La Calabria è una Regione che si può rivelare e scoprire in molti modi, e stavolta voglio farvela conoscere attraverso la storia di una nobile e antica famiglia di Rossano, che nei secoli e attraverso le generazioni, si è dedicata con passione alla produzione della liquirizia di alta qualità! Un vero viaggio nel viaggio fra storia, territorio, prodotti della terra e un nuovo modo di fare impresa, che non può che iniziare dalla visita al Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli. Con questo articolo vi racconto perchè non dovete perdervi una visita al Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli (a Rossano), ma anche cosa vedere e fare al suo interno e come arrivare sin qui.
Un patrimonio culturale e della tradizione raccontato attraverso una risorsa territoriale identitaria (come lo è a tutti gli effetti la Liquirizia di Calabria), trasformata dalla famiglia Amarelli di Rossano, in un prodotto ed in un Brand affermato a livello mondiale.
Un Museo della Liquirizia unico nel suo genere, che dall’Alto Jonio cosentino ci fa scoprire la Storia e le testimonianze di un lungo racconto che diventa prodotto! Ma anche il contrario, perchè esiste sempre una forte connessione fra il territorio, i suoi prodotti, la storia, l’ospitalità, il turismo, le innovazioni tecnologiche e i canali di comunicazione.
Non un semplice Museo della Liquirizia quello degli Amarelli a Rossano quindi, ma il manifesto e la dimostrazione di come la cultura e i valori delle proprie radici storiche, possano divenire una delle chiavi più importanti per la crescita della propria impresa!
Anche e soprattutto in Calabria …
Il Museo della Liquirizia Giorgio
Amarelli a Rossano: Storie di
Saperi e sapori dalla Calabria!
Quattro passi nella Storia della Liquirizia di Calabria
Ci troviamo in un’area geograficamente e storicamente importante della Calabria, a Rossano, in provincia di Cosenza, nell’area della Sibaritide, terra di civiltà magno-greca, in cui l’antica e ricca città di Sibarys dominava culturalmente ed economicamente questa parte del Sud Italia.
Terra ricca e fertile quella della Piana di Sibari, posta fra il verde smeraldo del Parco Nazionale del Pollino e l’azzurro del mare Jonio, baciata dal sole ed accarezzata tutto l’anno da un clima mediterraneo, mite ed accogliente!
Storia e tradizioni raccontano che sono stati i Monaci Benedettini, intorno all’anno Mille, a portare in Calabria la terapeutica pianta erbacea perenne della liquirizia, già conosciuta ed utilizzata ampiamente in Medio Oriente e in Asia, per i suoi effetti medicamentosi.
Ed è qui in Calabria, che la “liquirizia cordara”, sposandosi armoniosamente con il territorio e le caratteristiche del terreno che l’accoglie, nel tempo assume le connotazioni chimiche e chimico – fisiche tipiche che abbiamo imparato a conoscere, contraddistinte da un gusto e da un sapore gradevole e dolce, dovuto principalmente all’ottimale tenore di glicirrizina.
Una piacevolezza e un uso terapeutico che vengono compresi da subito, tanto che alcune nobili famiglie della zona di Rossano, cominciano a coltivare questa pianta officinale sui propri fondi, raccogliendo e trattando le radici ed iniziandone la commercializzazione.
Le radici storiche della produzione industriale della Liquirizia a Rossano
Da questo momento, la Storia della Liquirizia di Calabria si lega indissolubilmente con la storia della nobile famiglia Amarelli, le cui origini accertate sono fatte risalire al 1101, con il crociato Alessandro.
Si tratta di un profondo connubio fra terra e nobili uomini, che è possibile “toccare con mano” guardando le testimonianze raccolte nell’Archivio Storico della famiglia, ospitato all’interno del Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli (Qui il link al loro sito web), in contrada Amarelli di Rossano.
Pensate che occorre risalire al 1731 per vedere realizzato dalla famiglia Amarelli il primo vero e proprio “impianto proto – industriale”, il cosiddetto “concio”, capace di estrarre industrialmente il succo dalle radici di questa pianta.
Un passaggio importante questo, perchè si passa dal trasporto delle radici a quello del succo e quindi del “principio attivo”, abbattendo i costi di trasporto e spedizione.
Fateci caso! In molti amano la liquirizia ma ancora in pochi sono a conoscenza che questo prodotto, nella sua accezione qualitativa migliore, viene prodotto, raccolto, lavorato, trasformato ed inscatolato qui, in questo angolo della Calabria, a Rossano!
Non a caso, la liquirizia è stata anche definita come l’Oro Nero della Calabria ed inserita dall’UE, nell’ottobre del 2011, nel registro delle denominazioni di origine protette, come Liquirizia di Calabria DOP.
In molti però, hanno tenuto fra le mani, conservato o collezionato le celebri scatoline della Amarelli in latta, impreziosite da splendide grafiche vintage, contenenti i confetti o i tocchetti a base di Glycyrrhiza glabra (varietà typica), il nome botanico della pianta dalle cui radici si estrae con metodi naturali il succo, quello che poi viene chiamata genericamente “liquirizia”.
La mia esperienza di visita al Museo
della Liquirizia Giorgio Amarelli
Ho avuto l’opportunità di visitare il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli in questa strana Estate 2020.
Una visita durante la quale ho avuto il piacere di conoscere e scambiare 4 chiacchiere con due ciceroni d’eccezione: il Dottor Fortunato Amarelli e la Dr. ssa Margherita Amarelli, rispettivamente amministratore delegato e direttrice commerciale e del Marketing dell’Azienda.
Il primo impatto che si ha arrivando al sito del Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, è quello di fare un salto indietro nel tempo!
Parcheggiando l’auto nel vasto piazzale dell’azienda, si entra subito nel “mondo Amarelli” e nella storia della loro attività!
Fra piante di ulivi secolari ed aromi di piante mediterranee qui, l’antico concio con la sua ciminiera impreziosita dalle iniziali del Barone Nicola Amarelli catturano da subito l’attenzione!
Tutta questa vasta area prospicente il vecchio concio del 1731, ristrutturato ed adeguato alle normative costruttive e lavorative di giorni nostri, accoglie il MOA – “Museo Open Air”, un’esposizione di macchine legate all’evoluzione del ciclo produttivo della liquirizia Amarelli.
Poco più in la si staglia il padronale Palazzo Amarelli, inserito fra le “Dimore Storiche Italiane”, oggi sede del museo, dell’archivio, del Museum Office, del Liquorice Shop e del Museum Cafè.
Tutto made in Amarelli …
Visitare il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, è immergersi in una realtà familiare ed imprenditoriale antica che da sempre ha guardato al futuro con passione e che, con la sua apertura dal 2001, è entrato a far parte dei Musei d’Impresa più visitati in Italia, secondo solo alla Galleria Ferrari di Maranello, per numero di visitatori in un anno.
Un traguardo di cui andare fieri, per un’azienda calabrese che fa anche parte dell’associazione “Les Hénokiens”, costituita da aziende familiari bi-centenarie di tutto il mondo, in “buona salute finanziaria”!
Nel 2001 il Museo della Liquirizia ha anche vinto il premio Guggenheim Impresa & Cultura 2001, per il proprio impegno nella “valorizzazione della cultura d’impresa, in una zona particolare del Mezzogiorno, legando una lunga storia di successo alle prospettive di sviluppo e coinvolgendo nei processi di crescita, gli attori sociali locali.”
Nel 2004 invece, le Poste Italiane hanno dedicato un francobollo, stampato in 3.500.000 copie, al Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, nell’ambito delle tirature dedicate al Patrimonio Culturale e Artistico Italiano.
Con Fortunato Amarelli, ho avuto modo di scoprire passo dopo passo, vetrina dopo vetrina, quella che spesso lui stesso ha definito “la storia di un’invenzione tutta calabrese”!
Si tratta di una “storia nella storia”, che riesce a trasmettere al visitatore le radici profonde della storia di una famiglia, nella quale da sempre si è respirato non solo il profumo della liquirizia, ma anche la vera essenza di una cultura calabrese operosa, positiva e che sa comunicare, capace di esportare nel mondo i propri saperi, attraverso i propri sapori, evolvendosi ed innovandosi nel tempo!
Nel Museo sono esposti antichi attrezzi agricoli, abiti femminili, maschili e infantili che ricordano l’origine familiare dell’azienda, attrezzature e macchine utilizzate per la lavorazione della liquirizia, preziosi cimeli di famiglia, documenti storici, libri contabili, antiche immagini d’epoca, grafiche pubblicitarie e giornali d’epoca.
Nella sala centrale spiccano per bellezza e dovizia di particolari, la ricostruzione di un punto vendita ottocentesco e una splendida vetrina ottagonale.
La ricca documentazione dell’Archivio storico della famiglia Amarelli e dell’impresa (copre l’arco temporale dal 1445 ai giorni nostri!), è stata dichiarata nel 2012, dal Ministero per i Beni Culturali, “di interesse storico particolarmente importante”, e per tale motivo è stato anche inserito e reso consultabile nel SIUSA, il Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, che riunisce “il patrimonio archivistico non statale, pubblico e privato, conservato al di fuori degli Archivi di Stato”.
La “Galleria della Modernità e del presente” del
Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli
Il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, si racconta anche al passato prossimo e al presente, attraverso una nuova sezione museale inaugurata nel 2011, dal titolo esplicativo di “Galleria della Modernità e del presente”.
Perchè con l’avvento dell’energia elettrica e la produzione del vapore, anche l’organizzazione del processo produttivo nel “Concio” Amarelli muta, ottimizzando e affinando i processi!
Nel Museo è possibile toccare con mano il passaggio verso la modernità portata dall’energia elettrica, ammirando ad esempio i macchinari creati ad hoch per la produzione degli “Assabesi”!
Risalgono sempre ai primi del Novecento le nuove scelte di stile grafico e le nuove tipologie di confezionamento del Brand!
Sono i primi vagiti del moderno marketing per la liquirizia Amarelli, che ora viene identificata anche attraverso le iconiche scatolette in metallo !
Al Museo potrete ammirarle e innamorarvene perdutamente!
Pensate che la prima di queste scatolette in metallo “prende vita” nel 1919 e porta il nome di “Barone Amarelli”!
Nel tempo ne seguono un’infinità, tutte eleganti nello stile e famose per la qualità della liquirizia che contengono!
Frutto di un nuovo corso del Brand della Liquirizia Amarelli, è anche l’introduzione di una serie di prodotti, che nascono dalla collaborazione in partnership con grossi marchi già presenti sul mercato!
Abbiamo così una grappa alla liquirizia, che nasce in collaborazione con l’Azienda Girolamo Strozzi, una birra aromatizzata alla liquirizia con l’azienda marchigiana Collesi, il Liquore Strega alla Liquirizia, in partnership con la Strega Alberti di Benevento, il dentifricio alla menta-liquirizia Marvis Amarelli, e mille altri prodotti ancora!
Passeggiando per le sale dell’esposizione museale, potrete anche ammirare fotografie vecchie e nuove, che ancora meglio possono fornirvi l’idea delle innovazioni che fanno parte della Storia dei componenti della famiglia Amarelli, quella storia nella Storia di cui parlavamo all’inizio!
Una storia che, soprattutto con il finire del XX secolo e l’inizio del XXI, ha visto divenire protagoniste ed artefici di molte innovazioni “le donne di famiglia”, prima fra tutte Pina Amarelli Mengano, oggi Presidente dell’Azienda di Rossano, insignita nel 2006 del titolo di Cavaliere del Lavoro per il settore Alimentare in Calabria, dall’allora Capo dello Stato, On. Giorgio Napolitano e nel 2008 del Premio Leonardo Qualità Italia.
Sono solo 2 fra i mille riconoscimenti andati a questa tenace, professionale e forte donna, che ha anche rappresentato l’immagine della Calabria nel mondo alla Manifestazione di Expo 2015, con una statuetta di 30 centimentri che la ritraeva!
Nel visitare il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli a Rossano, le emozioni provate sono state davvero infinite, perchè riuscire a cogliere anche solo alcune delle motivazioni che hanno portato questa Azienda calabrese ad essere leader nel mondo per la propria nicchia di mercato, è un’esperienza davvero interessante e che vi invito a provare in prima persona!
Terminata la visita, non mancate di degustare la liquirizia Amarelli ed i prodotti a base di liquirizia nell’annesso Museum Cafè!
Potrete poi decidere di portare con voi come souvenir di viaggio, un pò di questa esperienza, acquistando qualcuno fra i prodotti presenti nel Liquorice Shop del Museo!
Informazioni utili ed orari per visitare il Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli” a Rossano.Tutte le visite al Museo avvengono in ottemperanza alle misure di prevenzione del contagio da Covid-19 e pertanto, gli ingressi sono contingentati al fine di mantenimento del distanziamento sociale. La visita è gratuita, ma occorre telefonare e fissare l’orario della stessa. Per questo motivo, vi fornisco di seguito i dettagli degli orari e gli estremi per mettervi in contatto con il personale addetto del Museo Amarelli. Orari di apertura TUTTI I GIORNI – Dalle ore 8:30 alle ore 17:30 Orario di inizio delle visite MATTINA – Tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 11:00 POMERIGGIO – Tutti i giorni dalle ore 15:00 alle 16:00 AMARELLI FABBRICA DI LIQUIRIZIA Indirizzo: S.S. 106 – Contrada Amarelli Recapito Telefonico: +39 0983 511219 INFORMAZIONI MUSEO www.museodellaliquirizia.it FABBRICA www.amarelli.it SHOP www.amarellishop.it Presenze sui Social: Pagina FB Museo della Liquirizia Pagina FB Fabbrica della Liquirizia: |
Come arrivare al Museo della Liquirizia
Giorgio Amarelli a Rossano
Principali percorsi in Auto e collegamenti viari con gli Aeroporti calabresi
Per potervi fornire le corrette indicazioni su come arrivare in auto al Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli a Rossano, vi lascio dei link a dei percorsi diversificati indicati su mappa, che vi permettono di seguire il tragitto a voi più congeniale.
Per chi proviene da NORD, da Bergamo ad esempio:
- Percorso tramite A1
- Percorso tramite A14 Adriatica
- Percorso tramite E 80
- Percorso da Bari su vie miste
Per chi proviene da SUD:
- Percorso da Reggio Calabria o zone limitrofe, tramite E 45
- Percorso da Crotone, tramite strada statale ss 106
- Percorso da Lamezia Terme, tramite E45
Qui ultimi tre percorsi, tengono anche in considerazione la localizzazione dei tre principali aeroporti di arrivo in Calabria, punto di arrivo per chi ha scelto come destinazione questa regione.
Come arrivare al Museo della Liquirizia Amarelli in treno o in bus
Una via sicuramente più lunga, quella dell’utilizzo del treno o del bus, ma comunque fattibile.
Vi lascio qualche indicazione relativa ai collegamenti in treno dalle località calabresi dotate di aeroporto:
Dove dormire a Rossano e dintorni
A Rossano e dintorni, oltre al Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, ci sono molti altre luoghi che meritano di essere visitati con calma! Il mio consiglio è quello di soffermarvi in zona per 2 o tre giorni.
Avrete così modo di visitare sia l’interessantissimo centro storico di Rossano, con il suo magnifico Museo Diocesano e del Codex Purpureus Rossanensis (iscritto nelle liste UNESCO, alla sezione “Registro delle Memorie del Mondo”) e le sue mille spettacolari antiche Chiese, ma anche il Parco Archeologico dell’Antica Sibari o il centro storico di Corigliano Calabro, con il suo svettante Castello Ducale!
Se poi vi trovate qui nel periodo estivo, potete fruire di chilometri e chilometri di arenili dorati e un mare cristallino che vi aspetta per farvi innamorare. di queste coste!
Secondo la stagione o i vostri interessi, potrete quindi decidere se alloggiare in un hotel o in un B&B nelle varie attrezzatissime Marine o nel cuore dei Borghi arroccati subito dietro!
La mia scelta è stata quella di alloggiare nel borgo antico di Rossano, all’Hotel San Nilo (qui il collegamento) per godere delle attrattive della zona, ma anche per scoprire il suo centro storico perdendomi per vicoli e vicoletti!
Nel video che segue potrete ascoltare dalla voce di Fortunato e Margherita Amarelli, il coinvolgente ed emozionante racconto di cosa rappresenta per il Brand Amarelli questo Museo, ma anche i valori ed il messaggio che la famiglia Amarelli vuole condividere, attraverso di esso, al territorio e ai fans della liquirizia di Qualità!
Lasciatevi ispirare allora e non perdete l’occasione di visitare Rossano, la fabbrica, lo shop e il Museo Amarelli!
Non ve ne pentirete!
Se volete ricevere ulteriori approfondimenti su quanto qui potete leggere, scrivete pure di seguito nei commenti: risponderò alle vostre domande!
Se volete continuare la vostra scoperta della Calabria, proseguite a navigare su questo blog leggendo di:
Cosa vedere nel Castello Ducale di Corigliano Calabro
Cosa vedere al Museo Diocesano e del Codex a Rossano
Cosa vedere a Cetraro e nel Museo dei Brettii e del Mare
Visitare la Costa degli Dei e i suoi Borghi
Scoprire cosa vedere a Tropea e dintorni, spiagge e Borgo
Cosa vedere a Scilla e Chianalea di Scilla
Cosa vedere e fare a Stilo e dintorni
Scoprire il Borgo di Bova, capitale grecanica calabrese
Scoprire cosa vedere e fare a Gerace
O ancora, scoprire:
Cosa vedere a Reggio Calabria e dintorni: i 12 luoghi da non perdere!
Scoprire il Museo ed il Parco Archeologico di Monasterace
Visitare il Parco Archeologico di Locri Epizephiri
Visitare il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
Scoprire un itinerario di Viaggio in Calabria i sei luoghi imperdibili
Approfondire la conoscenza dei 10 Siti UNESCO italiani da visitare assolutamente
Le 41 spiagge più belle d’Italia: idee per una vacanza italiana
Visitare 17 Città d’arte italiane
Al prossimo Spunto di Viaggio by Mimì!
Continuate a scoprire la Calabria da qui!
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