Lo sapevate che anche i Colli Euganei hanno la loro Reggia? Si tratta del Castello del Catajo, 350 stanze riccamente affrescate, immerse nella bellezza paesaggistica del comune di Battaglia Terme, all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei, in provincia di Padova. A voler guardare bene e leggendo la sua storia, il Castello del Catajo – realizzato nel XVI secolo per volere della famiglia degli Obizzi – è stato ed è molto più di “un semplice castello difensivo”. La sua elegante e sontuosa struttura, è stata anche dimora di una delle più nobili famiglie storiche venete, villa incastonata in magnifici giardini rinascimentali all’italiana, punto di incontro di artisti e intellettuali del tempo, oltre che luogo di relax e benessere per famiglie reali ed imperatori. Ho avuto modo di ammirare la Reggia dei Colli Euganei con una visita guidata nelle sale affrescate del Castello del Catajo, un’esperienza imperdibile di cui cercherò di condividervi informazioni, storie, curiosità, consigli e dettagli utili, per sapere cosa vedere al suo interno, come prenotare la visita e quali strade seguire per arrivare sin qui
Siete pronti a seguirmi nella visita di questo splendido gioiello architettonico fra i Colli Euganei? Seguitemi nella bellezza delle terre Patavine …
(Articolo aggiornato al 15 Aprile 2024)
Visitare il Castello del Catajo:
un gioiello della Bassa Padovana
Ancora prima di vederlo, la prima cosa che incuriosisce del Castello del Catajo è il nome. Ai viaggiatori non sfuggirà certamente l’assonanza con la reggia del Catai, l’odierna Cina, descritta da Marco Polo.
Pare, però, che questa similitudine nel nome sia solo una leggenda e che, invece, la sua etimologia vada ricercata nella tradizione dialettale locale, de “la Cà del Tajo”, la “Casa sul Canale”.
Non vi nascondo che era da un pò di tempo che pensavo di visitare questa magnifica dimora, ibrido fra castello e villa veneta!
L’occasione mi si è presentata aderendo al Press Tour organizzato del Gal Patavino, durante il quale abbiamo potuto scoprire molti altri luoghi della Bassa Padovana.
Proseguendo in questo articolo, troverete l’itinerario di visita seguito e, statene certi, pian piano vi scriverò in dettaglio anche degli altri luoghi visitati!
Visita al Castello del Catajo,
la Reggia dei Colli Euganei:
Tappa del Press Tour del Gal Patavino
La visita al Castello del Catajo, è stata una delle tappe del Press Tour organizzato dal GAL Patavino nella Bassa Padovana, un territorio che racchiude piccoli borghi, centri rurali, chiese, abbazie, terme, ville e castelli di immenso valore storico e architettonico.
Un itinerario slow che, in due giornate, ci ha portati a scoprire:
- Il piccolo borgo di Permunia, con la visita alla splendida chiesa di Santa Giustina;
- La Chiesa di Cartura, con i preziosi affreschi del Giandomenico Tiepolo;
- La chiesa abbaziale di Santo Stefano, nel Comune di Due Carrare;
- Villa Selvatico, nel Comune di Battaglia Terme. Una villa e il suo immenso parco di 11 ettari, i cui interni non sono ancora stati aperti al pubblico, ma che saranno resi fruibili la prossima primavera!
- Il Castello del Catajo e i suoi Giardini, in Comune di Battaglia Terme, una struttura così bella e così riccamente affrescata da essere stata definita la “Reggia dei Colli Euganei”;
- Il Castello di San Pelagio, con il suo museo del volo, nel Comune di Due Carrare.
Luoghi davvero stupendi in cui il vero protagonista è stato sempre e solo lui: il territorio dei Colli Euganei, con i suoi scorci rurali e le impronte monumentali lasciate dalle grandi famiglie venete che qui vi hanno dimorato, edificando straordinarie ville e castelli, come quello del Catajo.
Un territorio che tanto sa offrire e che aspetta anche voi, per sedurvi con un grande mix di bellezze paesaggistiche, storiche ed architettoniche, percorsi rurali, d’acqua e di fede.
Il profumo di una terra “che respira” con i suoi fanghi e le acque termali e che, sin dai tempi più antichi, dona benessere al corpo e allo spirito!
Perché il Castello del Catajo e molte dimore
venete, vennero realizzate in queste zone?
Impossibile parlare della Storia di questo maniero, senza prima rivolgere un occhio al territorio che lo accoglie e al paesaggio culturale che lo connota!
Non può sfuggire la fitta rete di fiumi, canali naturali, artificiali e la rete irrigua che attraversa e lambisce i Colli Euganei, dolci colline di origine vulcanica. Una vera ricchezza, le risorse idriche, quelle vegetazionali e minerarie, in questa parte della provincia padovana. Sono anche queste le condizioni ambientali che hanno favorito l’insediamento di antiche popolazioni sin dai tempi preistorici.
Con il trascorrere del tempo, i corsi d’acqua si trasformarono in vere e proprie vie d’acqua.
Il loro utilizzo non era solo quello di facilitare lo spostamento fluviale delle persone, ma anche quello del trasporto dei preziosi materiali lapidei (come la trachite) estratti sui Colli Euganei, oltre ad incentivare la creazione di manufatti idraulici per la produzione di energia, i mulini.
Una fiorente attività che portò anche all’istituzione di un porto fluviale di snodo a Battaglia Terme, sull’omonimo canale, realizzato già alla fine XII secolo anche per regimentare le acque dalle esondazioni e organizzare un corretto riordino fondiario.
Una via di comunicazione fluviale di grande importanza, che permetteva di collegare agevolmente Padova a Monselice e da qui, verso la laguna di Chioggia e Venezia.
Quando – agli inizi del XV secolo – la Serenissima Repubblica di Venezia annesse il territorio padovano ai propri territori, furono proprio le vie di navigazione fluviali a rendere appetibile, all’aristocrazia e alla nobiltà di Venezia, il poter realizzare sontuose dimore e ville di campagna, nelle zone della bassa padovana.
Sono tutti fatti e riflessioni antesignane alla realizzazione del Castello del Catajo, la cui vicinanza con il Canale Battaglia ed il fosso di Rialto, ne avrebbero facilitato il raggiungimento via fiume.
Quattro passi nella storia del
Castello del Catajo,
la Reggia dei Colli Euganei
Il Castello del Catajo venne realizzato tra il 1570 e il 1573 dalla famiglia Obizzi, una casata di “capitani di ventura” con radici in Borgogna, in Francia, stabilitisi nei territori della Serenissima intorno al 1400.
Fu Pio Enea I degli Obizzi, su progetto dell’architetto Andrea da Valle, a fare realizzare con l’ampliamento della casa della madre, Beatrice Pio Di Carpi, il primo corpo di fabbrica del Castello del Catajo, oggi definito come Castel Vecchio.
Negli intenti di Pio Enea I, il Castello del Catajo doveva svolgere la primaria funzione di rappresentare degnamente la famiglia degli Obizzi dinanzi al mondo nobiliare veneto e, nel contempo, incutere un reverente timore nei potenziali avversari!
Pio Enea era un abile condottiero, ma anche un raffinato mecenate, amante dell’arte e collezionista di antichità.
Sposò il gusto estetico e la propensione di quel periodo verso i paesaggi fluviali e naturalistici, commissionando all’artista veronese Giovambattista Zelotti – allievo di Paolo Veronese – la decorazione di un ciclo di affreschi raffiguranti la storia del proprio casato, negli ambienti del Piano Nobile sopra la terrazza.
In 40 quadri, basandosi sullo studio storico propedeutico di Giovanni Betussi, e coniugando gli ideali architettonici del Palladio, relativi alla casa del gentiluomo, Giovambattista Zelotti realizzò uno dei più rilevanti cicli di affreschi del rinascimento veneto.
Il Castello del Catajo che oggi possiamo vedere, è il frutto di vari ampliamenti ed aggiunte succedutesi nel corso dei secoli. Pio Enea II, nipote dell’omonimo predecessore, fece realizzare un piccolo teatro coperto, il “Cortile dei Giganti” e la “Fontana dell’Elefante”, oltre ad allineare al gusto rinascimentale lo splendido “Giardino delle Delizie”.
Tommaso Obizzi fu l’ultimo diretto discendente della famiglia Obizzi. Fu lui a trasformare l’ingresso principale del castello in una sorta di portale ad arco trionfale, impreziosendo inoltre il cortile d’ingresso con le fontane dedicate ai fiumi Brenta e Bacchiglione.
Alla sua dipartita la sua immensa eredità andò alla famiglia Asburgo-Este. Sono questi ultimi ad ampliare ulteriormente il Catajo, con la realizzazione del cosiddetto Castelnuovo.
Di mano in mano, l’eredità del Castello del Catajo passa all’Arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo. E’ da qui inizia una lunga fase di declino e svuotamento dei beni nel maniero, per arrivare, nel 1929 alla riacquisizione fra i beni italiani del maniero e ad essere acquistato dalla famiglia Dalla Francesca, che lo trasforma in manifattura di Tabacchi.
Si deve giungere al 2015 per vedere il riaffacciarsi alla ribalta il Castello del Catajo, allorquando l’imprenditore veneto Sergio Cervellin lo acquistò all’asta.
Dal 2016 alcuni saloni del Castello del Catajo e i Giardini, risistemati e ristrutturati per volontà della nuova proprietà, sono stati nuovamente resi fruibili alle visite del pubblico. A noi, non resta che godere di tanta bellezza e farcene portavoce!
Aspettando di tornare e poter vedere altri saloni ristrutturati.
Cosa vedere nel Castello del Catajo,
la Reggia dei Colli Euganei:
Dal Portale d’ingresso al Parco e Giardino delle Delizie
Il Castello del Catajo appare sin da subito nella sua magnificenza.
Avvicinandosi verso l’entrata, colpisce il ponte costruito sul canale scolmatore Rialto, che enfatizza la bellezza e le eleganti architetture del maniero.
Oltrepassato il ponte sul canale Rialto e ammirate due gigantesche statue poste all’ingresso, si entra nel cuore del Castello del Catajo.
Dopo aver fatto o ritirato i biglietti per l’ingresso, in attesa della visita guidata o dell’ingresso individuale, oltrepassate lo squisito Portale trionfale (voluto da Tommaso degli Obizzi nel XVIII secolo) e godetevi un lento giro nel Parco e nei Giardini delle Delizie!
Fra vasi di agrumi, siepi, gallerie surreali di carpini intrecciati, essenze esotiche, una sequoia, due antiche magnolie, i vialetti si intersecano fra sculture e due fontane, raggiungendo il cenotafio fatto costruire da Tommaso Obizzi in ricordo della moglie, Barbara Querini.
Ma il luogo più suggestivo e panoramico dei Giardini del Castello del Catajo, lo potete ammirare nei pressi del laghetto, un’antica peschiera del XVII secolo, oggi impreziosita dalla presenza delle ninfee d’acqua.
E’ questo il luogo più antico del Parco, quello maggiormente ha “resistito” nel tempo, ai mutamenti e alle trasformazioni di geometrie e di cultivar piantumate. Botanicamente molto interessante anche l’aiuola con le diverse specie di rose
Un luogo in cui il Castello si specchia praticamente da secoli, quasi a suggellare lo stretto legame fra acque e territorio.
Cosa vedere nel Castello del Catajo:
Dal Giardino dei Giganti alla Grande Terrazza
Attraversando nuovamente il Portale di ingresso, entriamo nella corte interna del Castello, per ammirare il magnifico “Cortile dei Giganti”, la cui realizzazione risale al XVII secolo.
Il cortile deve il suo nome alle gigantesche figure un tempo raffigurate sulle pareti. Purtroppo, la famiglia Asburgo-Este fece coprire questi affreschi con dell’intonaco e, solo grazie ai recenti restauri, è stato possibile in parte rivederli.
Ciò che colpisce subito di questo Giardino, è la perfetta simmetria architettonica degli elementi posti nell’intorno.
La famiglia degli Obizzi utilizzava questi spazi per rappresentazioni teatrali, fra le quali non mancavano le naumachie. Il cortile cioè, veniva colmato d’acqua e al suo interno venivano rievocate celebri battaglie navali.
Non può che attirare l’attenzione il bel porticato decorato a grottesche (molto utilizzato nel Rinascimento e che ritroviamo anche agli Uffizi di Firenze, per esempio), che introduce in quella che un tempo fu la casa di Beatrice (successivamente inglobata in Castelvecchio). Degna di nota anche la bella fontana dell’Aquila.
Di grande interesse è poi la fontana dell’Elefante, realizzata nel XVII secolo, al tempo Pio Enea II. Un animale pressoché sconosciuto al tempo, ma che ovviamente ispirava e molto, le fantasie esotiche di Pio Enea!
La fontana monumentale è inserita all’interno di una grotta realizzata ad hoc insieme ad altri elementi scultorei che, nel complesso, rappresentano e simboleggiano la casata degli Obizzi.
Dal cortile, varcato un cancello “presidiato” dalla fontana scultorea raffigurante il mitologico Cerbero, si inizia la salita verso la bella Terrazza del piano Nobile.
Non aspettatevi gradini, ma una ripida pavimentazione in trachite munita di cordonature, per facilitare l’accesso ai cavalli. Sissignori, perchè i nobili del tempo arrivavano sino in terrazza con i propri destrieri! Meglio venire muniti di scarpe comode quindi.
Al temine della salita, vi invito a soffermarvi sulla “Grande Terrazza”, per osservare dall’alto lo stupendo panorama che da qui si può ammirare sui giardini del Castello del Catajo e sui circostanti Colli Euganei.
Quattro garitte spiccano agli angoli del grande spiazzo. Oggi come un tempo, è qui che vengono organizzati eventi, concerti e matrimoni.
Cosa vedere nel Castello del Catajo:
La Sale affrescate nella
Reggia dei Colli Euganei
Siete pronti a lasciarvi assalire dalla grande meraviglia?
Dalla grande Terrazza si accede direttamente alle Sale affrescate del piano nobile, un vero e proprio parterre di rappresentanza della Famiglia Obizzi, accompagnati dall’intrigante ed interessante racconto della guida che ci accompagna.
Foto credits by @Enrico Paggiaro
Un’avvertenza: all’interno delle Sale non è possibile scattare foto, nemmeno con il proprio cellulare. Quelle che trovate in questo articolo sono state concesse per l’uso corrente dalla direzione del Castello del Catajo, che con l’occasione ringrazio.
Posso invece cercare di raccontarvi i punti salienti delle sette Sale affrescate che si possono visitare, ma ricordate che altre saranno aperte al pubblico in futuro, dopo i restauri in corso! Un invito ad andarci una prima volta, ma anche per tornare!
Quali sono le Sale affrescate del Castello del Catajo visitabili?
I 40 riquadri sviluppati dallo Zelotti sono numerati e seguono, nel loro andamento cronologico, i 400 anni di gesta della nobile stirpe.
Nel girare per i saloni, vi accorgerete che non c’è neppure un angolo non affrescato. Ma anche il soffitto ha il suo perchè, e quando non è dipinto, è ricoperto da travi di legno a vista, riccamente decorate.
Non mancano nemmeno gli stemmi delle famiglie con le quali gli Obizzi erano imparentati o legati.
Il ciclo pittorico dipinto da Giambattista Zelotti, si articola fra le seguenti Sale e Saloni:
- Salone dell’Albero Genealogico – E’ il Salone principale del Piano Nobile. Come ci dice lo stesso suo nome, racchiude al suo interno la rappresentazione dell’albero genealogico della Famiglia degli Obizzi. Sotto la rappresentazione dell’albero, nascosto alla vista dai magnifici affreschi, si trova un camino.
Foto credits by @Enrico Paggiaro
- Sala del Papa – Si contraddistingue per lo stemma araldico papale posto al di sopra della porta;
- Sala di Ferrara – Così chiamata per lo stemma degli Estensi nel sovrapporta;
- Stanza della Prudenza e della Pace – E’ forse una delle stanze più belle per le allegorie che qui sono rappresentate: la Prudenza, la Pace, ma anche la Curiosità. Prezioso poi il monito pittorico contenuto nell’allegoria dell’Occasione. Rappresentata come una donna nuda, con la testa per metà rasata e l’altra metà con una lunga chioma, si protende in avanti per fornire l’occasione di essere afferrata.
- Sala di San Marco – E’ la Sala con le allegorie dedicate alla Serenissima. Sul sovrapporta, il Leone di San Marco.
- Sala di Firenze – Dedicato alla Firenze della Famiglia De’Medici, lo stemma araldico sopra la porta.
- Saletta dell’ex Loggia – Si tratta di una piccola stanza, posta fra le sale di San Marco e di Firenze, realizzato dalla chiusura di un loggiato esterno. Gli affreschi al suo interno sono stati realizzati presumibilmente da Gabriele de Rossi.
Cosa vedere nel Castello del Catajo:
Le Sale affrescate riaperte alle visite nel 2024
E´ la piú recente acquisizione del Castello del Catajo: la riapertura delle stanze private degli arciduchi Asburgo- Este. Un nuovo motivo anche per tornarci!
E nuove stanze, riaperte al pubblico dopo un attento restauro, svelano tratti della vita privata di Francesco IV, duca di Modena e di sua moglie, Maria Beatrice di Savoia. Le medesime stanze vennero anche utilizzate dall’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, durante la sua ultima vacanza prima di partire per Sarajevo, dove venne ucciso .
Magnifici gli affreschi del pittore veneziano Marino Urbani, nella cosiddetta “stanza degli affreschi ritrovati”, raffiguranti paesaggi pittoreschi, marine con velieri e scene di vita campestre. Di grande gusto estetico le decorazioni neoclassiche presenti nelle camere da letto, nella stanza da pranzo, nella sala della musica e nella sala da gioco.
Dove si trova il Castello del Catajo,
la Reggia sui Colli Euganei
Nella mappa che trovate sotto, oltre alla collocazione geografica del Castello del Catajo, trovate evidenziata la localizzazione del parcheggio dove potrete lasciare gratuitamente la vostra auto.
Informazioni utili per visitare il Castello del Catajo
a Battaglia Terme (Padova)
Orari e costi per la visita al Castello del Catajo
Da giorno 8 gennaio 2024 il Catajo rimarrà chiuso per la pausa invernale. La riapertura avverrá il 4 Marzo 2024
Gli orari di visita nel mese di Novembre 2023 saranno i seguenti:
- Nelle giornate di martedì, giovedì, venerdì, sabato: Apertura dalle ore 14:30 alle ore 18:30;
- La domenica il castello del Catajo resterà aperto dalle ore 10:00 alle ore 18:30
Durante il mese di Dicembre 2023 il Monumento sarà aperto nelle seguenti giornate:
- Da giovedì 1 a domenica 11 Dicembre 2023, aperto nelle giornate di martedì, giovedì, venerdì e sabato, dalle ore 14:00 alle ore 17:30
- La domenica e giovedì 8 dicembre, il maniero sarà aperto dalle ore 10:00 alle ore 17:30
Aperture straordinarie perviste per le Festività Natalizie e per l’inizio del 2023:
- Da 26 al 30 dicembre 2022 e dal 1 al 7 gennaio 2023: Dalle ore 14:00 alle ore 17:30
In tutti i casi sopra riportati, l’ultimo accesso è consentito sino a 60 minuti prima della chiusura.
Orari della visita al Castello del Catajo 2024
Mese di Aprile 2024
- Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 15:00 alle 19:00;
- Domenica mattina solo visite guidate su prenotazione dalle 10:00;
- Aperture straordinarie nel mese di Aprile 2024 – Giovedì 25 aprile dalle 10:00 alle 19:00 solo con prenotazione della visita guidata;
- Giorni di chiusura: giovedì 18 aprile e sabato 20 aprile 2024
Mese di Maggio 2024
- Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica dalle 15:00 alle 19:00
- Domenica mattina solo visite guidate su prenotazione dalle 10:00;
- Mercoledì 1 maggio, dalle 10:00 alle 19:00, visitabile solo con visita guidata.
- Sabato 4 maggio dalle 15:00 alle 19:00
Costi del Biglietto e delle Visite Guidate al Castello del Catajo
Le visite in autonomia sono consentite nelle giornate del martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 12:30. I visitatori potranno ascoltare le spiegazioni direttamente con l’audioguida, sul proprio cellulare.
- Biglietto intero Adulti – € 10,00
- Biglietto Bambini con età compresa fra i 6 e i 12 anni – € 4,00
- Ingresso gratuito per i bambini fino a cinque anni
Le visite guidate alle sale interne del Castello del Catajo, sono fattibili solo su prenotazione. da effettuarsi online.
Il pagamento del biglietto dovrà essere effettuato successivamente, il giorno della visita, presso la biglietteria.
Ciascuna visita guidata avrà la durata di un’ora e il costo di:
- Adulti € 13,00;
- Bambini dai 6 ai 12 anni: € 5,00;
- Ingresso gratuito per i bambini fino a cinque anni.
Cosa include la visita guidata che prenoterete online:
- Visita dei cortili interni,
- Piano Nobile con saloni affrescati da G.B. Zelotti,
- Terrazze panoramiche,
- Giardino pensile “della Duchessa” scalinate scavate a tunnel nella roccia.
- Visita libera senza l’ausilio della guida al parco storico “Giardino delle Delizie” e all’area dell’ingresso denominata “Casa di Beatrice” (tempo di visita consigliato: 20/30 min)
Biglietti Cumulativi a tre Dimore Storiche sui Colli Euganei:
Acquistando il Biglietto Excellence Ticket, sarà possibile visitare il Castello del Catajo, la Villa dei Vescovi e il Giardino di Valsanzibio, con visita libera. Il biglietto di ingresso può essere acquistato in una delle tre dimore storiche al costo di 26,00 euro e ha una durata di 6 mesi.
Eventi anno 2024: visite al Castello del “Catajo mai visto”
e alle nuove stanze private restaurate. Costi e orari.
Da sabato 13 Aprile a venerdì 31 Maggio, sará possibile, nell´ambito di una visita guidata, andare alla scoperta delle nuove “STANZE PRIVATE DEL CATAJO”, recentemente restaurate. Si tratta delle stanze un tempo utilizzate dai Duchi Asburgo-Este.
Potrete comunque prenotare la visita anche a tutto il resto del Castello e giardini del Catajo,la splendida Reggio sui Colli Euganei, nella sezione “IL CATAJO MAI VISTO” ( durata della visita guidata completa percorso di 1h 45minuti).
Quanto costa la visita guidata completa “IL CATAJO MAI VISTO” :
- Adulti: € 18,00;
- Bambini 6-12 anni: € 13,00;
- Link per la prenotazione
Quanto costa la visita guidata alle nuove stanze private
(visita del piano nobile da effettuare in autonomia):
- Adulti: € 15,00,
- Bambini 6-12 anni: € 10,00.
- Link per la prenotazione.
Contatti utili per visitare il Castello del Catajo
Recapito telefonico: +39 349 9347190
E Mail: info@castellodelcatajo.it
Informazioni utili: Come arrivare al
Castello del Catajo sui Colli Euganei
Il Castello del Catajo è facilmente raggiungibile in auto, bus e treno dai vicini centri termali di Montegrotto Terme, Abano e Battaglia Terme.
Gli aeroporti più vicini sono quelli di Venezia e Treviso.
Per chi invece proviene da altre località, è bene prendere come punto di riferimento la città di Padova.
Di seguito vi lascio il percorso in auto da Milano e Bologna al Castello del Catajo. La maggior parte del percorso si svolge in Autostrada.
Successivamente troverete i link di altri percorsi in auto. Vi basterà cliccarci sopra per trovare le informazioni utili.
Da Venezia al Castello del Catajo in auto
Da Padova al Castello del Catajo in auto
Vi siete lasciati affascinare dalla bellezza e dalle cose da vedere nel Castello del Catajo, la Reggia dei Colli Euganei? Visitare a fondo la Provincia Patavina, riserva sempre davvero tante sorprese!
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In Collaborazione con il Gal Patavino
12 comments
ci sono stato qualche anno fa prima che cambiasse proprietario. Davvero bello e con una visita guidata fatta davvero bene, cosa importantissima.
Hai perfettamente ragione Andrea! Visitare il Castello del Catajo con una guida esperta è un grande valore aggiunto. In un’oretta si comprende quanto questo luogo sui Colli Euganei sia stato un Reggia, più che un semplice Castello!
Ho letto con piacere questo articolo, perchè non lo conoscevo e sono di Treviso. Accipicchia…grazie perchè andrò sicuramente a vederlo. Davvero una meraviglia.
Ti ringrazio Lara! Il Castello del Catajo ed i Giardini delle Delizie aspettano anche te per essere visitati!
Non è una struttura molto conosciuta ancora, ma merita e spero di ispirare in tanti alla sua visita! E’ semplicemente meraviglioso!
Sono estasiata da tanta meraviglia e anche dall’opulenza di questa dimora storica. La fontane dell’elefante è un’opera d’arte davvero straordinaria e anche i giardini lasciano senza parole per la loro semplice ed elegante bellezza. un posto da tenere in considerazione se ci Si trova in zona. Me lo segno!
Proprio così! E’ una struttura che merita l’appellativo di Reggia dei Colli Euganei. Il Castello del Catajo non è ancora molto conosciuto, ma è davvero spettacolare!
Da molto tempo medito di visitare il Castello del Catajo, anche perché è appena un’oretta da casa mia. Non immaginavo fosse così superbo, prenoterò senza dubbio una visita guidata.
In effetti con la visita guidata si comprende molto meglio tutta la storia del Castello del Catajo! Merita una visita
Ma sai che non sapeva dell’esistenza di questo Castello? Sembra davvero unico!
Sono mesi che dico che voglio organizzare un viaggio in Veneto, così quasi quasi ce lo infilo nel mio possibile itinerario!
Ciao Paola! Merita, non te ne pentirai! Se devi andare in Veneto, la zona è davvero ricca di cose da vedere e da fare e il Castello del Catajo è una chicca davvero imperdibile!
Ho visitato questo bellissimo castello e il suo parco l’anno scorso e mi è piaciuto moltissimo. Penso che anche il parco dia il suo meglio in ogni stagione dell’anno… noi ci siamo stati in inverno, ma era suggestivo comunque.
Il Castello del Catajo ed i suoi giardini sono semplicemente meravigliosi e meritano in ogni stagione una visita! Concordo con te!