Ci sono talmente tante cose da vedere e fare nel borgo medievale di Erice, in Sicilia, da poterci tornare mille volte senza mai stancarsi. Dietro ad ogni angolo ed ogni scorcio di questo centro in provincia di Trapani, si svelano panorami mozzafiato e storie che si mescolano con i miti e le leggende più antiche, donandoci l’essenza più vera della sicilianità!
La rocca di Erice la si scorge chiara e nitida da ogni parte della sottostante città di Trapani e del suo golfo, aprendosi da una parte, alla vista del blu del Mediterraneo e delle dirimpettaie Isole Egadi, mentre dall’altra si affaccia sulle fertili e produttive campagne della Valderice!
A Erice, c’è anche qualcosa di più, dell’affascinante saliscendi di vicoli nel cuore del borgo medievale arroccato su uno sperone roccioso! C’è anche e soprattutto, il Genius Loci della multi-culturalità, dell’eccellenza culturale e scientifica, impersonato ad oggi dal Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana”, fondato proprio ad Erice, nel 1963, dal prof. Antonino Zichichi.
Partendo da queste affascinanti particolarità, voglio farvi scoprire non solo cosa poter vedere nel borgo di Erice, come arrivare, dove o cosa mangiare, ma soprattutto le magiche emozioni che possono sgorgare nell’anima da quello che è stato più volte definito “il faro di pace del Mediterraneo”!
Vi porto, attraverso un vero e proprio itinerario emozionale, alla scoperta delle radici architettoniche, storico-archeologiche e paesaggistiche del borgo medievale di Erice!
La magia di una Sicilia che ci parla attraverso i colori delle antiche pietre e delle sue seducenti tradizioni, mantenendo inalterate nel tempo le radici nel suo “animo nobile millenario”!
E’ questo il Borgo che ho visitato e che voglio farvi conoscere!
Seguitemi …
Itinerario di un giorno nel
Borgo medievale di Erice, in Sicilia
Cose da sapere prima di visitarlo
Quattro passi nella sua Storia
La storia di Erice si mescola con le leggende e i miti dei popoli che da qui sono passati e vi hanno messo radici, innamorandosene!
Non poteva essere altrimenti, vista la sua ammaliante e strategica posizione d’ “U Munti”, a dominare l’azzurro del Mediterraneo, quasi come un secondo Monte Olimpo.
Enigmatiche le origini della sua fondazione, anche se sicuramente furono gli Elimi provenienti dalla vicina Segesta – tra il VII e il VIII sec. a.C. – a fondare Erice con l’iniziale nome di Iruka, un luogo di culto dedicato alla dea Afrodite.
Le leggende tramandate da Diodoro Siculo, narrano che il re Elimo, Eryx, figlio di Bute e di Afrodite, avesse eretto qui il “thémenos”, il santuario dedicato alla propria madre, e fondato la città.
Secondo lo storico ateniese Tucidide poi, gli Elimi altro non erano che il popolo nato dalla mescolanza fra i profughi troiani e le popolazioni primitive locali dei Siculi e dei Sicani.
Leggende e storie però, concordano sul fatto che il culto alla dea dell’amore, delle messi e della fecondità, venerata come Astarte dai Fenici, Afrodite dai Greci e Venere Ericina dai Romani, trasformò questa rocca in una sorta di città sacra per le popolazioni mediterranee, oltre che meta di pellegrinaggi.
Testimonianza dei popoli che si succedettero in questa terra, è la stessa etimologia del nome Erice! Dal nome Elimo di Iruka, si passò ad Erech sotto i Cartaginesi e a Eryx nel periodo Greco e Romano.
Risalgono al periodo fenicio i basamenti delle ciclopiche mura ericine, che al tempo giungevano sino al santuario di Venere.
Dopo il tramonto dell’impero romano, Erice fu denominata Gebel-el-Hamed dagli arabi, per mutare ancora il nome in Monte San Giuliano (dal nome di S. Giuliano Ospedaliero) sotto il re Normanno Ruggero II, che fece edificare un castello sulle rovine del tempio di Venere.
Ed è nel corso del Medioevo che Erice rinacque, con la realizzazione di chiese, conventi e palazzi nobiliari, che caratterizzano ancora l’attuale assetto urbanistico della città.
Si deve giungere però sino al 1936, per vedere il nome di Monte San Giuliano trasformato nuovamente e definitivamente in Erice.
Cose da vedere e fare a Erice in un giorno:
itinerario nel borgo medievale siciliano.
Panorami e patrimoni culturali
Inserito nella sezione “Borghi Onorari” del Club dei Borghi più Belli d’Italia, il centro storico di Erice riserva preziose atmosfere a tutti i visitatori.
Quando la scorsa estate con Peter abbiamo deciso di trascorrere una decina di giorni in Sicilia fra Palermo e Trapani, Erice, sin da subito, è entrata di diritto nel nostro itinerario di viaggio!
Erice racchiude nel suo territorio mille suggestioni ed unicità!
Si può scegliere di visitare Erice per scoprirne il grande patrimonio culturale e delle tradizioni, oppure per la voglia di restare rapiti dalla bellezza del suo centro storico, fatto di vicoli e vicoletti lastricati da ciottoli consumati dal tempo.
Si può anche decidere di venire ad Erice per ammirare gli incomparabili panorami che dall’alto incrociano all’orizzonte le isole Egadi, i promontori del monte Cofano e di San Vito Lo Capo!
Panorami mozzafiato, fra i più belli della Sicilia, accarezzati da un venticello che rende più dolce il clima delle roventi estati sicule, con le cicale a fare da sottofondo ai pensieri!
Una sicilianità che pervade da sempre, sin dalle epoche più remote, i colori, i profumi, le pietre delle case, i monumenti, ma anche il cuore e lo spirito degli abitanti di questo Borgo!
Prima di addentrarvi nella visita del centro storico del borgo di Erice, vi consiglio di iniziare ad assaporarne la sua bellezza facendo un giro intorno alle mura ciclopiche elimo – puniche, che ne avviluppano il suo perimetro.
Le mura sono intercalate da tre porte: Porta Trapani, Porta Spada e Porta della Nunziata, denominata anche Porta del Carmine.
Poco distante, su uno sperone roccioso con vista mozzafiato sul dirimpettaio Monte Cofano, potrete vedere quello che viene definito il Quartiere Spagnolo.
Questa grande fortificazione – caserma incompiuta, venne realizzata intorno al XVII secolo per accogliere al suo interno una guarnigione di soldati spagnoli. Non giunse mai ad assolvere alla funzione per cui era stata pensata.
Oggi, dopo il restauro e la messa in sicurezza, accoglie al suo interno il “Museo di Arti e Mestieri di Erice” –Sezione etnografica del Polo Museale A. Cordici.
Da qui, si arriva rapidamente ad un altro spettacolare punto panoramico, dominato dalla chiesa di San Giovanni, con vista sul Monte Cofano e le vallate sottostanti.
Cosa vedere nel Borgo medievale di Erice:
La Torretta Pepoli
Percorrendo a piedi una panoramica stradina, si giunge alla cosiddetta Torretta di Pepoli.
A fine agosto la Torretta non era aperta alle visite, ma ho avuto modo di poterla ammirare dell’esterno. A tutt’oggi non è visitabile.
La camminata che porta sino alla Torretta di Pepoli, vi darà modo di apprezzare un panorama che spazia dal mare sino alle imponenti Torri del Balio e il vicino al giardino all’inglese.
Nel periodo medioevale, le Torri del Balio erano il presidio posto a difesa del borgo di Erice, collegate tramite ponte levatoio al castello di Venere.
Con il tempo queste antiche strutture difensive si ammalorarono.
Nel 1872 il Conte Agostino Sieri Pepoli, accordandosi con il comune di Erice, avviò un progetto di risistemazione delle due torri e la ricostruzione della più piccola.
Rinacque così la “Torre di Pepoli”, costruzione in stile moresco e Liberty, dimora del Conte e luogo di ospitalità per i suoi amici, fra i quali l’archeologo Antonio Salinas ( lo studioso a cui è intitolato il Museo Archeologico A. Salinas a Palermo) e l’artista Alberto Favara.
Nel luglio del 2014, la Torretta Pepoli è stata restaurata e oggi, al suo interno, è ospitato un museo interattivo multimediale, emblema dell’“Osservatorio permanente di Pace e Faro del Mediterraneo”.
Cosa vedere nel Borgo medievale di Erice
Le Torri del Balio
Dalla Torretta di Pepoli, l’itinerario di visita al borgo di Erice, ci porta sino alle due Torri del Balio e al giardino. Ci potrete arrivare, oltre che dalle sue scalinate poste a nord e a sud, anche attraversando i Giardini.
Anche se il termine balio può apparirvi un po’ strano, dovete sapere che esso indicava la sede del “Bajulo”, ovvero il luogo di residenza e “lavoro” dell’autorità del posto e della sua corte civile e militare.
Le due poderose torri, realizzate in pietra nel periodo Normanno, sono alte 28 metri. Inutile dirvi a parole la bellezza del panorama che si può ammirare dal Belvedere che ne borda il perimetro!
Guardando le foto sotto, potrete farvene un’idea!
Vi consiglio di inserire questi luoghi fra le cose da vedere assolutamente nel borgo medievale di Erice!
Cosa vedere nel Borgo medievale di Erice
Giardino all’inglese del Balio
Oltre che un grande mecenate, il conte Pepoli è stato anche un grande esteta e fautore del bello, ad Erice.
Il Giardino terrazzato del Balio, da lui fortemente voluto e progettato a metà del diciannovesimo secolo, ne è la lampante riprova.
Si tratta di una vera e propria oasi verde, un Parco all’inglese impreziosito da elementi della macchia mediterranea, da belle aiuole, da alberi di pino, cipressi mandorli e lecci.
Al suo interno non mancano scenografici terrazzamenti, padiglioni gotici e una fontana abbellita con sculture di ispirazione mitologica.
Nel giardino ci si può rilassare e godere della frescura riposando su delle comode panchine (celebre la Panchina degli Innamorati). Se invece avete voglia di fare uno spuntino, dolce o salato che sia, sostate al “Bar del Balio”.
Scientemente non vi ho ancora parlato del panorama che da qui si può godere: è semplicemente spettacolare!
Trapani, le sue Saline e le Egadi, vi appariranno come un fiabesco dipinto!
Cosa vedere nel Borgo medievale di Erice
Il Castello di Venere
Non si può visitare Erice senza vedere quello che è il simbolo stesso di questo Borgo!
Quello che oggi potete ammirare entrando nella fortezza, è solo una porzione del Castello Normanno edificato nel 1100 sopra il preesistente santuario dedicato al culto della dea Afrodite. Un Castello che in passato venne utilizzato anche come carcere.
Ciò che resta delle mura di cinta che contornavano il castello, fanno comprendere l’importanza del culto alla dea ericina, ma anche la funzione sociale e politica assunta nel tempo dal Santuario, posto in posizione strategica su di un’area densa di rotte marittime e crocevia di culture fin dall’età arcaica.
Girovagando per il sito, con un pizzico di fantasia, potete immaginare i pellegrini che qui giungevano per assistere alle cerimonie dedicate alla dea.
Che questo tempio fosse importante lo si desume non tanto da ciò che vedrete, ma dei miti che lo accompagnano. Nell’Eneide, Virgilio narra che Enea, prima di giungere nel Lazio, si fermò proprio qui a Erice per seppellire il padre Anchise.
Ciò che è sopravvissuto al tempo è il Muro di Dedalo, risalente al IV-III secolo a.C., ubicato nella parte posta a nord est del castello, e il cosiddetto Pozzo di Venere dove, raccontano le leggende, Venere e le sue ancelle facevano il bagno.
Il panorama che da qui si può ammirare, da solo vale il viaggio ad Erice!
Un panorama che, mi hanno assicurato, è ancora più straordinario nelle giornate di “Lupa marina”, la densa nebbia tipica delle zone costiere del Mediterraneo.
Di seguito vi lascio le indicazioni relative agli orari e alle tariffe di ingresso al Castello di Venere.
- Aprile – Maggio – Giugno – Ottobre: aperto dalle ore 10:00 alle ore 18:00;
- Luglio – Settembre: aperto dalle ore 10:00 alle ore 19:00;
- Agosto: aperto dalle ore 10:00 alle ore 20:00;
- Gennaio – Febbraio – Marzo – Novembre – Dicembre (sabato, domenica e festivi): aperto dalle ore 10:30 alle ore 18:00.
Tariffe
Pass-partout a 6 siti (Real Duomo – Torre di Re Federico – Ruderi del Monastero del SS. Salvatore – Chiesa di San Martino – Chiesa San Giuliano – Casa Santa Sales) – Prezzo intero € 6,00 – Ridotto € 4,00
Biglietto al singolo sito: Intero € 2,50 – Ridotto € 1,50
Acquistando la Erice Card, con 6 € si accede al Castello di Venere, all’Istituto Blackett-San Domenico, all’Istituto Wigner-San Francesco e al Polo Museale “A. Cordici”.
Gli altri Luoghi imperdibili da visitare a Erice
Il Polo Museale Antonio Cordici
Se volete conoscere a fondo la storia e le antiche espressioni artistiche del passato di questo bellissimo borgo medievale, non potete mancare di visitare il Museo Civico di Erice, istituito nel 1876 ed intitolato a Antonio Cordici.
Gli spazi espositivi del Polo Museale A. Cordici sono ospitati nei locali dell’ex Convento dei Frati Minori Francescani, nel cuore del centro storico di Erice, non distante Piazza Umberto I.
Si tratta di un piccolo Museo visitabile anche se avete poco tempo a disposizione, che vi consiglio di includere nelle tappe della vostra visita nel borgo di Erice.
Il Museo A. Cordici è suddiviso in tre sezioni espositive principali: la sezione archeologica, quella storico-artistica, e quella dedicata alle armi e all’arte contemporanea.
Nella sezione archeologica, ricca di reperti elimo-punici, spicca la piccola scultura in marmo della Testa di Afrodite. Risalente al IV sec a.C., è il simbolo storico del borgo di Erice.
Nella sezione storica artistica non perdetevi il gruppo marmoreo dell’Annunciazione, scolpito nel 1525 da Antonello Gagini. La bella scultura venne realizzata su commissione di un nobile ericino, per essere esposta nella Chiesa del Carmine.
Il Museo Comunale Antonio Cordici è visitabile nei mesi da aprile ad ottobre, dalle ore 10 alle ore18, nei mesi di luglio e settembre dalle ore 10 alle ore 19, mentre nel mese di agosto è aperto dalle ore 10 alle ore 20.
Il costo del biglietto d’ingresso a questa singola attrazione è di € 4,00 per il biglietto intero, mentre il ridotto ha un costo di € 2,00. Se invece volete visitare altre attrazioni a Erice, vi consiglio l’acquisto della Erice – Card, alla quale ho dedicato.
Itinerario di visita a piedi di Erice:
Il Borgo e la sua spiritualità nel tempo.
Da Afrodite alle Chiese Cristiane
Erice ha profonde radici spirituali e di culto, come spesso avete letto in questo articolo.
La sua grande attitudine alla spiritualità, la si ritrova anche oggi nelle numerose chiese che avrete modo di ammirare percorrendo a piedi il centro storico. Di chiese ne rimangono oggi una sessantina (mi fido di chi lo ha detto, anche se io non le ho visitate tutte!) testimonianza di quella che era definita la “città delle 100 chiese”.
Per questo motivo nel 1998 è stato avviato a Erice, dalla Diocesi di Trapani, il Progetto Erice – La Montagna del Signore. Le finalità del progetto sono essenzialmente il recupero, la valorizzazione e la fruizione del grande patrimonio culturale e religioso racchiuso nel borgo.
Luoghi imperdibili da visitare
nel Borgo medievale di Erice
Il Real Duomo
Oltre ad essere la Chiesa più importante del borgo ericino, la Real Chiesa Madrice – Insigne Collegiata, ovvero il Duomo di Erice, è uno dei luoghi che qui non potete mancare di visitare.
Il Duomo di Erice è ubicato in piazza Matrice, nel centro storico del Borgo, non distante porta Trapani
La chiesa, dedicata alla Vergine Maria Assunta, è stata edificata nel XIV secolo in stile gotico “trecentesco”, per volontà di Federico III d’Aragona, su una preesistente cappella dedicata alla Vergine Assunta.
Restaurata più volte nel corso dei secoli, ha gli interni in stile neogotico con elementi decorativi che richiamano lo stile arabeggiante, frutto degli interventi di rifacimento effettuati dall’architetto napoletano Dominici, fra il 1852 e il 1862.
Dell’antica struttura religiosa sono state salvaguardati lo schema della pianta basilicale a tre navate, suddivise da colonne tufacee, e quattro cappelle risalenti al 1500.
All’interno del Duomo sono conservati dipinti e sculture di rilevante pregio artistico e religioso, fra le quali:
- La statua della Madonna Assunta, attribuita allo scultore Francesco Laurana;
- Il dipinto raffigurante la Madonna di Custonaci, copia realizzata nel 1891 da Michele Corteggiani sulla base dell’originale, custodito nel santuario di Maria Santissima di Custonaci;
- L’icona in marmo della Madonna in Trono con il Bambino del 1513, attribuita a Giuliano Mancino.
La facciata esterna del Duomo conserva la sua architettura originale e il prezioso portale decorato, realizzati in stile catalano. Di notevole impatto anche il recente rosone centrale, realizzato nel 1954.
A fianco del Real Duomo si trova la svettante Torre Campanaria.
La struttura, alta ben 28 metri, venne realizzata come Torre di avvistamento prima di essere trasformata in torre campanaria alla fine del XIII secolo. Viene chiamata anche Torre di Re Federico.
E’ possibile salire in cima ai tre piani della Torre percorrendo 113 scalini. Il panorama da lassù è straordinario!
Costi di ingresso al Real Duomo Duomo di Erice
€ 2,50 (intero)
€ 1,50 (ridotto)
Costi di Ingresso alla Torre di Re Federico
€ 2,50 (intero)
€ 1,50 (ridotto)
Costi di Ingresso a tutti e sei Siti MEMS (Museo di Erice La Montagna del Signore), e cioè al Real Duomo, alla Torre di Re Federico, ai Ruderi di SS. Salvatore, alla Chiesa di San Martino, alla Chiesa di San Giuliano e alla Casa Santa Sales – INTERO € 6,00 – RIDOTTO € 4,00
Orari di apertura
Aprile – Maggio – Giugno – Ottobre – dalle 10:00 alle 18:00
Luglio – Settembre – dalle 10:00 alle 19:00
Agosto – dalle 10:00 alle 20:00
Itinerario nel Borgo Medievale di Erice
Alla scoperta delle Piazze e delle altre Chiese
Prima di lasciare il pittoresco Borgo medievale di Erice, concedetevi ancora la sorpresa della scoperta, perdendovi fra le strette viuzze ed i vicoli ericini!
Potrete così scoprire le altre Chiese del Borgo, oppure dedicarvi ad una sosta in uno dei baretti che si affacciano sulla bella Piazza Umberto I o sulla Piazza San Giuliano, ammirando le belle facciate dei Palazzi nobiliari.
Le altre Chiese da vedere a Erice
Chiesa San Giuliano
Convento San Domenico
Chiesa e Convento San Francesco
Chiesa San Giovanni – E’ la Chiesa che vi ho descritto all’inizio di questo articolo, a proposito del suo magnifico punto panoramico.
Informazioni e consigli utili per organizzare la
visita a Erice in un giorno
Come arrivare a Erice, borgo siciliano medievale
A Erice ci si arriva tranquillamente con la propria auto, ma anche in bus, con la panoramica funivia e a piedi.
Noi abbiamo scelto di arrivare in auto per poter sostare in vari punti panoramici lungo il percorso che dalla città di Trapani, porta sino a questo splendido Borgo siciliano.
Come arrivare a Erice in auto
Come potete vedere dalla sottostante mappa, vi sono due strade da poter seguire per arrivare a Erice da Trapani, con tempi di percorrenza pressoché equivalenti: la strada provinciale SP31 – la più breve – e la strada statale ss131.
Il mio consiglio è di percorrerle entrambe, una all’andata e l’altra al ritorno, per riuscire a cogliere scorci diversi!
La distanza è fra i 13 e i 16 chilometri, secondo la strada che percorrerete, con diversi tornanti.
Una volta arrivati a Erice Vetta occorrerà trovare il posto in uno dei vari parcheggi (posizione su mappa), ubicati lungo le mura esterne della città.
La cosa potrà essere piuttosto difficoltosa durante il periodo di alta stagione, visto il notevole afflusso turistico nella zona e quindi, cercate di arrivare sin qui di primo mattino. Potreste essere anche così fortunati da trovare un posticino nel parcheggio gratuito, posto lungo la strada provinciale!
Come raggiungere Erice da Trapani con la funivia
Funivia Trapani – Erice
Se non avete l’auto ma non volete perdervi l’occasione di ammirare il bellissimo panorama che si può ammirare dall’alto raggiungendo Erice, utilizzate la funivia che collega Trapani con il borgo medievale siciliano in soli 10 minuti.
La stazione di partenza della cabinovia è ubicata in via Casa Santa, sulla SP31 per Erice, raggiungibile con i bus della linea urbana di Trapani ((linea 21 o 23 e 201/202 domenica e festivi), o con l’auto.
Coloro che arrivano alla stazione della cabinovia in auto, potranno avvalersi due comode aree di parcheggio a pagamento. La tariffa da pagare al momento dell’uscita ha il costo di € 1,50 per le prime tre ore di sosta e di € 1,00 per le ore successive alle prime tre. In alternativa potete fruire del biglietto giornaliero al costo di € 10,00.
Orari e tariffe della Funivia Trapani-Erice
ATTENZIONE – La funivia resterà chiusa per manutenzione e le prove annuali dal 07/01/2022 al 30/03/2022 incluso. Se la data di riapertura dovesse slittare, troverete il relativo avviso e i nuovi orari, sul sito ufficiale della Funivia di Erice.
Tariffa ordinarie per l’uso della funivia di Erice:
Corsa Semplice – € 6.00
Corsa andata e ritorno – € 9.50
Abbonamento 10 corse – € 24.00
Abbonamento Settimanale – € 27.00
Tariffa ridotta per utenti di età compresa tra i 3 anni e 16 anni compiuti:
Corsa Semplice – € 2.50
Corsa andata e ritorno – € 4.00
Abbonamento 10 Corse – € 17.00
Abbonamento Settimanale – € 19.00
Come arrivare ad Erice a piedi
A Erice Vetta si può arrivare anche a piedi, percorrendo i 5, 5 chilometri del sentiero panoramico di Sant’Anna.
Il punto di partenza è posto alla Stazione della funivia, in località Casa Santa, a breve distanze dal centro di Trapani.
- Dislivello superato: 661 metri;
- Tempo di percorrenza: circa h 2,30.
Visitare Erice risparmiando: La Erice Card
Nel corso del 2021 il Comune di Erice, la Fondazione Erice Arte, la Fondazione Ettore Majorana e la Società FuniErice Service S.r.l., hanno posto in essere ed attivato, in fase sperimentale, la Erice Card al costo di 6 euro.
La Card, valida fino al 31 dicembre 2021, offre la possibilità di accedere a diverse attrazioni a Erice, oltre ad offrire degli sconti su alcuni servizi ed attività presenti sul territorio.
Con questa Card ho avuto modo di accedere siti del:
- Castello di Venere;
- Istituto Blackett-San Domenico;
- Istituto Wigner-San Francesco;
- Polo Museale “A. Cordici”.
Al momento della scrittura del presente articolo non è ancora noto se la Card sarà riproposta per il 2022, ma vi aggiornerò appena pubblicheranno l’eventuale conferma.
Materiale e documentazione utile da scaricare gratuitamente per
organizzare l’itinerario di visita al Borgo medievale di Erice
Per rendere più agevole l’organizzazione del vostro itinerario di visita nel Borgo medievale di Erice, vi lascio di seguito due documenti in formato pdf, contenenti diverse informazioni sul territorio ericino, che potrete scaricare gratuitamente semplicemente cliccandoci sopra.
Dove mangiare e dormire
nel Borgo di Erice e dintorni
Se c’è qualcosa che in Sicilia non delude mai, questo è legato all’enogastronomia e all’ospitalità tradizionale sicula! Il borgo di Erice non è da meno.
Nella mappa sottostante potete trovare la localizzazione di alcuni dei ristorantini e trattorie tipiche che potrete trovare a Erice. Nella medesima mappa potete visualizzare anche alcuni degli hotel e B&B ubicati nel centro storico ericino.
Se siete in cerca di un piatto veloce o da asporto, vi consiglio le buonissime arancine d’autore della “Tonda Fritta”.
Per degustare degli ottimi dolci, immancabile una sosta alla Pasticceria di Maria Grammatico per assaggiare le sue famosissime genovesi ed altre bontà golose!
Questa Pasticceria è divenuta un locale cult di ogni itinerario ad Erice che si rispetti, e quindi, munitevi di infinita pazienza nel fare la fila. Ne vale la pena, vi assicuro …
Per quanto riguarda la scelta su dove alloggiare, potete contare sull‘hotellerie di Erice ma anche su quella della sottostante splendida città di Trapani.
Io e Peter abbiamo scelto di alloggiare nel cuore della Riserva delle Saline di Trapani e Paceco, al B&B Casolare nelle Saline, per godere della tranquillità e della bellezza naturalistica offerta dai luoghi. Da lì è stato facile spostarsi per visitare il Parco Archeologico di Selinunte, il sito di Segesta, Erice e naturalmente, per visitare Trapani di giorno e di notte!
Ci siamo trovati benissimo, sentendoci come a casa, coccolati sin dalla superba prima colazione, preparata ogni mattina dalla proprietaria del Casolare, utilizzando materie prime “made in Sicilia e nel proprio orto”! Ma che ve lo dico a fare? Forse la foto del mega-cannolo preparato da lei, possa parlare da solo!
Informazioni e consigli su Erice
Mappa con ristoranti ed alberghi a Erice Vetta
Cosa comprare nel Borgo medievale di Erice
Le Ceramiche tipiche siciliane – Un oggetto cult da portare a casa dopo ogni viaggio in Sicilia!
Anche fra i vicoli di Erice non potrete fare a meno di soffermarvi davanti alle botteghe degli artigiani che lavorano e vendono le colorate ceramiche tradizionali. Sia che si tratti di una pigna, di una testa di Moro, di un piatto decorato o di una Trinacria, porterete con voi “uno spaccato delle leggende siciliane” trasformato in un ambito oggetto di design!
- Dolci tipici siciliani – Vuoi mettere il profumo e l’aroma di mandorle che regali agli altri e a te stesso portando a casa i dolci acquistati nella Pasticceria di Maria Grammatico a Erice? L’unico problema (almeno per me) è che non sopravvivono al rientro a casa!
- Vini di Erice DOC – Terra generosa di Vini DOC e non solo, la zona di Erice e del Trapanese!
Pensate che nel territorio che ricomprende i Comuni di Erice, Buseto Palizzolo, Custonaci, San Vito Lo Capo, Valderice, Castellammare e Trapani, è nata l’Associazione della Strada del vino e dei Sapori Erice Doc, per valorizzare i vini Ericini doc e gli altri prodotti tipici del territorio, come l’olio.
I Vini da acquistare e portare con voi sono l’Erice Bianco Doc – la Doc Erice Rosso e il Rosso Riserva Doc.
Dove si trova il Borgo di Erice su Google Maps
Spero che questo articolo dedicato al bellissimo Borgo medievale di Erice vi sia piaciuto e che possa alimentare la vostra voglia di visitare la Sicilia!
Se ho colto nel segno e se vi va, condividetelo sui vostri profili social o linkatelo quale approfondimento sui vostri articoli! Aspetto i vostri graditi commenti e/o approfondimenti!
Al prossimo spunto di viaggio by Mimì.
Articoli correlati che potrebbero interessarvi:
Guida alle 7 Isole Eolie: cosa vedere, fare e come arrivare nell’arcipelago eoliano
Cosa vedere a Lampedusa: le spiagge più belle e i luoghi da non perdere
Cosa vedere a Siracusa e dintorni: un itinerario fra 8 luoghi imperdibili
Cosa vedere nel Palazzo dei Normanni e nella Cappella Palatina
Scoprire cosa vedere a Borgo Parrini
Itinerario nelle Saline di Trapani-Paceco
Visitare il Museo Archeologico A. Salinas a Palermo
Visitare il Parco Archeologico di Segesta
Visitare il Parco Archeologico di Selinunte
Scoprire 24 splendidi Borghi italiani da visitare in ogni stagione
Oppure potrebbe interessarvi leggere della mia regione, la Calabria:
Cosa vedere a Reggio Calabria e dintorni: i 12 luoghi da non perdere!
… e molto altro ancora!
A presto allora e al prossimo spunto di viaggio by Mimì
Itinerario nelle Saline di Trapani-Paceco: Cosa vedere e fare nella Riserva
13 comments
Che bella meta, ricca di storie e leggende nonchè di straordinari scorci naturali da poter scrutare con ammirazione. Spero di poter vedere tanta meraviglia di persona appena possibile.
Erice è un luogo che dovevo vedere nel 2020 ma la pandemia ha sconvolto tutto. Da allora non sono più riuscita a programmare una gita in Sicilia né in questo boro splendido! Spero di poter recuperare al più presto la meta e di comprare le fantastiche ceramiche!
Incrocio le dita per te e spero che quest’anno riuscirai a fare un mega viaggio in Sicilia e ovviamente, visitare Erice!
mi sto mordendo le mani!! eravamo a Trapani ma non abbiamo avuto tempo per fare un salto ad Erice…. quante belle cose da vedere!
devo rimediare! davvero stupendo
Dai Barbara! C’è sempre tempo per ritornare in Sicilia e visitare Erice! Te la consiglio vivamente!
Che meraviglia! Erice, a quanto pare, ha due delle caratteristiche che più amo di un borgo: la sua origine medievale e queste terrazze vista mare che sono bellissime!
Ciao Paola! Erice merita di essere visitata e vissuta! Te la consiglio vivamente!
Storia, cultura, natura, scorci panoramici mozzafiato… Dopo aver letto questo interessante articolo, Erice è entrata nella mia lista dei desideri di viaggio! Per la mia prossima volta in Sicilia vorrei proprio esplorare questa zona, che ancora non conosco!
Ciao Valentina! Tutta la zona del Trapanese è un susseguirsi di luoghi incantevoli! Erice poi, è un gioiello unico, imperdibile!
Imparo sempre qualcosa dalla lettura dei tuoi interessanti post. Non sapevo ad esempio che Erice fosse stata definita “il faro di pace nel Mediterraneo”. Ero stata ad Erice molti anni fa e ne serbo tuttora un magnifico ricordo sia per la particolarità di questa cittadina arroccata sull’omonimo monte che per le sue deliziose preparazioni culinarie. A dire il vero l’intera Sicilia ci ha rapiti e dopo quella prima piacevolissima esperienza siamo ritornati diverse altre volte nell’isola. Mi ha fatto piacere leggere il tuo dettagliatissimo post perché mi ha fatto riaffiorare alla mente graditi ricordi e mi ha rinfrescato la memoria su quanto di bello possa offrire Erice
Ciao Raffaella! C’è sempre un motivo per visitare Erice e tutta la Sicilia! Anche per me, che ci sono vissuta a stretto contatto, abitando a Reggio Calabria, la qual cosa mi ha permesso di visitare tanti luoghi siculi!
Che borgo meraviglioso! Sicuramente lo inseriremo in un prossimo itinerario alla scoperta dei borghi siciliani! Dopo aver visitato le città più importanti, vorremmo proprio scoprire i borghi di questa terra fantastica!!?
Ciao carissima! Erice è un borgo davvero fantastico, da vedere assolutamente. In Sicilia ve ne sono davvero tanti mozzafiato!