Magnificamente incastonato nel verde del Parco Regionale dei Colli Euganei, il borgo medievale di Arquà Petrarca é una splendida meta per una gita di un giorno, o per trascorrere un weekend di scoperta nei suoi ricchi dintorni. Un piccolo Borgo tutto da vivere e visitare, Arquà Petrarca. Inserito nel novero de I borghi più belli d’Italia, riconosciuto bandiera arancione del Touring Club Italiano e molto amato dal grande poeta Francesco Petrarca, Arquà riesce ad offrire ai suoi visitatori un mix emozionante ed unico fra natura, cultura e grandi tradizioni eno-gastronomiche del territorio. In questa breve guida alla visita di Arquà Petrarca, vi consiglio cosa vedere e fare nel suggestivo borgo medievale sui Colli Euganei e nei suoi dintorni.
Visitare Arquà Petrarca: Quattro passi nella storia
del borgo medievale
Anche se le architetture denotano l´origine medievale di Arquà Petrarca, il territorio che lo circonda é stato abitato sin dalla piú remota preistoria. La scoperta di strutture palafitticole rinvenute nel fango lacustre del vicino Laghetto della Costa, ne sono la riprova diretta. Un ritrovamento cosí importante da essere riconosciuto ed inserito dall’UNESCO, dal 2011, fra i 111 siti palafitticoli preistorici delle Alpi.
Etimologicamente, il nome Arquà deriverebbe direttamente dal latino Arquata o Arquata Montium, ad indicare chiaramente la sua ubicazione geografica, circondata da montagne e colline. Le prime testimonianze storiche documentate di Arquà, invece, risalgono al 985 d.C., quando si fa riferimento al castello di Rodolfo Normanno citato con il nome di “Castro Arquadae”. Sarebbe quindi questo il primigenio nucleo intorno al quale si venne a sviluppare l´abitato di Arquà.
Come molti altri borghi disseminati fra i Colli Euganei, anche Arquà Petrarca risentí della vicinanza di Padova e delle grandi famiglie nobiliari che gravitavano nella Bassa Padovana.
Da pieve a feudo dei Marchesi d’Este a vicaria sotto il dominio della signoria Carrarese, sino a giungere all’epoca della dominazione veneziana, Arquà fu testimone del passaggio di molti aristocratici veneti. Tuttavia, l’impronta più profonda nella vita di questo borgo é stata lasciata dal grande poeta Francesco Petrarca, padre del pensiero umanista europeo ed autore del Canzoniere.
Arquà e Francesco Petrarca: fra passato e modernitá
Impossibile scrivere della storia di Arquà senza fare riferimento alla grande figura di Petrarca! Uomo e pensatore del suo tempo ma capace di saper guardare oltre, Francesco Patrarca conobbe questo centro sui Colli Euganei nel 1364, mentre beneficiava delle cure termali nella vicina Abano. Fu amore a prima vista!
Nel 1369, Francesco I da Carrara, noto come il Vecchio, signore di Padova e grande amico del sommo poeta, donò a Petrarca un terreno ad Arquà. Il poeta ristrutturò l’edificio duecentesco presente sul terreno ricevuto e vi si trasferì stabilmente dal 1370. Qui vi rimanese sino alla morte, avvenuta nel 1374.
Per sua stessa volontá testamentaria i funerali si svolvero nella Chiesa di Santa Maria Assunta ad Arquà. I suoi resti mortali vennero sepolti prima all´interno della stessa Chiesa parrocchiale, per poi essere spostati nel monumento marmoreo a forma di arca, che é ancora possibile vedere al centro della Piazza principale del paese. La sua residenza, ora convertita in una Casa Museo, custodisce magnifici affreschi del Cinquecento, ispirati al Canzoniere e all’Africa.
Direttamente o indirettamente, la presenza di Francesco Petrarca ad Arquà ha iniziato ad attrarre nel borgo e nei dintorni molti poeti, letterati e personalità eminenti della cultura. Questa tradizione continua ancora oggi, come ben ci ricordano le targhe del Parco Letterario di Francesco Petrarca e dei Colli Euganei.
Fra i nomi celebri della letteratura europea che hanno visitato o scritto del borgo di Arquà Petrarca, vale la pena ricordare Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo, Lord Byron e D´Annunzio.
Da ultimo, è storicamente importante sottolineare che, dal 1866 Arquà è stato elevato a Comune e che, nel 1868, ha aggiunto al suo nome quello del Petrarca.
Cosa vedere ad Arquà Petrarca:
La Fontana del Petrarca
Arquà Petrarca si suddivide fra il borgo basso e quello alto. Da qualsiasi parte inizierete il vostro itinerario di visita, avrete modo di apprezzare scorci e paesaggi che susciteranno non poche emozioni.
Piccoli sentieri, strade acciottolate che lambiscono basse case in pietra, davanzali ornati di fiori, palazzetti nobiliari, chiese e piazzette, riescono a riconnettere la poesia e le atmosfere di questi luoghi con le radici storiche e la natura che circorda il borgo. Un viaggio nel tempo che ci consente di scoprire qualcosa di piú dentro noi stessi, con lentezza.
Risalendo verso la parte alta del Borgo, una delle prime evidenze monumentali che é possibile ammirare é la cosiddetta “Fontana del Petrarca”. Il grande poeta non la fece costruire ma, si narra, che proprio da queste fonti attingesse l´acqua. A ricordo di ció, troverete scolpite nella pietra dei versi che, si suppone, siano stati scritti da Antonio Quarenghi.
Un nume risiede in questa fonte, o straniero: venera quest’acqua, dalla quale bevendo, Petrarca cantò versi degni degli dei”
Un angolo incantevole da cui ammirare la prossima tappa della visita al borgo di Arquà Petrarca: la Chiesa di Santa Maria Assunta.
Cosa vedere ad Arquà Petrarca:
la Chiesa di Santa Maria Assunta e la Tomba del Petrarca.
Edificata intorno al 1026 in stile romanico, la Chiesa di Santa Maria Assunta, oggi chiesa parrocchiale, é stata nel tempo piú volte oggetto di restauri e ampliamenti. Gli interni si articolano in un’unica navata dotata di tre altari e un tetto con travi a vista. L’altare centrale, proveniente dall’eremo del Monte Rua, è opera dello scultore Francesco Rizzi, mentre la grande pala dell’Assunta, posta dietro l’altare maggiore, è opera di Palma il Giovane.
Nel corso dei restauri effettuati all’inizio del XX secolo, sono stati riportati alla luce alcuni affreschi della scuola veneto-bizantina ed altri risalenti al XV secolo, di scuola post-giottesca.
E´ in questa Chiesa che si svolsero i funerali di Francesco Petrarca. Ed é nell´antistante piazza sagrato che si trovano, custodite in un´arca in marmo rosso di Verona, le spoglie del poeta.
L’arca, che ancora oggi custodisce le spoglie del Poeta, (a parte il cranio ed un braccio, trafugati in passato), si ispira agli antichi sarcofagi romani. Fu realizzata sei anni dopo la morte del Poeta per volontà del genero Francescuolo da Brossano. Sulla sua superficie é possibile leggere l’iscrizione-epitaffio in latino, composta dallo stesso Petrarca (Frigida Francisci lapis hic tegit ossa Petrarchae; suscipe, Virgo parens, animam; sate, Virgine, pace. Fessa iam terris caeli requiescat in arce).
Cosa vedere e fare ad Arquà Petrarca:
Passeggiare nel centro storico.
Dalla Piazza del sagrato, leggermente sopraelevata rispetto al resto del centro storico, é possibile scorgere le verdi vallate dei colli Euganei e il caratteristico profilo del Monte Ricco. Un bel colpo d´occhio che si completa proseguendo nella visita verso il borgo alto di Arquà Petrarca, scoprendone le belle architetture veneziane di palazzi e ville.
Vicino alla Piazza con l´arca del Petrarca, potrete scorgere l´inconfondibile sagoma della Villa Contarini, ora villa Marolla. Il bel palazzo gentilizio quattrocentesco, in stile gotico veneziano, presenta sulle facciate delle splendide bifore ai piani superiori e gli stemmi del casato. Purtroppo non é possibile visitarne gli interni, trattandosi di un edificio privato.
Altrettanto interessante é l´elegante architettura della Villa Callegari. Il palazzo, risalente alla fine del Cinquecento, realizzato su un preesistente edificio del 1300, si trova subito dopo la Loggia dei Vicari. Prende il nome di Adolfo Callegari, progettista del restauro e custode della vicina Casa del Petrarca.
Ma é tutto l´impianto del borgo medievale a suscitare attenzione, vista anche la presenza di parecchie botteghe che vendono prodotti artigianali ed enogastronomici tipici della zona. Primo fra tutti il “Brodo di Giuggiole“. Ma di questo elisir made in Arquà Petrarca, ve ne parleró dettagliatamente piú avanti!
Cosa vedere ad Arquà Petrarca:
La Casa-Museo del Petrarca
Se della Storia Arquà Petrarca e dell´amore di Francesco Petrarca per questo splendido borgo vi ho giá scritto sopra, qui voglio raccontarvi di uno dei luoghi imperdibili da visitare: la Casa-Museo di Francesco Petrarca.
Nell´avvicinarci alla casa del poeta, ci si rende subito conto che Petrarca non difettava di grande gusto estetico, e non solo per la letteratura! La dimora che il poeta restauró e dove trascorse gli ultimi anni di vita, é ubicata in via Valleselle, in una zona silenziosa e ricca di verde.
Varcata la piccola cancellata posta sulla via, si salgono alcuni gradini che portano verso l´arco di ingresso sui curati giardini della Casa Museo. Malgrado i diversi passaggi di proprietá e le risistemazioni che la casa del Petrarca ha subito nel tempo, rimane immutato lo spirito del luogo.
Durante la ristrutturazione della casa, Petrarca destinò il piano rialzato dell’edificio alla propria residenza e a quella della famiglia, assegnando alla servitù e agli spazi di servizio l’edificio che comprendeva anche l’ingresso principale. Gli interni, invece, mutati di destinazione, vennero impreziositi da finestre in stile gotico, due balconi e tre camini.
La loggetta e la scalinata esterna che oggi possiamo ammirare, fanno invece parte delle opere architettoniche realizzate nel XVI secolo da Paolo Valdezocco, propietario della dimora al tempo. Risalgono sempre allo stesso periodo la realizzazione degli affreschi ispirati dalle opere letterarie del Petrarca.
Come per ogni Casa museo che si rispetti, l’odierno allestimento museale permette di seguire un percorso nella vita e nelle opere del poeta, ma anche di godere della bellezza artistica degli ambienti affrescati al suo interno.
Il percorso museale si articola su due livelli: il primo piano e il piano terra. Al primo piano si trovano, suddivisi in varie sezioni, oggetti, dipinti e schizzi a tema:
- La Casa di Francesco Petrarca,
- Iconografia del Petrarca e di Laura,
- Arquà e il territorio circostante,
- La tomba del Petrarca,
- Il mito della casa: i registri dei visitatori,
- Il mito della casa: le reliquie e le medaglie commemorative.
Al piano terra è allestita invece un’affascinante mostra fotografica che celebra i momenti più significativi della vita di Francesco Petrarca, attraverso un percorso dei suoi viaggi e soggiorni in Veneto. La mostra è impreziosita da testi biografici e include anche la riproduzione dei cicli di affreschi padovani contenenti i ritratti di Petrarca.
Un grande valore aggiunto alla visita della Casa-Museo di Francesco Petrarca, é stata la presenza della guida turistica abilitata Claudia Baldin, coordinatrice del Parco Letterario Francesco Petrarca. Abbiamo avuto l´opportunitá di guardare con “occhi nuovi” la figura del grande poeta, scoprendo, attraverso gli affreschi e gli oggetti del museo, aspetti inediti e curiositá che lo riguardano.
Il “buon ritiro” di Petrarca ad Arquà fu, nei fatti, dedicato alla rifinitura delle opere letterarie fra gli affetti familiari della figlia Francesca, del genero Francescuolo, della nipotina Eletta, e di una gatta. Un animale cosí tanto amato che, alla fine del Cinquecento, uno dei proprietari della casa fece realizzare in una nicchia della casa, una piccola teca di vetro con un gatto imbalsamato. A dir la veritá non si trattava di un gatto imbalsamato, ma di di un calco in pietra.
Fra gli oggetti originali appartenuti al poeta, o almeno cosí pare, spiccano la sedia e la libreria nello studiolo.
Informazioni utili per visitare la Casa-Museo di Francesco Petrarca:
Gli orari e i costi del biglietto
L´acquisto del biglietto di ingresso alla Casa-Museo non richiede prenotazione preventiva, ed é acquistabile direttamente in loco. Qui invece, potete scaricare la Guida in pdf della Casa Museo del Petrarca
Orari di apertura:
- Da marzo a ottobre- Dalle ore 9:00 alle ore 12:30 e dalle ore 15:00 alle 19:00;
- Da novembre a febbraio – Dalle ore 9:00 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle 17:30;
- Ultimo accesso alla Casa-Museo: 30 minuti prima della chiusura.
- Giornata di chiusura settimanale: Tutti i lunedì non festivi;
- La Casa- Museo del Petrarca rimane chiusa anche nelle seguenti giornate: 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1 gennaio.
Costo dei Biglietti:
- Adulti intero – € 6,00;
- Biglietto ridotto per ragazzi tra 6 e 17 anni, studenti e scolaresche, studenti universitari, studenti accademie, docenti di ogni ordine e grado – € 4,00;
- Biglietto gratuito per bambini fino ai 5 anni, persone con disabilità e accompagnatore, docente accompagnatore di scolaresche, giornalisti accreditati, guide turistiche nell’esercizio delle loro funzioni, possessori di tessera ICOM.
Contatti del Museo:
- Recapito telefonico: 0429-718294
- E-Mail: info.casadelpetrarca@gmail.com
Cosa vedere ad Arquà Petrarca:
La Loggia dei Vicari e l’Oratorio della S.S. Trinità
Ubicati nella parte sud della piazzetta San Marco, si trovano dislocati i piú antichi monumenti di Arquà Petrarca: la Loggia dei Vicari, la casa dei Vicari (trasformata in bar) e l’Oratorio della S.S. Trinità.
La Loggia, realizzata nel XIII secolo, rappresenta il luogo piú iconico della storia di Arquà Petrarca. In questi luoghi si riunivano i notabili e le famiglie per discutere di aspetti legali ed economici,con il Vicario del borgo. All’interno della Loggia è ancora possibile vedere alcuni stemmi familiari dei vicari e una bella bifora tamponata.
Nel 2003, le volte della Loggia dei Vicari sono state restaurate e riportate agli antichi splendori, realizzando un tetto a 4 capriate.
Attiguo alla loggia dei Vicari, si trova il Duecentesco Oratorio della Santissima Trinità. La Chiesa presenta una struttura ad impianto romanico con un’unica navata ed abside quadrangolare.
Fra le opere di pregevole fattura conservate al suo interno, spiccano l’altare del XVII secolo, con la pala di Palma il Giovane, il paliotto in cuoio, raffigurante il Cristo Risorto e lo splendido polittico di Jacobello di Bonomo, con al centro Sant’Agostino, risalente al 1370, raffigurante fra gli altri Agostino benedicente, contrassegnato dalla scritta SANCTUS AUGUSTINUS.
L’Oratorio era molto caro al poeta Francesco Petrarca che, pare, abbia anche ispirato il coevo Bonomo a raffigurare nel polittico la figura di Sant’Agostino, autore delle Confessioni, opera prediletta dal poeta.
Dove mangiare (e bere) ad Arquà Petrarca
Girovagando per il centro storico di Arquà Petrarca, vi sarete certamente accorti di quasti ristorantini, trattorie ed enoteche occhieggiano fra le mure medievali. Bene, perché fermarsi a degustare, o acquistare come souvenir i prodotti enogastronomici tipici del luogo, é una delle cose da fare assolutamente.
Se sul sito ufficiale della Pro loco di Arquà Petrarca troverete un elenco dei ristoranti dove fermarvi a mangiare. Di seguito vi lascio l´indicazione di due locali nel borgo dove fermarvi ad assaggiared ei prodotti particolari della zona: il Brodo di Giuggiole e lo Spritz Euganeo.
Cosa é il Brodo di Giuggiole di Arquà Petrarca
La giuggiola è un frutto di piccole dimensioni, originario del centro-nord Africa, della Cina e dell’India. Le piante fioriscono in primavera e i frutti vengono raccolti in autunno. Il colore del frutto fresco, appena raccolto, é di un bel verde, mentre il frutto delle giuggiole mature presenta una colorazione un colore rosso-scarlatta.
Introdotta in Italia in epoca romana, la pianta fu denominata ziziphum, termine dal quale deriva il nome scientifico Ziziphus jujuba. Sin dall’antichità si conoscevano le proprietà curative dei suoi frutti, che venivano utilizzati sotto forma di decotti per trattare i raffreddori.
Dal tempo dei Romani, le giuggiole sono state invece impiegate principalmente nella produzione di vini dolci. Questa pratica si diffuse ampiamente sotto il dominio dei Gonzaga, i quali producevano un liquore dolce molto ricercato. Tanto ricercato da far nascere l’espressione “andare in brodo di giuggiole”, quale sinonimo di “gongolare di gioia”.
Ad Arquà Petrarca potrete ampiamente “andare in brodo di giuggiole” di nome di fatto.
Il frutto ispira ogni anno un evento molto particolare nel borgo di Arquà Petrarca, la “Festa delle Giuggiole”. Nel 2024, nelle giornate di domenica 6 e domenica 13 Ottobre, si svolgerá nel centro storico del borgo, la 44a edizione della sagra.
L’Enoteca di Arquà
Anche se nell´Enoteca di Arquà potrete degustare molti piatti tipici dei Colli Euganei, come le Asparagine selvatiche condite con l´eccellente Extravergine Euganeo, i formaggi e i salumi prodotti in zona, vi consiglio di venire sin qui per provare lo Spritz Euganeo! Una bevanda ideata nell´ Enoteca di Arquà.
Lo Spritz Euganeo é preparato essenzialmente con il Moscato Fior d’Arancio DOCG dei Colli Euganei. Viene servito freddo e guarnito con una Giuggiola.
Dove si trova l´Enoteca di Arquà: Ubicazione su mappa
Enoteca da Loris
Ecco un indirizzo da non perdere per chi vuole assaggiare o comprare i prodotti realizzati con le giuggiole, ma anche ed altri prodotti tipici di Arqua Petrarca, come il liquore Estregone, l’olio di produzione propria, le marmellate artigianali locali, gli Zaeti di Arquà, la birra alla giuggiola, ed il miele di Arquà. Si tratta della storica Enoteca da Loris, e la trovate vicinissima alla casa di Francesco Petrarca.
Al piano inferiore dell’enoteca è possibile organizzare, su prenotazione, una degustazione di una selezione di prodotti tipici locali.
- Ubicazione su mappa
- Indirizzo: Via Valleselle, 7, 35032 Arquà Petrarca PD
- Recapito telefonico: 0429 718188
Curiosità: proprio vicino all’Enoteca, sui muri lungo Via Valleselle, si può ammirare un magnifico murales realizzato dall’artista padovano Alessio B. Vale decisamente la pena di fermarsi per una foto!
Visitare Arquà Petrarca: come arrivare in auto
Ubicato nel cuore del Parco Regionale dei Colli Euganei, il borgo di Arquà Petrarca é facilmente raggiungibile in auto, bus o treno, sia da Milano che da Padova. Nellle due mappe che sotto potete vedere, troverete gli instradamenti (da Padova e da Milano) piú veloci per raggiungere in auto Arquà.
- Da Milano, via A4, uscire a Noventa Vicentina, quindi proseguire sulla SP89 e Strada Provinciale 21.
- Da Padova, via A13 sino a Monselice. Usciti a Monselice proseguire sulla SP5, SP6 e Strada Provinciale 21.
Visitare Arquà Petrarca: come arrivare in bus o treno
Se arrivate a Padova in treno, potrete raggiungere in poco piú di un´ora di bus Arquà Petrarca, con le linee Busitalia Veneto S.p.A. .Il vostro bus di riferimento é lo E006, che inizia la sua corsa dall´Autostazione di Padova.
In alternativa, potrete arrivare sino a Monselice o ad Este in treno e da qui raggiungere Arquà in bus
Dove parcheggiare ad Arquà Petrarca.
È importante essere a conoscenza che il centro storico di Arquà Petrarca è una zona a traffico limitato (ZTL) da marzo ad ottobre, inclusi tutti i fine settimana e le festività dell´anno. Di conseguenza, sarà necessario parcheggiare l’auto nelle aree periferiche del borgo non soggette a tali restrizioni. Di seguito, i tre parcheggi principali:
- Parcheggio di Arquà Petrarca, borgo basso – A pagamento
- Parcheggio Borgo Alto Arquà Petrarca – A pagamento
- Parcheggio cimitero – Parcheggio gratuito ma con disco orario.
In quanto tempo si visita il Borgo di Arquà Petrarca.
Alla visita di questo splendido borgo medievale sui Colli Euganei potete dedicarci alcune ore, una splendida giornata, oppure, cosa che vi consiglio di fare, dedicare un weekend, per andare alla scoperta delle altre attrazioni poco distanti.
Potete dedicarvi anche al cicloturismo, percorrendo “l´Anello dei Colli Euganei”, di cui qui potete scaricare la mappa in pdf scaricabile
Cosa vedere nei dintorni di Arquà Petrarca
Sono davvero tantissime le attrazioni da visitare nei dintorni di Arquà Petrarca! Impensabile non pensare ai una visita ai Giardini di Villa Barbarigo a Valsanzibio, oppure allo splendido Castello del Catajo o nell´altrettanto scenografica Villa Selvatico e i suoi Giardini Termali
Per chi ama il benessere e le cure termali, Abano Terme, Galzignano o Montegrotto sono la meta ideale per trascorrere una giornata in pieno relax. E se avete voglia di una meta spirituale, perché non visitare l’Abbazia di Praglia sui Colli Euganei?
Un´altra ottima idea é scoprire la grande bellezza dell Bassa Padovana, oppure fare un´esperienza di navigazione fluviale sulle vie d´acqua con Slow Flow Veneto Waterways Experience.
Avete deciso di visitare e godervi tutto ció che c´ é da vedere e da fare nello splendido borgo medievale di Arquà Petrarca e dintorni?
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19 comments
Che posticino delizioso che mi hai fatto scoprire oggi, e quante cose che Si possono fare in questo borgo!! Sarei curiosa di visitarlo a passo lento, come piace a me, per non perdermi nemmeno il più piccolo scorcio, per finire nell’enoteca. I vini autoctoni sono la mia passione!
Hai perfettamente ragione Annalisa: visitare i luoghi in modo slow é sempre un´esperienza magnifica! Ad Arquà Petrarca ci sono davvero tante cose da vedere e da fare e, sopratuuto, da bere!
è uno dei miei borghi preferiti in Veneto, davvero suggestivo! foto bellissime, complimenti!
Mi sono innamorata anche io di Arquà Petrarca e dei suoi dintorni. Ti ringrazio e sono felice che le foto ti piacciano!
Un borgo davvero magnifico che conoscevo solo di fama, grazie alla sua storia ed al suo legame con Francesco Petrarca. Ora non mi resta che organizzarmi per andare a visitarlo di persona.
Il Borgo di Arquà Petrarca merita davvero di essere vsitato! Prenditi del tempo e vai a veder anche i suoi dintorni. I Colli Euganei sono splendidi!
Proprio per Pasqua sono stata a Padova e mi sono ripromessa di visitare i Collo Euganei non appena possibile! Questa zona mi manca e vorrei vedere i suoi borghi e i castelli come hai fatto tu, magari partendo proprio la Arquà Petrarca!
Meritano. Arquà Petrarca poi, é un bogo medievale tutto da vivere e visitare. Te lo consiglio vivamente!
Woooooow che borgo meraviglioso 🤩 viviamo in un Paese pieno di posti stupendi e negli ultimi anni mi sto rendendo conto che preferisco dedicare i miei viaggi a queste piccole chicche italiane che alle grandi città confusionarie 😅
Come ti capisco Stefania! Arquà Petrarca é un borgo medievale che ha davvero tanto da offrire ed i suoi dintorni non sono da meno!
Un borgo e un’area circostante ricchi di storia, arte, cultura e ottimo cibo, cosa si può chiedere di più?. Peccato che vivo un pò lontana perchè sarei curiosa di provare il brodo di giuggiole.
Arquà Petrarca é da visitare ed é da spunto per farsi un´idea di quanto belli siano i Colli Euganei! Le sue tradizioni enogastronomiche non si smentiscono e il brodo di giuggiole é una vera chicca!
Adoro i piccoli borghi che sembrano paesi incantati, quasi fiabeschi. Ricchi come descrivi di tradizioni culturali e culinarie.
ci sono stato proprio domenica in escursione, sempre bellissimo!!
Arquà Petrarca merita sempre una visita. Sono felice che tu ci sia ritornato
Forse è tempo di tornare ad Arquà Petrarca, visto che di annetti ne sono passati e non è nemmeno troppo distante. Non ricordavo ad esempio gli splendidi affreschi, che solitamente mi mandandano… in un brodo di giuggiole! Grazie per questa guida esaustiva sul borgo, mi sarà utile!
Felice di sentire che ritornerai in quel di Arquà Petrarca! Fra brodo di giuggiole e affreschi nella Casa del Petrarca, effettivamente c’è da rimanere estasiati!
Ammetto che dell’Italia conosco poco e niente, per non dire niente proprio 😂, ma al cuore non si comanda ed il mio tempo lo spendo sempre nella mia amata Grecia . Ciò nonostante grazie per avermi fatto scoprire questo posto così meraviglioso.
Merita Tamara, senza nulla togliere alla tua amata Grecia! Piccolo è bello, si dice, ma il Borgo di Arquà Petrarca offre molto da vedere e da fare, in ogni stagione.