A circa 280 chilometri a sud di Aswan e quasi a sfiorare i confini con il Sudan, il tempio di Abu Simbel rappresenta sicuramente uno dei più bei complessi templari fra quelli edificati dal faraone Ramses II e nel contempo, è anche uno fra i più iconici della grande arte e della civiltà egizia, insieme alle celebri Piramidi, alla Sfinge ed ai Templi di Luxor! In questo articolo troverete come arrivare sin qui ma anche cosa vedere ad Abu Simbel!
La grandezza e maestosità di questo sito archeologico è giunto ai nostri giorni attraverso i colossali lavori della sua messa in sicurezza in seguito alla costruzione della diga di Aswan sul fiume Nilo.
Il suo salvataggio, che ha comportato lo spostamento del complesso dei templi dal sito originale a quello odierno, venne intrapreso negli anni compresi fra il 1960 e il 1980 grazie alla grande mobilitazione internazionale lanciata dall’UNESCO.
I templi rupestri di Abu Simbel valgono da soli un Viaggio in Egitto e poterli ammirare con la dovuta calma, è stata la chicca del Viaggio intrapreso in questo splendido paese!
Se state pensando di recarvi ad Abu Simbel e cercate delle informazioni che possano tornarvi utili, vi condivido la testimonianza della mia esperienza: la seconda visita a questo sito!
Come arrivare ad Abu Simbel – La mia esperienza di Viaggio
La lunga strada che si snoda fra Aswan ed Abu Simbel dopo aver toccato i villaggi nubiani e la nuova Grande Diga, è un unico nastro d’asfalto che attraversa il deserto con la magia delle sue forme e dei suoi miraggi.
Raramente si incontrano villaggi in questo percorso, ma già una breve sosta in un piccolo bar sui generis, rappresenta un’avventura piacevole ed un intermezzo gradito per sgranchire le gambe, bere un tea alla menta, scambiare quattro chiacchiere con i giovani gestori di questa inconsueta “Area di sosta” e giocherellare con i gatti!
Si, amici: questa volta per raggiungere lo splendido sito di Abu Simbel ho preferito arrivarci per le strade che attraversano il deserto, anziché il rapido volo che lo collega ad Aswan.
Questo modo ha i suoi vantaggi non tanto nella sua economicità, quanto nell’opportunità di poter cogliere aspetti meno turistici della vita nella “Nubia egiziana”, a stretto contatto con il deserto, con la vita che da qui vi transita e con i magnifici paesaggi lunari che si possono ammirare!
Un altro risvolto positivo del preferire la “via terrestre” a quella del volo aereo, è la possibilità di calendarizzare alcune soste anche sulla via di ritorno, che in aereo sarebbero impossibili da effettuare.
Qualunque metodo scegliate per arrivare ad Abu Simbel, cercate di pernottare qui almeno una notte, in modo da poter vivere l’esperienza dello “Spettacolo di Suoni e Luci” nel sito archeologico! Vi assicuro che ne vale la pena: ve ne parlerò più avanti, in questo stesso articolo.
Un discorso a parte meritano gli Hotel di questa cittadina: noi abbiamo alloggiato al “Nefertari Hotel Abu Simble”, con vista sul lago Nasser ed in ottima posizione rispetto all’ingresso al sito archeologico di Abu Simbel.
Le camere però non rispettano le quattro stelle assegnate che ritrovate sui vari siti di prenotazione on-line! In genere non mi lamento mai delle strutture che scelgo, ma questo Hotel evidentemente risente della sua stessa vetustà e della mancata manutenzione, probabilmente dovuta alla mancanza di significativi afflussi turistici in loco!
In passato deve essere stato sicuramente un gran bell’hotel e questo lo si può facilmente desumere dal servizio presso il ristorante della struttura, dove la cortesia e la professionalità dei camerieri nubiani, stride fortemente con tutto il resto!
Nel parlare del resto, mi riferisco anche alla pulizia nelle camere/bungalow, all’illuminazione delle camere stesse e negli infissi un pò traballanti.
Detto questo, posso però dirvi che il tramonto sul Lago Nasser da qui è davvero spettacolare, come lo è pure la posizione della piscina a sfioro con vista!
Cose da sapere prima di visitare il sito di Abu Simbel
Per chi effettua una “crociera sul Nilo”, l’escursione ad Abu Simbel viene spesso proposta come “facoltativa”, con ripercussioni sul costo finale sul Viaggio non da poco, quindi è meglio sapere a cosa si va incontro!
I prezzi dell’escursione variano a seconda che si opti per raggiungere il sito archeologico via terra o con un volo aereo interno da Aswan. In genere le proposte che trovate on line, si basano su un trip circolare, con partenza e rientro nella medesima giornata: solo su richiesta è possibile scegliere di pernottare ad Abu Simbel.
Le visite di una giornata in genere includono una sosta di circa 2/3 ore presso il sito, i voli interni (Aswan/Abu Simbel/Aswan) o il trasporto in minibus privato (dotato di aria condizionata), il biglietto d’ingresso al sito e l’accompagnamento di una guida turistica in lingua inglese o nella lingua che avrete specificato al momento della prenotazione. Ovviamente il costo dell’escursione dipenderà anche dalla decisione di effettuare la visita su base individuale o aggregandosi ad un gruppo!
On line vi sono parecchie proposte, quindi “occhio” (Qui vi lascio il link ad una società che organizza escursioni su Abu Simbel, mentre Qui potete dare uno sguardo alle recensioni su TripAdvisor – Sono presente anche lì con il nick name Sciucran).
Personalmente ho effettuato la visita con entrambe le modalità che sopra vi ho citate: a mio parere, se ne avete il tempo, vi consiglio di visitare questo sito pernottando almeno una notte ad Abu Simbel, per poter assistere anche allo “Spettacolo di Suoni e Luci”! Ma anche di ciò ve ne parlerò più avanti in questo stesso articolo …
Un consiglio che mi sento spassionatamente di darvi è quello di rivolgervi al Tour Operator o all’Agenzia presso la quale avete prenotato il vostro Viaggio in Egitto, per farvi dare un preventivo personalizzato relativamente a questa escursione, includendo le opzioni volo/minibus/auto e poi valutate quale fa al vostro caso! Ancora meglio se il vostro Tour Operator di riferimento in Egitto è Local !
Nel pianificare questo ultimo Viaggio in Egitto mi sono rivolta ad un Tour Operator locale, la Beauty Egypt Tours, con il quale ho concordato di includere la visita ad Abu Simbel con il pernottamento in loco, risparmiando ma soprattutto avendo così l’opportunità di godere al massimo di questo spettacolare sito!
Sul mio profilo Istangram troverete anche questo breve video che vi consiglio di guardare per trovare la giusta ispirazione e, se avete domande da porre o consigli da chiedere, scrivetemi qui sotto!
Ma ritornando al Viaggio, questi siamo noi: Peter, unici uomini del gruppo insieme ad Ali, la nostra guida, Anna Maria, Lucia, Maria, Anna, Stefania ed Elena!
I templi di Abu Simbel – I veri protagonisti della Visita e dello spettacolo
“Sound and Light Show”.
Dopo aver ammirato lo splendido spettacolo del tramonto sull’immensa distesa d’acqua del Lago Nasser, ci siamo diretti all’entrata del vicino sito di Abu Simbel per assistere allo Spettacolo di Suoni e Luci.
La sera qui non vi sono le folle di turisti vocianti in attesa di assistere allo spettacolo, come al Cairo o a Luxor. Oltrepassati i severi controlli posti all’entrata ci incamminiamo lungo un piacevole sentiero che qui costeggia il grande bacino artificiale, superando alcuni negozietti di souvenir.
Due navi illuminate a giorno sono attraccate nelle vicinanze e senza clamori si specchiano sulle acque immobili dl “Mare di Nubia”, in perfetta concordanza con il silenzio del deserto che le circonda. Piccoli veicoli elettrici sono disponibili per il trasporto sino al sito di coloro che hanno problemi di deambulazione.
Al cospetto di questi splendidi Templi e delle maestose statue che rappresentano il faraone Ramsete II e la regina Nefertari, non importa se sarà la prima o la milionesima volta che li state ammirando: ne rimarrete sempre affascinati e rapiti!
Il colpo d’occhio sulla grande spianata che accoglie i due splendidi templi rupestri è reso ancora più fantastico dal sapiente gioco di luci che li illuminano, mentre l’ambiente desertico circostante si percepisce attraverso una leggera ma piacevole brezza carica di profumi che accarezza persone e cose.
Qui le stelle appaiono più vicine che mai agli uomini, alle loro antiche storie e alle loro speranze! Chissà se anche gli antichi egizi si sono lasciati ammaliare da questa magia costruendo qui questo sito!
Lo spettacolo di Suoni e Luci proiettato sulla grandiosità di questi templi, diventa davvero un’esperienza indimenticabile, da non perdere!
L’anfiteatro, che accoglie gli spettatori provenienti da tutto il mondo, dà le spalle al lago Nasser e permette di assistere al gioco di luci sapientemente studiate che mettono in risalto ora un particolare ora un’altro dei due templi, ascoltare le curate narrazioni storiche, le musiche ed i suoni. Nessun problema per le lingue usate perché vengono distribuiti dei dispositivi audio che permettono l’ascolto in tutte le lingue!
Noi siamo stati anche un po’ fortunati perché le voci narranti erano in italiano!
Quattro passi nella Storia, nei miti e nelle leggende dei templi di Abu Simbel
Prima di continuare con il racconto, voglio fornirvi alcune informazioni utili a una migliore comprensione della grandiosità del sito!
Il termine “Faraonico” ben si addice ad Abu Simbel, almeno per due elementi che ne costituiscono i fondamenti:
- Ramesse II – il Faraone costruttore del sito;
- Le operazioni di spostamento del sito stesso per evitare che fosse sommerso dalle acque del Nilo a seguito della costruzione della nuova diga di Assuan.
I due splendidi templi rupestri di Abu Simbel furono costruiti in terra di Nubia per volere di Ramesse II, (figlio di Sethi I), il faraone più longevo dell’antica storia egizia. Ramesse II morì, infatti, all’età di circa novanta anni, un’età venerabile in un periodo durante il quale l’età media non superava i quaranta anni!
Durante il suo regno, Ramesse reintrodusse il culto al dio Ra, in precedenza “destituito” dal faraone Akhenaton, fece edificare meravigliosi monumenti in tutto l’Egitto incidendo il proprio nome ovunque a sua imperitura memoria, fu un’abile stratega e combattente, abilità dimostrate nel corso dei combattimenti contro gli Ittiti e nel mantenere il predominio dell’Egitto sulla Nubia, importante per i sui giacimenti auriferi e di rame!
Narrano le leggende che, proprio per avvicinarsi all’essenza divina del padre Dio Sole – Ra , Ramesse decise di costruire i due templi ad Abu Simbel, lì dove si è più vicini al sorgere del sole: in Nubia! La verità più prosaica risiede invece nella scelta strategica di tenere a bada i popoli nubiani!
I due templi di Abu Simbel però ricordano al mondo anche Nefertari, “amata da Mut”, sposa regale bellissima tanto amata da Ramesse II, che la definì come colei “per la quale il sole brilla”.
Questi due capolavori vennero consacrati alle divinità egizie e più precisamente: al dio Amon-Ra di Tebe, a Harmakhis di Eliopoli, al dio Ptah di Menfi e allo stesso Ramesse II divinizzato, il cosiddetto Tempio Grande, mentre il Tempio piccolo venne consacrato alla dea Hathor, dea dell’amore e della maternità, e a Nefertari.
Sepolti nelle sabbie del deserto egiziano, i due templi vennero riscoperti nel 1813 dallo svizzero Johann Ludwig Burckhardt, ma solo nel 1817 l’italiano Giambattista Belzoni iniziò gli scavi, riportandoli alla luce e facendoli conoscere al mondo intero in tutta la loro bellezza!
Cosa vedere ad Abu Simbel – Mappa del Tempio grande – fonte – Di NebMaatRe from wikipedia.de
Mappa del Tempio piccolo ad Abu Simbel – Fonte Digilander
Una grande opera: il salvataggio e la messa in sicurezza dei Templi di Abu Simbel (e non solo!)
Nel 1960 con l’inizio della costruzione della nuova Diga di Assuan e la conseguente creazione del bacino idrico del Lago Nasser, le organizzazioni internazionali dovettero affrontare il problema del salvataggio degli splendidi templi egizi della Nubia, Abu Simbel incluso.
L’UNESCO si fece portavoce della campagna di salvataggio che coinvolse finanziariamente e materialmente il mondo intero.
Il progetto del salvataggio e della messa in sicurezza dell’intero sito di Abu Simbel, prevedeva un arretramento di circa 208 metri e l’innalzamento di circa 65/67 metri della sua quota di base, rispetto alla posizione originale del complesso templare esistente al tempo.
I templi furono sezionati in 1041 pezzi e ricomposti all’interno di una collina, creata artificialmente conservando l’originale orientamento dei templi stessi rispetto agli astri e al sole. Questo permetteva il perpetuarsi del fenomeno chiamato “Il Miracolo del Sole”.
In tutto questo ciclopico lavoro, vennero coinvolte anche maestranze italiane specializzate, come gli addetti al taglio nelle cave di marmo di Carrara, che eseguirono i tagli per suddividere in blocchi (senza danni soprattutto!) i templi.
La campagna dei lavori di salvataggio di monumenti e templi, impegnò l’UNESCO sino al 1980.
Oltre ai templi di Abu Simbel vennero letteralmente salvati dalle acque del Nilo, il complesso templare di Philae, ricollocato sulla rimodellata isola di Agilkia, i templi di Beit el-Wali, Kalabsha e il Chiosco di Qertassi vicino all’Alta diga, i templi di Dakka, Maharraga e Wadi es-Sebua, nei pressi dell’ex sito di Amada e il complesso dei templi di Amada, Derr e la Tomba di Pennut, posti nelle vicinanze del sito di Amada.
In segno di tangibile gratitudine poi, alcuni templi furono donati dal governo egiziano agli stati che più attivamente si erano distinti nel corso della campagna di salvataggio. Al Museo Egizio di Torino fu così donato il santuario rupestre di Ellesija.
Nel 1979 l’UNESCO riconobbe quale Patrimonio appartenente all’Umanità, l’insieme dei “monumenti nubiani da Abu Simbel a Philae”, con la motivazione che di seguito vi estrapolo in lingua italiana: “Questa straordinaria area archeologica contiene monumenti magnifici come i Templi di Ramses II ad Abu Simbel e il Santuario di Iside a Philae, che sono stati salvati dalle acque del Nilo grazie alla Campagna internazionale lanciata dall’UNESCO, nel 1960-1980.”
Se volete approfondire la Storia della Nubia e le meravigliose testimonianze che quest’area della terra ed i suoi popoli hanno donato al mondo, non perdete di visitare il Museo della Nubia di Aswan! Sarà il miglior modo per scoprire la cultura e la civiltà nubiana! Noi ci siamo stati e per questo ve lo consiglio: ve ne parlerò in un’altro post dedicato!
Abu Simbel – La magia senza tempo dei suoi templi
Poter ammirare l’alba che si accende sui templi di Abu Simbel è l’esperienza che abbiamo voluto mettere in pratica prima della visita vera e propria alla magnifica area templare!
L’alzataccia è stata ampiamente ricompensata dallo splendido spettacolo che qui la Natura e le antiche vestigia offrono!
L’arenaria dei templi si tinge di rosa tenue mentre la notte cede il passo all’alba ed il disco solare sorge all’orizzonte del Lago Nasser, mentre embra quasi di intravedere le dee Hathor e Iside porgere alla divina Nefertari la corona con il disco solare e le piume della sua incoronazione!
Credo che le immagini nella foto-gallery potranno farvi meglio cogliere uno spaccato della bellezza di questi luoghi colmi di magia!
Cosa Vedere ad Abu Simbel –
Il Tempio Grande ovvero, l’auto celebrazione di Ramesse II
Diciamocelo francamente: Ramesse II deve essere stato un Faraone molto egocentrico se ha sentito il bisogno di mettere la propria “firma” non solo sui monumenti che lui stesso aveva fatto costruire, ma anche su altri! Però quel sorriso appena socchiuso sulle labbra delle gigantesche statue poste sulla facciata del Tempio Grande, dicono che dobbiamo perdonare la sua voglia di Arte ramesside e la “propaganda” nel regno e concentrarci sulla bellezza del sito!
A ben pensare, quel misterioso ed enigmatico sorriso lo ho già colto da qualche altra parte nel mondo: non ritornano anche a voi alla mente i sorrisi altrettanto enigmatici del Bayon nel sito di Angkor, in Cambogia?
La facciata del tempio maggiore riesce a colpire con la maestosità delle quattro statue di Ramesse II seduto, una delle quali con la testa rotolata per terra (per effetto di un terremoto accaduto in passato), sovrastate sul frontone del tempio da quattordici sculture raffiguranti dei babbuini rivolti a Est, in attesa del sole.
Ai lati delle colossali statue, si possono ammirare le statue della madre e della moglie Nefertari mentre ai piedi ci sono quelle dei figli. Varie decorazioni e rilievi contornano le faraoniche statue (Hapy dio del Nilo, fiori di loto e di papiro, prigionieri asiatici e africani legati, il cartiglio di Ramesse!).
I colossali Ramesse sulla facciata volevano essere una concreta testimonianza del potere del re ed un monito per i popoli nubiani! Per noi viaggiatori rappresenta una delle meraviglie del mondo egizio!
Un colossale portale di legno segna l’ingresso alla “Sala Ipostila”, chiamata anche sala dei nobili, mentre in alto una statua del dio falco con il disco solare, porge il benvenuto nel tempio del “divino Ramesse”.
La grande sala a tre navate è tutta “da leggere” e ammirare per l’estrema bellezza dei dipinti, dei rilievi e delle statue!
Otto colonne portanti (quattro per lato), accompagnano la navata centrale: ciascuna di esse rappresenta Ramesse nelle vesti di Osiride. Sul soffitto troneggiano dipinti che rappresentano del dio avvoltoio – Mut.
Sui muri delle navate laterali sono celebrate le vittorie del faraone nella battaglia di Kadesh contro gli Hittiti e le campagne militari contro la Libia e la Nubia. Semplicemente meravigliosa l’estrema cura ed i dettagli colorati con cui sono realizzati questi rilievi che ancora oggi fanno rimanere a bocca aperta.
Dalle navate laterali della grande sala Ipostila si può accedere ad otto locali posti lateralmente alla sala stessa, che in passato dovevano essere stati adibiti a magazzini del tempio: anche qui le pareti sono decorate con scene che rappresentano le vittorie del faraone.
Dopo la grande sala dei nobili si passa poi ad una seconda sal più piccola, che si connota con la presenza di pilastri a base quadrata decorati con colorate raffigurazioni di Ramesse nell’atto di familiarizzare con dei e divinità suoi pari, mentre le pareti sono ricoperte di raffigurazioni della sacra processione della barca solare a cui lo stesso faraone e la moglie Nefertari partecipano, portando doni agli dei. Splendida la scena in cui si può ammirare la regina Nefertari scuotere il sistro mentre Ramesse offre incenso alla barca sacra di Amon!
Proseguendo lungo la navata centrale, si arriva al Sancta sanctorum del tempio grande di Abu Simbel: “il Santuario”, noto anche per il fenomeno de “il Bacio del Sole a Ramesse II”.
Si tratta di una piccola camera con quattro statue delle divinità sedute: Ptah (dio dell’arte, dell’artigianato e delle tenebre), Amon-Ra (dio del sole), Ra-Horakhti (il dio nato dall’unione di Ra con il dio Horo) e fra loro, il faraone Ramesse divinizzato.
Qui gli abili astronomi ed architetti dell’antico Egitto avevano calcolato con precisione l’orientamento del santuario e del Tempio, per fare in modo che ogni anno e più precisamente ogni 21 febbraio (il giorno della nascita del faraone) e ogni 21 ottobre (data dell’incoronazione di Ramesse II), il primo raggio di sole illuminasse il volto del Faraone ed in rapida successione, Amon Ra e il dio falco, mantenendo sempre in ombra Ptha.
Con lo spostamento del tempio di Abu Simbel, che comunque ha mantenuto il primitivo allineamento con stelle e pianeti, queste due date sono slittate al 22 febbraio e al 22 ottobre mantenendo intatta la magia ed il mistero dell’antico “Miracolo del Sole”!
Cosa vedere ad Abu Simbel – Il piccolo-grande Tempio dedicato alla dea Hathor e Nefertari!
Poche centinaia di metri dal grande Tempio si ha la possibilitá di ammirare l´altro gioiello di Abu Simbel, il cosiddetto “Tempio Piccolo”, fatto erigere da Rammesse II in onore della dea Hathor e dedicato principalmente alla moglie prediletta e amata, Nefertari!
Si tratta di una delle scelte piú anticonformiste dell´epoca, se cosí vogliamo definirla, operata dal faraone Ramesse: per la prima volta in un tempio egizio, una regina assurge alla stessa importanza del faraone, con lui divinizzata e rappresentata sulla facciata del tempio! Forse peró, non si tratta di anticonformismo quanto della scelta di un uomo che tanto amava questa “Sposa Reale”.
Sulla facciata del Tempio piccolo vi sono sei statue, di cui quattro rappresentano Ramesse e due Nefertari e a dimensione piú piccola, le figlie ed i figli della regale coppia. I geroglifici accanto ad ogni statua raccontano della natura divina di entrambi
Le sei statue della coppia divina sono state scolpite nell´atto di incamminarsi, con la gamba sinistra posta leggermente avanti rispetto all´altra, mentre Nefertari, come dea Hathor é rappresentata con le corna della vacca sacra, il disco solare e due pennacchi.
Dall´ingresso si passa ad un piccolo “pronao” a tre navate suddivise da due file di 3 colonne ciascuna. Ogni colonna é sormontata dalla testa della dea Hathor.
In questa sala Nefertari è raffigurata nell’atto di compiere rituali davanti a diverse divinità femminili e mentre scuote i sistri davanti alla dea Hathor, Mut e Anukis, che personificava il Nilo, mentre Ramses, il faraone guerriero, viene rappresentato in battaglia intento a distruggere gli eserciti nemici.
A seguire il vestibolo si apre su una stanza non grande ma sulle cui mura spiccano i meravigliosi ed eleganti rilievi dell´incoronazione di Nefertari nei quali la regina, che sulla fronte porta l’ureo, tiene nella mano destra la “chiave della vita” e nella sinistra uno scettro floreale.
Sul fondo del Tempio si apre il Santuario del tempio piccolo, dal quale una statua che rappresenta Nefertari-Hathor-Iside, proteggono con amore tutto il paese.
Uscendo da questo Tempio il sole accecante di Abu Simbel ed il colore di un azzurro profondo del cielo e del Lago Nasser, fanno rimanere ancora una volta stupiti di tutto ció che qui abbiamo potuto vedere: non a caso ho voluto dare il titolo “dimora degli dei egizi” a questa “piccola Guida” al tempio di Abu Simbel! Qui Ramesse o Ramsete, comunque lo vogliate chiamare, dopo aver disseminato l´Egitto di templi splendidi e statue meravigliose, qui, dicevo, il Faraone che tanto aveva amata la sua grande sposa Nefertari, ha voluto lasciare la traccia piú bella nell´aver innalzato se stesso e la moglie a divinitá, lontano dai fasti e contrasti della corte tebana e dai guardinghi politici-sacerdoti che lí imperavano!
Prima di rientrare verso Aswan, un ultimo saluto ed uno sguardo alla bellezza di questo sito archeologico é quasi d´obbligo: Ciao Abu Simbel! Sono certa che prima o poi ritorneró!
Dove di trova il Tempio di Abu Simbel su Google Maps
Ritornando verso Assuan poi. non perdetevi la visita al villaggio nubiano di Aswan di cui sotto potete vedere l’anteprima all’articolo!
Cosa vedere e fare nel villaggio nubiano di Aswan (Assuan): emozioni sul fiume Nilo!
13 comments
Che posto magico!!! Deve essere davvero affascinante l’Egitto!!!
Buongiorno Valentina!
Ci sarà un motivo (e anche più) per cui io stessa ci sono ritornata più volte!
Si, l’Egitto è un paese di grande fascino, che va oltre gli itinerari consueti: occorre scoprirlo una prima volta e poi ti assicuro che non potrai assoutamente fare a meno di tornare, per veder “quello o quel posto”!
Sono certa che anche a te capiterà la medesima cosa!
Abu Simbel poi, è un sito che sa intrigare moltissimo! Ti consiglio di inserirlo nel primo Viaggio in egitto che farai! ne vale davvero la pena!
A presto … Mimì!
[…] fuori da questo elenco la visita al sito archeologico di Abu Simbel, di cui vi ho già parlato in un’altro articolo, perchè possiate valutare se inserirlo prima o dopo la crociera sul fiume Nilo, prevedendo magari […]
[…] Nilo. Da qui, lasciati i bagagli all’autista che ci avrebbe seguiti per tutto il giro sino ad Abu Simbel e ritorno, ci siamo imbarcati su una feluca per vivere ed ammirare i meravigliosi paesaggi offerti […]
[…] volta che ci sono andata però, ho avuto modo di approfondire ancora di più la parte di Aswan e di Abu Simbel, località dove ci sono arrivata via terra e vi ho pernottato, anziché fare una visita mordi e […]
Abu Simbel è probabilmente la cosa più bella che ho visto in Egitto, mi è piaciuto quasi più delle Piramidi. E’ talmente bello e imponente che vederlo è un colpo al cuore, ti dimentichi il caldo, la sete, la fatica dell’alzataccia :-)
This is my first visit to this blog. I am thinking about starting a brand new blog in the same category. Your site gave me some ideas to work with. (Dont worry, I wont be copying you :)) You have done a fantastic job.
Abu Simbel è decisamente uno dei miei siti preferiti in egitto e nel mondo, se mai divessi tornare in questo paese tornerei a vederlo di nuovo e seguire il tuo consiglio di starci a dormire
Vero Cinzia: Abu Simbel è semplicemente un sito spettacolare! Avevo già fatto l’esperienza di vederlo in giornata, ma ti assicuro che rimanerci lì la notte, alzarsi all’alba e vedere il sole sorgere sul Lago Nasser, regalando tutti i colori dell’universo a queste gigantesche statue egizie, è un’esperienza che rifarei subito!
Ciao,leggevo che per andare via terra ad Abu Dimbel serve la
Scorta armata.Confermi?
Ad Abu Simbel, come negli altri siti archeologici, i militari ci sono ma non si vedono. Quindi vai tranquilla. In genere sono in borghese e servono per garantire la sicurezza ai turisti.
Ho scoperto la storia dei templi di aswan proprio a Madrid visitando il Templo de Debod, donato dall’Egitto in segno di ringraziamento come a Torino
I siti archeologici egiziani sono davvero magnifici e scoprirli in loco, come il caso del tempio di Abu Simbel é una cosa straordinaria. Consigliatissimo