Ci sono mille motivi per visitare il Trentino e la sua città capoluogo, la splendida “città dipinta” di Trento! In questi territori, il fascino delle Dolomiti e degli incantevoli paesaggi delle sue vallate attraversate dall’Adige o lambite dall’azzurro di laghi verde smeraldo (pensate al Lago di Tovel in Val di Non, ad esempio!), si mescolano alle radici storiche di una cultura millenaria da apprezzare attraverso mille sfumature. Si ritorna sempre volentieri in questi luoghi capaci di donare benessere al corpo e allo spirito! Fra i mille aspetti da cogliere, anche le esperienze enogastronomiche, in Trentino e a Trento, in particolare, sono uno dei motivi per tornarci in ogni stagione! Si dice che la cultura di un luogo “parli” anche attraverso la sua tavola ed i prodotti del territorio! Cosa c’è di meglio, allora che conoscere meglio la bontà e le eccellenze di vini, grappe e piatti tipici del Trentino, attraverso esperienze e degustazioni enogastronomiche da fare a Trento e dintorni in un weekend?

Esperienze enogastronomiche a Trento in un weekend: Lo stemma su Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca Provinciale Trentina
Si tratta di esperienze in cui il coinvolgimento dei sensi è anche il mezzo per andare alla scoperta del patrimonio culturale del territorio Trentino, fatto di Castelli, chiese, musei, palazzi ed edifici storici adornati da affreschi e altre opere d’arte.
Esperienze e Degustazioni in un
Weekend Enogastronomico a Trento (e in Trentino)
Anche se a Trento ci sono stata svariate volte, il lungo weekend dedicato all’assemblea annuale dell’Associazione di cui faccio parte – l’Associazione Italiana Travel Blogger (AITB) – è stato anche l’occasione per approfondire le mille sfaccettature di questa città. Un weekend enogastronomico, alla scoperta dei saperi e sapori dei suoi vini, delle grappe e dei prodotti agroalimentari di eccellenza, grazie alle esperienze e degustazioni organizzate a Trento e dintorni dal Consorzio Vini del Trentino e dall’Istituto Tutela Grappa del Trentino.
Entrambe le strutture si occupano di tutelare e valorizzare i vini l’una e le grappe l’altra, prodotti esclusivamente sul territorio Trentino. Un modo di tutelare e fare conoscere al mondo un importante fattore di identità culturale ed una risorsa di qualità e pregio per l’economia trentina. Una risorsa della terra a partire dai vitigni, che disegnano le architetture ed i paesaggi delle vallate montane e lacuali.
Pensate che sono circa 8700 gli ettari di territorio trentino coltivato con viti autoctone e non. Una gran parte della produzione di vini, poi, si fregia della Denominazione di Origine Controllata. Sono Vini che lasciano il segno, e che ben sanno rappresentare la grande diversità climatica e morfologica di questa Provincia!
Non solo vini però, perché il Trentino rifulge anche dei saperi e dei sapori del suo pregiato “distillato di vinacce”, la grappa, simboleggiata nel mondo attraverso il suo marchio di tipicità, “il Tridente”, marchio dell’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino.
Una nuova grande scommessa nel futuro poi, è stata lanciata ad inizio 2023 dai viticoltori e dai distillatori aderenti al Consorzio Vini del Trentino e all’Istituto Tutela Grappa trentina, con la sottoscrizione di un accordo di partnership per la promozione, valorizzazione e comunicazione integrata dell’identità e delle unicità di queste grandi eccellenze.
Un gioco di squadra capace di raccordare ancora meglio il mondo dei vini e delle grappe, con gli eventi e le manifestazioni organizzate dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Un’esperienza sensoriale di grande appeal, che riannoda le relazioni fra il mondo urbano e quello rurale, passando per ledegustazioni enogastronomiche.
Un cerchio che si chiude intorno ad un percorso di esperienze enogastronomiche di qualità, un itinerario fra vini e piatti, per gustare e bere il territorio trentino in modo eco-sostenibile!
Non potevo esimermi dal condividere con voi queste riflessioni e spunti, prima di entrare nel vivo delle esperienze fatte in prima persona nel weekend enogastronomico a Trento.
Esperienze enogastronomiche a Trento in un weekend:
Alla scoperta dei
Vini del Trentino a Palazzo Roccabruna
Quattro chiacchiere su Palazzo Roccabruna a Trento.
Una location storica e di grande appeal, quella di Palazzo Roccabruna a Trento. Un palazzo storico fatto edificare nella seconda metà del Cinquecento da Gerolamo Roccabruna, canonico della cattedrale di Trento.
Siamo a Trento, la città del Concilio (1545-1563), un evento di tale portata, al tempo, capace di apportare un radicale mutamento urbanistico al centro storico. Risale al periodo del Concilio l’impronta rinascimentale delle strade e dei Palazzi che ancora oggi possiamo ammirare. Se avete già avuto modo di leggere gli articoli dedicati al Castello del Buonconsiglio a Trento o al Castello di Thun in Val di Non, ve ne sarete già fatti un’idea più chiara.
Ma, tornando a noi, il medesimo stile rinascimentale contraddistingue anche Palazzo Roccabruna, ovviamente! Dall’androne d’ingresso al salone principale, alla Cappella privata dedicata alla famiglia nobiliare dei Roccabruna, tutto parla attraverso statue, simbolismi e il raffinato ciclo pittorico di fine Cinquecento, nella Cappella.

Esperienze Enogastronomiche a Trento: Il corridoio di Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca Provinciale Trentina
Oggi, Palazzo Roccabruna è di proprietà della Camera di Commercio di Trento e, dal 2007, sede dell’Enoteca Provinciale del Trentino.
Nel cortile e nei saloni restaurati, vengono organizzati convegni, degustazioni, eventi enogastronomici e culturali, collegati ai vini e ai prodotti del territorio trentino.
– Esperienze enogastronomiche a Trento in un weekend –
I Vini DOC Trentino e Trentino Superiore:
Dal disciplinare al Calice
A Palazzo Roccabruna i vini trentini non si acquistano, ma si degustano.
Nella sede dell’Enoteca Provinciale del Trentino, il sancta sanctorum è rappresentato dalla sua cantina storica, mentre le esperienze di degustazione dei vini DOC e degli altri prodotti del territorio viene effettuato nelle sale cinquecentesche o nel bel cortile del Palazzo Roccabruna, impreziosito da un giardino e da sculture in pietra a forma di grappolo d’uva.
I vini che possono fregiarsi della denominazione DOC trentino, istituita dal 1971, sono ottenuti da uve vendemmiate in vigneti che aderiscono a rigidi disciplinari di produzione. Si tratta di vini provenienti da uve a bacca bianca o rossa, di cui è nota l’origine (autoctona e non) trentina. Ogni passaggio è strettamente controllato e codificato: dai sistemi di coltivazione alle rese per ettaro, dalle pratiche in cantina ai requisiti organolettici dei vini stessi, tutto deve rispondere alle normative contenute nei disciplinari.

Esperienze Enogastronomiche a Trento: Il cortile di Palazzo Roccabruna e la scultura a forma di grappolo
Se avete dei dubbi o delle curiosità sul vino a denominazione DOC Trentino e Trentino Superiore, potete colmare la sete di conoscenza leggendo qui il disciplinare di produzione.
Per capirci meglio, la zona di produzione del DOC Trentino e Trentino Superiore
“si estende tra i comuni viticoli della provincia di Trento, nella Valle dell’Adige, nella Valle di Cembra, nella Vallagarina, nella Valle del Sarca, nella Valsugana e nelle Valli Giudicarie.”
Intorno alla coltivazione della vite e alla produzione dei vini DOC Trentino e Trentino Superiore, sono stati scritti tantissimi libri e articoli, come si conviene per ogni grande patrimonio culturale. Perché dietro ad ogni vino di grande qualità, ci sono uomini (e donne) tenaci e caparbi, tanta ricerca ed innovazione, ma anche la grande voglia di preservare i valori della terra e delle tradizioni. Dietro ad ogni vino trentino c’è anche l’arte e la passione del comprendere la propria terra (e il cielo) senza forzarla, mantenendo l’unicità del territorio sino a dentro il calice che stringerete fra le mani.
Da ultimo ma non ultimo, c’è poi la grande capacità di fare rete attraverso Consorzi, Istituti di tutela, per garantire al consumatore ultimo e all’appassionato di vini, il “buon bere di qualità garantita”. E non è roba di poco conto!
– Esperienze Enogastronomiche a Trento –
“Essenza delle Dolomiti: dalla montagna alla vite”
Alla scoperta dei Vini Trentini
Attraverso quella che è stata la nostra esperienza di degustazione dei vini trentini presso la sede dell’Enoteca Provinciale, spero di lasciarvi “uno spunto” da cui partire, per creare “la vostra esperienza enogastronomica”, magari proprio a palazzo Roccabruna.
Già nel titolo dell’esperienza propostaci dal Consorzio Vini del Trentino, troverete le radici dell’essere vino in Trentino: “Essenza delle Dolomiti: dalla montagna alla vite.”
Attraverso 5 “vini testimonial” (più uno), abbiamo “viaggiato” nel territorio trentino accompagnati dalle informazioni puntuali, professionali ed appassionanti di un’esperta enologa.
1. Trentino Doc Nosiola Palustella- Vino Biologico – annata 2022 – 12,5% – prodotto
dall’ Azienda Agricola R. Zeni.
Un vino proveniente da vitigni a bacca bianca della varietà Nosiola, tipica ed autoctona del Trentino. Molto amato in passato dalla Corte viennese, il vitigno viene coltivato nella Valle dei Laghi e sulle colline di Sorni e Pressano. La varietà Nosiola è legata anche alla produzione del Vino santo Trentino.
Il Vino Trentino Doc Nosiola Palustella si presenta di colore giallo paglierino, con un gusto fresco e fruttato con una piacevole sfumatura di selvatico. Ottimo da usare come aperitivo o da abbinare con i pesci di acqua dolce e con salumi delicati, non affumicati.
2. Trentino Superiore Cembra Doc Müller Thurgau – Castel Firmian – 2021 – 12, 5%
– Prodotto dalla Cantina Mezzacorona
Vino dal colore giallo paglierino prodotto con le uve coltivate dai Mezzocorona nei vigneti della media-alta collina della Valle di Cembra. Il nome del vitigno, nato nel 1891, deriva dal nome del professore Hermann Müller, cittadino svizzero del Cantone Thurgau.
La vinificazione del Müller Thurgau è del tipo tradizionale, che conferisce al vino un gusto fruttato e fresco, con note speziate di salvia e timo, con sentori di pesca bianca.
Il Trentino Superiore Cembra Doc Müller Thurgau può essere usato come aperitivo o in abbinamento con pesce crudo o cotto, formaggi freschi, primi piatti alle verdure e carni bianche alle erbe aromatiche.
3. Trentino Superiore Marzemino D’Isera, Etichetta Verde, anno 2020 – 13% –
Prodotto da Cantina D’Isera
Il Marzemino è un vitigno autoctono della Vallagarina, radicato nei terreni basaltico-franco-sabbiosi del Comune d’Isera.
È un vitigno ricco di storie e leggende, che vedono i semi originari dell’uva Marzemino provenire addirittura dal paese di Diomede. Ma dalle leggende alla realtà, le uve “Marzavi”, sono di certo citate in antichi registri commerciali a Cipro e lungo la foce del Po e dell’Adige.
Di certo c’è che Mozart, ospite in Vallagarina della nobile famiglia dei Lodron, rese onore al buon Marzemino menzionandolo nel Don Giovanni.
Il Marzemino Etichetta Verde ha uno splendido colore rosso rubino con un piacevole gusto fruttato, un aroma pieno, con sentori di frutta di bosco e note speziate.
Si abbina in modo pregevole con formaggi quali il brie o il taleggio, o con primi piatti a base di sughi di funghi, carni bianche e rosse.
4. Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva, anno 2019 – 13,5% – Prodotto dalla
Cantina Rotaliana di Mezzolombardo
Il Teroldego Rotoliano è senza dubbio il principe dei vini rossi Trentini, il primo ad avere ottenuto il riconoscimento, dal 1971, della Denominazione d’Origine Controllata.
Il suo colore, vivido e pieno, riprende i colori del melograno. Seduce con il sentore dei frutti della mora selvatica, della ciliegia e con le sue avvolgenti note speziate.
L’oro del Tirolo – Tiroler Gold, riprende nella sua profonda essenza, la forza della natura nella Piana Rotaliana Königsberg, fra campi coltivati, colline e le ripide pareti delle Dolomiti che si affacciano sulla valle dell’Adige. La zona di produzione del “Teroldego Rotaliano” comprende la porzione del Campo Rotaliano, ricadente nei comuni di Mezzolombardo, Mezzocorona e nella frazione di Grumo, del comune di S. Michele all’Adige (come da Disciplinare di Produzione)
Giova anche ricordare che, nei primi anni del Novecento, Cesare Battisti, giornalista irredentista trentino, definì non a caso queste zone “il più bel giardino vitato d’Europa”.
Un vino “antico” questo, che vede nel Concilio di Trento il momento giusto per farsi conoscere ed apprezzare anche al di fuori della sua zona di origine.
Si abbina splendidamente alle carni rosse, ai salumi e ai formaggi a lunga stagionatura.
5. Trentino Superiore Doc Castel Besseno, anno 2022 – 10,5% – prodotto dall’Azienda
Agricola Salizzoni Valter
Si tratta di vino bianco prodotto nell’Alta Vallagarina, vicino a Castel Beseno. Il Trentino Superiore Doc Castel Besseno è un vino molto aromatico, che si ottiene da uve di Moscato Giallo lasciate appassire in parte in vigna.
Il colore è giallo paglierino, con sentori di mela Golden e pesca. Si abbina con formaggi freschi, strudel di mele e cantuccini alle mandorle
6. Trentino D.O.C. Vino Santo Della Valle Dei Laghi 2001 – Prodotto da Pisoni –
Pergolese
Il Vino Santo Trentino DOC è un vino passito prodotto a partire dalla Nosiola, coltivata lungo la Valle dei Laghi.
L’uva bianca, dopo essere stata fatta appassire su graticci (arèle), viene attaccata dalla muffa Botrytis che ne concentra gli zuccheri. Il mosto, alla fine dei vari passaggi, viene travasato in piccole botti di rovere, dove inizia una lunga fermentazione naturale, che va da 50 mesi a 10 anni.
Il Trentino D.O.C. Vin Santo si contraddistingue per un bel colore ambrato ed un gusto dolce e morbido, con un profumo di dattero e fichi secchi maturi. Si abbina superbamente con i formaggi erborinati, il foie gras, i dessert a base di mandorle o con lo zelten.
Novità in campo enologico – Il Trento doc Dosaggio Zero
Dosaggio zero indica un vino spumante che contiene fino a tre grammi litro di residuo zuccherino dopo la rifermentazione in bottiglia. A questi vini, nel corso la fase del dosage – e quindi, prima della tappatura della bottiglia – non sono stati aggiunti zuccheri.
Esperienze Enogastronomiche e scoperta dei vini trentini
a Palazzo Roccabruna:
Come prenotare le degustazioni
Tutto ciò che avete letto dell’esperienza sensoriale con i vini Trentini a Palazzo Roccabruna, potete tranquillamente ripeterlo anche voi. Prenotate uno dei tanti eventi di degustazione che, ogni settimana, l’Enoteca provinciale del Trentino organizza, abbinando ai vini ai prodotti tipici del Trentino e alla grappa.
- L’Enoteca Provinciale del Trentino è aperta a queste attività dal giovedì al sabato dalle ore17.00 alle 22.00.
- Nel periodo estivo le aperture settimanali saranno effettuate dalle ore 18.00 alle ore 22.00.
- Nella giornata di sabato sarà anche aperto a mezzogiorno, dalle 10.30 alle 13.30 con degustazioni di “mescita al banco – a la glacé”
Contatti di Palazzo Roccabruna – Enoteca provinciale del Trentino
- Via SS Trinità, 24 Trento
- Ubicazione su mappa
- Recapito telefonico: +390461887101
- E mail contatto: promozione@tn.camcom.it
- Sito web ufficiale di Palazzo Roccabruna
- Dove parcheggiare a Trento
Esperienze di Enogastronomia Trentina:
La Grappa fra storia e territorio
Come per i vini, anche la Grappa Trentina riesce a raccontarci il territorio.
La degustazione diventa un momento per conoscere la storia e le vicissitudini di quelle famiglie trentine che, intorno a questo distillato ottenuto dalla fermentazione delle vinacce, hanno creato un’impresa, portando il prodotto ed il marchio del Tridente, a diventare un’eccellenza a livello mondiale. Ma non solo.
Per tutelare degnamente la vocazione territoriale e il prodotto venduto, dal 1968, i distillatori trentini si sono consorziati dando vita all’Istituto Tutela Grappa del Trentino che controlla, valorizza e garantisce la provenienza e l’autenticità della grappa.
Storicamente, la grappa, o meglio, un prodotto simile alla grappa era conosciuta sin dai tempi degli antichi Egizi.
Solo nel XVII secolo però, il processo della distillazione delle vinacce inizia ad essere un procedura oggetto di studi e ricerche. E’ con la messa a punto di uno specifico apparecchio per la distillazione, che la grappa inizia ad assumere i connotati che ancora oggi conosciamo. Vi parlo dell’alambicco! Era stato creata così l’arte e il “mestiere” del distillatore.
Un prodotto “povero”, la grappa di un tempo, ottenuta da un materiale di scarto, le vinacce, residuo della produzione dei vini, il cui uso era appannaggio dei ceti altolocati e nobiliari. In molte case di contadini la produzione delle grappe era una tradizione familiare, un prodotto anche da vendere per “arrotondare” le magre economie rurali.
Ma tornando allo strumento più importante per la realizzazione della grappa, e cioè l’alambicco, c’è da dire che Tullio Zadra, uno dei più grandi maestri nella realizzazione di queste apparecchiature, era figlio del Trentino.
Tullio Zadra, in particolare rivoluzionò le semplici caldaie in rame collocate sopra il fuoco di un tempo, trasformandole, fra il 1960 e il 1970, in veri e propri bagnomaria, capaci di estrarre con maggiore delicatezza i migliori aromi e le migliori note del vitigno di origine.
Nasce così la moderna Grappa Trentina, quel “buon bere” che va assaporato lentamente, quasi meditando, senza eccessi, per carpirne tutte le sfumature e le emozioni olfattive e gustative che sa dare!
Esperienze enogastronomiche in Trentino:
Visitare la Distilleria Marzadro
e degustarne le Grappe
Quel mix di storie, tradizioni familiari, innovazione e creatività che la Grappa porta con sé, la si può scoprire in tutta la sua bellezza visitando la splendida “Distilleria Marzadro”, la cui alta qualità è garantita dall’Istituto Tutela Grappa del Trentino.
Nel nostro weekend enogastronomico a Trento, abbiamo avuto modo di apprezzare questo “mondo” attraverso tutti i 5 sensi, grazie anche al racconto di Stefano Marzadro. Un racconto che inizia da Brancolino di Nogaredo, da dove, nel 1949, ha inizio la storia imprenditoriale della famiglia di distillatori Marzadro.
Impossibile non emozionarsi nel vedere gli occhi di Stefano Marzadro brillare nell’accompagnarci, stanza dopo stanza, ad ammirare gli alambicchi con i quali Sabina e Attilio Marzadro iniziarono il cammino della “loro Grappa” verso il mondo. Un cammino “familiare” che prosegue da tre generazione, sempre con la stessa passione. Una passione ed una forza che quasi si riesce a percepire nelle note speziate e nel cuore dei distillati Marzadro.
La medesima passione, cura per i dettagli e per l’ambiente circostante, che si può notare ed apprezzare nella moderna costruzione che accoglie la Distilleria Marzadro. Nel complesso dei luminosi edifici (sono tre in totale), la grappa “nasce, matura e affascina con il suo gusto”.
Il Viaggio nella distilleria Marzadro, non può che iniziare con i locali dedicati alla distillazione e alla produzione della grappa. Fra mille alambicchi ramati, Stefano Marzadro ci racconta che proprio grazie ai nuovi alambicchi in rame a bagnomaria, negli anni 70 del secolo scorso, la Marzadro riuscì ad ottenere una Grappa più profumata.
Fra sperimentazioni e prove infinite, nel 1975 fu la volta della grappa prodotta da monovitigno. Con pazienza e tenacia, il 2002 segna poi una meta importante, per la Distilleria: nasce la Grappa Stravecchia “Le Diciotto Lune“, un vero simbolo nel mondo degli intenditori!
Un distillato prezioso lasciato invecchiare ed affinare per 18 mesi in botti di legno pregiato, oppure in botti utilizzate per il vino Porto, per i Whisky o il Rum. Prendono così vita il Diciotto Lune Riserva Botte Porto, riserva Whisky e Riserva Rum.
Ma la cosa più sorprendente è l’affinamento in anfore di terracotta, prima dell’imbottigliamento.
Questa cosa mi ha colpita in modo particolare. Pare quasi che la grappa dialoghi letteralmente con la terracotta, facendola “respirare” in modo naturale, ammorbidendola senza modificarne le preziose caratteristiche organolettiche!
Provare per credere quel che dico de “Le Anfore”!
Lo ho fatto, come ho anche degustato altre grappe. Che sonnacchiosamente, riposano il loro tempo in ampie sale colme di profumatissime botti di legno. Pura poesia da ammirare in punta di piedi.
La serata alla Distilleria Marzadro è continuata con altre esperienze enogastronomiche, tutte “Made in Trentino”. Ottimi i piatti cucinati da Sergio e Annarita Valentini, chef e proprietari della Locanda delle Tre chiavi di Isera, ovviamente “innaffiati” da ottimi vini.
Ci siamo arresi alla bontà dello sformato Casolet della Val di Sole, profumato di funghi e miele al mugo, al bis di primi (gigli al ragù di luganega trentina con finocchietto e casoncei con asparagi verdi e crema di zafferano del Baldo), alla tasca di vitello ripiena di erbe di campo.

Degustazioni Enogastronomiche in Trentino: Piatti della Locanda delle Tre chiavi di Isera, nella distilleria Marzadro
Per finire, dopo tutto questo ben di Dio, non poteva mancare la degustazione di un amaro. Un Amaro Trentino di nome e di fatto, a base di erbe delle montagne circostanti. L’amaro, come altri liquori, grappe alla frutta e liquori dolci, sono realizzati dall’Antica Erboristeria Nova Salus del Dott. Cappelletti sulla base di antiche ricette delle tradizioni erboristiche locali.
Maddalena Cappelletti, la portavoce del “nuovo corso” dell’azienda familiare, ci ha illustrato, con un pizzico di sano e giusto orgoglio, il proprio lavoro di testimonial delle tradizioni che si innovano.
Informazioni utili per visitare La
Distilleria Marzadro a Nogaredo (TN)
La Distilleria Marzadro si trova a soli 25 chilometri a sud di Trento, a 5 da Rovereto e a 23 da Riva del Garda
Nella mappa sottostante potete vedere il percorso da fare in auto da Trento
Visite e degustazioni alla Distilleria Marzadro: Costi e orari
La Distilleria Marzadro accoglie gli estimatori delle grappe e i visitatori presso il suo punto vendita tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 9.00 alle ore 18.30.
- Durante il periodo estivo, nelle domeniche del 2, 9, 16 nel mese di luglio e domenica 13 agosto, la distilleria sarà aperta al pubblico dalle ore 9.00 alle 13.00
- Giornate di Chiusura: 6 e 15 Agosto
Degustazioni delle Grappe Distilleria Marzadro.
Tutte le visite con degustazioni delle grappe e di prodotti enogastronomici sono solo su prenotazione.
Esistono diverse tipologie di “Percorsi degustativi”, di cui qui vi lascio un breve cenno.
- Visita guidata con degustazione classica – Durata: circa 1 ora
Costo: € 5 a persona (fino a 15 persone); € 3 a persona (più di 15 persone)
Con l’abbinamento di prodotti tipici trentini c’è un sovrapprezzo di € 5 a persona.
- Visita guidata con degustazione “I cinque sensi” – Durata: circa 1 ora.
Prevede la presentazione e degustazione guidata delle diverse tipologie di Grappa e liquori, con abbinamento di cioccolato Ciocomiti della Val di Sole, Trentingrana, pane o grissini.
Costo: € 10 a persona (massimo 15 persone)
Riferimenti di contatto
- Distilleria Marzadro – Via per Brancolino, 10 – 38060 Nogaredo (TN)
- +39 0464 304555
Volete approfondire cosa rappresentano le grappe e i vini per l’economia e il turismo in Trentino e non solo? Potete scaricare qui un documento in pdf che trovo molto interessante.
Esperienze enogastronomiche in un weekend a Trento:
Dove mangiare bene
In un weekend enogastronomico a Trento che si rispetti, la chiave giusta per la riuscita dello stesso è data, senza dubbio dal giusto equilibrio fra la degustazione dei vini trentini e i piatti tipici provati.
Scelti per noi dal Consorzio dei Vini Trentini e dall’Istituto Tutela della Grappa Trentina, i due ristoranti ed i menu dei due pranzi di cui qui vi scrivo. A Trento ci sono molte cose da vedere da fare, ma, la pausa del pranzo è sacra. Un momento imperdibile per conoscere e apprezzare le mille sfumature della cultura trentina, anche a tavola.
Ai Vicoli Ristorante e Wine Bar.
Un bel locale posto nel centro storico di Trento, all’interno di un Palazzo risalente al XIV secolo. Abbiamo pranzato in una splendida saletta con le pareti e le volte in pietra, supportati con estrema professionalità e gentilezza dallo staff del locale.
Un pranzo all’insegna dei piatti tipici preparati a partire da materie prime provenienti dal territorio, cucinati in modo superbo. Ottimi il risotto al Teroldego, la carne salada alla piastra accompagnata da fagioli Lamon e la sfogliatina alle fragole con crema pasticcera. Non sono mancati i vini trentini, ad accompagnare le pietanze: ottima scelta il Teroldego Rotaliano DOC Dorigati.
Dove di trova e come contattare Ai Vicoli Ristorante e Wine Bar.
- Piazza San Teresa Verzeri, 1, Trento (ubicazione su mappa)
- tel. 0461 260673
- E mail: info@aivicoli.it
- Sito web
Ristorante Borgonuovo Trento
Ubicato poco distante dal MUSE, Il Museo di Scienze di Trento, il Ristorante Borgo Nuovo è uno dei migliori locali della città dove poter gustare dell’ottimo pesce, “serviti e riveriti” in maniera cortese e molto professionale dal personale del locale.
Pur non trovandoci in una zona di mare – il pesce fresco personalmente lo riconosco a distanza – nulla da eccepire sulla freschezza delle materie prime utilizzate per la frittura di pesce, per l’insalata di tonnetto al vapore e il filetto di orata alla piastra con pure e spinaci.
Ottima scelta di vini Trento DOC dalla cantina ben assortita, con il Mach Riserva del Fondatore e il buonissimo Abate Nero Dosaggio Zero.
- Via I° Androna di Borgo Nuovo, 20 Piazza Giovanni Battista Garzetti, 14, 38122 Trento TN
- Telefono: 0461 261375
- Sito web
- Ubicazione su mappa
Esperienze enogastronomiche in un weekend a Trento:
Dove dormire (e mangiare bene)
Villa Madruzzo è lo splendido hotel in cui abbiamo alloggiato per il weekend alla scoperta dei saperi e sapori trentini. Si tratta di un’antica dimora storica risalente al XVI secolo, fatta edificare da Cristofaro Madruzzo, principe-vescovo del Trentino. insieme al Palazzo delle Albere, poco prima del Concilio di Trento.
Una splendida e raffinata location, immersa nel verde delle colline che si affacciano sulla città di Trento. Facilmente raggiungibile in auto o con i bus dal centro città, Villa Madruzzo è un hotel a 4 stelle dotato di ogni comfort, Spa inclusa.
Il Ristorante, anzi, i ristoranti all’interno di Villa Madruzzo sono all’altezza della location: luoghi dove godere in tutta tranquillità una buona cena e una perfetta prima colazione.
Non potevamo mancare di “testare” la cucina della Villa, che è stata all’altezza della struttura, proponendo piatti della tradizione trentina rivisitati in chiave innovativa. I tortel di patate con prosciutto casereccio, gli strangolapreti con fonduta di formaggi e finferli e lo strudel di mele con salsa vaniglia e gelato fiordilatte, sono stati da dieci con lode.

Esperienze enogastronomiche a Trento: strangolapreti con fonduta di formaggi e finferli nel Ristorante di Villa Madruzzo
Da sottolineare anche che, per chi volesse fare delle camminate nei dintorni, le opportunità non mancano. Per i più pigri o per le famiglie con i bambini, c’è la possibilità di esplorare, a soli 5 minuti dall’hotel, l’orrido di Ponte Alto: una camminata da non perdere assolutamente!
Contatti dell’Hotel Ristorante Villa Madruzzo
- Via Ponte Alto, 26 38121, Cognola, Trento (TN)
- Recapito telefonico – +39 0461 986220
- E mail – info@villamadruzzo.it
Vi siete lasciati affascinare dalle mille possibilità offerte dalle esperienze e degustazioni enogastronomiche da fare in un weekend a Trento e in Trentino? I vini e le grappe trentine aspettano anche voi. Nel frattempo, se ciò che avete letto sin qui è di vostro gradimento, condividetelo sui vostri canali social!
L’articolo è stato scritto in collaborazione con il Consorzio dei Vini Trentini e l’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino.
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12 comments
Un delizioso viaggio gastronomico da ripercorrere assolutamente. Sono sempre attratta da questo tipo di esperienze che secondo me aggiungono quel tocco di autoctono ad un tour. le grappe trentine poi sono davvero un eccellenza a livello mondiale, impossibile resistere.
Sono davvero felice di quello che scrivi. Le esperienze enogastronomiche in Trentino, ma più in generale in tutta Italia, sono momenti imperdibili!
Bene, sto finalmente organizzando un bel week end a Trento per l’autunno e non posso mancare delle esperienze enogastronomiche!
Te le consiglio caldamente: sono davvero esperienze al top che fanno comprendere al meglio il Trentino e Trento in particolare
ma che meraviglia! e quante bontà! Marzadro mi è piaciuto molto la visita alla distilleria, super consigliato!
Concordo con te. Le Grappe della Distilleria Marzadro sono ottime. più in generale, le esperienze enogastronomiche in Trentino, sono qualcosa da inserire assolutamente per scoprire al meglio questa Regione!
Cara Mimì mi è molto piaciuto questo articolo, ci ho trovato tanta storia e tutti i sapori di questa splendida regione italiana
Le esperienze enogastronomiche in Trentino sono fra le cose da non mancare assolutamente per scoprire meglio questa regione!
Trento è una città eccezionale che non solo ha moltissimi monumenti validi e molto suggestivi ma offre anche esperienze enogastronomiche di tutto rispetto! L’ho visitata anni fa ma ci tornerei subito!
Non posso che concordare con te Eliana! Trento merita una visita sempre
Quando si parla di esperienze enogastronomiche sono sempre in prima fila a leggere! Che meraviglia e che bontà!
Assolutamente Paola! A Trento le esperienze enogastronomiche lasciano il segno in positivo