Qualunque sia la durata del vostro soggiorno a Palermo, la visita al complesso monumentale del Palazzo dei Normanni e alla Cappella Palatina, rappresentano le tappe fondamentali di ogni itinerario nel capoluogo siciliano. Conosciuto anche con il nome di Palazzo Reale, per essere stato anche sede imperiale e della casa regnante del Regno di Sicilia, il Palazzo dei Normanni è stato dichiarato nel 2015 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, all’interno del sito seriale “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”. Quella che è stata la più antica residenza reale d’Europa e dell’antico Parlamento siciliano, dal 1947 è divenuta anche sede dell’Assemblea regionale siciliana. Attraverso questa Guida, potrete quindi scoprire cosa vedere nel Palazzo dei Normanni e nella Cappella Palatina, come prenotare la visita, ma anche come arrivare sin qui, da diversi punti della città.
Visitare il Palazzo dei Normanni e
la Cappella Palatina a Palermo
Tante informazioni pratiche alla visita del Palazzo Reale di Palermo, ma anche un cenno alle radici storiche-artistiche e architettoniche di questo capolavoro, armonico connubio fra gli stili bizantino-arabo e normanno.
Una testimonianza del mix di culture e di razze coesistenti nella Palermo del tempo, che svela e fa comprendere, meglio di mille altre parole, l’essenza dello “spirito e le radici di questa città”!
Prendetevi del tempo e non andate di fretta nel visitare Palazzo dei Normanni. Godetevi le mille sfumature ed i dettagli, mai insignificanti, di un patrimonio che appartiene all’umanità intera: pronti a scoprirlo con me? Seguitemi e lasciatevi emozionare …
Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina a Palermo:
Quattro passi nella Storia
Il luogo dove i sovrani Normanni decisero di edificare la propria residenza reale e la Cappella Palatina, si trova su una collinetta già utilizzata in epoca punica prima, e romana dopo.
Un luogo “strategico”, posto fra i fiumi Kemonia e Papireto, dove gli arabi, intorno al IX secolo d.C. realizzarono anche un proprio Qasr – Kasr, il Castello degli Emiri.
Con la conquista di Palermo da parte di Roberto il Guiscardo e Ruggero d’Altavilla, la zona venne inizialmente fortificata. Dal 1130, sotto Ruggero II, primo re normanno di Sicilia, vennero realizzate il Palazzo Reale, il cosiddetto “Palazzo Nuovo” e, nel 1132, la Cappella Reale del palazzo dedicata a S. Pietro, la maestosa Cappella Palatina.
I lavori nell’edificio reale e nella Cappella Palatina, furono realizzati da maestranze arabe e bizantine, adottando soluzioni architettoniche, musive e decorative che mescolavano gli stili, esaltandoli. Una vera e propria “fusione culturale” fra forme ed architetture occidentali, mosaici bizantini e decorazioni arabe sul soffitto.
Pensateci un attimo: siamo in pieno Medioevo, quello che in altri luoghi d’Europa è considerato un periodo buio. Eppure qui, a Palermo, il periodo normanno e quello successivo, illuminato dalla presenza di Federico II di Svevia, si caratterizza come quello del “rispetto della multiculturalità e multi religiosità”.

Cosa vedere nel Palazzo dei Normanni: il mix di arte islamica, bizantina e normanna nella Cappella Palatina
Ruggero II realizzò il sogno di “portare per la prima volta la Sicilia e Palermo al centro del mondo”. Un sovrano di grande intelligenza, “aperto e curioso” verso le altre culture, che accolse nelle sale del Palazzo Reale del tempo, studiosi, filosofi, architetti, artisti, medici, matematici, uomini di religione e politici. di tutte le provenienze.
Della grande Reggia fatta edificare da Ruggero II sono giunti sino ai nostri giorni, la Torre Pisana, la Sala di Re Ruggero e la Cappella Palatina. Sono state ritrovate le tracce ed alcuni manufatti appartenenti al cosiddetto Tiraz siciliano, un’antica fabbrica di epoca araba posta all’interno del Palazzo Reale, in cui si filavano e lavoravano pregiati tessuti, pietre preziose e manufatti di alta oreficeria.
L’antico opificio venne mantenuto e migliorato da Ruggero II. E’ in questa antica fabbrica di corte che venne realizzato il raffinato mantello del sovrano normanno, utilizzato poi dagli altri sovrani normanni. Purtroppo non riuscirete a vedere a Palermo questo gioiello, perché venne trafugato dall’imperatore Enrico VI Hohenstaufen, re di Sicilia. Oggi lo trovate esposto nella Kaiserliche Schatzkammer, il tesoro imperiale dell’Hofburg di Vienna.
Il Palazzo dei Normanni dopo
Ruggero II e Federico II di Svevia
Estintesi le due dinastie che portarono Palermo a diventare un importante centro del Mediterraneo, il Palazzo Reale cadde quasi nell’oblio, fra dispute dinastiche e Santa Inquisizione.
- Nel XVI secolo, il Palazzo dei Normanni divenne sede del Viceré Spagnoli. In quel periodo vennero realizzate le Sale del Duca di Montalto, il cortile Maqueda, lo scalone d’onore e la cosiddetta sala per le sedute del Parlamento del Regno.
- Nel 1791, Ferdinando IV di Borbone fece realizzare, su un sopralzo della Torre Pisana, l’importante “Reale Osservatorio Astronomico”, diretto dal matematico Giuseppe Piazzi.
- Nel 1786, il Vicerè Francesco d’Aquino, affidò al pittore Velasquez l’incarico di affrescare la volta e le pareti della Sala del Parlamento (successivamente chiamata ‘Sala d’Ercole‘) con scene delle fatiche dell’eroe mitologico.
Palazzo dei Normanni a Palermo: i suoi dintorni
Per chi raggiunge Palazzo dei Normanni a piedi, avrà modo di fare un assaggio della Palermo di un tempo, soffermandosi di ammirare lo splendore sub-tropicale dei Giardini di Villa Bonanno.
Sotto le alte palme tropicali che costeggiano i i vialetti del parco, sono racchiusi il monumento dedicato a Gaetano Bucceri, quello dedicato a Filippo V, oltre all’area archeologica della villa. Una vera anticipazione della meraviglia e dello stupore che assale tutti i visitatori nel giungere a Piazza Parlamento, su cui si affacciano le strutture e i corpi di fabbrica di Palazzo dei Normanni.
Cosa vedere nel Palazzo dei Normanni:
iniziamo la visita del gioiello di Palermo
Oltrepassato il portale di ingresso al Palazzo Reale, ci si ritrova nel Cortile Maqueda, al piano terra del magnifico edificio voluto da Re Ruggero II. Vi sarà chiaro che il Palazzo dei Normanni è frutto di una stratificazione di opere di restauro, demolizioni, costruzioni e ricostruzioni di edifici e strutture, aggiunti in epoche successive rispetto al nucleo originario del palazzo reale.
Prima di iniziare la visita della Cappella Palatina e del Palazzo dei Normanni, vi consiglio di fare una sosta al bookshop. Ubicato vicino allo storico portone monumentale che si affaccia su piazza del Parlamento, il bookshop, oltre che sede della biglietteria, è un fornitissimo punto di vendita di libri dedicati alla storia e all’arte che troverete nel Palazzo dei Normanni, di cataloghi delle mostre presentata nell’attigue Sale del Duca di Montalto e di svariati souvenir e articoli di artigianato siciliano.
Ambiente dopo ambiente, sala dopo sala, il Palazzo Reale di Palermo si svela, in un percorso di visita che riesce a stupire anche il più sgamato dei viaggiatori.
Il Cortile Maqueda, insieme al Cortile delle Fontane al livello superiore, vennero realizzati nel 1600 dal viceré di Sicilia, Maqueda Bernardino de Cardenas y Portugal. Si tratta di una struttura di ingresso stile corte interna, attorno alla quale si elevano tre livelli di loggiati. Un monumentale scalone d’onore unisce i tre livelli del palazzo.
- Al primo piano si trova la Cappella Palatina;
- Al secondo piano, chiamato anche Piano del Parlamento siciliano, si trovano 11 sale degli appartamenti Reali, fra le quali vi segnalo la Sala Pompeiana, la Sala Cinese, la Sala dei Vicerè, la Sala d’Ercole e la spettacolare Sala di re Ruggero, da cui si accede alla Sala dei Venti;
- All’ultimo piano si trova l’accesso dell’antico Osservatorio Astronomico.
Cosa vedere nel Palazzo dei Normanni a Palermo:
Visitare la Cappella Palatina
La visita alla Cappella Palatina, supera di gran lunga qualsiasi aspettativa abbiate!
Al primo piano, attraversando la galleria del loggiato, si giunge davanti all’ingresso principale della Cappella. Il portale di ingresso reca nella parte sovrastante un pannello musivo, realizzato agli inizi dl XIX secolo da Pietro Casamassima, con la raffigurazione del “Genio di Palermo” in vesti romane.
◊ UNICA: la sola parola che mi viene in mente per condensare la grande bellezza espressiva ed artistica della Cappella Palatina!
Unica e affascinante, la grande opera architettonica fortemente voluta dal re Ruggero II di Sicilia, consacrata nel 1143 e, allo stesso tempo, intitolata a San Pietro.
La Cappella Palatina è a tutti gli effetti un unicum architettonico, esaltato da ogni tessera dorata dei mosaici.
Di impianto basilicale a tre navate, con archi a ogiva poggianti su colonne in granito e marmo cipollino, la Cappella Palatina è un trionfo di luce e oro, una mescolanza armonica di mosaici e iscrizioni che campeggiano fra immagini sacre e profane.
I meravigliosi soffitti della navata centrale, sono in legno di pino. Lavorati, intagliati, intarsiati e dipinti – i muqarnas si intrecciano come un ricamo sulle teste dei visitatori. La loro preziosa fattura fatimide, rappresenta il miglior ciclo pittorico islamico di età medievale pervenuto ai nostri giorni. Un capolavoro stilistico il presbiterio triabsidato che culmina nella cupola.
Stesse considerazioni valgono per le pregiate pavimentazioni della Cappella Palatina (originali del XIII secolo) ad opus sectile. Qui, il marmo policromo intarsiato con pietre dure, va a formare geometriche composizioni che mescolano componenti culturali bizantine e arabe.

Cappella Palatina nel Palazzo dei Normanni: Cristo Pantocratore nell’abside e sulla volta della cupola
Che dire poi delle meravigliose narrazioni dei mosaici bizantini, in cui le Storie dei Santi Pietro e Paolo si “innestano”, letteralmente, sui cicli biblici ed evangelici? Su tutto, domina l’immagine del Cristo Pantocratore che, nella cappella Palatina, viene riproposta tre volte in tre luoghi diversi, quasi a stigmatizzare il rapporto diretto fra il sovrano normanno e il Cielo.
Ed è l’immagine musiva del Cristo Pantocratore benedicente a campeggiare al centro della cupola e nel catino dell’abside centrale del presbiterio.
Se osservate le magnifiche tessere dorate che ricoprono ogni angolo disponibile della Cappella Palatina, noterete che non sono mai state rappresentate scene di martirio, ma solo scene di gloria e trionfo. È l’unicità narrativa voluta da Re Ruggero, anche con il fine di “parlare e comunicare con una sola voce” ad elementi di una realtà culturale multi-religiosa come quella della Palermo del suo tempo, accumunate dalla matrice abramica!
Lo stesso processo di integrazione voluto ad ogni livello dal primo sovrano normanno di Sicilia.
Sempre all’interno della Cappella, ma risalente all’epoca aragonese, è la realizzazione del cosiddetto soglio reale, davanti all’abside centrale.
Cosa vedere nel Palazzo dei Normanni a Palermo:
Il secondo livello del Cortile Maqueda
Per proseguire nella visita del Palazzo dei Normanni, occorre salire al secondo livello del loggiato, nel cosiddetto Piano Parlamentare. Attraverso il corridoio Mattarella, sarà possibile visitare gli appartamenti reali e quella che oggi è la sede dell’Assemblea Regionale siciliana.
Una dopo l’altra, in successione, avrete modo di ammirare la Sala d’Ercole, la Sala dei Viceré, la Sala Pompeiana o Salotto della Regina Carolina, la Sala Gregorietti, la Sala Cinese o Sala Lettura, il Salottino Savoia, il Salottino del Monetario, la Sala di Federico e il Salottino del Presidente.
Dalla Sala dei Vicerè, potrete accedere alla torre Joaria, per visitare altri due capolavori del Palazzo Reale di Palermo: la sala di re Ruggero II e l’attigua Sala dei Venti.
Anche se in sintesi, vi lascio una traccia per visitare le principali Stanze e Sale poste al secondo piano del cortile Maqueda.
Cosa vedere nel Palazzo dei Normanni a Palermo:
Il secondo livello Sala dopo Sala
La Sala d’Ercole
La Sala d’Ercole è la vecchia Sala del Parlamento siciliano. Prende il nome dai numerosi dipinti che raffigurano le fatiche dell’eroe mitologico. Le pitture sono state eseguite dal pittore palermitano Giuseppe Velasco, all’inizio del 1800. Dal 1947 la Sala, come già detto, è anche l’aula dove si riunisce l’assemblea regionale siciliana.
La Sala Pompeiana
La Sala Pompeiana fu realizzata per volere di Leopoldo di Borbone. Le decorazioni vennero commissionate, intorno al 1830, al pittore palermitano Giuseppe Patania.Lo stile neo-classico su sfondo verde-azzurro, qui trova linfa vitale dalle scoperte avvenute siti archeologici di Ercolano e Pompei.
La decorazione della sala, in parte modificata dopo il 1848, fu completata dal pittore Giovanni Patricolo.
La Sala Cinese
La Sala Cinese venne dipinta dai fratelli Patricolo. In questa Sala, spesso utilizzata spesso come sala da tè, sono raffigurati paesaggi, luoghi ed architetture orientali, seconda la moda in voga al tra il XVIII e il XIX secolo, in diverse corti europee.
La Sala dei Vicerè
Prende il nome dalla serie di 21 ritratti di personaggi famosi del regno Borbone di Sicilia. Da segnalare il fregio verso la volta della sala, che reca impresso la Trinacria e l’aquila del Senato Palermitano, realizzato da Salvatore Gregorietti nel 1901.
Visitare il Palazzo dei Normanni a Palermo:
La Stanza di re Ruggero e la Sala Venti
Sublime! È sicuramente questo l’aggettivo che utilizzerete nel visitare la Stanza del Re Ruggero e l’attigua Sala dei Venti. Ci troviamo nell’area del palazzo dei Normanni che comprende la Torre Pisana e la Gioaria, quella parte del Palazzo adibita a residenza privata da Re Ruggero e dal suo più stretto entourage familiare.
Un’area monumentale non a caso definita la Gioaria, dall’arabo aljawhariyya, ingioiellata, vista la preziosità e il luccichio delle decorazioni musive presenti!
La Sala di Re Ruggero
Se nella Cappella Palatina lo sforzo degli artisti bizantini e arabi era mirato a rappresentare il misticismo delle tre religioni abramiche, nella Sala di Re Ruggero, la tecnica del mosaico è applicata anche al soddisfacimento “quasi profano” della pura bellezza.
Straordinarie e meravigliose le rappresentazioni musive di animali esotici e non, di piante rigogliose cariche di frutti e di palme. Scene di caccia e auliche, dove leoni, ghepardi, pavoni e cervi si fronteggiano dinanzi a una palma, dove arcieri e mitologici centauri sono pronti a scoccare una freccia.
L’iconografia orientale che traspare da questi mosaici, pare riconducibile a quella persiana o selgiuchide. Anche questo aspetto dimostra una volta di più, come alla corte di Re Ruggero la cultura era ben accetta, da qualsiasi angolo sperduto del mondo provenisse.
Alzando gli occhi verso il soffitto, che appare ricoperto da un’unica lamina dorata, potrete ammirare stupefacenti arabeschi di foglie e motivi geometrici, ad evidenziare i medaglioni raffiguranti leoni e grifi. Da non dimenticare poi, che il leone, simbolo di regalità, rappresentava anche il simbolo araldico di Ruggero II di Sicilia.
Un Paradiso terrestre, quello rappresentato attraverso i mosaici della Stanza di Re Ruggero, che nel contempo rappresenta “la potenza della regalità ma anche la bellezza dello spirito”.
Noi, che abbiamo la possibilità di ammirare tutta questa sfavillante bellezza, porteremo sempre nel cuore un pò di quel luccichio che ci perviene dal passato di una Palermo splendida e regale al contempo. Come la speranza che tutto questo fulgore torni a splendere nuovamente, dalla Conca d’Oro verso il mondo.
La Sala dei Venti
La Sala dei Venti, chiamata anche Sala delle Quattro Colonne, è antistante la Sala di Re Ruggero.
La Sala che oggi vediamo è frutto di vari rifacimenti apportati nel tempo. Inizialmente questi spazi erano occupati dalla Cappella di Santa Maria Superiore, fatta edificare nel 1071 da Roberto il Guiscardo e Ruggero I. All’inizio del XVI secolo la chiesa perse la funzione sacra, venendo trasformata ad uso profano.
Tra il 1713 e il 1720, Vittorio Amedeo II di Savoia, fece realizzare il tetto ligneo della Sala, con al centro, sul lucernaio, la decorazione della Rosa dei venti.
La visita al Palazzo Reale di Palermo, continua ritornando al piano terra, per vedere le mostre nelle splendide Sale del Duca di Montalto e, nei suoi sotterranei, per poter ammirare i resti delle mura Puniche-romane. Immancabile infine una sosta ristoratrice, immersi fra gli alberi dei Giardini del Palazzo dei Normanni.
Visitare il Palazzo dei Normanni a Palermo:
Le Sale del Duca di Montaldo
Pensata inizialmente come sala delle udienze estive del Parlamento siciliano, le grandi Sale del Duca di Montaldo conservano sulle pareti e soffitti i dipinti realizzati da Pietro Novelli, Gerardo Astorino e Vincenzo La Barbera. Successivamente, questi saloni vennero trasformati in scuderie su commissione di Ferdinando III di Borbone affidata all’architetto palermitano Giuseppe Venanzio Marvuglia.
Le Sale del Duca di Montaldo, ad oggi, sono utilizzate come spazi espositivi che accolgono mostre temporanee di levatura internazionale, ma anche per dimostrazioni legate alle tecnologie digitali applicate all’arte. Nel corso della visita ho potuto assistere all’esposizione di video-arte Purification, di Bill Viola.
Potete tenervi aggiornati sulle mostre allestite o in fase di allestimento, consultando il sito ufficiale di Palazzo dei Normanni.
I resti delle Mura puniche-romane a Palermo
Nel semi-interrato delle Sale Duca di Montalto, è possibile visitare i resti delle mura puniche risalenti al V secolo a. C., qui ritrovate nel 1984, nel corso di una campagna di scavo. Queste mura, sono la dimostrazione diretta di come le mura delle antiche fortificazioni, nel medioevo, vennero “assorbite” all’interno dei palazzi del centro storico.
Se avete voglia di approfondire gli aspetti legati all’archeologia palermitana, potete scaricare qui un bellissimo documento dedicato in pdf.
La Carrozza D’Oro
Prima di visitare i Giardini Reali, se già non lo avete fatto, tornate per un attimo verso il cortile Maqueda per ammirare la settecentesca “Carrozza D’Oro”. La carrozza, costruita nel 1766 per la famiglia del Principe Butera, è una vera opera d’arte. Si presenta coperta con la superficie lignea scolpita e ricoperta da sottili lamine d’oro, oltre ad essere dipinta con putti, figure femminili e angeli. Sul tetto una pigna scolpita, adornata da ghirlande attorno.
La carrozza deve la sua notorietà per essere stata utilizzata nel film “La Carrozza D’Oro” diretta dal regista J. Renoir e con protagonista la nostra Anna Magnani.
Visitare il Palazzo dei Normanni a Palermo:
I Giardini del Palazzo Reale
Dopo aver visitato e ammirato, per diverse ore, gli interni del Palazzo dei Normanni, sono certa che gradirete una parentesi di relax e riposo, magari all’ombra (soprattutto nel periodo estivo).
Nulla di meglio, quindi, che sedersi su di una panchina all’interno del parco antistante il Bastione di San Pietro, per godere della vista del luogo e di tutte quelle rigogliosissime specie vegetali circostanti.
Fra tutte, spicca un gigantesco Ficus macrophylla che letteralmente abbraccia un grande pino, immerso fra altri alberi e altra vegetazione di tipo mediterranea, o specie rare. Un esempio è dato dalla presenza:
- Della Encephalartos whitelockii – una cyca spettacolare e sempreverde;
- Della Sabal uresana – una rara palma originaria del Messico, distretto di Sonora;
- Dellale Dioon mejiae – una cicade originaria dell’Honduras;
- Della Ceratozamia kuesteriana, una specie endemica rara caratteristica della zona di Tamaulipas, nella Sierra Madre Orientale, in Messico.
Una pausa, quella nei Giardini Reali del palazzo dei Normanni, che potrà essere corroborata da un ottimo caffè, da sorseggiare nel baretto all’aperto, ubicato vicino alla piccola serra.
Un tempo utile anche per riordinare le infinite emozioni che, i bagliori della Cappella Palatina o la Stanza di Re Ruggero, hanno impresso nel cuore. Sognando di essere nel mitico Parco Genoard, il parco gennet-ol-ardh normanno, un “paradiso della terra” fatto dagli uomini per gli uomini di tutti i tempi!
Anche questa è la Palermo da amare …
Informazione utili alla Visita del
Palazzo dei Normanni e alla Cappella Palatina
Dove si trova il Palazzo Reale a Palermo
Il Palazzo dei Normanni è ubicato nel cuore del centro storico di Palermo, nel mandamento del Palazzo Reale, il Quartiere noto anche come Albergheria o Albergaria. Si tratta del più antico e il più ricco di monumenti dei Quartieri della città di Palermo, all’interno del quale trovate anche il mercato storico di Ballarò.
L’ingresso al Palazzo Reale di Palermo avviene da Piazza del Parlamento.
Potrebbe esservi di utilità la mappa di Palermo in pdf, scaricabile da QUI
Quanto Tempo occorre per visitare il Palazzo dei Normanni a Palermo?
Domanda più che lecita. I siti ufficiai parlano di “almeno due ore”. Dalla mia esperienza, vi consiglio di dedicarci almeno una mezza giornata, per potere vedere con calma i dettagli, La Cappella Palatina e la stanza di Re Ruggero, vi rapiranno senza dubbio, ma anche le altre sale e le mostre temporanee hanno il loro perchè!
Orari di Apertura del Palazzo dei Normanni a Palermo
La visita agli Appartamenti Reali, alla Cappella Palatina, ai Giardini Reali e alle mostre, è gestita dalla Fondazione Federico II secondo i seguenti orari di apertura:
- Dal lunedì al sabato – dalle ore 8,30 alle 16,30 (orario di emissione dell’ultimo biglietto);
- La domenica e nei giorni festivi – dalle ore 8,30 alle 12,30 (orario di emissione dell’ultimo biglietto);
- Nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì, salvo diverse indicazioni della Fondazione, non sono visitabili gli Appartamenti Reali. Restano comunque fruibili i Giardini Reali e la Cappella Palatina.
- Giornate di chiusura – 25 dicembre e 1 gennaio
◊ Costo dei biglietti d’ingresso nelle giornate di venerdì, sabato, domenica, lunedì e giorni festivi, con entrata agli Appartamenti Reali, alla Cappella Palatina e ai Giardini Reali:
- Biglietto Adulti Intero – € 14,50
- Biglietto Ridotto per insegnanti e giovani con età compresa fra i 18 e i 25 anni – € 12,50
- Biglietto ridotto per persone con età superiore ai 65 anni – € 11,00
- Biglietto ridotto per ragazzi di età compresa fra i 14 e i 17 anni – € 9,00
- Costo della video Guida – € 5,00
◊ Costo dei biglietti d’ingresso nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì con entrata alla Cappella Palatina e ai Giardini Reali:
- Biglietto Adulti Intero – € 10,00
- Biglietto Ridotto per insegnanti e giovani con età compresa fra i 18 e i 25 anni – € 8,00
- Biglietto ridotto per persone con età superiore ai 65 anni – € 8,00
- Biglietto ridotto per ragazzi di età compresa fra i 14 e i 17 anni – € 6,00
- Costo della video Guida – € 5,00
In entrambi i casi, le visite sono gratuite, fatto salvo l’eventuale pagamento dell’emissione del biglietto per;
- I bambini e ragazzi sino a 13 anni, accompagnati da adulti e non in visita didattica
- I Visitatori diversamente abili e a un loro accompagnatore ove previsto.
Le prenotazioni possono essere effettuate anche direttamente online, attraverso il sito della Fondazione Federico II
Come arrivare a Palazzo dei Normanni
(Palazzo Reale)
La prima cosa da fare, ovviamente, è raggiungere la città di Palermo! In città è consigliabile muoversi a piedi o con i mezzi pubblici.
Tuttavia, se state soggiornando nel centro storico della città, vi consiglio di muovervi a piedi per due motivi: eviterete l’attesa per i bus e, camminando, potrete scoprire meglio Palermo. Per vedere i diversi percorsi a piedi o in bus, cliccate sul testo sotto evidenziato: si aprirà la mappa di vostro interesse.
Dai Quattro canti a Palazzo Normanno a piedi
Dalla Stazione Centrale di Palermo a Palazzo dei Normanni a piedi
Da Piazza Marina a Palermo al Palazzo dei Normanni a piedi
Da Piazza Marina a Palermo al Palazzo dei Normanni in bus
- Le linee dei Bus, in città, sono operate dall’Azienda Siciliana Trasporti. In particolare, sono le linee 304, 104, 108, 118, 105, 110 quelle che raggiungono Palazzo dei Normanni.
- Per chi ha l’auto: lasciatela in un parcheggio e muovetevi a piedi. Gran parte del centro storico è chiusa alla circolazione del traffico e, soprattutto, potreste avere difficoltà a muovervi o a trovare un parcheggio.
Se comunque avete deciso di arrivare sin qui in auto, ecco la mappa dei parcheggi ubicati nel centro storico di Palermo.
Nelle vicinanze del Palazzo dei Normanni, esiste un parcheggio dal nome omonimo, ubicato in Via Mura di Porta Montalto, 3.
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12 comments
Purtroppo quando ci sono stato il palazzo era chiuso ma anche “solo” la Cappella Palatina valeva l’interno prezzo del biglietto. Una delle chiese più belle che abbia mai visto!
Davvero un gran peccato non aver visto anche il resto del Palazzo dei Normanni a Palermo, ma la Cappella Palatina da sola, vale un viaggio!
Non sono mai stato in Sicilia. Palermo deve essere una città davvero particolare, ricca di cose da vedere. ottimo articolo!
Una città particolarissima e ricchissima di cosa da vedere e da fare! Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina sono lo spunto per iniziare la sua visita!
Non sono mai stata a Palermo ma credo che questo palazzo sarebbe la prima cosa che visiterei se dovessi capitare in città. Lo stile arabeggiante, opulento, elegante e ambizioso lo rende davvero magnifico e credo sia uno degli esempi più importanti della storia della Sicilia. Complimenti per l’articolo, davvero ricco di dettagli utili e informazioni necessarie alla visita.
Ti ringrazio Annalisa! Palermo è una città ricchissima di cose da vedere e da fare, ma il Palazzo Reale con la Cappella Palatina sono davvero la punta di diamante di quello che è l’itinerario arabo normanno. Non per nulla è stato dichiarato Patrimonio UNESCO!
Non sono mai sta qui ma dal tuo articolo ed immagini si percepisce la bella di questi posti. Deve essere davvero piacevole passeggiare nei giardini
Ciao Tamara! I giardini Reali sono un vero spettacolo, ma anche il resto del Palazzo Reale merita di essere visitato con calma
Palermo mi manca: ho visitato la parte est della Sicilia perché ho i parenti qui ma a Palermo non sono mai stata. A giudicare dal tuo articolo io dedicherei un’intera giornata al Palazzo dei Normanni: sai quanto amo le dimore storiche e un simbolo così importante della città non va tralasciato!
Assolutamente da non tralasciare un’intera giornata al Palazzo dei Normanni e alla Cappella Palatina!
Ricordo ancora la prima volta in cui ho visto il Cristo Pantocrator nella Cappella Palatina. Era la gita del primo liceo classico, giusto qualche annetto fa. Ma che splendore!
Sempre bello rivedere questi Luoghi a Palermo e il Palazzo dei Normanni è magnifico!