Impossibile non lasciarsi trasportare dal grande fascino esercitato degli innumerevoli castelli che in Italia è possibile visitare! Pensate che, dal Nord al Sud della nostra Penisola, esistono circa 20.000 castelli, 45.000 se vengono conteggiati anche le torri, i torrioni, le fortezze e le rocche fortificate, i castelli trasformati in residenze nobiliari e ville. Senza contare le regge italiane che, a ben guardare possono anche essere definite “i Castelli dei Re”! Difficile allora scegliere quale siano i castelli italiani imperdibili o i più belli da visitare o, ancora, fare delle “graduatorie” sulla base della loro epoca di costruzione (castelli medievali o rinascimentali). Ciascuno di essi ha il suo perchè! Senza contare che, fra i castelli italiani meno conosciuti, ve ne sono alcuni che sono delle vere chicche.
Il comune denominatore di questi grandi attrattori dei territori, sono senza dubbio le magnifiche e possenti architetture che li contraddistingue, oltre alla posizione strategica in cui sono stati costruiti, da cui oggi possiamo ammirare spettacolari panorami su vallate e coste italiane.
Visto che non è possibile scrivere dei 20.000 manieri esistenti in Italia, insieme alle Travel Blogger Italiane, dopo avervi scritto dei Castelli più belli da visitare in Europa, vi portiamo a scoprire 10 Castelli imperdibili da visitare in Italia. Dieci manieri italiani che vale la pena scoprire, insieme agli splendidi territori che li circondano.
Lasciatevi ispirare da questo viaggio nel tempo fra storie, leggende ed architetture! Scopriamo insieme il grande patrimonio dei tesori storici e artistici racchiusi in questi imperdibili e bellissimi castelli italiani!
– Castelli imperdibili da visitare in Italia –
1. Calabria: Il Castello Ducale di Corigliano-Rossano
C’è sempre un motivo per visitare la Calabria. Questa volta voglio fornirvene uno in più, legato non alla bellezza del mare o delle sue montagne, ma alla visita di un castello splendido: il Castello Ducale di Corigliano Calabro. Potrete così avere anche l’opportunità di visitare il versante ionico della provincia di Cosenza e le due cittadine di Corigliano Calabro e Rossano che, dal 2018, si sono fuse divenendo un comune unico.
Il primo nucleo storico di questo bellissimo castello risale al 1073, allorquando venne realizzata la Torre del Mastio. La torre, che dall’alto della Collina del Serratore dominava la sottostante Piana di Sibari, rispondendo così alle esigenze militari difensive e di avvistamento, venne edificata probabilmente dal condottiero normanno Roberto il Guiscardo.

Castello Ducale di Corigliano Calabro: Affreschi di Girolamo Varna sulla volta della cappella di S. Agostino
Nei secoli, come spesso è accaduto a molti altri meravigliosi castelli italiani, anche il Castello Ducale di Corigliano Calabro è stato sottoposto a diversi rimaneggiamenti ed ampliamenti.
Dai principi di Sanseverino, ai duchi Saluzzo e ai baroni Compagna, il castello cambiò nel tempo anche la sua destinazione d’uso, divenendo nell’ultimo periodo, la residenza di Giuseppe Compagna.
Alla morte di quest’ultimo, il castello fu acquistato nel 1979 dall’Amministrazione Comunale di Corigliano Calabro, che ne curò il completo restauro – avvenuto fra il 1988 e il 2002 – rendendolo fruibile al pubblico.
L’itinerario di visita al Castello Ducale di Corigliano Calabro, inizia dal cosiddetto del Rivellino e da qui al piano terra, dove era ubicato lo Studio del Barone.
Proseguendo nella visita del primo piano, è possibile visitare le prigioni del maniero e gli ambienti dedicati alla raccolta delle acque piovane e le dispense.
Al secondo piano si trova la Santabarbara del Castello, mentre al terzo piano sono ubicate le stanze più belle del maniero, quelle del Piano nobile.
Una dopo l’altra, in un crescendo di meraviglie si susseguono il Corridoio delle Armi, la Sala del Trono, la Sala da Pranzo e il sontuoso Salone degli Specchi, con i suoi preziosi specchi e gli scintillanti lampadari in cristallo di Boemia. Su tutto, trionfano le scene decorate sul soffitto, realizzati con la tecnica del trompe-d’œil.

Castelli italiani da visitare: Le meraviglie della Sala degli specchi nel Castello di Corigliano- Rossano
Ma la visita al Castello Ducale di Corigliano Calabro, non può dirsi completa se non visitate i suoi due gioielli: la Torre Mastio e la cappella di Sant’Agostino, con il prezioso trittico della Madonna delle Rose.
La Torre del Mastio si articola su cinque livelli, tutti visitabili. Le sue pareti sono impreziosite dagli affreschi realizzati dal pittore Girolamo Varna, a raffigurare gli stemmi araldici, scene mitologiche e delle crociate e di araldica. Con una portentosa Scala a Chiocciola poi, potrete di raggiungere il coronamento della Torre, deliziandovi dei panorami che da lassù potrete ammirare.
Nella cappella di Sant’Agostino soffermatevi poi ad ammirare il trittico raffigurante la Madonna delle Rose con S. Antonio Abate e S. Agostino sui lati, realizzata nel 1872 dall’artista Domenico Morelli, su incarico di Giuseppe Compagna.
Giuseppe Compagna acquistò la residenza nel 1828 e il suo secondogenito, Luigi, commissionò al maestro fiorentino Girolamo Varna la realizzazione di alcuni affreschi sulla volta della cupola di S. Agostino e nella parte alta della torre Mastio. Il Salone degli Specchi venne invece affidato al maestro Ignazio Perricci da Monopoli.
Non vi resta che prendere spunto da questi “suggerimenti di viaggio” e visitare il Castello Ducale di Corigliano-Rossano.
Informazioni utili per la visita al Castello Ducale di Corigliano Calabro
- Ubicazione – Piazza Guido Compagna, 1 – Corigliano Calabro
- Orari di apertura: Lunedì giorno di Chiusura Settimanale
- In inverno: Dal martedì alla domenica dalle ore 09:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle18:30
- In Estate: Dal martedì alla domenica dalle ore10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 20:30
- Dal 1° luglio al 31 agosto si effettuano, su prenotazione, visite notturne dalle 21:00 alle 24:00 nei giorni lunedì e mercoledì.
Tariffe Ingresso ala castello – Museo
- Biglietto di ingresso intero – Euro 5,00;
- Biglietto di ingresso ridotto (per i residenti nel Comune di Corigliano) – Euro 3,00;
- Ingresso gratuito per i bambini di età inferiore a 6 anni (non appartenenti a gruppi precostituiti) e per gli adulti di età superiore a 65 anni (se residenti a Corigliano Calabro);
- Ingresso Museo con Guida – Da 1 a 5 persone Euro 10,00 (a persona).
Potete contattare i referenti del Castello Ducale di Corigliano Calabro:
- Tramite Email: info@castellodicoriglianocalabro.it
- Al recapito telefonico: 0983 81635
Contributo di Mimì del Blog “Spunti di Viaggio – Travel and LifeStyle“
Castelli Italiani imperdibili da visitare.
Dove si trova Il Castello Ducale di Corigliano-Rossano
– Castelli imperdibili da visitare in Italia –
2. Campania: La Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta è uno dei più interessanti gioielli del Patrimonio culturale e storico italiano, insieme al Colosseo e agli scavi di Pompei. Come questi è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, e lo è dal 1997.
La Reggia si trova a Caserta ed è facilmente raggiungibile in auto. Ci sono degli ampi parcheggi dove potete lasciare la vostra auto in sicurezza. La tariffa oraria del parcheggio è di 1 euro.
Questa meraviglia architettonica è visitabile in qualunque periodo dell’anno, ma il periodo migliore è sicuramente quello che va da maggio a settembre inoltrato, visto che in primavera ed estate i giardini sono in piena fioritura.
Informazioni utili per visitare la Reggia di Caserta: Orari e Costi
Il prezzo del biglietto varia a secondo dell’aerea che intendete visitare. Il costo per la visita completa è di 16 euro. Con questo ticket potrete visitare l’interno della Reggia e tutto il parco.
Volendo, potete scegliere di visitare solo il parco al costo di 11 euro, o solo gli appartamenti reali, pagando 12 euro.
Il biglietto è acquistabile on line, sul sito ufficiale della Reggia di Caserta, oppure direttamente presso la biglietteria che troverete all’ingresso.
Orari di visita degli Appartamenti Reali
Gli Appartamenti Reali sono aperti tutti i giorni ad esclusione del martedì, il 1° gennaio e il 25 dicembre.
- Gennaio: Dalle ore 08:30 alle 15:00 e ultimo ingresso 14:00
- Febbraio: Dalle ore 08:30 alle 15:30 e ultimo ingresso 14:30
- Marzo: Dalle ore 08:30 alle 16:00 e ultimo ingresso 15:00
- Da Aprile a Settembre: dalle ore 08:30 alle ore 19:30, con ultimo ingresso alle ore 18:15
- Ottobre: dalle ore 08:30 alle 17:30 e ultimo ingresso ore 16:30
- Novembre: Dalle ore 08:30 alle 15:30 e ultimo ingresso 14:30
- Dicembre: Dalle ore 08:30 alle14:30 e ultimo ingresso 13:30
Ricordate che, la prima domenica di ogni mese, l’accesso al monumento è gratuito, grazie all’iniziativa del Ministero della Cultura. Ovviamente troverete anche tanta gente e i giardini all’inglese non sono visitabili.
La durata minima della visita alla Reggia di Caserta è di almeno tre ore, se non anche di più. Tutto dipende da voi. Se decidete di visitare solo gli appartamenti reali, sarà necessario prevedere almeno due ore. Il parco invece si può vedere in un’ora e mezzo.
La storia della Reggia cominciò quando Carlo di Borbone divenne re. Egli desiderava costruire una nuova capitale nell’entroterra, ma che fosse comunque vicina a Napoli. Dopo aver acquistato un lotto di terreno di enorme vastità, commissionò il progetto della sua dimora al più famoso architetto dell’epoca: Luigi Vanvitelli.
La Reggia di Caserta, infatti, è il capolavoro di Vanvitelli, che la progettò nel 1734. Considerata come la più grande residenza reale del mondo, si estende su una superficie di circa 47.000 metri quadrati e conta un numero infinito di stanze, ben 1200!
Ma non è tutto qui! Perché la Reggia è anche circondata da un immenso Parco di ben 120 ettari.
- Se volete conoscere meglio questo spettacolare edificio vanvitelliano, QUI potete scaricare la Guida in pdf
- Qui invece, potete scaricare la Mappa del Parco e dei Giardini Inglesi della Reggia
Entrando, sarete colpiti fin dall’inizio dallo Scalone d’Onore. La magia continua attraverso le altre sale, le più famose delle quali sono gli appartamenti reali, la Cappella Palatina, la Sala degli Alabardieri e quella del Trono.
Dopo aver esplorato la Reggia vera e propria, preparatevi a visitare i meravigliosi giardini. Anche il parco venne progettato da Vanvitelli, ma la sua realizzazione si deve al figlio Carlo.
Lo splendido Parco è adornato da fontane e giochi d’acqua, di straordinaria bellezza. Tra le fontane più interessanti ci sono quella dei Delfini, di Eolo, di Venere e Adone. Sono tutte collocate sul vialone principale che potrete percorrere a piedi o con dei piccoli pullman (a pagamento).
La fontana più famosa, però, è quella di Diana e Atteone, dietro la quale scorre una imponente cascata.
Colpisce poi, lo splendido Giardino Inglese: si tratta di una parte del parco isolata da tutto il resto, più piccola ma molto affascinante.
La cosa che vi colpirà di più è il Bagno di Venere, che ospita la statua della dea, ma a me è piaciuto molto anche il laghetto delle Ninfee.
Contributo di Teresa Torsello del Blog “Nonni Avventura”
Castelli (e Regge) Italiani imperdibili da visitare
Dove si trova la Reggia di Caserta
Castelli imperdibili da visitare in Italia –
3. Liguria: I castelli di Lerici e San Terenzo
Nel levante ligure, in provincia della Spezia, c’è un comune che ha una particolarità: possiede ben due castelli che si guardano tra di loro.
Sto parlando del castello San Giorgio e il castello di San Terenzo, dell’omonima frazione del Comune di Lerici.
Da qui vi racconto un po’ della loro storia e del perché dovete assolutamente andare in Liguria, per visitare questi due castelli, unici nel loro genere.
Castello di Lerici
Lerici è completamente dominata dal Castello di San Giorgio, costruito e rimaneggiato in più epoche, tra il XII e il XVI secolo. Ancora oggi si staglia nel panorama della località, con la sua sagoma inconfondibile.
Il Castello di Lerici è una fortificazione poligonale costruita nel 1152. Per secoli fu il carcere di massima sicurezza di Genova, ospitando prigionieri di alto lignaggio. Lì furono eseguite anche numerose condanne a morte, soprattutto contro i ribelli corsi.
Fra gli ospiti illustri delle prigioni ci fu anche Francesco I, re di Francia, qui condotto dopo la sconfitta degli spagnoli di Carlo V a Pavia.
Il Castello di San Giorgio è sicuramente la prima cosa che vedi, quando arrivi a Lerici. Si affaccia sul mare nella parte alta del paese, sopra il porticciolo del paese.
Può essere visitato tutto l’anno ed è possibile assistere anche ad interessanti mostre d’arte, allestite all’interno della struttura castellana.
Il panorama da quell’altezza è semplicemente spettacolare. Dalla sua sommità si ha una chiara visione del dirimpettaio e più piccolo Castello di San Terenzo.
A Lerici si può salire fino a Piazza Castello con due diversi percorsi a scalini:
- Quelle che si trovano nei pressi del molo, vicine alle barche dei pescatori;
- Da Piazza Garibaldi, con una scalinata di gradini più larghi e agevoli da scalare.
Informazioni per visitare il Castello di San Giorgio a Lerici:
- Biglietto di ingresso intero €5,00
- Biglietto di ingresso ridotto €2,00 (componenti comitive di almeno 10 persone paganti – over 65 – studenti universitari e dell’Accademia di Belle Arti – partecipanti ad eventi organizzati dal Comune in collaborazione con altri enti ed associazioni.
- Ingresso gratuito per residenti nel Comune di Lerici, i ragazzi under 18 – persone con disabilità e loro accompagnatori – guide autorizzate munite di tesserino
- L’ascensore è accessibile dalla galleria San Giorgio di Calata Mazzini, tutti i giorni dalle ore 08.00 alle 01.00.
- Giornate di Apertura: Dal lunedì alla domenica dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 20; i giorni e gli orari di apertura possono subire variazioni.
Castello di San Terenzo
Il Castello di San Terenzo nasce intorno al 1400, ed è situato su un basso contrafforte roccioso.
Si narra che sia stato costruito durante il dominio della Repubblica di Genova, come fortezza difensiva contro l’invasione dei pirati saraceni. Per questo motivo, infatti, la grotta che conduce al promontorio roccioso su cui sorge il castello, è chiamata ancora adesso la “Tana dei Turchi”.
Ogni estate vengono anche riproposte rievocazioni storiche delle famose battaglie contro questi attacchi al borgo.
In origine il Castello di San Terenzo era solo una torre quadrata, alta una decina di metri. Successivamente è stato aggiunto un secondo muro. per formare un pentagono irregolare, con torri circolari di guardia ai tre angoli.
Possiede anche un fossato, oggi colmato, ma una breccia nel bastione settentrionale ne rivela l’antica esistenza.
A questo piccolo castello è stato affidato il compito di difendere il settore nord della baia del Golfo dei Poeti, in aiuto al castello di Lerici.
Per arrivare al castello si accede da una scalinata nella Piazza Brusacà, detta “La Marina” dai cittadini di San Terenzo.
Merita una visita anche solo per il panorama che si apre davanti ai tuoi occhi, già dalle prime mura, una scena che ti apre il cuore.
Oggi è gestito dal Polo Museale della Liguria e viene utilizzato per ospitare mostre ed eventi legati al territorio.
Orari di apertura:
- Sabato e domenica dalle ore 15:00 alle 18:00
- Orario estivo: dal martedì alla domenica dalle ore 17:00 alle 23:00
- Costo dei Biglietto: 3€
- Per maggiori informazioni o per prenotare visite guidate per gruppi, il recapito telefonico è 388 4750863
Contributo di Saretta Bontempi, del Blog ”Iris e Periplo Travel”
Castelli Italiani imperdibili da visitare:
Dove si trovano i Castelli di Lerici e San Terenzo
– Castelli imperdibili da visitare in Italia –
4. Lombardia: Villa Gromo Mapello
Poche sono le ville di campagna che hanno un fascino così suggestivo e una storia così particolare come Villa Gromo Mapello. Situata presso l’Isola Bergamasca, a pochi chilometri dal capoluogo e dalle splendide montagne che fanno da sfondo. Si tratta di una vera e propria “villa veneta” nelle terre di Bergamo.
Con Villa Gromo Mapello è stato amore a prima vista. Il suo immenso giardino accoglie il visitatore come in un abbraccio, fino a cullarlo con i suoi interni raffinati e di buon gusto. Non potevo immaginare, quando ho varcato il suo enorme cancello sormontato da un leone e da una pantera, alla magnificenza che mi si sarebbe mostrata.
Qui tutto è elegante, sontuoso, opulento ma non esagerato. Un vero capolavoro dell’architettura settecentesca lombarda!
La storia sembra essersi fermata qui in un’istante preciso: quello dei balli di società e degli incontri galanti a cavallo tra ‘700 e ‘800, quando questo palazzo faceva da cornice a feste sfarzose degne dei nobili più famosi e altolocati.
Sotto lo sguardo delle figure mitologiche che rimandano a tempi passati. qui sono sbocciati amori, tramati tradimenti, ci si è corteggiati con garbo e ci si è appartati per conversazioni piccanti. Già, perché la villa è sensuale ma allo stesso tempo riservata, nascosta agli occhi dei distratti ma brillante per chi sa apprezzarla.
Voluta dalla ricchissima famiglia Zanchi, questa villa è stata concepita come una “villa di delizia”, da utilizzare nei momenti di riposo dai numerosi viaggi verso la Serenissima. Vista l’importanza dei numerosi affari condotti dalla nobile famiglia, anche la residenza doveva rimarcare l’importanza degli Zanchi con la sua sfarzosità.
Un chiaro messaggio a tutti i nobili (e non solo) che si apprestavano a visitare la villa: gli Zanchi erano potenti, anzi potentissimi, e i fregi e gli stucchi sono un chiaro monito a chiunque varchi i cancelli della proprietà.
Non solo ricchezza ma anche ottimo gusto. La famiglia Zanchi ha infatti pensato a numerosi spazi congeniali che potessero offrire agio agli ospiti, come i piccoli salottini adiacenti al Salone d’Onore, perfetti per chi desiderava riposarsi tra una danza e l’altra, ma anche per approfondire conversazioni più discrete e riservate.
Ogni parte della villa è decorata: che siano affreschi o arredi, nulla è stato lasciato al caso e la bellezza di un tempo è giunta fino a noi grazie anche all’attuale proprietario che custodisce questo luogo con dedizione.
Il parco di 20.000 metri quadrati, ancora oggi incanta gli ospiti. La location è infatti perfetta per matrimoni, meeting ed eventi di vario genere come balli in abito ottocentesco e rinfreschi.
Vi ho convinti a visitare Villa Gromo Mapello?
Per informazioni o prenotare una visita, vi lascio gli estremi per poterli contattare
info@villagromomapello.it
+39 351 8231742
Sito web ufficiale
Contributo di Eliana Intruglio del Blog “Donna vagabonda”
Castelli Italiani imperdibili da visitare.
Dove si trova la villa Gromo a Mapello
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5. Lombardia: Il Castello Scaligero di Sirmione
Oltre che una delle mete più ricercate dal turismo nel bresciano, Sirmione è sicuramente uno dei posti più belli e caratteristici del Lago di Garda.
Sirmione poi, è anche l’incontro magico tra l’acqua turchese del lago e una terra cantata dai poeti oltre duemila anni fa.
Il benvenuto nel borgo medievale di Sirmione, vi viene dato dallo splendido castello (la rocca scaligera), una delle più spettacolari e meglio conservate del Garda. Uno straordinario esempio di fortificazione lacustre.
Fu la famiglia dei Della Scala di Verona, a volere la costruzione del castello nella seconda metà del XIV secolo, con l’intento di realizzare una fitta rete di fortificazioni, tra loro in reciproca relazione, a scopo difensivo.
Per fortuna questo splendido castello, sicuramente fra i più panoramici ed imperdibili in Italia, è visitabile ancora oggi in tutto il suo splendore. Fatto salvo se non avete paura del fantasma che, pare si aggiri tuttora tra le stanze della rocca.
Quello che rende il castello scaligero di Sirmione particolare, è la sua darsena, che ancora oggi racchiude una piccola porzione del lago.
Attraversando il rivellino che ha sostituito il ponte levatoio originale. si entra nel cortile del quadrilatero principale. Da qui si accede, da un lato al mastio e ai camminamenti di ronda, e dall’altro al secondo cortile e alla darsena.
La spettacolare vista che si gode dall’alto dei 37 metri del mastio sulle mura sul borgo di Sirmione, sulla darsena e su tutto il lago, vale senza dubbio la ripida salita per arrivare alla sua cima.
Dal 2018 poi, è visitabile anche la darsena (accompagnati da una guida), che solo nell’ultimo secolo è tornata ad ospitare le acque del lago. Due camminamenti la percorrono su 3 lati mentre, una nuova scala posta nella torretta di nord-est, permette di ammirare il castello e il lago da una prospettiva tutta nuova!
La visita del castello non è adatta a passeggini e carrozzelle: ci sono numerose scale ripide per accedere al mastio e alle mura!
Costo dei Biglietti per visitare il Castello Scaligero di Sirmione
- € 6 euro ingresso singolo (€ 3 ridotto);
- € 14 (€ 6 ridotto) con Grotte di Catullo di Sirmione e Villa Romana di Desenzano
- È possibile acquistare l’abbonamento 3Musei del Garda, valido un anno al costo di € 21. L’abbonamento consente ingressi gratuiti illimitati alla Villa Romana di Desenzano del Garda, al Castello Scaligero e alle Grotte di Catullo a Sirmione.
- La darsena è visitabile solo nei weekend, con biglietto aggiuntivo a € 2 e con accompagnamento da parte del personale del museo.
Contributo di Claudia Arici del Blog “Diario dal Mondo”
Castelli Italiani imperdibili da visitare:
Dove si trova il Castello Scaligero a Sirmione
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6. Piemonte: Castello di Casotto a Garessio (CN)
Il castello di Casotto è una delle residenze reali più affascinanti della provincia di Cuneo. È situato nel comune di Garessio, tra i boschi secolari della Val Casotto.
L’edificio si erge sui resti di uno dei primi monasteri certosini d’Italia dedicata a San Brunone, di cui però restano appena poche tracce. Uno degli elementi distintivi del luogo è la profonda quiete che lo circonda.
Fu acquisito nel 1837 dai Savoia e, con una serie d’importanti trasformazioni da parte di Carlo Alberto, diventò una grande tenuta di caccia. Fu però con Vittorio Emanuele II e i suoi cinque figli, che il castello di Casotto diventò una delle residenze preferite per le vacanze estive della famiglia reale.
Fu proprio tra queste mura che, nel 1858, fu scritta una pagina molto importante della storia d’Italia. La quindicenne principessa Maria Clotilde ricevette la notizia di dover sposare Girolamo Bonaparte, cugino dell’imperatore francese Napoleone, più vecchio di lei di ventuno anni. Ciò avrebbe permesso al re di ottenere l’alleanza francese durante la Seconda Guerra d’Indipendenza.
Si trattava di un matrimonio dettato dalla ragion di stato, cosa molto frequente a quei tempi, e la ragazza avrebbe potuto benissimo opporsi a un’unione che non rispecchiava i suoi desideri. Tuttavia, dopo un’intensa meditazione trascorsa proprio tra le mura del castello di Casotto, la principessa Maria Clotilde acconsentì alle nozze per assecondare le esigenze della patria.
Di fatto, come riportato da una targa apposta proprio all’ingresso dell’amato castello, il suo sacrificio fu un passo importantissimo per la futura unità d’Italia.
Per raggiungere il castello di Casotto sono presenti due distinte stradine asfaltate. Una conduce direttamente al parcheggio della reggia reale, mentre l’altra porta a un piacevole sentiero nel bosco che, tuttavia, richiede una camminata di circa mezz’ora per arrivare a destinazione.
È bene tenerlo a mente per arrivare puntuali alla biglietteria.
Le visite guidate sono gestite dall’associazione Kalatà. Sulla pagina ufficiale dell’esperienza sono indicati gli orari di apertura e le relative tariffe. Il biglietto intero costa € 10,00. Le visite si svolgono soprattutto nel weekend, ma d’estate l’offerta si amplia anche nel resto della settimana.
Il castello di Casotto apre quindi le sue porte per mostrare ai visitatori vicende e curiosità legate alla sua storia.
Dagli ambienti esterni molto ben tenuti agli appartamenti completi di arredi, passando per la cappella reale. Per chi lo desidera, è possibile anche salire in cima alla torre campanaria.
La cappella certosina fu restaurata dall’architetto Bernardo Antonio Vittone, uno dei maggiori rappresentati del barocco piemontese, che progettò anche la facciata in pietra della reggia. Al suo interno spiccano le colonne monolitiche in pietra locale, il pregevole pavimento d’alta ebanisteria e la cupola, finemente affrescata, che sembra illuminata da alcune finte finestre trompe-l’oeil.
Il castello di Casotto fa parte del circuito delle Residenze Sabaude ma, a differenza degli altri castelli più famosi appartenuti alla famiglia, non è stato inserito tra i beni Patrimonio dell’Umanità. Tuttavia, proprio perché luogo di svago e non di rappresentanza, permette di scoprire da vicino la quotidianità della famiglia reale.
Informazioni utili per visitare il Castello reale di Casotto:
Tariffe di Ingresso
- Intero € 10,00
- Ridotto € 8,00 – Per visitatori da 6 a 25 anni
- Gratuito – Per bambini e ragazzi con età compresa tra 0 e 5 anni
- Gratuità per: disabili, giornalisti con tesserino accreditati, guide turistiche con il gruppo, minore 6 anni, possessori di Abbonamento Musei, Possessori Royal Pass, possessori Torino+Piemonte Card
Orari delle visite guidate previste dal 8 aprile al 15 ottobre 2023
Visite alle ore: 10.00 | 11.30 | 14.00 | 15.30 | 17.00
- Aprile: 8, 9 (Pasqua), 10, 22, 23, 24, 25 (Anniversario della Liberazione), 29, 30
- maggio: 1° maggio (Festa dei Lavoratori), sabato e domenica
- giugno: venerdì, sabato e domenica
- luglio: giovedì, venerdì, sabato e domenica
- agosto – 10 settembre: dal lunedì alla domenica
- 10 settembre – 15 ottobre: sabato e domenica
Contributo di Nadia Meriggio del Blog “Diario di Avventure”
Castelli Italiani imperdibili da visitare:
Dove si trova il Castello di Casotto a Garessio (CN)
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7. Puglia: Il Castello Aragonese di Taranto
Nella città di Taranto vi è un castello che rientra tra quelli imperdibili da visitare in Italia, se sei tra gli appassionati di arte e cultura: il Castello Aragonese, sede di mostre ed eventi.
Insieme al MARTA è infatti tra i siti imprescindibili se ci si reca nella cittadina pugliese, e come tutti i castelli anche questo è ricco di storia e leggende.
Iniziamo dalla sua storia, che comincia prima dell’anno Mille, quando i Bizantini per proteggersi dagli attacchi via mare dei Saraceni, fecero costruire una fortezza adatta allo scopo.
Dopo il periodo Normanno-Svevo, il Castello Aragonese di Taranto venne riedificato sotto la dinastia di origine iberica dei re d’Aragona, dalla quale come si può intuire prende il nome. In particolare con il re di Napoli Ferdinando d’Aragona, che contribuì a dargli un nuovo aspetto. Questo, grazie all’apporto dell’architetto toscano Francesco di Giorgio Martini, che fece in modo che le torri venissero realizzate più larghe e massicce in modo da attutire l’urto delle palle di cannone, utilizzate in seguito alla scoperta della polvere da sparo.
Dopo gli Aragonesi fu la volta degli Spagnoli che, agli inizi del Cinquecento, provvidero ad aggiungere nuove fortificazioni e ampliare il fossato del Castello, in modo da renderlo inespugnabile. Con il passare del tempo, il Castello Aragonese fu convertito a caserma e prigione.
Qua subentra la leggenda, perché si dice che fu proprio qui che Alexandre Dumas padre trovò l’ispirazione per scrivere uno dei suoi romanzi più noti, Il Conte di Monte Cristo. Verità o leggenda? Beh, considerato che Alexandre Dumas, a Taranto ci sbarcò sul serio e venne anche rinchiuso in una cella del maniero in ostaggio dei Borbone, è molto probabile che la faccenda sia piuttosto veritiera.
A parte questo, che contribuisce a rendere il Castello Aragonese di Taranto ancora più affascinante, devo dirvi che visitarlo ne vale davvero la pena. Innanzitutto il castello aragonese, chiamato anche Castel Sant’Angelo, sorge su un isolotto circondato dalle acque del mare, vicino al ponte girevole o Ponte di San Francesco di Paola. Questo ponte serve per collegare la città vecchia di Taranto, che è la parte in cui si trova la fortezza, alla città nuova e quindi più moderna.
Una volta varcato il cancello, c’è da ammirare uno splendido giardino con disegni geometrici, oltre a poter godere di una fantastica vista sul mare. Si fa quindi conoscenza dell’ampio cortile e delle varie sale da visitare, tra le quali c’è la Cappella di San Leonardo. Si tratta di una cappella rinascimentale intitolata a San Leonardo, a cui gli Spagnoli erano devoti e dove sono stati trovati reperti millenari.
Dal 1887 il Castello Aragonese di Taranto è sede della Marina Militare Italiana, che lo gestisce. Le visite, da poter effettuare durante tutto l’anno, sono a ingresso gratuito e prenotabili al recapito telefonico 099-7753438.
Se volete conoscere in modo più approfondito il Castello Aragonese di Taranto, potete scaricare da qui la guida in pdf, oppure visitare il suo sito ufficiale
Contributo di Maria Curci del Blog “Art And Cult Blog”
Castelli Italiani imperdibili da visitare:
Dove si trova il Castello Aragonese di Taranto
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Trentino-Alto Adige:
8. Il Castello del Buonconsiglio a Trento

Castelli italiani imperdibili da visitare: Esterni e Giardini del Castello del Buonconsiglio a Trento
Affascinante, imponente e con una grande storia alle sue spalle, il Castello del Buonconsiglio, a mio parere, è uno di quei castelli imperdibili da visitare in Italia. Il Castello è anche un po’ l’emblema della splendida città di Trento, oltre ad essere uno dei più vasti ed importanti monumenti del Trentino-Alto Adige.
Il nucleo più antico dell’odierno Castello, realizzato a scopo difensivo come fortezza, venne edificato a partire dal XIII secolo su una piccola altura sovrastante la città di Trento, sopra un preesistente Castrum romano. La località che dava il nome alla fortezza, Malconsey, divenne successivamente per ovvi motivi Buonconsilii (del Buonconsiglio).
La lunga storia e la grandiosità architettonica ed artistica di questo Castello, sono legate al suo utilizzo. Il Buonconsiglio, infatti, dal XIII secolo e sino a tutto il XVIII, fu la residenza dei principi vescovi di Trento.
Furono i principi vescovi, in epoche diverse, ad ampliare l’iniziale struttura di Castelvecchio, aggiungendo nel Cinquecento il corpo di fabbrica del Magno Palazzo (voluto dal principe vescovo e cardinale Bernardo Cles) e, nel Seicento, la barocca Giunta Albertiana.
Si trova invece nella zona a sud del complesso castellano, la splendida Torre Aquila, che racchiude al suo interno lo spettacolare ciclo di affreschi dei Mesi, realizzato fra la fine del 1300 e gli inizi del XV secolo, su commissione del principe vescovo Giorgio di Liechtenstein.
L’affresco del Ciclo dei Mesi rappresenta un capolavoro del gotico internazionale e, come tale, è un “appuntamento” da non perdere nel corso della vostra visita al Castello del Buonconsiglio a Trento.
Già da questo breve excursus storico vi sarete resi conto che, alla visita di questo magnifico maniero, occorrerà dedicare un po’ di ore.
Il mio consiglio è di dedicarci mezza giornata, perché oltre all’infinito numero di stanze da visitare, MERITA una lunga sosta il suo giardino, la cui ricostruzione è stata curata nel primo ventennio del XX secolo da Giuseppe Gerola.

Castelli da visitare in Italia – Il Castello del Buonconsiglio e la Torre Aquila con gli affreschi dei mesi
Informazioni e Consigli utili per visitare il Castello del Buonconsiglio a Trento
Costo del biglietto di ingresso
- Biglietto adulti intero 10,00 € – Per i possessori della Trentino Guest Card verrà praticato uno sconto pari al 30%
- Biglietto a Tariffa ridotta “Giovani” – 6,00 € per ragazzi dai 15 ai 26 anni di età
- Biglietto a Tariffa Ridotta – 8,00 € per Persone che abbiano compiuto i 65 anni di età, Soci o tesserati di soggetti pubblici o privati convenzionati con il Museo
- Due adulti con minori (fino a 18 anni) – 20,00 €;
- Un adulto con minori (fino a 18 anni) – 10,00 €
- Visita A Torre Aquila con o senza uso di audioguida 2,50 € (Ingresso ad orario fisso, ogni 45 min.)
- Visita A Torre Aquila con guida – 3,00 €
Ingresso gratuito per le seguenti categorie di visitatori:
- Diversamente abili e loro accompagnatori;
- Professionisti del settore Beni e attività culturali (Ministero e Soprintendenze) muniti di tessera di riconoscimento, e altri soggetti convenzionati;
- Guide turistiche nell’esercizio della loro professione
- Ragazzi fino a 14 anni di età
- Gruppi di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, statali e non statali
- Italiani residenti all’estero e iscritti all’anagrafe dei Comuni trentini (AIRE)
- Ogni prima domenica del mese da ottobre a marzo per tutti i visitatori
- Possessori della Museum Pass del Trentino
Biglietto Ingresso Cumulativo per l´ingresso a 5 Castelli del Trentino (Castello del Buonconsiglio, Castel Beseno, Castello di Stenico, Castel Thun in Val di Non, Castel Caldes):
- Intero – 20,00 €
- Ridotto – 15 €
Orari di Ingresso al Castello del Buonconsiglio nel 2023
Apertura tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi e il 25 dicembre. Il Castello apre le sue porte anche nei seguenti lunedì: lunedì 26 giugno 2023, e tutti i lunedì di agosto 2023, tutti i lunedì festivi.
L’ Ultimo ingresso al Museo mezz’ora prima della chiusura
- Da sabato 17 dicembre 2022 a domenica 8 gennaio 2023 apertura da martedì a domenica con orario 9.30 – 18.00
- Da martedì 10 gennaio a domenica 30 aprile apertura dal martedì alla domenica con orario 9.30 alle 17.00
- Da lunedì 1° maggio 2023 a domenica 5 novembre 2023 apertura dal martedì alla domenica con orario 10.00 – 18.00
- Da martedì 7 novembre 2023 a venerdì 15 dicembre 2023 apertura da martedì a domenica con orario 9.30 – 17.00
- Da sabato 16 dicembre 2023 a domenica 7 gennaio 2024, e tutti i sabati e le domeniche di dicembre orario 9.30 – 18.00
- Aperture straordinarie: 1° gennaio 2023 e 2024 dalle ore 10.00 alle ore 17.00, lunedì 2 gennaio 2023, lunedì 24 aprile 2023, lunedì 1° maggio
L’accesso ai Giardini del Buonconsiglio e al Caffè è gratuito, negli orari di apertura del Castello.
Castelli Italiani imperdibili da visitare:
Dove si trova il Castello del Buonconsiglio a Trento
– Castelli imperdibili da visitare in Italia –
9. Trentino-Alto Adige: Castel Presule
Castel Presule (o Schloss Prösels) si trova nel comune di Fiè allo Sciliar, in Trentino Alto Adige, nel cuore delle Dolomiti.
Il primo nucleo del castello venne costruito dai Signori di Fiè, nobili ministeriali dei Vescovi di Bressanone, probabilmente già nel 1200. Tuttavia, come ricorda la scritta sul portale d’ingresso, la struttura attualmente esistente risale al 1517, quando a regnare era l’imperatore Massimiliano I d’Asburgo.
Il più famoso proprietario è stato il conte Leonhard von Völs, noto anche come Leonhard di Fiè-Colonna, che visse nel XVI secolo, ovvero nel momento di massimo splendore del castello. Leonhard fu Capitano dell’Adige e Burgravio del Tirolo, inoltre è a lui che si deve l’ampliamento del castello ed anche la particolare mescolanza di stili tardo gotico e rinascimentale che tuttora si può ammirare.
All’ingresso del Castello, inoltre, si trova un monumento dedicato al rogo delle streghe, avvenuto proprio nel XVI secolo nell’attuale Comune di Fiė allo Sciliar e di cui sono tuttora conservati gli atti processuali.
La stirpe dei nobili di Fiè si estinse nel 1804. Da allora la storia del castello fu segnata da numerosi cambi di proprietari, un parziale decadimento e diversi restauri. Nel 1978 morì l’ultimo proprietario ed il castello venne acquistato dalla cooperativa Kuratorium Schloss Prösels, che lo restaurò e lo aprì al pubblico per cerimonie, mostre ed eventi culturali.
- Castel Presule è aperto per le visite guidate dal 1° maggio al 31 ottobre. Sabato è giorno di chiusura.
- Le visite si effettuano in italiano ed in tedesco. Per la lingua inglese ci sono delle audioguide.
- I biglietti sono in vendita al caffè del castello.
- Il costo del biglietto è di 9 Euro per gli adulti e 5 per i bambini e ragazzi fino a 14 anni.
- Il castello si può facilmente raggiungere in autobus oppure in auto, usufruendo del comodo parcheggio gratuito vicino all’ingresso.
Tuttavia, il modo migliore per godersi appieno il castello e lo splendido paesaggio in cui è immerso, è quello di fare un’escursione a piedi. Il castello, infatti, si trova sul tragitto di due diverse escursioni.
La prima, piuttosto facile e della durata di circa 2 ore, parte da Fiè di Sopra e segue l’indicazione del sentiero n. 6. Il sentiero si snoda fino al Rio di Fiè, lo supera e dopo il ponte gira verso destra. Rimanendo sempre sul sentiero n. 6, si raggiunge la strada per Umes – Presule e poi, proseguendo tra i prati, si arriva al castello.
Il secondo sentiero è quello dei masi.
La difficoltà è media e la durata è di circa 5 ore. Il sentiero ha inizio proprio dal castello. Seguendo l’indicazione “Oachner Höfeweg”, si oltrepassa l’antica cantina dell’oste (Wirtskeller) e attraverso il bosco si scende al maso Flungerhof. Salendo poi attraverso il bosco, il sentiero raggiunge i masi Tommele Hof e Gmoaner Hof, affacciati sulla Valle Isarco.
Il percorso attraversa prati e vigneti e si ricongiunge alla strada presso il maso Zoarhof, per poi salire ai masi Fronthof e Finger Hof. Successivamente scende nel greto del rio Laus, attraversa un piccolo ponte sospeso e risale fino alla strada per Tires, sull’altro lato del ruscello. Facendo ritorno al punto di partenza (sentiero n.5), si passa per la croce Schnaggenkreuz, un’incantevole area panoramica affacciata su Fiè e sul massiccio dello Sciliar.
Costo dei Biglietti di Ingresso a Castel Presule a Fiè allo Sciliar
- Adulti 9,00 €
- Bambini (6 – 14 anni) 5,00 €
- Gruppi (a persona) 6,00 €
Visite guidate per bambini
Le visite vengono effettuate giornalmente, sabato escluso, dal 01.05. al 31.10.
Per informazioni e dettagli, potete contattare i referenti del Castello al recapito telefonico +39 0471 601062, oppure scrivendo una e mail a: info@schloss-proesels.it
Contributo di Mariarita Marzilli, del Blog Viaggia Storie
Castelli Italiani imperdibili da visitare:
Dove si trova Castel Presule in Alto Adige
– Castelli imperdibili da visitare in Italia –
10. Valle D’Aosta: Castel Savoia a Gressoney Saint Jean
Castel Savoia è un castello dalle forme molto suggestive ubicato a Gressoney Saint Jean, nella Valle del Lys (o di Gressoney), in Valle d’Aosta.
È un castello costruito per amore. Volete sapere il perché?
La regina Margherita di Savoia era solita trascorrere le sue vacanze estive in questa vallata valdostana, come ospite del barone Peccoz. La sovrana amava i paesaggi montani, le arrampicate e le passeggiate tra i boschi.
Suo marito, re Umberto I, decise allora di costruire per lei un maniero dove trascorrere le vacanze perfettamente in autonomia. I lavori iniziarono nel 1899 e furono completati in soli 5 anni. Il re non poté mai vederne la conclusione perché fu assassinato prima, ma la regina Margherita trascorse qui le sue estati fino al 1925.
Ciò che colpisce al primo sguardo chi visita Castel Savoia, è certamente il suo aspetto fiabesco. Le cinque torrette perimetrali lo fanno sembrare proprio un castello delle fiabe.
i suoi interni, però, se ne può apprezzare anche la praticità. In fondo il castello ha circa 120 anni ed essendo relativamente moderno, fu pensato per garantire il massimo del comfort alla regina e al suo seguito. Volete qualche esempio?
- Il castello veniva riscaldato grazie ai termosifoni collegati ad una caldaia a legna;
- Era dotato di impianto elettrico (anzi, la regina aveva una personale centrale idroelettrica);
- Era fornito di telefono utilizzabile sia dai Savoia che dai Carabinieri Reali.
- La regina Margherita, inoltre, non amando sentire l’odore di cibo all’interno del castello, fece costruire la cucina all’esterno, in quella che oggi è la biglietteria. Dalla cucina poi un binario portava le pietanze cucinate direttamente in sala da pranzo. Curioso, vero?
Castel Savoia è un castello molto elegante anche al suo interno.
La regina utilizzò per la sua costruzione materiali locali, come il legno e la pietra. Ampie vetrate sul Monte Rosa alleggeriscono la struttura, realizzata proprio per un’amante della montagna.
Alle pareti e sui soffitti si riconoscono alcuni simboli della famiglia reale, come le iniziali dei vari componenti, il nodo sabaudo, la scritta FERT e la margherita, in onore della regina. Su tutto campeggiano gli stemmi sabaudi e il blu Savoia (che è quello che oggi ritroviamo, per esempio, nelle magliette della Nazionale).
E ora qualche informazione pratica. Castel Savoia è visitabile solo attraverso visita guidata ogni mezz’ora. È consigliabile prenotare online per evitare file.
Il castello è visitabile da ottobre a marzo con i seguenti orari: 10.00-13.00 e 14.00-17.00, mentre da aprile a settembre gli orari di visita sono continuativi e vanno dalle ore 9.00 alle 19.00.
Castel Savoia è sempre chiuso il lunedì (tranne che nei mesi di luglio, agosto e festivi), il 25/12 e il 1/1.
Il costo del biglietto intero ammonta ad 8 euro, mentre quello ridotto è di 6 euro.
Per informazioni su riduzioni e gratuità potete scaricare qui il documento di sintesi
Presso la biglietteria è possibile acquistare anche abbonamenti per la visita di diversi siti della Valle d’Aosta. Per acquistare i biglietti.
Contributo di Alessandra Cortese del Blog “Itinerari LowCost”
Castelli italiani imperdibili da visitare:
Dove si trova Castel Savoia
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24 comments
Davvero meraviglioso questo giro d’Italia alla scoperta di alcuni dei castelli più belli ed imponenti che la nostra penisola custodisce!
Tra tutti quelli proposti i nostri preferiti sono senza ombra di dubbio il Castello del Buonconsiglio di Trento, il Castel Savoia di Gressoney Saint Jean, la Reggia di Caserta, il Castello Scaligero di Sirmione e i Castelli di Lerici e San Terenzo!
Le meraviglie della nostra bella Italia non si smentiscono mai! Anche i Castelli hanno il loro perchè, e questo giro attraverso alcuni deu Castelli più belli da visitare in Italia, è uno spunto di viaggio ad hoch!
Bellissima questa panoramica dei castelli italiani più belli. Mi piacerebbe molto visitare la Reggia di Caserta… magari quando farà un po’ più fresco. Grazie
Fai bene a visitare la Reggia di Caserta! E’ puro spettacolo. Grazie mille per il tuo splendido contributo sui castelli d’Italia
Anche stavolta abbiamo fatto un bel giretto virtuale delle bellezze italiane raccontando i nostri castelli. Qualcuno l’ho già visitato e ci tornerei volentieri. Altri invece li terrò in considerazione per le mie prossime trasferte. Grazie Mimì!
Grazie mille a te carissima Nadia, per aver partecipato a questo Guest Post dedicato ai castelli più belli da visitare in Italia! Mi hai fatto letteralmente innamorare del Castello Reale di Casotto
che meraviglia! tutti bellissimi, adoro i castelli! i miei preferiti sono quelli medievali!
Grazie Andrea! Un motivo in più per dire a chiare lettere quanto sia bella ed interessante la nostra Italia. Di castelli da visitare in Italia ve ne sono tantissimi, anche quelli medievali!
Davvero felice di fare parte di questo articolo, tra l’altro con i castelli del mio paese in Liguria! Ora mi sono segnata nella mia wish list tutti i luoghi che ancora non ho visitato, anche perchè io adoro castelli e regge! Complimenti a tutte le travel blogger che hanno partecipato.
Grazie mille a te per aver descritto i bellissimi castelli di Lerici. Onorata per la tua presenza in questo articolo dedicato ai castelli più belli da vedere in Italia
Mi imbarazza dire che di tutte queste meraviglie ho visitato solo il Castello del Buonconsiglio di Trento. Visto che io adoro i castelli, dovrò al più presto rimediare! Grazie Domenica per questa interessante guida!
Grazie mille a te Marina! I castelli italiani sono sempre una gran fonte di ispirazione
Sono così contenta di aver, ancora una volta, partecipato ad uno dei tuoi articoli scritti a più mani! Molti castelli li conosco e li ho visti (sai quanto io ami le dimore storiche) mentre altri sono ancora sconosciuti per me: un buon motivo per organizzare viaggi in queste zone!
Grazie ancora per la tua ospitalità!
I castelli italiani sono fonte di ispirazione anche per i territori che li “contengono”: difficile non innamorarsene!Grazie mille pe aver partecipato a questo progetto!
Sono appassionata di castelli e quando viaggio non me ne perdo nessuno. Leggendo questo articolo ne ho scoperti molti che non conoscevo ma cercherò di recuperare al più presto.
Ciao Lucia! Sono tutti straordinari i castelli italiani, e sono anche tantissimi: non si finirebbe mai di visitarli
Castel Savoia in Valle d’Aosta mi ha incuriosito tantissimo. Non sono ancora mai stata da quelle parti e mi piacerebbe proprio farci un salto, magari evitando i periodi troppo freddi
Ciao Libera. Hai perfettamente ragione. Castel Savoia è davvero incredibile e ha incuriosito tantissimo anche me!
Qui attorno a casa mia è pieno di castelli, l’anno scorso avevo iniziato a visitarne seriamente qualcuno, e sicuramente quest’anno riprenderò. Adoro la storia del territorio e sono curiosa di ascoltare gli aneddoti che le guide raccontano. Intanto me ne sono segnata alcuni scritti qui, stupendi!
Grazie mille Lara! I castelli sono infatti solo uno spunto per scoprire i territori che li racchiudono! Li adoro e non mi stancherei mai di visitarli!
Ma che bellissimi spunti!!! Ahimè devo confessarlo, mi mancano tutti persino i lombardi, ma è un ottimo punto di partenza per iniziare :-) un piccolo gioiellino dietro casa per me è la rocca di Angera
Vale la pena visitare questi splendidi castelli italiani. Angera è un gioiellino
Assurdo io sono stata a Corigliano Rossano questa estate e nessuno mi ha indicato questo castello incredibile, ad averti scoperta prima l’avrei senz’altro visitato! Sarà un ottimo motivo per ritornare, magari con la tua guida a portata di mano 🙃
Assolutamente da tornare, allora, in Calabria, e non solo per visitare il Castello Ducale di Corigliano! Sono a tua disposizione per darti qualsiasi informazione possa esserti utile pe visitare la mia terra natia!