Molti dei tesori che la splendida Città Alta di Bergamo riesce a svelarci, sono custoditi all’interno delle sobrie facciate dei Palazzi nobiliari che si scorgono passeggiando fra le sue pittoresche stradine. Si tratta di Palazzi sobri solo esternamente, perché varcando il cancello d’ingresso, si aprono ad un mondo di segreti e di sorprese inaspettate! E’ il caso del seicentesco Palazzo Moroni e dei suoi Giardini, ubicati nel cuore di Città Alta, che v’invito a visitare e scoprire, inserendoli nella vostra lista delle cose e dei luoghi da vedere assolutamente a Bergamo!
Ovviamente vi porterò a:
Esplorare le sale del magnifico palazzo nobiliare appartenuto alla Famiglia Moroni,
Scoprire alcune delle opere più importanti della Collezione Moroni esposte nelle sale riaperte (molte appartengono al pittore Giovanni Battista Moroni),
Visitare i giardini segreti di Palazzo Moroni, con gli splendidi giardini terrazzati all’italiana,
Scoprire la deliziosa e antica ortaglia con i suoi magnifici panorami sulle adiacenti Alpi Orobie!
Seguitemi …
Perché visitare Palazzo Moroni
e i suoi Giardini a Bergamo?
Perché oltre alla bellezza di un antico palazzo seicentesco, visitando Palazzo Moroni avrete modo di scoprire uno splendido parco storico, con il suo giardino terrazzato all’italiana. Un luogo che dal 2020, grazie ad un accordo stipulato tra il FAI – Fondo Ambiente Italiano e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, è divenuto a tutti gli effetti un bene tutelato dal FAI.
Uno di quei Luoghi del Cuore Italiani, il cui grande Patrimonio ci rende orgogliosi di essere nati in questo bel paese!
Un’acquisizione, quella da parte del FAI, che ha portato alla risistemazione ed al restauro del Giardino e dell’ortaglia. Dal settembre 2021 sono stati invece restaurati e riaperti al pubblico lo scalone e quattro stanze del piano nobile di Palazzo Moroni a Bergamo.
Una storia in continua evoluzione, perché entro il 2023, anno dedicato a Bergamo e Brescia Capitali della Cultura Italiana, saranno restituite alla fruizione del pubblico altre cinque spettacolari sale (la sala gialla, quella rosa, l’azzurra, la turca e la cinese) e la torre medievale, con funzione di biblioteca.
Non potevo che partire da questo doveroso preambolo, nell’accompagnarvi alla scoperta delle Sale e degli spazi da visitare a Palazzo Moroni e nei suoi Giardini, a Bergamo!
Ed ecco l’AGGIORNAMENTO che stavamo aspettando! Dal 22 novembre 2023, dopo il restauro agli altri ambienti e sale, Palazzo Moroni a Bergamo, verrà riaperto al pubblico, per visite con video racconti e proiezioni multimediali immersive.
Gli ambienti oggetto degli ultimi restauri e che ora sarà possibile visitare a Palazzo Moroni, sono le sale del piano nobile, la Sala Gialla, Sala Rosa, Sala Azzurra, Salottino Cinese e Sala Turca, caratterizzate da un allestimento ottocentesco, oltre al mezzanino, con il cucinone e l’appartamento, utilizzato fino al 2009 dal conte Antonio Moroni, ultimo abitante della dimora.
Completamente rinnovate anche le sale di ingresso, la biglietteria e il negozio.
Fra le opere che sarà possibile ammirare dopo la riapertura e i lavori di restauro, ci sono i tre ritratti di Giovanni Battista Moroni: Ritratto di Isotta Brembati, quello di Giovanni Gerolamo Grumelli, meglio noto come ‘Il Cavaliere in rosa’, e ‘Ritratto di signora anziana.
Innovati anche i nuovi servizi e le installazioni multimediali che accompagneranno la visita, come il video-racconto con proiezioni immersive allestito nel cucinone, con la voce narrante di Luca Micheletti che racconterà la storia della famiglia Moroni e del palazzo.
Visitare Palazzo Moroni e i suoi giardini a Bergamo:
Quattro Passi nella storia di
una famiglia e della sua residenza nobile
L’edificazione fra il 1645 e il 1655 di questo splendido palazzo nobiliare, fu voluto da Francesco Moroni dopo il proprio matrimonio con la nobile Lucrezia Roncalli, avvenuto nel 1631.
Francesco era il discendente dalla ricca famiglia dei Moroni di Albino, un paese della Valle Seriana nella bergamasca.
La casata, le cui tracce più antiche risalgono al 1300, deve molte delle sue fortune agli investimenti nella coltivazione del gelso e nel tessile.
Il gelso, è chiamato il murù, nel dialetto bergamasco e lo si ritrova rappresentato nello stemma araldico della famiglia.
I Moroni, per meglio curare i propri interessi nel settore tessile, si trasferirono quindi a Bergamo, alla fine del XVI.
Francesco Moroni acquistò quindi il terreno di “Porta Penta” da un’altra famiglia nobiliare bergamasca, quella dei conti Pesenti, affidando all’architetto Battista della Giovanna la direzione dei lavori per la realizzazione del Palazzo.
Le decorazioni degli interni del Palazzo, vennero affidate invece al pittore cremonese Gian Giacomo Barbelli, che già aveva decorato, sempre a Bergamo, Palazzo Terzi.
Sontuose sono le decorazioni nello stile tipico dell’arte barocca dello Scalone d’ingresso!
L’architettura complessiva dell’edificio è arricchita dalla presenza di giardini barocchi all’italiana terrazzati, e dal cosiddetto Pensatoio del conte, una bella torre costruita su di una struttura preesistente del ‘300.
Risale all’Ottocento invece, la realizzazione dell’Ortaglia, voluta da Alessandro Moroni. Si tratta di quasi due ettari di terreno agricolo, acquistato ed annesso alle precedenti pertinenze della famiglia bergamasca.
Un’oasi di pace e di verde, per un parco urbano storico che racchiude al suo interno un roccolo, la cisterna, piante da frutto, pergolati e immancabili, gli alberi di gelso, simbolo della Famiglia Moroni.
All’interno dei magnifici ambienti seicenteschi, Francesco Moroni e successivamente i suoi discendenti, hanno raccolto e collezionato dipinti, sculture ed altre opere d’arte di grande valore.
Nasce così la “Quadreria di Palazzo Moroni”, una preziosa raccolta di circa 50 opere del Rinascimento Lombardo, tra le quali meritano una speciale menzione i dipinti del Giampietrino, del bergamasco Andrea Previtali e i 4 celebri dipinti dell’artista Giovan Battista Moroni: “Il Cavaliere in Rosa”, “Ritratto di Isotta Brembati”, “Ritratto di anziana donna vestita di nero” e un quarto dipinto.
Informazioni utili per visitare Palazzo Moroni
e i suoi Giardini a Bergamo.
Palazzo Moroni e i suoi giardini, come già scritto in precedenza, sono dei Beni di proprietà del FAI che ne ha anche curato i lavori di restauro, con il supporto economico di alcune importanti società bergamasche.
Di seguito vi lascio le informazioni sui costi del biglietto d’ingresso e gli orari di visita al Palazzo,
Gli iscritti al FAI, possono accedere gratuitamente alla visita libera, previa esibizione della tessera associativa. Nel caso di accesso con una visita guidata, i soci del FAI dovranno pagare € 6.
Come prenotare la visita a
Palazzo Moroni e ai suoi Giardini
Costi del biglietto di Ingresso a Palazzo Moroni e ai Giardini
- Intero: € 11
- Ridotto (6-18 anni): € 5
- Studenti fino a 25 anni: € 5
- Famiglia (2 adulti e figli 6/18 anni): € 28 – Valido per 4 persone, nel caso di 3 o più figli selezionare la gratuità 0-5 anni – 25,00 €
- Bambini fino a 5 anni, Soci National Trust, Soci Mécènes e Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre, persone con disabilità con un accompagnatore: ingresso gratuito
• Per gruppi di minimo 12 persone, consultate qui il sito ufficiale.
Costi del biglietto di Ingresso a Palazzo Moroni e giardini (con visita guidata di un’ora):
- • Iscritti FAI: € 6
- • Intero: € 15
- • Ridotto (6-18 anni): € 11
- • Studenti fino a 25 anni: € 12
- • Famiglia (2 adulti e figli 6/18 anni): € 44
- • Soci National Trust, Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre, persone con disabilità con un accompagnatore: € 6
Orari di Ingresso a Palazzo Moroni e Giardini a Bergamo
Palazzo Moroni ha i seguenti orari di apertura.
Da mercoledì alla domenica: dalle ore 10 alle ore 18, con ultimo ingresso previsto per le ore 17.
Le visite guidate a Palazzo Moroni e ai suoi Giardini sono previste con i seguenti orari:
- mercoledì, giovedì e venerdì: ore 16
- venerdì: ore 11:30 e 15:30
- sabato: ore 10:00,15:00,11:30 e 16:00
- domenica: ore 10:15, 11:30,15:30 e 16:30
Sono inoltre previste alcune visite guidate ai Capolavori della Collezione di Palazzo Moroni il sabato e la domenica, alle ore 14:30.
Le prenotazioni per la tipologia di visita scelta, può essere prenotata online
Per tutte le altre informazioni specifiche, potete chiamare al recapito telefonico 035-0745270, oppure potete scrivere alla seguente E-mail: faimoroni@fondoambiente.it
Tutte le visite comprendono l’accesso alle 4 sale ultimamente restaurate.
Visitare Palazzo Moroni e i suoi
Giardini a Bergamo Alta:
cosa vedere e come prenotare
Ho avuto modo di visitare Palazzo Moroni ed i suoi spettacolari giardini lo scorso ottobre, in occasione delle giornate FAI d’Autunno.
Un’occasione imperdibile per potere vedere finalmente restaurate, le quattro stanze affrescate dal Barbelli – la sala dell’Età dell’Oro, dei Giganti, dell’Apoteosi d’Ercole e la Sala della Gerusalemme Liberata – immergendomi successivamente negli accesi colori autunnali del bellissimo Parco e nei giardini all’italiana.
Nel corso delle aperture al pubblico dei Beni del FAI, è spesso possibile visitare questi grandi patrimoni con un contributo libero a partire da 3 €, oppure gratuitamente, per chi è in possesso con la tessera FAI.
Dal portone d’ingresso si accede ad un androne con un cortile esterno, nel quale da una nicchia centrale ricavata in una solida parete bugnata, una bella Statua dedicata al Dio Nettuno ci dà il Benvenuto. La parete prosegue verso l’alto, facendoci pregustare la bellezza ed i colori autunnali dei giardini di Palazzo Moroni.
Dal lato destro dell’androne si accede al grandioso Scalone d’Onore, la cui ricchezza degli affreschi di Gian Giacomo Barbelli – realizzati tra il 1649 e il 1654 su scelta di Donato Calvi – lascia davvero senza fiato e rapisce i visitatori!
Visitare Palazzo Moroni e i suoi Giardini a Bergamo
Dettagli sugli affreschi dello Scalone d’Onore
Difficile non lasciarsi incantare dall’affascinante ciclo di affreschi che decorano le pareti e la volta dello scalone.
I soggetti degli affreschi sono episodi tratti dalla favola di “Amore e Psiche”, narrata nell’opera letteraria “Le Metamorfosi” di Apuleio.
Sulla volta sono rappresentate tre scene con al centro una splendida Venere sul cocchio, mentre alle pareti sono state dipinte, con la tecnica pittorica del monocromo bronzeo, nove statue allegoriche a rappresentare l’Antichità, la Nobiltà, la Santità, l’Onore, la Fortuna, la Ricchezza, la Dignità, il Valore e la Dottrina.
Sopra ogni riquadro sono poi affrescate le personificazioni del Fato, della Buona Fortuna, della Simulazione, della Curiosità, dell’Ardimento, della Crudeltà, dell’Obbedienza e della Remunerazione.
Una bella e scenografica balaustra, arricchita da nove statue in bronzo, accompagnano ed illuminano il percorso dello Scalone sino a giungere al vestibolo d’ingresso. Un percorso in “ascesa” che doveva rappresentare allegoricamente, la vita e l’ascesa sociale della stessa Famiglia Moroni.
Visitare la Sala della Gerusalemme Liberata
a Palazzo Moroni.
Si tratta di una vera e propria Sala di rappresentanza dalla quale si può accedere ai Giardini di Palazzo Moroni.
Gli affreschi di Gian Giacomo Barbelli, in questo ambiente, sono ispirati alla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
Sul soffitto, in un affresco suddiviso in tre riquadri, sono dipinti tre putti in volo, il Padre Eterno che manda l’arcangelo Gabriele da Goffredo di Buglione e nell’ultimo, l’arcangelo Gabriele che incita Goffredo a proseguire la guerra.
Nel finto loggiato sono raffigurate quattro imprese crociate tratte dell’opera del Tasso, popolate dalle personificazioni barocche del Consiglio, dello Zelo, del Valore Militare, della Fatica, del Disprezzo, dello Giubilo e della Vittoria.
Ai quattro angoli di questa ampia e luminosa Sala, illuminata da grandi lampadari di cristallo, potete vedere la riproduzione degli stemmi della famiglia Moroni, fra i quali quello con la pianta del Gelso.
Divani, specchi, consolle con ripiani mosaicati, ritratti settecenteschi, quattro allegorie del pittore Mauro Picenardi, completano ed impreziosiscono la Sala della Gerusalemme Liberata.
Visitare la Sala dell’Apoteosi di Ercole
e la Sala dei Giganti a Palazzo Moroni
Nella Sala dell’Apoteosi di Ercole, detta anche Sala del Trionfo di Ercole, campeggia l’affresco di un Ercole su un cocchio dorato, trainato da quattro cavalli. Con questo dipinto, ispirato alle “Metamorfosi” di Ovidio, Gian Giacomo Barbelli voleva celebrare Francesco Moroni.
Alle pareti della Sala dedicata all’eroe mitologico, sono appesi diversi dipinti e disegni di pittori barocchi, come Cignaroli, Piazzetta, Zais, Albrici e Roncelli.
La medesima mano pittorica e la stessa idea ispiratrice, la ritroviamo anche nella successiva Sala dedicata ai Giganti, con lo spettacolare affresco del “Trionfo di Giove sui Ciclopi”.
Visitare la Sala dell’Età dell’Oro
(Sala delle Stagioni) a Palazzo Moroni
La Sala, affrescata da Gian Giacomo Barbelli, si caratterizza per le raffinate quadrature di carattere architettonico realizzate dal pittore bergamasco Domenico Ghislandi e, soprattutto, per i tre capolavori di Giovan Battista Moroni qui esposti.
Si tratta di opere rinascimentali acquisite nell’Ottocento dalla nobile famiglia bergamasca, entrate a far parte della “Collezione Moroni”.
Un caso di omonimia fra celebri, potremmo dire! Le tre opere di G.B. Moroni qui esposte sono:
- Il Ritratto di Gian Gerolamo Grumelli, detto il cavaliere in rosa,
- Il Ritratto di Isotta Brembati,
- Il Ritratto di anziana donna vestita di nero.
Su tutto questo veglia dall’alto, sul soffitto, l’affresco di Saturno, sovrano del Regno dell’Età dell’Oro.
Nell’Ottocento il piano nobile di palazzo Moroni venne ammodernato per adeguarlo, con affreschi, decori e tappezzerie, allo stile tipico del XIX secolo.
Visitare i Giardini e l’Ortaglia
di Palazzo Moroni a Bergamo
Dopo aver fatto il pieno di arte e magnificenze storiche nel Palazzo, è ora di visitare i giardini e le Ortaglie di palazzo Moroni.
Partendo dalla balconata interna e passando da cosiddetto “giardino formale”, arrivate al “Giardino Segreto”, dove potrete rilassarvi su delle comode panchine in legno, magari sotto un ciliegio, respirando il profumo dei prati fioriti, o sbirciando gli scorci panoramici che si aprono su Bergamo bassa.
Da qui, un collegamento tra il primo ed il secondo terrazzamento, porta al Giardino con sei tassi scolpiti geometricamente.
Nel terzo terrazzamento invece, vi attende la Torretta/pensatoio del Conte Moroni, in stile medievale.
Dal Giardino si prosegue la passeggiata nel verde dell’ortaglia, quello che a me piace definire “un pezzo di campagna autentica in città”. Un luogo antico dove ritrovare il meglio di se stessi!
Un’esperienza da vivere in prima persona e che attende a braccia aperte anche tutti voi!
Vi invito a non perderla.
Dove si trova Palazzo Moroni
a Bergamo e come raggiungerlo
L‘ingresso di Palazzo Moroni si trova al numero civico 12 di Via Porta Dipinta.
Nelle 3 Mappe che di seguito potete vedere, troverete le indicazioni dettagliate tratte da Google Maps per sapere come arrivare a Palazzo Moroni a piedi o in bus, provenendo dalla stazione ferroviaria. Nella terza potrete individuare il percorso da fare a piedi dalla stazione di monte della funicolare di Bergamo Alta, in Piazza Mercato delle Scarpe sino al luogo d’interesse.
Come arrivare dalla Stazione Ferroviaria
a Palazzo Moroni a Bergamo Alta a Piedi
Arrivare a piedi sino a Palazzo Moroni, offre la possibilità di poter vivere tutte le suggestioni di una vera e propria gita urbana, passeggiando lungo Mura di Città Alta a Bergamo!
Una splendida esperienza che vi consiglio di non perdere!
Come arrivare dalla Stazione Ferroviaria a Palazzo Moroni in bus.
Dalla Stazione potrete arrivare in prossimità di Via Porta Dipinta, utilizzando le linee ATB urbane (Azienda Trasporti Bergamo) n. 1 o n. 7.
Se invece siete in auto, per sapere dove parcheggiare, consultate di seguito la Mappa di ATB dedicata
Come arrivare dalla Stazione della funicolare
di Città Alta sino Palazzo Moroni a piedi.
Un breve percorso di circa cinque minuti, che vi porterà dalla Stazione della Funicolare in Piazza Mercato delle Scarpe, sino a Palazzo Moroni, al numero civico 12 di Via Porta Dipinta.
Se avete tempo, prima o dopo aver visitato palazzo Moroni, fermatevi strada facendo per ammirare un altro gioiello di Città Alta: la Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, in Via Porta Dipinta, 45.
Fra i due luoghi intercorrono solo 120 metri, ma questa splendida chiesetta affrescata, risalente all’VIII secolo, è completamente fuori dagli itinerari turistici!
Proprio per questo vi lascio qualche chicca e insieme, qualche foto di questo splendido luogo!
Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco
La Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco è sicuramente una delle più antiche chiese di Bergamo. La prima edificazione viene ascritta all’ottavo secolo ad opera dei Longobardi, ai quali si dovrebbe anche la dedica a San Michele, vista la particolare devozione di queste popolazioni all’Arcangelo guerriero, Michele.
Dal X secolo la Chiesa assunse il nome di Puteo Albo, cioè “del Pozzo Bianco”, vista la presenza di un pozzo di marmo bianco nelle vicinanze.
Più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, la “Vicinia” di San Michele al Pozzo Bianco divenne Parrocchia e lo rimase, fino al 1805, quando fu accorpata alla Parrocchia di S. Andrea.
Il suo interno, realizzato ad aula unica, presenta una serie di affreschi risalenti al ‘200 e al ‘500, fra i quali si può ammirare, nella cappella laterale di sinistra, il ciclo di affreschi realizzati da Lorenzo Lotto nel 1525, dedicati alla vita di Maria.
Sempre a proposito di Lorenzo Lotto, dovete sapere che l’artista qui era di casa, poiché al tempo abitava proprio accanto a questa chiesa, nella cosiddetta “Casa del Vicario” .
Dall’interno della Chiesa si accede alla cripta del IX secolo, con affreschi del 1200.
La chiesetta si trova oggi sull’omonima piazzetta, incuneata fra più edifici, quasi occultata, evidenziata solo dalla presenza del campanile.
Un gioiello che merita una piccola deviazione, per concludere in bellezza la vostra giornata dedicata alla visita di Palazzo Moroni e ai suoi giardini a Bergamo Alta.
Una visita che sono certa vi saprà sorprendere ed entusiasmare, quella al Palazzo Moroni e ai suoi giardini, nella splendida Bergamo Alta!
Scoprirete un gioiello barocco segreto!
Cosa vedere e fare nel centro storico di Bergamo
Capitale della Cultura 2023 con Brescia
Sarà un’occasione epocale per visitare Brescia e Bergamo.
Capitale Italiana della Cultura 2023 Bergamo e Brescia, è un progetto nato nell’estate del 2020 nel segno della speranza, dell’orgoglio e del rilancio, dopo la pandemia da Covid-19.
Dal 20 al 22 Gennaio e sino del 2023, Bergamo e Brescia saranno sede degli Eventi della stagione “Capitale Italiana della Cultura 2023”. Non perdete l’opportunità di seguire queste manifestazioni e, ovviamente, visitate Palazzo Moroni a Bergamo!
Tutti gli Eventi di Brescia-Bergamo Capitale della Cultura 2023, li trovate QUI.
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12 comments
Cercavo qualche info utile alla visita in quel di Bergamo, perchè dovrei raggiungere la mia amica che abita li da un annetto. Questo articolo rende bene l’idea di quello che di meraviglioso mi aspetta in città. Non dimenticherò di farci un salto!
Che bello! Quando vieni a Bergamo avvisami, così ci incontriamo di persona: abito in questa città anche io!
Bergamo sono certa che non ti deluderà!
Un grande abbraccio e a presto!
Mimì
Quando arrivi a Bergamo, chiamami! Ci troverai anche me
Da ex architetto devo dire che questo palazzo è un vero capolavoro, invece, da amante della natura, trovo che il pergolato abbia un fascino senza pari. Manco nella zona di Bergamo da un po’ ormai, che sia l’occasione per recuperare?
Ex Architetto? Ma woww! Sai che non lo sapevo?
Palazzo Moroni, in effetti accontenta tutti coloro che amano l’arte, ma anche la Natura! Nei giardini e le Ortaglie sono degli scorci favolosi su Bergamo! Ti aspetto alla riapertura del palazzo allora!
A presto.
Mimì
Incrocio le dita e ti aspetto a Palazzo Moroni allora!
Ti prego Mimì… Mi ci porti quando verrò a trovarti? Non lo conoscevo affatto e grazie a te voglio proprio riscoprire la bellezza senza tempo di Bergamo! Quanti palazzi straordinari abbiamo in Italia, davvero!
Ti aspetto! Giuro che ci andremo!
È nella mia lista di palazzi storici da visitare ormai da un po’ di tempo…eppure da Milano ci vuole pochissimo ad arrivare a Bergamo. Arrivati a questo punto aspetterei il 2023 almeno per vedere anche le altre sale che apriranno!
Te lo consiglio! Palazzo Moroni é un vero gioiello e i suoi giardini non sono da meno!
Come volontaria di lungo corso del FAI, sono molto felice che la fondazione abbia preso in carico questo magnifico palazzo. Spero di visitarlo presto, visto che, in quanto socia, posso anche risparmiare sul biglietto !
Quando verrai a Bergamo, fammi un fischio così ci andiamo insieme! Palazzo Moroni a Bergamo è un luogo che visito sempre volentieri!