Se al calore e ai colori della Sicilia aggiungete quel pizzico di inventiva ed intuizione propria della gente del Sud Italia, ciò che potrete vedere in quel piccolo centro rurale non distante da Partinico (provincia di Palermo) che prende il nome di Borgo Parrini, vi apparirà come il frutto di scelte fortemente cercate e volute a livello di comunità locale. A Borgo Parrini ci si arriva per scelta, perchè si vuole passare da lì e perchè si vuole scoprire cosa c’è da vedere in quel piccolo borgo delizioso con alcune casette colorate e dipinte, di cui tanto si parla negli ultimi tempi. Con questo articolo vi condivido le informazioni pratiche su come arrivare, cosa vedere e fare a Borgo Parrini (frazione di Partinico) e i costi delle attrazioni che visiterete. Senza farvi mancare le notazioni storiche su questo borgo dalle case dipinte a colori, che è rinato! Seguitemi …
A Borgo Parrini ci sono andata con Peter nel corso del viaggio nella Sicilia nord-occidentale, subito dopo aver lungamente visitato la magnifica città di Palermo e di strada, prima di raggiungere la zona di Trapani e le sue Saline!
Anche se la piccola frazione di Partinico si visita abbastanza velocemente, ci siamo soffermati fra i vicoletti del Borgo anche per parlare con la gente del posto e per pranzare! Vi assicuro che ne è valsa davvero la pena!
L’anima e l’essenza dei luoghi si svela visitandoli con calma, e questo è lo spirito che anima i miei viaggi in Italia e nel mondo!
Anche se il tempo non è mai abbastanza, scelgo sempre di visitare poche cose ma di approfondirne la conoscenza già nella fase di organizzazione dei miei itinerari! Nel visitare Borgo Parrini ho voluto fare la medesima cosa, per condividervi poi qui, dal blog, non solo le informazioni utili su cosa vedere o come arrivare, ma anche le riflessioni e le emozioni che ho provato!
Ma ora venite con me a scoprire perchè vi invito a visitare Borgo Parrini, andando anche oltre le meravigliose apparenze di questo luogo, nella solare Sicilia!
Quattro passi nella Storia e nel presente di
Borgo Parrini (Partinico, Palermo)
La storia di Borgo Parrini riparte dalla voglia dei suoi abitanti di ridare linfa vitale e futuro alle vecchie case abbandonate negli anni ’70 del secolo scorso, a causa dello spopolamento delle zone rurali e dell’emigrazione, ma anche per mantenere vivo il patrimonio storico e culturale dei Padri Gesuiti.
I Parrini (Padri Gesuiti del Noviziato di Palermo) acquisirono questi terreni nella frazione di Partinico in provincia di Palermo, fra il XVI e il XVII secolo, con l’intento di gestire e controllare la vivace vita rurale della zona.
Per questo motivo i Padri Gesuiti fecero costruire una chiesetta in onore di Maria SS. Del Rosario, che divenne ben presto il fulcro del piccolo “villaggio contadino”, intorno al quale vennero edificate diverse abitazioni e dei minuscoli bagli. Sempre ai padri Gesuiti è attribuita la radice etimologica di questa località, visto che Parrini vuol dire “preti” o “padrini”.
Il piccolo villaggio rimase nella proprietà dei Padri Gesuiti sino a quando l’ordine non venne soppresso dai Borboni e i padri Gesuiti, espulsi dalla Sicilia.
Il piccolo villaggio dei Parrini passò allora al francese Henry d’Orleans duca d’Aumale, che lo trasformò ben presto in dormitorio al servizio della manovalanza al servizio dell’azienda vitivinicola creata per produrre e commercializzare il Moscatello dello Zucco, un vino bianco dolce ricavato da uve zibibbo proveniente da vitigni autoctoni della zona compresa fra Partanna, Partinico, Balestrate e Terrasini.
Il percorso storico di Borgo Parrini ha l’apice del declino e dell’abbandono nel dopo-guerra. Ma è da qui che si si innesta la storia presente e l’oggi di questa bella frazione di Partinico.
Una storia che è un work in progress iniziato circa due anni fa con la ristrutturazione dell’ex chiesa convento dei Gesuiti e di altre tre case da parte di Giuseppe Gaglio, un artista imprenditore locale, animato dalla grande passione per l’arte e per il proprio luogo di nascita!
Dal successivo incontro poi fra Giuseppe Gaglio con il maestro Nicolò Giuliano di Monreale, le pitture murali e le frasi dipinte si arricchiscono di “presenze e forme scultoree” sotto forma di ceramiche e terracotte in multicolor!
Come arrivare a Borgo Parrini (frazione di Partinico),
Il borgo siciliano a colori
In molti definiscono Borgo Parrini la piccola Barcellona di Sicilia, per l’ispirazione che senza dubbio Giuseppe Gaglio ha colto e riportato sin qui, dalle opere che Gaudì ha realizzato nel Parco Güell della Barcellona catalana.
Ma c’è qualcosa di più, di diverso e peculiare, in questo borgo-villaggio in terra siciliana.
Basta guardarsi intorno e respirarne l’aria, assaporare con gli occhi le forme e i colori e, aggiungerei, ascoltare gli abitanti di Borgo Parrini, per comprenderlo subito!
Prima di proseguire con altre riflessioni su questo piccolo centro, voglio però fornirvi qualche ulteriore informazione pratica per poterlo visitare, sapendo cosa vedere ma anche come arrivare sin qui.
Dove si trova su Maps Borgo Parrini, frazione di Partinico (Palermo)
Come arrivare a Borgo Parrini (Palermo)
Di seguito troverete le indicazioni e la mappa relativa alla strada che noi stessi abbiamo percorso per arrivare a Borgo Parrini, partendo dall’aeroporto di Palermo dopo aver noleggiato un’autovettura.
A seguire, potrete poi trovare indicati altri percorsi che abbiamo simulato, partendo da altre località siciliane. Vi basterà cliccarci sopra per ottenere le indicazioni a voi più adatte.
Come arrivare a Borgo Parrini dall’aeroporto
di Palermo Falcone-Borsellino
Come arrivare a Borgo Parrini da Palermo centro, da Trapani, da Catania e da Agrigento.
Dove parcheggiare a Borgo Parrini frazione di Partinico (PA)
Oltre alle indicazioni che sopra avete potuto leggere, con i dettagli su come arrivare a Borgo Parrini, sappiate che anche parcheggiare non sarà un grosso problema! Poco prima dell’ingresso nel borgo, è stato realizzato un parcheggio con guardiania locale per le auto, realizzato su terreno regolarizzato e battuto.
Il parcheggio, che consente di sostare per il tempo che vi necessiterà per visitare Borgo Parrini, non richiede un tiket di ingresso ma, su base volontaria, potrete lasciare un’offerta libera a chi gestisce il servizio.
Anche questo piccolo particolare può fare comprendere la lungimiranza di chi sta gestendo la riqualificazione e rivalorizzazione di questo territorio!
Cosa vedere a Borgo Parrini e perché
non dovete mancare di andarci!
Nelle premesse di questo articolo, vi ho già accennato che il lavoro di recupero/restauro di queste casette è un continuo work in progress. Al momento sono 4 gli edifici completamente dipinti (3 casette e l’ex chiesetta, ora divenuta caffè-letterario) e restaurati anche negli interni, che potrete visitare.
Quello che vi consiglio di fare assolutamente però, è girare per l’intero borgo.
Questo vi permetterà di comprendere che da qui a breve, altri edifici verranno riportati agli antichi splendori e decorati con i colori del Mediterraneo. Un borgo in cantiere, oserei dire quindi!
Le casette restaurate dell’antico borgo villaggio dei Parrini, sono state ridipinte con i colori del sole, del cielo, del mare, dell’ocra della terra e con il bianco abbagliante delle saline di Sicilia.
Giochi di luce, alberi e fiori paiono gareggiare per bellezza con i colori del piccolo borgo. Gli occhi e l’anima sono inebriati dalle emozioni che scaturiscono dal turbinio di energia positiva che circonda questo luogo. Un luogo non grande come estensione ma con grandi aspirazioni per il futuro prossimo.
L’occhio attento e la mente da grande sognatore di Giuseppe Gaglio, le ha poi decorate con frasi e pannelli che ripropongono citazioni proprie ma anche di poeti e personaggi famosi, affiancate da murales di altri artisti, come quello dall‘artista Peppe Vaccaro, “Frida alla Luna”.
Che cosa vedere e visitare a Borgo Parrini
Una volta giunti a Borgo Parrini, potrete decidere se ammirare solo dall’esterno i suoi coloratissimi edifici decorati oppure, cosa che vi consiglio di fare assolutamente, visitarne gli interni.
Da Agosto 2021 infatti, è possibile visitare l’interno di 4 case recuperate al costo di 1 Euro a casa, per un totale di 4 Euro a persona, se le visiterete tutte
.
Visto l’enorme risonanza mediatica esercitata da questo Borgo, credo che pagare l’ingresso per visitare queste casette, sia una cosa più che giusta, anche al fine di creare un fondo economico capace di supportare l’intervento diretto della gente del luogo che, come Giuseppe Gaglio, vuole continuare nell’opera di valorizzazione territoriale di Borgo Parrini!
Il ticket d’ingresso lo potrete richiedere al piano terra della prima casa, luogo trasformato in piccolo museo coloratissimo, punto d’informazione e negozio di souvenir made in Borgo Parrini.
Qui, una gentilissima donna del Borgo risponderà alle domande che le porrete e vi affiderà a delle giovani “guide locali”, forse gli stessi proprietari delle case o parenti, volontari che con grande passione vi accompagneranno nella visita degli edifici recuperati.
Nulla comunque è stato lasciato al caso e anche nel visitare l’interno delle casette, sono rispettate le normative anti-covid!
Visitare gli interni degli edifici a Borgo Parrini
I 4 edifici ristrutturati, ripropongono al loro interno lo stile e il turbinio di colori che contraddistinguono questa località.
Davvero bella la cucina al piano terra con l’antico “forno del pane”, elemento della cultura locale immancabile, visto che il Pane dei Parrini, un pane gustoso e fragrante, fa parte di una delle eccellenze enogastronomiche della Sicilia. Un pane davvero buono che può essere mangiato “schittu o conzatu”, cioè tal quale o condito!
Ma tornando alle nostre casette, i “complementi d’arredamento” e i “mobili” che vedrete all’interno, derivano dalla tradizione siciliana locale: pupi siciliani, pentole e vasellame, armadi, lenzuola e coperte nella stanza da letto, sono stati anch’essi restaurati e restituiti a vita nuova!
Il piano superiore si raggiunge con una bella scala interna a chiocciola di ferro battuto artisticamente decorata, mentre dai balconcini e dai terrazzini, è possibile avere un colpo d’occhio fantastico su Borgo Parrini e sulle campagne circostanti!
Meritano di essere ammirate le squisite riproduzioni in terracotta della cupola del Duomo di Ragusa Ibla e della Torre della Cattedrale di Palermo.
A beneficio di chi magari se lo stesse chiedendo, sappiate che le casette vengono affittate, anche se non in estate! Nel periodo dell’Avvento ad esempio, a Borgo Parrini viene organizzato il presepe vivente: un periodo bellissimo anche per visitare il resto della Sicilia!
Dulcis in fundo, la visita al “Caffè letterario”, ovvero al centro culturale in cui vengono organizzati eventi, convegni o piccoli concerti, organizzati dalle Associazioni “I campanili di Borgo Parrini” e “La via dei mulini”.
Cosa fare e dove mangiare a Borgo Parrini,
frazione di Partinico
Una qualsiasi visita in Sicilia, non può dirsi completa senza fare una sosta ristoratrice per degustare i cibi locali.
Anche se piccolo, Borgo Parrini possiede tre pizzerie, un panificio e una caffetteria all’aperto dove potersi rilassare all’ombra, godendo la vista della piazzetta con le case dipinte. Un momento di relax impagabile direi!
Sia che abbiate voglia di un buon caffè accompagnato da un cannolo, sia che preferiate andare sul salato con una pizza rustica, un’arancina, uno sfincione, un fragrante pane cunzatu o un tipico Vota e Sbota, non ne rimarrete delusi!
“U Vota e Sbota a Stidda”, “Nu Parrinaru” e la “Pizzeria La Borgatella”, sono i nomi dei tre ristoranti/pizzerie che potrete trovare a Borgo Parrini.
Guardando nell’insieme a ciò che qui è stato realizzato e ciò che sarà fatto, non posso che complimentarmi con quell’artista imprenditore che ha avuto l’ispirazione e la volontà di valorizzare questa parte di Sicilia con il proprio estro artistico!
Ma il qualcosa in più che c’è a Borgo Parrini, lo si nota da subito: c’è una grande capacità organizzativa unita all’attività di comunicazione e di marketing che, intorno a questa frazione di Partinico, è stata catalizzata attraverso e intorno alla rete dei social e non solo!
Una cosa non da poco, da sottolineare ancor più delle cose da vedere che qui ci sono!
So quanto sia difficile lanciare una sfida di questa portata nel Sud Italia, e immagino le difficoltà che lo stesso Giuseppe Gaglio possa avere incontrato nel suo percorso! Ma non si è mai arreso ed ha colto i segnali di novità provenienti da diversi settori, perseguendo con passione e costanza l’intento che si era prefisso!
Ha creato così un’opportunità immensa per i suoi concittadini ed il suo paese, ma ha anche mostrato in pratica, un nuovo modo di approcciarsi alla valorizzazione ed al marketing territoriale!
Un insegnamento per molti ed un modello di duttilità da emulare!
E qui non posso che pensare a quei borghi abbandonati nella mia Calabria come Pentedattilo, o quelli che stanno tentando di rinascere come Brancaleone Vetus! La speranza è che vi sia un domani anche per loro, perchè “le pietre sono forti e sanno parlare agli uomini di ogni epoca” con un linguaggio universale!
A Borgo Parrini vorrei proprio tornarci, magari fra uno o più anni, per vedere e vivere la forza di questi cambiamenti e quanto la bellezza e la forza di volontà unite all’intelligenza, possa prevalere sulle brutture del mondo e gli abbandoni di questi territori baciati dal sole!
Con il ritorno e la riappacificazione con essi degli uomini …
Se anche voi state pensando di fare un viaggio in Sicilia, non mancate di visitare Borgo Parrini, frazione di Partinico (PA).
Se l’articolo è stato di vostro gradimento, condividetelo per fare conoscere questo piccolo gioiello che è Borgo Parrini!
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4 comments
non conoscevo questo borgo! Ma è davvero magnifico!! foto bellissime complimenti!
Ciao Andrea! Sono davvero molto felice che ti sia piaciuto!
Pensa che sino a tre anni fa, a Borgo Parrini non c’era nulla di tutto questo: solo case diroccate e abbandonate! Ora tutto rinasce e la gente ritorna!
Un esempio per tanti altri piccoli borghi della nostra bella Italia!
A presto!
Mimì
ho scoperto questo borgo solo qualche mese fa su Instagram, che bei colori! Non solo mette. allegria ma fa scoprire davvero una Sicilia insolita.
Io lo ho scoperto leggendo dei borghi abbandonati in Sicilia, ma in fase di recupero!
Merita una visita e di incontrarci chi vi abita nuovamente!
Te lo consiglio!