanto scenografica Plaza de Capuchinos. Si tratta di una piazza rettangolare, nella quale spicca la scultura in pietra del Crocifisso del Cristo de los Faroles, il Cristo delle Lanterne.

 

Dettagli di Plaza de Capuchinos e il Cristo de los Faroles

Visitare Cordoba: Dettagli di Plaza de Capuchinos e il Cristo de los Faroles

 

Plaza de Capuchinos con la scultura in pietra del Crocifisso del Cristo de los Faroles, il Cristo delle Lanterne.

Visitare Cordoba: Plaza de Capuchinos e il Cristo de los Faroles

 

La scultura, realizzata da Juan Navarro nel 1794 su ispirazione del dal frate Diego José de Cádiz, dell’Ordine dei Francescani Cappuccini, prende il nome dalle 8 lanterne che lo contornano e che vengono illuminate all’imbrunire. La piazzetta, contornata dall’antico convento dei Cappuccini e dalla chiesa dell’Addolorata, è un luogo devozionale molto caro alla gente di Cordoba.

 


 

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni:

Le Piazze più belle della Città andalusa.

 

Di piazze e piazzette la città di Cordoba ne è piena. Alcune sono dei semplici slarghi nei vicoli, altre, invece, sono davvero monumentali ed invitano ad una sosta prolungata. In ogni caso, ve le ritroverete davanti spesso, nel vostro giro fra le cose da vedere a Cordoba. A parte quelle di cui vi ho già scritto sin ora, di seguito vi lascio qualche parola e curiosità in più sulle piazze principali da vedere.

 

Foto-ricordo con “La Regadora", la prima scultura realizzata in onore dei Patios fioriti di Córdoba

Foto-ricordo con “La Regadora”, la prima scultura realizzata in onore dei Patios fioriti di Córdoba

 

“La Regadora” a Piazza della Porta del Rincón.

All’incrocio fra Calle Alfaros con Calle Isabel Losa, vicino alla Porta del Rincón e addossata sul muro della sua torre medievale, troverete quella che è la prima scultura realizzata per i Patios fioriti di Córdoba: “La Regadora”.

La scultura, realizzata in bronzo da José Manuel Belmonte nel 2014, rappresenta una donna che innaffia le sue piante. È anche l’omaggio al rito e alla tradizione dei cortili cordovesi fioriti.

 

 la scultura de “La Regadora" e i Patios fioriti

Visitare Cordoba: la scultura de “La Regadora” e i Patios fioriti

 

Non perdetevi una foto-ricordo con lei, ovviamente!

 

Piazza della Corredera

E’ una delle piazze principali di Cordoba. La sua architettura, in stile tipicamente castigliano, ricalca la struttura delle varie  Plaza Mayor spagnole del XVII secolo. Come testimoniano i reperti archeologici e i mosaici qui rinvenuti, che potrete ammirare nell’Alcazar dei Re Cristiani, l’area era già stata utilizzata durante il periodo romano.

 

Plaza della Corredera di notte

Plaza della Corredera di notte

 

Contornata da edifici a due piani porticati, questo spazio cittadino è stato utilizzato in passato per effettuare le corride di tori, quinta di feste civili e religiose, teatro di esecuzioni capitali durante l’Inquisizione e mercato medievale.

Oggi è divenuto uno spazio ambito per avvenimenti pubblici e punto di ritrovo dei cordobesi, visti i numerosi negozi, bar e ristoranti ubicati sotto le arcate dei suoi bei porticati.

Plaza de las Tendillas

È la piazza della movida giovanile per eccellenza, oltre che il punto di convergenza di numerose vie commerciali cittadine. L’etimologia del suo nome parla chiaro: da sempre è stata la sede di piccoli negozietti, in spagnolo “tendillas”.

 

 

Bella di giorno, ma anche di notte, Plaza de las Tendillas rappresenta un luogo di ritrovo serale vivace, con tanti caffè-taparie, hotel ed edifici storici in stile belle époque che ne orlano il perimetro.

Al centro dello spazio pubblico si trova una bella fontana, progettata negli anni 80 del secolo scorso dall’architetto Carlos Font, dominata dalla statua equestre di Gonzalo Fernández di Córdoba, il “Gran Capitano”.

Uno spazio dove più volte ho sostato fino a tardi con Peter, seduta in un Caffè, a trovar refrigerio dalla grande calura estiva, ammirando i giochi di luce sulla fontana ed il luminoso orologio che svetta su uno dei suoi edifici principali. O ascoltando una chitarra intonare note di musica flamenca, sotto un cielo illuminato dalla luna andalusa.

Plaza del Potro 

Una “piccola-grande” piazza storica di Cordoba, che si contraddistingue per la presenza di una statua di un puledro che si innalza al centro di una fontana.

 

Una piazza “popolare”, per le case del XIV e XV secolo che qui potrete ancora vedere. Su questa area si affacciano il Museo delle Belle Arti e quello di Julio Romero de Torres. La sua notorietà è però legata alla Locanda del Potro, un luogo nel quale era solito alloggiare Miguel de Cervantes, citato anche nel suo Don Chisciotte.

L’edificio, oggi riconosciuto monumento d’arte, accoglie al suo interno ilCentro Flamenco Fosforito”.

 

Plaza de Colón con i Giardini de la Merced e il Palazzo della Merced.

La Plaza de Colon, nota anche con il nome di Giardini della Merced, è una zona vivace e centrale della città di Cordoba, un crocevia di  importanti strade e viali cittadini. Il suo nome, “Colon”, è un omaggio all’esploratore italiano Cristoforo Colombo, che soggiornò nel dirimpettaio ex Convento della Misericordia, in attesa di un’udienza con i Re Cattolici.

 

Visitare Cordoba - I Giardini de la Merced a Plaza Colon

Visitare Cordoba – I Giardini de la Merced a Plaza Colon

 

Ecco spiegato anche il perchè del nome di Giardini della Merced di questa Piazza! Una Piazza con splendidi giardini, dove un tempo si svolgevano anche le corride dei Tori nell’arena.  All’interno dei Giardini c’è anche una piccola moschea e tanto spazio verdi per grandi e piccoli.

Sono sicura, però, che anche la vostra attenzione sarà catturata dalla monumentale facciata in stile barocco cordovese dell’ex convento dell’ordine della Merced, ora sede di uffici governativi della Diputación di Cordova.

 

La facciata del Palazzo de la Merced

Visitare Cordoba – La facciata del Palazzo de la Merced

 

Il magnifico Palazzo è frequentemente sede di mostre, ma, al momento della mia visita, era chiuso. Spero che abbiate più fortuna e che possiate esplorare anche i suoi interni. Da ciò che ho letto, devono essere veramente maestosi.

Ubicazione su Mappa

 


 

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni:

La Chiesa di San Paolo a Cordoba

 

Fra le Chiese fatte edificare dal re Ferdinando III dopo la riconquista di Cordoba, (per questo chiamate anche chiese “fernandine”), ho avuto modo di visitare la Chiesa dI San Paolo, ubicata su via Capitulares.

 

Cappella nella Chiesa ferdinandina di San Paolo

Visitare Cordoba: Cappella nella Chiesa ferdinandina di San Paolo a Cordoba

 

La Chiesa, edificata tra il XIII e il XIV secolo, si contraddistingue per una doppia facciata di cui, quella più esterna, è costituita da una cancellata con colonne salomoniche. Il portale di ingresso vero e proprio, in stile manierista, dà accesso agli interni, organizzati su tre navate, con un bel soffitto a cassettoni in stile mudéjar.

Al suo interno si trovano le belle cappelle dedicate a Nostra Signora del Rosario e alla Vergine del Pilar. La Torre campanaria, al suo esterno, racchiude un carillon.

Scarica qui la mappa dell’itinerario fra le Chiese Ferdinandine

 


 

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni:

Visitare il Tempio Romano.

Il tempio romano di Cordova lo trovate accanto al moderno palazzo del Comune di Córdoba, in Calle Capitulares, a poche centinaia di metri da Plaza de la Corredera e Plaza de las Tendillas. E’ anche la testimonianza storica diretta della dominazione romana in questa città, che la elessero Colonia Patricia.

Visitare Cordoba: Le Colonne del Tempio romano

Visitare Cordoba: Le Colonne del Tempio romano

Nel corso del nostro soggiorno a Cordoba non abbiamo potuto visitare il sito, chiuso per restauro, ma le sue snelle colonne con capitelli corinzi svettano alte e quindi, impossibile non fotografarle.

Edificato all’epoca dell’imperatore Claudio e completato nel 96 d.C. sotto Domiziano, il tempio era dedicato al culto dell’imperatore. Alcuni dei reperti archeologici qui rinvenuti, potrete ammirarli nel vicino Museo Archeologico della Città di Cordoba.

Ubicazione su mappa del Tempio romano


Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni:

Visitare Medina Azhara Madinat al-Zahra

 

La visita al sito archeologico di Madinat al-Zahra, chiamato anche Medina Azhara, è una delle cose che vi consiglio di fare assolutamente durante il vostro soggiorno a Cordoba. Il complesso archeologico, ubicato a circa 8 chilometri dal centro storico della Città di Cordoba, è raggiungibile facilmente in auto, taxi o con il bus giallo appositamente dedicato.

 

visita al sito di Medina Azhara

Cosa vedere a Cordoba in 3 giorni: visita al sito di Medina Azhara

Medina Azhara, edificata nel X secolo da Abd ar-Rahman III, ebbe una vita molto breve. Tra il 1010 e il 1013, a soli 70 anni dalla sua fondazione, “la città radiosa” fu distrutta nel corso della guerra civile con i berberi, che pose fine al califfato omayyade. Il suo passato glorioso e la sua presenza sono riemersi nel 1911, nel corso di una campagna di scavo. Almeno una parte, visto che sono stati scavati solamente 10 dei 112 ettari dell’area archeologica.

Nel 2018, per la sua grandezza ed autenticità, l’UNESCO ha riconosciuto il sito quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

 

Il sito archeologico di Medina Azhara

Vistare Cordoba e dintorni: Il sito archeologico di Medina Azhara

 

La visita al complesso archeologico si articola in due step:

  • La visita al museo Museo di Medina Azhara;
  • Il giro nell’area archeologica dell’Antica Città Califfale.

Tutti i dettagli di ciò che andrete a vedere nel complesso di Madinat al-Zahra (Medina Azhara), li potrete approfondire nell’articolo dedicato su questo stesso Blog. Vi troverete anche i dettagli su come arrivare sin qui, come prenotare la visita, gli orari e i costi del biglietto di ingresso a Medina Azhara.

 

 

Cosa vedere e fare a Cordoba:

Dove dormire nella città delle tre culture.

 

Se siete in fase di pianificazione di un viaggio in Andalusia, vi condivido la mia esperienza, frutto di molto tempo trascorso a valutare le varie strutture. La bella città di Cordoba offre molte possibilità di alloggio adatte a tutte tasche

Per prima cosa, vi consiglio di scaricare la Mappa in italiano della città. Vi tornerà utile per orientarvi e comprendere la distanza dell’hotel dalle varie attrazioni che intendete vedere a Cordoba. Qui sotto potete visualizzare la mappa di Cordoba su Google Maps.

 

Potrebbe tornarvi utili verificare anche i prezzi sui vari portali di prenotazione, tipo Booking o Stayforlong, per comprendere il rapporto prezzo qualità delle varie strutture. Su TripAdvisor potrete controllare le recensioni, ma dovrete “prenderle con le pinze” e valutare quelle che ritenete più utili al caso vostro.

Noi abbiamo soggiornato per sei notti nell’Hotel Maciá Alfaros, con il trattamento di pernottamento e prima colazione. L’Hotel, un buon quattro stelle con un ottimo rapporto prezzo qualità, è ubicato in posizione centralissima, nella Calle Alfaros, 18.

 

Nel nostro caso, si è trattato di un soggiorno in “bassa stagione”, visto che in estate fa abbastanza caldo. Fuori dai periodo della Semana Santa di Pasqua e del Festival dei Cortili cordobesi, abbiamo trovato un’ottima offerta su Booking, che ci ha permesso di concederci qualche plus sulla camera. Ottima e pulita la camera con un balcone che si affacciava sulla piscina. Buona la prima colazione a buffet, con una vasta scelta di dolce e di salato.

Nelle calde giornate estive poi, è di grande aiuto fare un tuffo nella bella piscina dell’Hotel, od oziare nelle zone comuni, ampie e spaziose. Testato ed approvato anche con le mie stampelle!

La comoda posizione della struttura poi, mi ha sempre permesso di muovermi a piedi per visitare le molte cose che ci sono da vedere a Cordoba. Se poi volete farvi un’idea su dove altro conviene alloggiare a Cordoba, è bene conoscere qualcosa in più sui quartieri nella zona centrale della città.

  • Il Barrio Centrale – Casco Antiguo – È anche il Quartiere dove troverete la Mezquita, l’Alcazar, il Ponte romano e tante adorabili viuzze e vicoli. Ovviamente il problema sono i parcheggi, ma d’altro canto, sarebbe impossibile muoversi in auto fra quelle vie. In zona troverete moltissimi locali dove mangiare le ottime pietanze cordovesi.
  • Il Quartiere della Judería – E’ sicuramente il più caratteristico della città. qui potrete ammirare la Casa di Sefarad, la Sinagoga di Cordova. Il Museo Taurino di Cordova e la Cappella Mudéjar di San Bartolomé. Pur trovandovi in pieno centro storico, alloggerete in una zona tranquilla e con tutto a portata di mano!
  • Barrio San Andrés – Come emblema ha le colonne del Tempio Romano e a pochi passi offre la bella Plaza de las Tendillas. In questo Quartiere abbiamo anche trovato dei localini dove mangiare benissimo spendendo poco.
  • Barrio Santa Marina – Ecco una zona tranquilla di Cordoba, che prende il nome dalla Chiesa di Santa Marina e dal monumento al torero Manolete.
  • Barrio San Lorenzo – Dista circa venti minuti a piedi dal “casco Antiguo” di Cordoba.

 


Cosa vedere e fare a Cordoba: Dove e cosa mangiare

nella città delle tre culture

 

Mangiare è anche provare un pizzico della cultura locale nel piatto. E di questo principio, con Peter ne facciamo sempre tesoro. A Cordoba poi, ci sono delle sfumature della tradizione dei territori che si riescono a cogliere meglio attraverso la degustazione delle bontà enogastronomiche locali.

 

I balconcini della Taverna San Miguel "El Pisto" a Cordoba

I balconcini della Taverna San Miguel “El Pisto” a Cordoba

Quindi: niente patti internazionali, ma la nostra scelta, anche a Cordoba, si è orientata su taverne tipiche e ristoranti che proponevano i piatti della tradizione. Perché mangiamo poco, ma preferiamo la qualità, nel cibo, come nel bere.

Nei locali ci si può intrattenere anche per tapeare, mutuando il concetto che le tapas sono delle piccole porzioni di un piatto.

 

Un piatto unico "spettacolare" e semplice: Uova, patate e jamon serrano

Un piatto unico “spettacolare” e semplice: Uova, patate e jamon serrano

Nei menù, non vi dovrà quindi sorprendere di trovare, accanto al nome del piatto proposto, tre prezzi. Uno è quello intero, il secondo è “la mezza porzione”, che, a mio parere equivale ad una delle porzioni dei ristoranti italiani, la terza, quella della “porzione tapas”. Un ottimo modo per non buttare al vento soldi e materie prime!

Una delle migliori virtù della cucina andalusa è la sua varietà. Troveremo tapas di tutti i tipi e per tutti i gusti. Ogni bar o ristorante solitamente ha la propria specialità.

 

Il Salmorejo: il piatto della tradizione cordobese

Il Salmorejo: il piatto della tradizione cordobese

 

Nello scegliere il locale per cenare (o pranzare), Cordoba rivela un altro aspetto “meritorio”. Qui non alberga l’overtourism o il turismo di massa che troverete in altre località dell’Andalusia. In più, salvo in periodi di grande affluenza (ma in questo caso sono più gli spagnoli che gli stranieri) come la Settimana Santa, potrete recarvi presso il ristorantino che avete scelto senza prenotare prima. Controllate solo i giorni di apertura!

Terza cosa da sapere: a Cordoba si mangia benissimo e si riesce anche a spendere poco! In ciascuno dei 4 locali che sotto vi consiglio, abbiamo speso in due dalle 33 alle 50 euro massimo, incluse le bevande, il vino e il caffè. Quasi meno di una “pizza stellata”, mantenendo una qualità alta del cibo.

 

 

1.  Ristorante Puerta Sevilla a Cordoba

In cima ad una ipotetica classifica dei locali che vi consiglio di provare assolutamente a Cordoba, non posso che mettere lui!

Una Sala del bel Ristorante Puerta Sevilla a Cordoba; nel Patio

Una Sala del bel Ristorante Puerta Sevilla a Cordoba; nel Patio

Molto di più di una semplice Taverna. Siamo stati a cena dopo aver girato per il tipico quartiere di San Basilio, famoso per i suoi patii fioriti. Il Ristorante prende il nome dalla vicina Porta di Siviglia risalente al XIV secolo, vicino all’ Alcázar Viejo de Córdoba.

Consiglio vivamente di cenare qui, soprattutto se trascorrerete solo una notte a Cordoba e desiderate gustare ottimo cibo ammirando uno dei più bei patii fioriti della città. Questo ristorante offre un’atmosfera che ricorda il Festival dei Patios di Cordoba, durante tutto l’anno.  Una location che resta nel cuore, insieme alla qualità dei piatti (e dei vini) che qui potrete gustare. 

Il flamenquin: un piatto tipico di Cordoba

Il flamenquin: un piatto tipico di Cordoba

 

Ottimo e delicatissimo il flamenquin, un piatto tipico di Cordoba. Si tratta di uno squisito filetto di maiale iberico arrotolato e farcito con jamón serrano e formaggio. Viene, impanato e poi fritto come una cotoletta. Peter invece ha gustato in silenzio quasi religioso il suo piatto abbondante di Presa ibérica a la parrilla sobre puntalette y setas.

Il tutto innaffiato con un calice di vino rosso “Roda“, un vino spagnolo della cantina Bodegas Roda, prodotto con la D.O. Rioja.

 

2. Taverna Salinas

Ecco un altro locale da segnare a caratteri cubitali, nella lista dei luoghi dove mangiare benissimo spendendo poco: Taverna Salinas.

Gli interni della Taverna Salinas a Cordoba

Gli interni della Taverna Salinas a Cordoba

 

La taverna si trova nel cuore di Cordoba, vicino alla Chiesa di San Pablo, al tempio romano e a Plaza della Corredera. Si tratta di un locale storico – le sue origini risalgono al 1879 – dove provare la cucina tipica di Cordoba e i vini del territorio.

Bella anche la location, un antico palazzo, con vari ambienti ed il patio trasformati in sale accoglienti e ricche di fascino, grazie anche ai molti quadri di Pineda appesi alle pareti. Se vi soffermate all’esterno, noterete che fra le varie menzioni alla qualità di questa taverna, vi sono quelle attribuitegli dalla Guida Michelin e il riconoscimento di “Compromiso de calidad turística”.

 

Il Patio della Taverna Salinas

Il Patio della Taverna Salinas

 

All’altezza della nomea il Menù e le porzioni che vi serviranno. Porzioni così abbondanti che vi consiglio di scegliere la “mezza porzione”, se non volete rischiare il tracollo digestivo.

Alla Taverna Salinas abbiamo cenato due volte nel corso del nostro soggiorno a Cordoba. Fra le specialità da non perdere qui, c’è il salmorejo, gli spinaci con ceci, le buonissime crocchette, le melanzane fritte e guarnite con il miele, l’insalata di arance con merluzzo e tanti altri piatti di terra e di mare. In due abbiamo pagato fra i 30 e i 35 euro.

Gentili i camerieri e straordinario affabulatore il proprietario.

  • Calle Tundidores, vicino all’Espartería, 3, 14002
  • Recapito telefonico +34 957 48 29 50
  • Menu.
  • Sito web ufficiale
  • Ubicazione su mappa.

 

3. Taverna Montillana

Si tratta di una taverna ubicata vicino alla Chiesa di San Miguel. Risistemata in chiave moderna (l’iniziale locale locanda data l’apertura agli anni ’40), offre uno spaccato dell’arte culinaria con piatti cordobesi “rivisitati” ai nostri giorni.

 

Gli interni della Taverna Montillana

Gli interni della Taverna Montillana

Ai muri troverete appesi molti manifesti delle corride di tori e il “Picador”, realizzato dal pittore Fernando García Herrera. In questo locale ho fatto “la conoscenza” con il Flamenquín, ma ottimi sono anche gli altri piatti serviti.

 

4. Taberna San Miguel “Casa El Pisto”

Un locale davvero delizioso che si affaccia sulla piazza di San Miguel. E’ l’indirizzo giusto sia per tapeare che per una valida ed abbondante cena a base di piatti tipici. La Taberna San Miguel, conosciuta dai locali anche con il nome di “El Pisto“, delizia i palati dei Cordobesi e dei turisti sin dal lontano 1880.

 

Dove mangiare a Cordoba: Taberna San Miguel, conosciuta dai locali anche con il nome di "El Pisto"

Dove mangiare a Cordoba: Taberna San Miguel, conosciuta dai locali anche con il nome di “El Pisto”

Si può cenare all’interno e nei tavoli sulla piazzetta: il mio consiglio è di sedervi in una delle sue sale o nel bel cortile interno, per godere appieno di questa taverna. Ciascuna sala ha un nome proprio ed è arredata con mattonelle, quadri anche illustri e locandine.

Piatti ottimi e tradizionali, come lo stufato di verdure detto “Pisto”, il salmorejo o la coda di toro, ma non mancano i piatti a base di pesce.

Prenotate, se volete trovare posto e buon appetito. Noi ci siamo tornati due volte.

Se alla fine di tutto questo avete ancora un certo languorino, e vi state chiedendo dove mangiare qualcosa al volo a mezzogiorno o giù di lì, vi consiglio di non perdervi una puntatina al Mercado Victoria

⇔ Il Bonus per ogni orario: Mercado Victoria a Cordoba.

È l’indirizzo giusto per pranzare, cenare o fare una tapeata ad ogni ora del giorno, ricaricando le batterie tra una visita e l’altra.

Esterni del Mercado Victoria a Cordoba

Esterni del Mercado Victoria a Cordoba

Inaugurato nel 2013 negli stessi spazi prima adibiti a mercato tradizionale, il Mercado de la Victoria si trova all’interno di un vecchio padiglione della fiera di Cordova del 1877, realizzato in ferro battuto e zinco, al quale è stato aggiunto, nel 1918, un ulteriore edificio.

Al suo interno troverete diversi stand enogastronomici, dove potrete acquistare (e mangiare) i piatti tipici della tradizione culinaria di Cordoba, ma anche degustare i buoni vini del territorio.

 

Stand enogastronomici al Mercado Victoria

Stand enogastronomici al Mercado Victoria a Cordoba

 

Uscendo, fate due passi nei Giardini de la Victoria, ricchi di altissime e svettanti palme.

Come arrivarci:

 


Cosa vedere e fare a Cordoba:

Come arrivare nella Città andalusa

 

 

Paesaggi dal treno verso Cordoba: Il Castello di Almodovar del Rio

Paesaggi dal treno verso Cordoba: Il Castello di Almodovar del Rio

 

Distanza stradale da Cordoba dall’aeroporto di Malaga – 177 km

Distanza stradale da Cordoba dall’aeroporto di Siviglia – 133 km

Tenete bene a mente queste due distanze. Malaga e Siviglia sono anche i punti di accesso aeroportuali più utilizzati, per chi intende raggiungere e visitare Cordoba.

In ciascuno dei due casi, Cordoba è facilmente raggiungibile:

Nel nostro caso sia abbiamo volato da Bergamo – Orio al Serio a Malaga con la compagnia Ryanair.

Consigli utili per chi viaggia con auto a noleggio

Per chi vuole muoversi in auto, deve mettere invece in conto il costo del noleggio auto, oltre al costo del parcheggio. La rete autostradale non presenta problematiche particolari, ma è a pagamento. Per noleggiare l’auto in Andalusia, vi consiglio di verificare i costi del noleggio sul sito ufficiale Do You Spain,. Potreste rimanere sorpresi della loro economicità.

Dove parcheggiare a Cordoba

Sul sito ufficiale del Turismo di Cordoba potrete trovare un elenco aggiornato dei parcheggi in città ed i relativi costi.

 


Cosa vedere e fare a Cordoba in 3 giorni:

Come spostarsi a Cordoba

 

Plaza de La Tendillas: centro nevralgico ella Cordoba commerciale

Plaza de La Tendillas: centro nevralgico della Cordoba commerciale

 

Per spostarvi all’interno della città di Cordoba o nelle sue immediate vicinanze, vi consiglio di farlo a piedi o in bus.

Spostarsi in bus a Cordoba

La rete di trasporti pubblici in città è puntuale e capillare e non avrete problemi a capire il loro funzionamento. Ottimo ed intuitivo il sito dei trasporti pubblici a Cordoba. Sul sito web ufficiale potrete consultare gli orari e le linee urbane.

Il costo dei biglietti, per ciascuna corsa, è di € 1,3. Per i turisti è conveniente acquistare una Tessera turistica dei trasporti pubblici della durata di 24 o 72 ore.

La Tourist Card vi permetterà di muovervi per 24/72 ore consecutive sull’intera rete dei trasporti pubblici urbani, a partire dal primo giorno di utilizzo dell’autobus. Il costo della Tourist Card 24 ORE è di 5 euro, mentre per quella di 72 ORE è di 10 euro.

L’acquisto della tessera turistica e la sua ricarica, possono essere effettuati presso l’Ufficio del Servizio Clienti ubicato in Plaza de Colón o presso gli altri punti vendita a Cordoba o, ancora, direttamente effettuando una Ricarica online.

 

Muoversi a piedi nel centro di Cordoba permette di scoprire molti angoli nascosti come questo: La statua della lettrice

Muoversi a piedi nel centro di Cordoba permette di scoprire molti angoli nascosti come questo: La statua della lettrice

Muoversi in città con l’Autobus turistico City Sightseeing Cordoba

E’ l’autobus turistico Hop On Hop Off di Cordoba. Permette di salire e scendere dove volete lungo i due percorsi che propone – quello rosso e quello blu – nelle sue 22 fermate per la durata del pass (uno o due giorni). Vi sono Pass di vari tipi e di diversa durata, ma tutti dispongono di un’audioguida in 10 lingue, fra le quali l’italiano.

Potete acquistare il Pass del bus turistico che più vi è congeniale direttamente dal sito web ufficiale.

I biglietti del bus Hop-On Hop-Off hanno una durata che va da 24 a 48 ore. I costi si differenziano sulla base dei servizi che includono.

  • Il Pass “Base” è l’Iconico e ha una durata di 24 ore. I costi sono di 22 euro per gli adulti, 10 euro per i bambini di età compresa fra i 5 e i 12 anni e gratuito per i bimbi fra 0 e 4 anni. Nel suo costo sono incluse 2 visite guidate a piedi.
  • Il Pass più completo è il Cordoba Premium Experience e include l’autobus per l’autobus hop-on hop-off per 48 ore e 3 magnifiche visite guidate a piedi –  Ingresso ai patii di San Basilio e ai patii del Palacio de Viana; Visita guidata alla Mezquita; Bagno presso l’ Hammann Al Andalus.

Il suo costo è di €59.99 ed è vendibile dai 16 anni in su.

Muoversi a Cordoba in taxi

Utilizzare un taxi a Cordoba è un’ottima scelta. Le tariffe sono economiche e ben esposte sulle auto. Oltre alla rete dei taxi comunali, è possibile anche utilizzare i servizi offerti da Uber.

Passeggiare a Cordoba in calesse.

E’ l’opzione per gli inguaribili romantici. Il suo costo è di circa 45-50€ per circa 45 minuti di passeggiata. Potrete trovare i calessi vicino alla Mezquita, all’Alcázar o nei pressi della Glorieta de la Cruz Roja.

In concomitanza con le Ferie pasquali e il Festival dei Patii fioriti, le tariffe aumentano.

 

 


 

Come organizzare la visita a Cordoba:

Quale è il periodo migliore per andarci?

 

A Cordoba il clima è di tipo mediterraneo, con estati molto calde ed inverni miti. Nell’organizzare un viaggio in Andalusia e a Cordoba in particolare, tenete conto che i migliori periodi per andarci, meteorologicamente parlando, sono la primavera e l’autunno. In inverno il clima si mantiene mite, anche se la vicinanza della Sierra Morena può “regalare” qualche giornata abbastanza freddina.

 

In estate tanta gente sul Ponte romano a Cordoba: i benefici del Guadalquivir

In estate tanta gente sul Ponte romano a Cordoba: i benefici del Guadalquivir

Detto questo, però, credo sempre che il miglior periodo sia quello in cui si ha la disponibilità di prendere ferie.

Personalmente sono stata due volte a Cordoba e in Andalusia, e tutte e due le volte nel periodo fine giugno e luglio. Il caldo non mi ha dissuasa dall’effettuare le visite che avevo in mente di fare. Cappellino e acqua al seguito, mi sono goduta le lunghe giornate di luce e di sole dell’estate andalusa, seguendo il ritmo della vita local! Ovvero, nelle ore centrali del pomeriggio fare una siesta, magari nella piscina dell’albergo, non è una cattiva idea.

Anche se c’è caldo, infatti, il tasso di umidità è bassissimo e quindi le temperature sono sopportabili. Anche i 40 gradi non vengono percepiti come tali.

 

Gli EVENTI a Cordoba.

Ecco un altro fattore che può influenzare la vostra scelta sul periodo da scegliere per andare a Cordoba. La città, infatti, ha un nutrito programma di Feste, fiere e Festival, nel corso delle quali il numero dei turisti aumenta notevolmente e anche i prezzi degli hotel schizzano in alto. Vale la pena però farci un pensierino e scegliere il mese di Maggio per visitare Cordoba, il mese con più feste popolari e religiose dell’anno!

 

Uno dei 12 Patios fioriti del Palazzo di Viana a Cordoba

Cosa vedere a Cordoba; Uno dei 12 Patios fioriti del Palazzo di Viana

 

Fra i vari Eventi che ogni anno attraggono tantissime persone, ve ne sono 5, in particolare, a cui gli stessi cordobesi e spagnoli in genere sono molto legati:

  • I riti della Settimana SantaSi tratta di più di 30 processioni storiche che rievocano la Passione di Cristo.
  • Las Cruces de Mayo – 5 giorni pieni fra la fine di aprile e l’inizio di maggio, in cui la città  si riempie di croci infiorate, balli, canti, tapeate a gogò e la sfilata di carri, che dà il via alla “Batalla de las flores“;
  • La Fiera di Cordoba dedicata alla Nuestra Señora de la Salud.Quest’anno si è svolta tra il 18 e il 25 maggio;
  • Il Festival de “Los Patios” – Il Festival si è svolto dal 2 al 12 maggio 2024
  • Il Festival Internazionale di Musica Sefardita Quest’anno si svolgerà dal 11 al 15 settembre 2024 presso il Real Jardín Botánico de Córdoba.

 


Cosa vedere e fare a Cordoba:

Quali souvenir acquistare.

Cordoba è una città ricca di negozi e negozietti che “attenteranno” alla vostra voglia di fare shopping e acquistare qualche ricordo di viaggio/souvenir!

Il Patio al Mercato Municipale di Córdoba: Lo Zoco

Il Patio al Mercato Municipale di Córdoba: Los Zoco

 

La zona “Mezquita” trabocca di negozi di souvenir ma, se volete acquistare qualcosa di davvero tipico e autentico, fate un giretto nelle calli più nascoste. Le pelli lavorate e goffrate in modo particolare, ad esempio, sono un must dell’artigianato cordovese. Borse decorate, portafogli e scarpe possono essere un bel ricordo di viaggio. 

Bellissimi poi i gioielli in argento lavorati a filigrana e gli oggetti in ceramica decorata. Fate un salto verso il quartiere di San Basilio attraversando la zona ebraica: troverete molta ispirazione per acquisti di questo genere.

 

Luogo imperdibile: Il Mercado de la Artesanía nella Judeira a Cordoba

Luogo imperdibile: Il Mercado de la Artesanía nella Judeira a Cordoba

 

Il mio consiglio: visitate “EL ZOCO”.  Chiamato anche Mercato (o Souk) Municipale di Córdoba o Mercado de la Artesanía, lo troverete nel quartiere ebraico. Qui, intorno ad uno splendido patio centrale, ci sono diverse botteghe di artigiani che lavorano la ceramica, le pelli e l’argento. 

Informazioni utili per arrivarci:

  • Indirizzo: C/ Judíos, s/n (Zoco Municipal), Cordoba;
  • Orari di apertura: Dalle ore 10 alle ore 20 ogni giorno (ma verificate gli aggiornamenti sul posto)
  • Ubicazione su mappa
  • Sito web ufficiale

 

Visitare Cordoba: Per le vie del Barrio della Juderia

Visitare Cordoba: Per le vie del Barrio della Juderia

 

Quanti giorni dedicare alla visita della città di CORDOBA?

Domandona questa, visto che in molti ci dedicano al massimo una giornata e non si fermano nemmeno per dormire. Ho voluto comunque dimostrarvi, attraverso questo itinerario fra le le molte cose da vedere a Cordoba che questa città merita di essere vista e vissuta in modo slow, con calma. Il mio consiglio? Se potete, dedicateci almeno 3 giorni pieni, merita! Potrete assaporarne tutta la sua bellezza senza fare dei controproducenti tour de force da turista mordi e fuggi. 

 

Cosa vedere a Cordoba: Il Panorama dalla Torre Campanaria della Mezquita

Cosa vedere a Cordoba: Il Panorama dalla Torre Campanaria della Mezquita

 

Impossibile non rimanere affascinati dalla splendida città andalusa di Cordoba e dagli Itinerari che qui è possibile organizzare. Visitare Cordoba riserva sempre davvero tante sorprese e ci sono sempre mille cose da vedere e da fare. 

Nel frattempo, se ciò che avete letto sin qui è di vostro gradimento, condividetelo sui vostri canali social!

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Potrebbe anche interessarvi continuare la navigazione nella sezione Consigli di Viaggio, per scoprire qualcosa di più su:

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Visitare Madinat al-Zahra (Medina Azahara) a Cordoba: cosa vedere e come prenotare la visita

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8 comments

Trottole in Viaggio 6 Settembre 2024 - 15:19

Cosa mi hai ricordato con questo articolo!! Sono stata a Cordoba a visitare un’amica diversi anni fa, lei era là per Erasmus! Mi ricordo che seppur fosse maggio faceva molto caldo e poi ricordo che ci eravamo svegliate all’alba per andare a vedere la Mezquita, bellissima!

Reply
Mimì 6 Settembre 2024 - 15:37

E già! Anche con il caldo Cordoba non si dimentica! Vi ero stata anche io molti anni fa, ma volevo tornare per visitare Cordoba con calma, godendomi ogni istante del soggiorno. Ne è valsa la pena

Reply
Annalisa Trevaligie-Magazine 6 Settembre 2024 - 17:26

Abbiamo girato l’Andalusia in lungo e in largo ma non ci siamo mai fermati a Cordoba, pensando he fosse abbastanza caotica come città. Devo assolutamente ricredermi a quanto pare, ed inserirla come tappa nel prossimo road trip nella penisola iberica.

Reply
Mimì 7 Settembre 2024 - 15:20

In effetti, quest’anno è stato l’esatto contrario; Siviglia e Granada straincasinate e Cordoba un gioiellino di sostenibilità. Ti consiglio di fare una tappa di almeno 3 giorni a Cordoba, nel tuo prossimo road-trip: resterai sorpresa di quante cose ci sono da fare e da vedere!

Reply
andrea 9 Settembre 2024 - 9:32

una città bellissima che merita assolutamente di essere vista, Grazie per la descrizione!

Reply
Mimì 9 Settembre 2024 - 19:09

Hai perfettamente ragione Andrea! Cordoba è una città in cui ci sono davvero mille cose da vedere e da fare! E tutte di altissima qualità

Reply
Sara - Slove 9 Settembre 2024 - 19:37

Che meraviglia Cordoba, quante suggestioni, una città che ti conquista fin dal primo sguardo. Purtroppo la mia visita a questa splendida città fu un po’ troppo “mordi e fuggi” e, come dici giustmente tu, sarebbe molto meglio dedicare almeno 2 o 3 giorni per visitarla con calma, anche se il centro storico non è enorme, ma c’è davvero tantissimo da vedere, ma anche da vivere.

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Mimì 10 Settembre 2024 - 19:17

Ciao Sara. Anche per me la prima visita a Cordoba è stata da “mordi e fuggi”, e proprio questo è il motivo che quest’anno mi ha portata a tornare in Andalusia. Perchè sin da subito mi son resa conto che valeva la pena visitare e vivere questa città con calma. E sono davvero felice di averlo potuto fare!

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